Non c'è creatività  senza tecnica, sebbene possa esservi tecnica senza creatività . Per fare arte è necessario usare uno strumento, che deve essere scelto con cognizione di causa. Non è necessario che lo strumento sia blasonato o abbia chissà  quali prestazioni, è la sua conoscenza ed il suo buon uso che fanno la differenza.
Gli obiettivi hanno una differente personalità  che deriva dall'unione delle singole caratteristiche prestazionali, che in qualche modo vengono trascese; non sono solo, quindi, una semplice somma delle loro caratteristiche, ma un qualcosa di più, quel quid che fa più o meno apprezzare come con quella data ottica riusciamo o intendiamo rappresentare il mondo.
Spesso si parla della nitidezza come caratteristica principale di un ottica perché è qualcosa che non guasta mai, e che se è troppa possiamo attenuare, ma che non possiamo certo creare se non c'è. Una grande nitidezza compensa in una certa misura, piccola, ma ancora palpabile, un poco di micromosso, e, permette di ottenere immagini con ottima incisione anche con grandi ingrandimenti o quando si utilizzano pellicole estremamente sensibili e in presenza di una grana grossa. Anche nel ritratto, ben diverso è attenuare con un Softar la nitidezza o utilizzare un obiettivo morbido di suo, c'è la differenza tra una foto "dolce" ed una foto impastata
Ovviamente non c'è solo la nitidezza. Non si puà non tener conto della resa delle sfumatore più tenui del colore, del bokeh, dell'assenza di coma, della presenza di distorsione e di vignettatura, della planeità  di campo, della tenuta al flare...
Personalmente non amo le ottiche con effetto coma nelle luci puntiformi, apprezzo particolarmente i grandangoli con grande correzione della distorsione, mi dà  molto meno fastidio la vignettatura, adoro quell'effetto di tridimensionalità  matericità  plasticità  di certune lenti che mi fa perdonare eventuali altre debolezze.

Benvenuto Gus. Purtroppo con i recenti fallimenti si dovranno cambiare un po' di prodotti...

Puà capitare, anche con ottiche di gran nome e pregio, come il Carl Zeiss Vario-Sonnar 80-200/4, che la parte frontale dell'obiettivo ruoti con la messa a fuoco. Puà nascere qualche problema utilizzando il filtro polarizzatore, ovvero un effetto differente dil polarizzazione, se il filtro si regola prima della messa a fuoco. Basta quindi, con questo tipo di ottiche, prima mettere a fuoco e poi polarizzare. Non mi sembra un dramma, ed è l'unico inconveniente della rotazione della parte frontale dell'ottica. Ovviamente se si utilizza un portafiltri con filtri che variano il loro effetto con le differente rotazione va utilizzata la stessa procedura.

Ognuno è libero... di fare quello che gli va... cantava Tenco. Contento lui...
Forse è una manovra commerciale, forse si è stufato di trasportare pesi e di muovere ghiere e levette... boh! Certo che a vedere i cropping viene la pelle d'oca!

Col GF vorrei poter utilizzare i movimenti quando mi occorrono, Luciano, in architettura e nel paesaggio. Vorrei soprattutto poter controllare i piani di fuoco in modo da poter creare delle limitatissime zone di fuoco nell'immagine.

Sì, Marco, credo che vedere il tuo parco macchine possa essermi veramente utile, così come fare qualche prova di messa a fuoco. Ci sentiamo più avanti e, naturalmente, grazie per la disponibilità .

Citazione:

Ciao Marco, anzitutto grazie per le informazioni: sono molto importanti per guidarmi in una scelta che voglio sia razionale e non solo frutto di pulsioni irrazionali, sebbene sia convinto che quest'ultime abbiano non poco peso nel processo artistico. Indubbiamente si fotografa meglio con uno strumento che sentiamo "di pancia" ancor più che "di testa".
Sono molte le variabili che sto esaminando, qualità , flessibilità , trasportabilità , etc. e mi scuso se puà sembrare che queso mio passare da una ipotetica soluzione all'altra -dalla folding 4x5" al banco 8x10", al lasciar perdere in toto il discorso- sia indice di superficialità  o di leggerezza, in realtà  sto facendo non poca fatica a cercare di capire quale possa essere veramente quello che fa per me.

