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Re: WOW !!! Eos 1Ds Mk II con 21mm Zeiss

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Ben volentieri...

-------------------
Andy,

l'unico confronto interessante sarebbe tra il Canon 16-35mm f/2.8 (14 lenti in 10 gruppi) da 1400 dollari e il Contax Zeiss N-Vario-Sonnar 17-35mm f/2.8 (15 lenti in 10 gruppi) da 1500 dollari. Entrambi sono zoom, stesso contesto progettuale, stesso prezzo. Se confronti le curve MTF di entrambi (che sono solo parte della storia, me ne rendo conto) il 16-35mm risulta essere leggermente migliore.

Le gente sceglie uno zoom, specialmente estremo come un 16-35mm, per tutta una serie di motivi, sapendo benissimo che la qualita' dell'immagine non e' il parametro assolutamente primario. Se questo fosse il caso non avrebbero scelto uno zoom, no?

Saluti

Mxa

Inviato: 25/10/2005 9:36
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Re: WOW !!! Eos 1Ds Mk II con 21mm Zeiss

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Andy,

the only interesting comparison would be between the $1400 Canon 16-35mm f/2.8 (10 groups, 14 lenses) and the $1500 Contax Zeiss N-Vario-Sonnar 17-35mm f/2.8 (10 groups, 15 lenses). Both zoom lenses, identical design envelope, same money. If you compare the MTF curves of both (that are only a small piece of the story, I certainly grant you this) the 16-35mm comes out slightly ahead.

People choose a zoom, especially an extreme one like a 16-35mm, for all sorts of reasons, knowing all too well that image quality is not the absolute primary goal. If it were so, they would have picked a prime, right?

Cheers

Mxa

Inviato: 25/10/2005 7:54
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Re: Testa e cavalletto ...

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Alessio,

non ho alcuna esperienza diretta con la testa normale RRS, su Internet se ne parla molto bene. Io mi riferivo solo alla panoramica.

Ciao

Mxa

Inviato: 21/10/2005 14:25
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Re: Testa e cavalletto ...

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Dopo un menamento terribile ho deciso di prendere una sfera Arca sia per il 4x5 che per l'8x10. Alternativa era la serie low profile 3-way della Gitzo. La scelta e' caduta sul minor peso e sul sistema di frizione dell'Arca. Adesso ci ho fatto l'abitudine, ma quello che dice Luciano e' molto giusto: se uno mi dicesse che ha poi deciso per il sistema 3-way non avrei nulla da obiettare. Sono scelte molto personali, non c'e' quella "giusta".

Acratech. Ne ho una, leggerissima, ottima per il 35mm "leggero" (cioe' scordatevi di attaccarci cannoni da 600mm). Non la userei mai per il GF. Ottima immagino per MF tipo grosse rangefinders (Fuji, Mamiya), magari anche Hassy con obiettivi da 150mm in giu'.

Sfera Linhof. E' stata il mio cavallo di battaglia per tutte le mie macchine MF, ho il modello intermedio (Profi II??). Ci ho incollato sopra una piastra ad attacco rapido RRS. Ultimamente ho notato ruggine qui e la' e il movimento e' diventato accidentato. Sono abbastanza deluso considerato che non e' stata certo soggetta ad un uso professionale.

RRS. Si, e' roba carissima ma costruita splendidamente. Ho comprato quick release plates, piastre varie etc. Per questo ho deciso di investire una mezza fortuna e comprare il set per la testa panoramica. Una delusione tremenda. C'e' stato un thread non mi ricordo dove qualche tempo fa di un tizio che si lamentava dei miei stessi problemi. Il progetto, purtroppo, e' sballato, non la singola esecuzione del campione che ho comprato. Stateci lontani. Sigh...

Io ho dei cavalletti al carbonio, ma qualcuno mi faceva notare che andare i montagna con un lungo bastone altamente conduttivo all'elettricita' attaccato alla schiena (leggi: fulmini) non e' la cosa piu' intelligente. Non so se sia paranoia o ci sia effettivamente un pericolo. Mi sa che il Berlebach ha piu' senso. Gran bell'oggetto.

