Bè..proprio sul sito della Leica Italia, nel nuovo listino prezzi di Settembre 2004, viene indicato un prezzo consigliato al pubblico di 4850 euro. Aggiungendoci il costo di un corpo R9 (altri 2800 Euro circa), i conti per "digitalizzarsi Leica" son presto fatti...
Ma il problema, non è solo quello dei costi. Anche le Canon , Kodak . Nikon di fasci alta costano parecchio!!
Secondo me il problema è nella disinvoltura con cui si pretende di convertire un sistema , nato analogico, al digitale.
In particolare, gli obiettivi fotografici per pellicola sono progettati in maniera diversa da quello che dovrebbe essere un ideale obiettivo digitale.
Non sono un tecnico, ma il problema maggiore è quello dell'angolo di incidenza dei raggi luminosi periferici rispetto all'elemento sensibile. Con la pellicola è tollerabile che essi abbiano un'angolazione anche abbastanza significatica. Coi sensori digitali i raggi devono giungere a colpire i pixel con la massima ortogonalità . Questo è il motivo per cui, al momento , non sembra possibile trasformare la Laica M in digitale (tiraggio troppo corto). Ed è anche la ragione per cui i sensori "pieno formato" 24x36 non sembrano destinati a larga diffusione e quella per cui la Olimpus ha preferito proporre uno standard del tutto nuovo (con obiettivi specificamente progettati allo scopo) quale sistema professionale "senza compromessi".
Nel campo della fotografia in "cosiddetto" grande formato digitale, già  da anni sono state presentate linee di obbiettivi Rodenstock e Schneider "Digital" , adattati per la migliore registrazione dell'immagine sui dorsi digitali da applicare ai corpi medio e grande formato.
Quindi il problema è sapere se un fotografo già  equipaggiato di costosissimi obiettivi Leica "analogici" non finirà  per ottenere risultati inferiori rispetto a quelli ottenibili da un sistema, come ad esempio l' 0lympus, nato specificamente digitale. Aggiungo che c'è una rivista francese molto diffusa, che appunto per queste considerazioni , da qualche mese non conduce più le tradizionali prove obiettivo, ma ha sviluppato una nuova metodologia per testare l'insieme obiettivo-sensore. E credo se ne vedranno delle belle, con obiettivi costosissimi, ma progettati in origine per l'analogico, bellamente surclassati da più economici e moderni obiettivi "digitali".

Cari amici,
ieri ho acquistato da Rizzoli l'ultimo numero in edicola (è ancora quello di Agosto) di Réponce Photo.
C'è un articolo in cui si valutano due soluzioni per la scansione di originali di piccolo e medio formato: Epson 4870 contro il dedicato Nikon Super Coolscan 9000 ED. Varie le prove a cui i due apparecchi vengono sottoposti (originale su diapositiva piccolo formato Kodachrome, negativo colore medio formato, diapositiva medio formato, negativo bianco-nero medio formato).
In sintesi, la differenza diventa significativa, a favore del Nikon, solo nel caso di originali di 35mm. Negli altri casi i risultati sembrano qualitativamente all'incirca sovrapponibili, a fronte però di una velocità  di scansione nettamente a favore del Nikon e di prezzi di acquisto sensibilmente diversi: 500 euro per l'Epson, contro i 3000 necessari per avere il Nikon (cui se ne devono anche aggiungere altri 300 per l'indispensabile portanegativi con vetri che è scandalosamente venduto a parte!!).
Infine i giudizi di due diversi redattori. Il primo, che utilizza molto il piccolo formato, propende per l'Epson, da accoppiare con un dedicato esclusivamente al 35 mm (Nikon Coolscan 5000). Il secondo, che utilizza molto il medio formato, sceglie il Nikon, soprattutto per la maggiore velocità  di scansione, da accoppiare con un flatbed di basso prezzo da 600 dpi per la scansione di stampe.
Mi è sembrato un test ben fatto , con delle conclusioni interessanti, e mi piacerebbe che gli amici del forum aggiungessero le loro opinioni.