Intanto ho elaborato alcune possibili soluzioni del problema io e il GF, delle quali non mi dispiacerebbe conoscere il vostro parere, anzi, potreste aggiungerne delle altre, tanto per aumentare l'entropia del sistema:

1) Lasciar perdere: ci penso da anni, non l'ho mai fatto, è segno che non fa per me, poi a volte fatico a mettere a fuoco con la 6008, figuriamoci a determinare gli effetti dei movimenti sotto il panno nero...

2) Comprare la cosa più economica che permetta movimenti alla quale si possa attaccare uno chassis ed un'ottica: se va male almeno economicamente il danno è limitato... Va detto però che a me, purtroppo, piacciono le cosucce belline, i gioiellini, quindi c'è il rischio che un compromesso così mi pigli molto male fin da subito...

3) Aspettare di poter disporre del gruzzoletto per comprarmi la MasterTechnika che mi piace così tanto e da così tanto tempo che sicuramente appagherà  a tal punto il mio io da farmi fare meraviglie perché entrerebbe immediatamente in contatto con gli aspetti più profondi ed attualmente ancora sconosciuti della mia creatività ; ovviamente qui ci aggiungerei almeno il super-symmar...

4) Cercare una Technika vecchiotta, insomma fare una via di mezzo tra il punto 2 ed il punto 3, con una o due ottiche recenti e più umane;

5) La soluzione 8X10" consigliata/sconsigliata da Marco con una o due ottiche recenti e più umane, con il corollario del Polaroid definitivo e le stampe dirette in b/n, da leccarsi le orecchie...

7) Non disdegnerei di possedere l'unico apparecchio fotografico disegnato da un designer ed esposto al MOMA, mi piace pure anche e pare che abbia un costo umano: Fatif DS, e via con l'assoluta e quasi totale libertà  di movimenti, chiaramente suoi, non troppo miei con lei...

Bene, ce ne fosse stato bisogno, con questo post ho definitivamente dimostrato di essere patologico, pazientate, sto lavorando troppo, sapete, lo stress...

Sto per finire la mia scorta di Rodinal, ci staranno un paio di rulli ancora.... poi sperimenterà anch'io il pirogallolo.

Ciao Marco,

in generale ho apprezzato il tuo portfolio lacustre, la scelta del soggetto, e il colore feddo ma allo stesso tempo tenue; in particolare ho apprezzato le immagini dalla tre alla sei di "the lake" che trovo siano contraddistinte da una efficace composizione.
Mi è piaciuta di meno la serie "sad lake", dove però risaltano la dieci e la undici; trovo che nelle altre la composizione sia meno efficace, ci sia qualche elemento di disturbo in più: questo naturalmente è un mio parere che vale quel che vale, ma credo che il tuo modo di vedere sia maggiormente efficace quando restringi la tua visione su meno elementi, come appunto nelle immagini che ho preferito.
Grazie per aver mostrato un po' del tuo mondo.

Ciao Stefano, com'è il microcontrasto con il Bwork rispetto a quello ottenuto con il Rodinal sulla stessa pellicola?

Per quanto riguarda le immagini di Huynh trovo notevole il trio CZ 150 + pirogallolo + acros. E' vero, Raffaello, sono immagini "scolastiche", ma trovo cmq. niente male quelle di oggetti.

Complimenti Luciano per la tua annotazione sulla tecnica di illuminazione, è evidente che ne sai molto...

Augurissimi, credo che sia uno dei momenti più importanti e felici della vita!

Non riesco ad eliminare il secondo post uguale; non riesco nemmeno a capire perché ne risultano inviati due, scusatemi.

Ho provato a cancellarlo, ma evidentemente ho cancellato solo il testo...

Citazione:

Purtroppo è stato lo stesso H. Zà¶rkendà¶rfer a comunicarmi quanto sopra: solo tilt, con ottiche Schneider 120.