I miei due centesimi.

Inviato: 21/10/2005 2:24
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Re: esperienze con l'infrarosso

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La pellicola 120 si <i> scarica </i> all'interno di una changing bag. La si <i> carica </i> invece in un cesso buio, buio al punto che la famosa freccia si vede, ma appena appena ...

Inviato: 20/10/2005 5:57
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Re: esperienze con l'infrarosso

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Inviato: 19/10/2005 15:22
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Re: esperienze con l'infrarosso

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Ciao a tutti,

ecco qui il mio piccolo contributo al tema. Diro' un sacco di cose che sono ovvie e note a molti, ma visto che Maurizio-maydays mi ha chiesto qualche consiglio di base non voglio tralasciare nulla.

Dunque, io ho sempre e solo usato la Maco 820c e solo in confezione 120 (questo e' importante, vedi sotto). La mia esperienza con l'IR comincia e finisce li'.

<i>Filtri</i>. Dunque, sotto i circa 750nm di lunghezza d'onda cominciamo a parlare di infrarosso. La Maco risponde molto bene fino a 820nm (da cui il nome) e poi comincia a rispondere sempre meno (e la sensibilita' scende abbastanza rapidamente). Se si usa il classico filtro infrarosso 093 questo taglia tutto quello che c'e' sopra ai 1000nm. Morale della favola: con la Maco 820r ed un filtro 093 (87C) si ottiene ... buio assoluto. Quindi il filtro ideale con la Maco 820c per ottenere un forte effetto "infrarosso" e' il rosso scuro, cioe' lo 092 (89B). Chiaramente si puo' adoperare un rosso piu' chiaro, un arancione, etc perdendo via via sempre piu' l'effetto infrarosso. Tra parentesi, la Maco 820c e' una ottima pellicola bianco e nero: in un momento di disperazione avevo finito il film BN e mi erano rimasti due confezioni della 820c e l'ho usata come normale BN. Niente male, anche se grana ed acutanza non sono certo da far gridare al miracolo. D'atronde e' un nominale 200 ASA, mica una Technical Pan!

<i>Maneggiare il film</i>. La pellicola prende luce in modo pestifero, ma questo e' forse solo vero per il 120. I caricatori 135 magari non hanno alcun problema. Con il 120 io mi sono ridotto a portarmi in giro una piccola changing bag, e poi a chiudermi in cessi bui per ficcare la pellicola nelle guide o vedere quando la freccia sulla carta e' allineata con la tacca sulla macchina, etc.

<i>Esposizione</i>. La mia esperienza e' che in una bella giornata con un bel sole impostando una sensibilita' di 3 ASA (tre) e si misura sul grigio medio (tipo erba) non si fanno grossi errori. D'altronde in una giornata uggiosa o coperta ci sono poche motivazioni per fare dell'infrarosso: per lo meno vuoi avere delle belle nuvole ed un cielo con grossi sprazzi di azzurro.

<i>Cavalletto</i>. E' indispensabile. Facendo i conti uno potrebbe convincersi che con un obbiettivo molto luminoso (tipo f/1.4 o piu' luminoso ancora) si puo' fare infrarosso a mano libera. La fregatura viene dalla profondita' di campo, che a questi diaframmi e' limitatissima, e dallo spostamento del fuoco con l'infrarosso: le due insieme congiurano a generare immagini che sono magari esposte correttamente ma quasi sempre disperatamente sfuocate. Se volete provare, fate pure: magari sono io che sono un brocco.

<i>Messa a fuoco</i>. E' un po' complicata, nel senso che ad essere pignoli questa dipende dalla lunghezza d'onda, e per questo motivo la Leitz (pignolissima) si e' sempre rifiutata di mettere la famosa tacchetta rossa sui suoi obiettivi per riportare la distanza di messa a fuoco misurata in luce visibile sull'infrarosso. Quindi bisogno sempre affidarsi ad un po' di profondita' di campo e questo, combinato con la sensibilita' di 3 ASA, richiede il cavalletto. Se si usa la 820c in LF il fuoco e' molto meno un problema perche' i diaframmi sono molto chiusi e si tende ad adoperare (in foto paesaggistica) delle focali relativamente corte (tipo 72mm chiuso a f/22). Certo, se uno fa foto LF con dei tele tipo il Nikon 500mm per il 4x5 e diaframma a f/11 il problema si ripresenta. Se vi fidate di Ansel Adams allungate la messa a fuoco di 1/70 della focale. Boh?!