Bentornati...
Sarà  un gran piacere leggere il resoconto delle vostre avventure fotografiche.
Ciao

Grazie delle indicazioni, Marco. Possono tornare utili.
Conosco, per esserci stato un paio di volte, "Le Grand Format" che, assieme a "Le Moyen Format" e alla "Mayson du Leica", forma una triade di negozi praticamente affiancati su Bld Beaumarchais. Trovandosi a Parigi è sempre bene, potendo, trovare 2-3 ore per visitare Bld Beaumarchais (vicino a Place de la Bastille, quindi facilmente raggiungibile col Metrà). Qui sono concentrati quasi tutti i "buoni" negozi di material foto-video di Parigi. C'è veramente da rifarsi gli occhi per la varietà  e la ricchezza dell'offerta.
I prezzi però sono alti, più che da noi, e quindi non c'è di solito nessuna convenienza, tranne la possibilità  di reperire con una certa facilità  dei "pezzi" da noi rari o addirittura introvabili.
Con un pò di fortuna puà capitare di approfittare di vendite speciali. Ad esempio quando alcuni anni fa la Hasselblad ridisegnà i suoi magazzini porta pellicola, integrandovi la taschina porta antina, trovai un negozio che svendeva i modelli precedenti (precedenti, ma nuovi di pacca) ad un prezzo irrisorio, meno della metà  di quanto costavano in Italia. Così ne approfittai. Ma sono casi fortuiti.

Bentornati. Lieto di sentire che le giornate sono state così splendide.
I campi di lavanda sono comunque sempre un bel vedere...
Qualche volta è anche un piacere fare i "turisti".
Le tue parole però mi inducono a confessare, con somma vergogna, una certa inerzia-pigrizia che mi ha colto negli ultimi tempi, e che mi ha fatto rinunciare ad alcune uscite fotografiche che pure avevo in mente...Sarà  l'eta' non più verde? O la difficoltà  di produrre cose diverse dal solito?
Non è il vostro caso, è chiaro. Ma, per quel che mi riguarda...non so. Non sono particolarmente soddisfatto di quanto realizzo negli ultimi tempi.
Tra un paio di settimane vado per workshop in Toscana (qualcuno, giustamente, arriccerà  il naso, tuttavia è anche un'occasione per ritrovare tante persone amiche e accomunate dall'identica passione). Poi ho in programma un viaggetto in Romania (con preghiera sulla tomba del Conte Dracula). Non so quali occasioni fotografiche potrà sfruttare. Tra l'altro sono in gruppo e quindi non potrà imporre i ritmi fotografici agli altri...I posti comunque sembrano interessanti, se devo giudicare da alcuni documentari e libri che ho consultato...Vedremo se riuscirà a ricaricare le batterie..
Aspetto il tuo articolo sulla Provenza.
Ciao

Anche per me purtroppo il 4 Luglio non va bene...a Luglio sarà fuori sede.
Sarà  per la prossima.
Ciao a tutti

Caro Marco,
molto interessante il Corso da te segnalato. Un pò sul tipo Flow Chart, tutto sommato. Utile per non dimenticare i vari punti essenziali...
Però mi divertirebbe vedere Alan intento a scegliere la migliore direzione della luce sotto il cielo meneghino, notoriamente bianco latte o grigio pirla per la maggior parte dell'anno.

Mbè Marco, mo' ce devi fa' vede !!!

Salse di Nirano o altrove, organizzare un incontro sarebbe cosa buona e giusta... Però cominciamo ad essere abbastanza vicini alle vacanze, in cui ognuno partirà  per lidi diversi, ed i vari week end sono in un modo o nell'altro impegnati. A Settembre?

Anche se quelle visibili sul sito sono rivisitazioni recenti e restaurate con metodi digitali, credo sia interessante considerare cosa veniva realizzato da Prokudin-Gorskii, 100 e più anni fa, con tre lastre bianco-nero e i tre filtri rosso, verde e blu http://www.gridenko.com/pg/
Per una esauriente spiegazione del procedimento http://www.loc.gov/exhibits/empire/making.html
Personalmente, quando le ho viste per la prima volta sono rimasto alquanto basito...