Ultime -fino ad ora!- riflessioni!
Non abbandonerà il 6X6 perché non posso fare a meno di comporre in quadrato e perché è il formato limite proiettabile con sufficiente praticità ; appena possibile affiancherà il GF da usare quando veramente non posso fare a meno dei movimenti e per poter effettuare quel tipo di immagini che ho in mente e che non sono realizzabili con l'attrezzatura che ho adesso.
Mi resta solo da considerare con attenzione se acquistare una folding o un banco ottico, e devo dire che non mi dispiacerebbe affatto pensare seriamente all'8X10"; sono perfettamente conscio dei problemi che ciò comporta, m anche dei vantaggi, e questo mi permetterebbe di coronare il "piccolo" sogno di utilizzare il materiale polaroid in 8X10"...
Non so quando, non so come... ma, cari amici, prima o poi...
Domanda per chi conosce benissimo queste lande... qual'è la soluzione più economica per avvicinarsi all'8X10"? Negli ultimi mesi ho avuto parecchie spesucce e non posso dimenticare che le mie mire espansionistiche rispetto alla 6008 impegneranno buona parte dei miei fondi per la fotografia...

Citazione:

Concordo pienamente, non puà esserci vera conoscenza senza libertà  di espressione e di informazione.

Citazione:

Ciao Renzo, già  da qualche anno esistono in Italia pellicole cinesi, che tuttavia non ho mai testato personalmente:

http://luckyfilm.com/eng/products_2_1.html

www.nadir.it\test\lucky.htm

www.photo.net/bboard/q-and-a-fetch-msg?msg_id=00CGDC

Indubbiamente è una "ricetta" da provare, non appena avrà tempo mi darà da fare...
Notevoli le immagini di Huynh, e condivido la scelta del 150, uno dei vetri che preferisco.

Citazione:

Vedi Marco, il problema non è tanto di chi sia la colpa, anche se sinceramente non credo che sia lo scorrere del tempo... il problema è che quando, nel giro di pochi mesi, ti trovi a non trovare il rullino che usavi, lo sviluppo che usavi, la carta che usavi... beh, mi pare evidente che certe sferette comincino vorticosamente a girare... Guarda, io non ce l'ho minimamente con il digitale, semplicemente vorrei poter continuare a scegliere tra i prodotti per il B/N come ho sempre fatto... anche perché quei prodotti che stanno scomparendo sono stati testati per anni e permettevano di raggiungere certi risultati previsualizzati con una certa sicurezza e velocità , oggi, se si vuole qualcosa che vada al di là  dello standard, pare resistano solo ditte un po' di nicchia, come Maco e Bwork, per citare nomi di cui si è recentemente parlato nel forum, ed è necessario rimettersi a fare prove, a testare, per trovare quello che si cerca. E poi il bello del B/N era proprio quella grandissima possibilità  di cambiare coppia pellicola rivelatore, con ogni coppia con sfumature diverse...

Non so risponderti, ma proverei a fare una prova con il tempo che utilizzi -o che Bwork consiglia- con la pellicola più simile alla Acros.

Citazione:

Grazie per la segnalazione, Raffaello. Ho sentito parlar bene di queste ottiche ucraìne, che tuttavia non sono compatibili con la Rollei 6008 che ha un otturatore centrale.
Ho invece contattato la Zoerk, che produce un anello adattatore per la 6008 che permette il basculamento con un paio di ottiche Schneider, ma, se ho ben capito, non è possibile l'uso ad infinito.

Confermo circa il giudizio sulla Sl66, costruita maniacalmente e dalle caratteristiche uniche. Potrei postare prima o poi una recensione su questa regina che ho avuto modo di conoscere da vicino.
E' vero, bascula, ed ha un soffietto che permette la macro spinta, ma non sono disponibili obiettivi decentrabili, e ha l'otturatore a tendina che comporta un synchro flash piuttosto basso, 1/30; è estremamente difficile reperire obiettivi HFT, ovvero multistrato, e che vadano al di là  della classica triade 50 80 150, così come trovare le versioni con esposimetro E e SE.
Credo sia l'unica macchina fotografica che ha un sito che porta il suo nome! Tra l'altro è un sito veramente ben fatto, collegato al sito del Global Rollei Club di Beverly Hills, il sito più completo del web sulla produzione della casa di Braunschweig ed uno dei miei siti preferiti:
www.rolleiclub.com
La 6008 in kit più il 150, praticamente nuovi, li ho acquistati a meno di un terzo del loro prezzo di listino: con il sistema 6000 è così, o si trovano, quando si trovano, a prezzi stracciati oppure elevatissimi.
Cosa ne penso della 6008:
www.fotoavventure.it/freecontent/Rollei6008/rollei_6008.php