<i>Sviluppo</i>. Se uno non vuole comprare la chimica specifica della Maco puo' benissimo usare prodotti standard. Io ho adoperato sempre l'XTOL 1+3 ma ultimamente ho anche usato il D76 con buoni risultati. Ma l'XTOL e' meglio, e oltretutto e' un po' piu' ecologico del D76. A 20 gradi il tempo e' 14 minuti con la solita agitazione di 30 secondi iniziale e poi un rovesciamento della tanica ogni 30 secondi. Poi tutto il resto e' normale: fissaggio, stop, lunghissimo wash. Io faccio anche un prelavaggio del film all'inizio per togliere lo strato anti-halo. Vado avanti finche' l'acqua da blu scuro non e' azzurrina pallida pallida. Serve? Non serve? Non so, io ho cominciato cosi' e non cambio. Sempre per il discorso "prendere luce" adopero delle tank di sviluppo in alluminio e non di plastica. Probabilmente e' solo paranoia, ma ormai le ho, quindi le adopero. La pellicola non si riga facilmente ed e' robusta. Nel formato 120 tende ad arricciarsi, anche dopo averla tenuta una intera notte appesa con il solito pesino in fondo.

Un ultima osservazione: nonostante abbia investito parecchie energie a fare foto digitali all'infrarosso, non c'e' niente al momento che batta la Maco. I risultati sono stati alquanto deludenti. Le soluzioni di 350D o 20D con il filtro IR davanti al sensore rimosso permettono di fare foto a mano libera con tempi rapidi (e questo e' molto intrigante), ma la qualita' ultima dell'immagine lascia a desiderare: e' ottima vista su uno schermo, ma la stampa manca l'impatto di una pellicola IR scannerizzata a regola d'arte. Ho anche avuto problemi di hot spot da far paura. E poi se uno vuole fare grandi stampe i poveri 8M pixel non ti portano molto lontano. Certo, arrivera' il momento che risolveranno anche il problema della foto digitale IR, per carita', ma oggi non ci siamo proprio.

Ma questo e' un altro thread...

Ciao!!!

Inviato: 19/10/2005 6:08
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Re: supergrandagolari e movimenti

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La mancanza di un supergrandangolo con un grande cerchio di copertura e' piu' un problema di ottica e pratico che di offerta di mercato, direi. Il 47mm XL ha un angolo di 120 gradi (f/22) e una caduta ai bordi di circa 4x, con il classico andamento cos4. Gia' il 58mm che ha "solo" 110 gradi (sempre a f/22) richiede solo 3x.

Se uno volesse, che so, avere un 47mm con un cerchio di copertura molto piu' ampio per avere un po' di movimenti avrebbe bisogno di un 140 gradi di angolo sotteso a f/22, per esempio. Ma il risultato sarebbe di dover adoperare un filtro centrale degradante <i>da almeno 6x</i>. E sarebbe in pratica obbligatorio perche' tre stop di caduta si vedono purtroppo bene... Tre stop ti creano anche parecchi problemi quanto a tempi di otturazione, al di la' del fatto che non so se tecnologicamente non diventi proibitivamente costoso fare un filtro degradante cosi' estremo.

In effetti l'unica lente nei miei vecchi libri di prima della guerra che superi i 120 gradi e' il Rodenstock Pantagonal (125 gradi) e ovviamente il Goerz Hypergon, con un modello che arrivava a 140 gradi, quello con la famosa stella rotante, che bloccava la parte centrale del fotogramma completamente. A 80% dell'esposizione ci si fermava, si toglieva la stella davanti all'obiettivo e si esponeva di nuovo. Insomma, una vera point-and-shoot

Ciao!