Hai ragione. Ho letto anche io qualcosa e temo che i primi entusiasmi vadano un pò ridimensionati. Intendiamoci: siamo anche un pò incontentabili!! Solo pochi anni fa uno scanner del livello dell'Epson 3200 o 4870, e certamente anche dell' i900, sarebbe sembrato un sogno e sarebbe costato una piccola fortuna. Ed ora che si possono acquistare con cifre ragionevolissime, ci sembra che siano insufficienti. Anche il Microtek i900 (che per inciso ho trovato offerto a meno di 600 dollari negli States ed a circa 750 euro in qualche sito tedesco) credo che avrà  comunque delle prestazioni su cui era difficile poter contare anche solo 2-3 anni fa, a meno di non rivolgersi ad attrezzi di fascia nettamente professionale.
Detto questo, c'è comunque qualcosa che non mi torna nelle specifiche che vengono sbandierate per questi scanner di fascia "prosumer". Si annunciano risoluzioni altissime, Dmax di oltre 4, software sofisticati. Poi, sempre rimanendo sulle stesse marche, vai a spulciare le caratteristiche dei loro scanner flatbed "professionali" e , sulla carta, sembrerebbero inferiori. Risoluzioni di magari appena 1200 dpi, dmax di 3,5 o comunque non superiori a 3,9...eppure costano il triplo e, in quei rari casi in cui vengono fatti confronti coi fratelli minori, li sbaragliano alla grande... Come appunto il caso del 1800F che hai citato (che ha risoluzione e mi pare anche dmax inferiore dell' i900 , ma - sembra - un signor obiettivo).
Allora, dov'è l'inghippo? Quei numeri mirabolanti sono reali o sono solo fumo negli occhi?

Devi scusarmi, Marco.
Ho usato a sproposito il termine "recensione". In realtà  si trattava solo dell'annuncio dell'imminente lancio del prodotto sul mercato tedesco. L'apparecchio è recentissimo, e non credo ci siano ancora dei test in giro. La rivista l'ho sfogliata alle Messaggerie Musicali. Mi pare si trattasse di ColorFoto.
Anche io, come te, sono impaziente di saperne di più e di poter leggere una vera recensione.
Ciao

Su una rivista tedesca ho notato una breve recensione di un nuovo ScanMaker i900 della Microtek. Purtroppo conosco male il tedesco, così ho integrato quel poco che avevo capito con quanto trovato sul sito della Microtek. Se solo 2/3 di quanto dichiarato viene mantenuto, direi che ci troviamo davanti ad un apparecchio di estremo interesse: densità  ottica di ben 4,2D, risoluzione ottica di 3200x6400 dpi, software Silverfast Ai incluso, software per eliminazione polvere-graffi e restauro vecchie foto, lettura dei trasparenti in vassoio separato SENZA VETRI fino al doppio 4x5" e con vetri fino all' 8x10", porte firewire e USB 2.0.
Il prezzo in Germania sembra attorno ai 900 euro. Non pochi in assoluto, ma molto invitanti rispetto ad un apparecchio di queste caratteristiche. Arrivo in italia a Settembre, secondo quello che promette questo sito http://www.umax.it/dettagli_scanner/powerlook1120/home.htm
Che ne pensate?

Ottima scelta Marco! e l'f 9 di luminosità  non sarà  certo un problema, specie nella luce dell'Ovest (ma anche in Brianza)...magari qualche sudata in più sotto il panno nero, ma fa parte del "big game", no?
Molto bello, al solito, il sito consigliato. Riesci sempre a scovare, nelle pieghe infinite del web, qualche chicca particolare. Da parte mia, in questo momento mi sto divertendo a trovare siti di macchine fotografiche "strane". Magari lo conoscete già , ma che ne pensate di queste http://www.petergowland.com/camera/ ? Solo agli Americani possono venire in mente, e poi usarle per fotografare belle figliole...e infine riuscire a venderle, per sovrappiù.
Mostraci al più presto i risultati del Nikkor.
Ciao

Grazie Ettore. Ho fatto l'itinerario con l'aiuto del programma Auto Route di un mio amico e mentre partendo da Torino, conferma il tuo suggerimento, con partenza da Milano consiglia di fare la strada costiera (forse è più scorrevole, non so...): quindi Milano-Savona-Ventimiglia-Nizza-Nimes. Quasi 600 km e 6 ore di viaggio... Non so francamente se me la sento di fare una tale tirata per un giorno solo (il venerdì mi è impossibile staccarmi dal lavoro). Ci penserà su...

Marco,
segnalazione interassantissima. Grazie davvero. Ho visitato il sito..ed effettivamente il programma è più che invitante...Quanto pensi ci si impieghi per arrivare a Nimes da Milano?

Non sono un esperto, ma credo che la scelta più semplice sia la bassa risoluzione delle immagini, in modo da impedire che la foto sia utilizzabile per usi editoriali o professionali in genere (oltre alla frase di rito sul Copyright che autorizza eventuali azioni legali e alla volontà -mascella del pitt bull nel perseguire i furbastri).
Certo se il furbastro è in Nuova Zelanda, forse la cosa diventa complicata, ma come direbbe Humphrey Bogart interpretando il detective di Raymond Chandler: "E' il Web, bellezza!"