Mxa

Inviato: 17/10/2005 7:11
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Re: Dal digitale... al grande formato.

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D'accordo sul doversi rassegnare a sviluppare le dia in casa. Io ho sviluppato per un po' il 120, era un po' una scocciatura ma non piu' di tanto.

Queste piccole-medie realta' magari hanno i capitali per rilevare i macchinari ma dubito che abbiano i capitali per innovare sui prodotti. Molto probabilmente l'innovazione nelle formulazioni dei film si fermera' completamente. Nel bianco e nero non e' un gran problema (penso a quanto e' bella la "vecchia" Efke, per esempio).

Inviato: 16/10/2005 4:25
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Re: Voglia di 6x17cm?

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Se ti accontenti della Fuji...

http://www.exitrental.it/index2.htm

tentatore

Inviato: 7/10/2005 16:31
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Re: Mxa: presentazione

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L'ultimo batch della Phillips 8x10 era del 2002, se non vado errato. L'anno scorso aveva fatto le 11x14, prima le 4x5.

K&S a Palo Alto rimane il punto di riferimento anche se vivi a San Francisco, qui ci sono laboratori eccezionali (ti sviluppano le dia 8x10 in tre ore e ti ripuliscono pure gli chassis) ma nulla che si avvicina a K&S come equipaggiamento.

Detto questo non so da quanto tempo non passi di qui ma K&S e' cambiato molto: i due negozi sono uno digitale (quello sul lato destro venendo dal Camino Real) pieno zeppo di roba di tutti i generi e quello sulla sinistra, quello storico, dedicato all'analogico, cavalletti, borse, etc decisamente sotto tono e meno frequentato. La proprieta' ha poi cambiato il meccanismo di retribuzione dei commessi che ora lavorano strettamente su commissione. Risultato: appena entri ti saltano addosso peggio che rivenditori di auto usate. Il piacere di farci un salto, parlare di foto con i vecchi e competentissimi commessi e' purtroppo scomparso. Paul, quello che si occupava dell'usato, e' andato in pensione. Avro' passato non so quanto tempo a parlare di fotografia con lui e ogni tanto compravo pure qualcosa

Morale della favole: probabilmente lo sai gia', visto che parli del Giappone, ma il posto on-line che ha pellicole interessanti (inclusa la Astia 8x10) e'

http://www.unicircuits.com/shop/

Ti confesso pero' che non l'ho ancora provato. Ma se voglio per esempio la Acros 8x10 questo sito in Giappone e' l'unica scelta possibile per chi vive qui.

Mxa

Inviato: 7/10/2005 15:43
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Re: Voglia di 6x17cm?

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Oops, scusate, il link e'

http://briefcase.yahoo.com/mammolo02

e poi si clicca su 6x17

Mxa

Inviato: 7/10/2005 11:46
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Re: Voglia di 6x17cm?

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Ciao Hologon,

puoi vedere un esempio in

http://briefcase.yahoo.com/mammolo02/6x17

si chiama "Palo Alto".

Con la Linhof ho avuto qualche volta problemi di trascinamento, cioe' il film slittava sui rulli e due foto contigue si sovapponevano. Tieni conto pero' che questa era una macchina a noleggio, quindi strapazzata di brutto. La L e' costruita come un carro armato, si maneggia benissimo nonostante la mole non propriamente tascabile ed infatti l'uso a mano libera non e' percepito dal fotografo come atto contro natura

Ma a Milano non c'era un negozio che noleggiava le Noblex? Union-qualcosa si chiamava. Sbaglio?

Mxa

Inviato: 7/10/2005 4:36
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Re: Mxa: presentazione

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Ciao Hologon,

grazie per gli apprezzamenti, mi fa piacere che l'infrarosso (a piccole dosi) non ti stanchi.
Mi chiedevi del mio inizio con il 6x6: tanti anni fa mia moglie mi diede la Rolleiflex biottica del padre ed un esposimetro separato. Dopo un due anni scoprii l'esistenza di una svedese alquanto attraente ed e' stato amore ... fotografico per quindici anni e piu'. Mi sono tenuto una 503CW con un 50mm ed un 100mm perche' di vendere proprio tutto non me la sono sentita. Ci sono troppo affezionato.

La Phillips e' una macchina abbastanza esotica ma non e' cara (relativamente parlando, beninteso), te la porti via nuova con meno di tremila dollari. Se vai a vedere i prezzi di una 8x10 Gandolfi Traditional o di una Ebony o anche di una piu' austera Toyo 810MII la Phillips Compact II non e' certo una macchina "di lusso".

Mxa (a.k.a. Marco)

Inviato: 7/10/2005 2:55
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Re: Mxa: presentazione

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Luciano,

grazie della segnalazione della Tenneson. Stupendi Flower Portraits, Illuminations e Transformations. Non mi pronuncio sui ritratti perche' essendo terrorizzato dall'idea di far foto a persone mi mancano i parametri estetici per giudicare i ritratti.

Mxa

Inviato: 6/10/2005 23:57
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Re: Mxa: presentazione

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Non conosco la Tennison, mi puoi dare qualche riferimento?

Quella di cui parli e' la Phillips Explorer, una 8x10 solo orizzontale da 3kg (!). La mia Compact II fa foto sia orizzontali che verticali (soffietto quadrato 10x10 e back ruotabile) al prezzo di un chiletto in piu'. Quando l'ho ordinata potevo scegliere una delle due. Dick Phillips raccomanda la Explorer "solo a chi fa al massimo 2% di foto in verticale" che non e' il mio caso, quindi ho optato per la Compact II.

Ciao

Marco

Inviato: 6/10/2005 22:30
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Re: Mxa: presentazione

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Il software di stitching che adopero, Panavue, inghiotte i singoli fotogrammi e poi genera un grosso TIFF che poi apro con Photoshop. Panavue corregge distorsioni ottiche / inclinazioni della camera / aberrazioni etc.
Ciao
Mxa

Inviato: 6/10/2005 18:35
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Re: Mxa: presentazione

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Giallauk:
i file sono di solito tra gli 800MB e l'1.2GB. Non ci vuole molto, basta una spazzolata di 10-15 fotogrammi con la macchina tenuta in verticale che ci arrivi a quel numero di pixel. Questo rende le elaborazioni in Photoshop molto piu' faticose. Soprattutto devi scordarti di usare layers.

Falcopardo:
Silicon Valley, hmmmm ... discorso lungo. Diciamo che va meglio ma che non si e' ancora ripresa del tutto dalla batosta del 2001.

Marco:
Grazie degli apprezzamenti! Io uso un LCD per motivi di spazio. Anche se e' un buon prodotto non e' all'altezza di un ottimo CRT, e le mie foto potrebbero risentirne di questo fatto.
Sono ancora in fase sperimentale con il digitale, non posso escludere di abbandonarlo e dedicarmi completamente al GF. Oppure limitarlo al ruolo di "taccuino degli appunti" con lo scopo di tornare sul posto con il GF (e le idee gia' chiare sul cosa fare) in un secondo tempo.
La mia avventura con il GF e' cominciata con l'acquisto di una Arca-Swiss F-line 4x5 usata. Ho poi comprato su Ebay la modifica 8x10. Questo e' stato il mio strumento fino a due settimane fa quando---dopo dieci mesi di attesa---mi e' arrivata una Phillips Compact II 8x10. Potete vederne le foto su largeformatphotography nella sezione delle reviews, e' una macchina alquanto diversa dalle altre come esecuzione dei movimenti, e ha il pregio di un ottimo rapporto rigidita'/peso. Io sono GF-ista da sacco in spalla, non da studio, come avrete capito.

Ciao

Mxa

Inviato: 6/10/2005 17:04
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Re: Mxa: presentazione

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Non so come caricare foto sul forum, ho visto che altri mettono la URL a siti esterni, quindi mi viene il sospetto che sia questo il meccanismo. Purtroppo io non ho un sito, quindi ho messo qualche foto su Yahoo!Briefcase che notoriamente e' una brutta bestia da accedere (magari bisogna cliccare ripetutamente sui link, certi browser sono allergici, etc). Attualmente e' il meglio che possa fare.

Ho messo una sezione su infrarosso, qualche esempio di 6x17 con la Linhof tempi addietro, e qualche panoramica. Queste ultime non rendono proprio sullo schermo, perche' vengono ridotte a strisciatine insulse sul video. Le stampe sono un'altra cosa, dato che tipicamente i file sono 35000x5000 pixel e oltre. Ah, dimenticavo: non ho resistito a mettere una fotaccia di Monument Valley dal solito posto, ma il cielo mi piaceva troppo.

Non ho messo niente in B&W perche' non voglio abusare della vostra pazienza. Magari un'altra volta.

Insistete a cliccare sui link perche' Yahoo ha sempre problemi.

http://briefcase.yahoo.com/mammolo02

In attesa di commenti!

Marco

Inviato: 6/10/2005 3:16
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Mxa: presentazione

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Ciao a tutti,

sono nuovo al forum e mi presento brevemente.

Ho passato --- con due interruzioni --- gli ultimi 25 anni negli Stati Uniti e dal 1995 sono in Silicon Valley. Adesso vivo in San Francisco citta'.

Il mio percorso fotografico e' iniziato con il 6x6. Quando ho cominciato ad orientarmi seriamente a foto di paesaggi e natura ho aggiunto il 6x9 ed il 6x12, progressivamente abbandonando il 6x6. Con il 6x9 (Fuji GSW690, la "Texas Leica") ho fatto quasi esclusivamente infrarosso B&W. La macchina era veramente eccezionale per questo. Con il 6x12 facevo positivo e B&W. Parlo di tutto questo al passato perche' tre anni fa ho cominciato a vendere il medio formato e l'ho abbandonato completamente.

Adesso faccio digitale "35mm" e grande formato, sia 4x5 che 8x10. Nonostante l'informatica sia la mia professione, il passaggio al digitale e' stato complicatissimo, e non penso di esserci ancora. Oltre ai problemi che molti di noi hanno avuto, nel mio caso specifico non avevo mai usato il 35mm, non avevo mai usato l'autofocus, mai usato sistemi esposimetrici nella macchina, mai usato zoom!!!! In piu' il digitale: troppo da digerire in un colpo solo. Annaspo ancora ma mi sembra che la spiaggia sia piu' vicina di un anno o due fa.

Decisamente piu' facile e' stato il passaggio al GF, anche i movimenti sono stati digeriti con relativa facilita'.

La mia fotografia e' essenzialmente paesaggio e natura, tipicamente in B&W con il GF (ma la tentazione di dia 8x10 c'e', con risultati devastanti sul portafoglio), con il digitale faccio anche molta macro di fiori e moltissimi panorami (sempre cavalletto e testa rotante) che faccio usando un programma di stitching che adopero da cinque anni con molta soddisfazione, Panavue.

Molti fotografi mi hanno influenzato, anche se per ovvi motivi sono stato esposto molto piu' a fotografi americani che europei, con tre eccezioni, cioe' Fontana, Vitali, i due Becher. Gli americano sono i soliti classici: Adams, Weston, Curtis.

Negli ultimi anni quelli che piu' mi hanno influenzato sono certamente da una parte gente come Bechtle or Shore che rappresentano la classica fotografia "americana", dall'altra il gruppo dei "matti" del grandissimo formato e metodi di stampa alternativi: Butcher, Arentz, Weese, Hutchings, Smith and Chamlee.

Ma la fotografia che piu' mi ha colpito negli ultimi anni e' quella di Mona Kuhn. Non amo il nudo e preferisco il B&W al colore, in generale. I nudi a colori della Kuhn mi hanno veramente lasciato senza fiato, sia per l'uso dello sfocato, che per la composizione dei corpi (molti sono nudi di gruppo), che per le tinte pastello che in generale amo molto (sono un tipo da Astia, non da Velvia, per intenderci).

Un saluto a tutti e grazie per essere arrivati a leggere fino in fondo

Marco (a.k.a. Mxa)

Inviato: 5/10/2005 20:29
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