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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Le Leica R sono state prodotte fino a tutto il 2009, e io - come già detto - non ho consigliato alcunché, solo completato o corretto le informazioni fornite da altri e richieste da Mxa.
Quanto al resto direi che è meglio chiuderla qua, Mxa farà le sue scelte. Federico
Inviato: 16/12/2014 23:49
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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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Fra l'altro, ora che rileggo, mi accorgo di un fraintendimento: io non avevo citato nessun 90mm (per la cronaca, volendo ci sarebbe il 90/2 Apo-asferico - che peraltro è un pochino più che "decente" - nonché gli ottimi classici 90/2 e 2.8 1a-2a serie non apocromatici, ma non ne avevo assolutamente parlato)... "pezzi da 90" era solo un modo di dire, visto che stavo citando alcune fra le ottiche migliori del sistema, quali i 180mm apocromatici (insomma, equivaleva a dire "pezzi importanti" o "pezzi pregiati")... non parlavo affatto di 90 millimetri!
Federico
Inviato: 16/12/2014 20:37
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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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Ma abbi pazienza Fernando i 24TSE e 24/1.4 EF di Canon che citavi, quanto costano? Un Apo-Elmarit 180 si trova, ritengo, attorno ai 2000 euro. Considerato che probabilmente è ancora il miglior 180/2.8 sulla piazza, considerato che è corretto apocromaticamente, limitato dalla diffrazione a f/2.8 pressoché su tutto il fotogramma eccetera (di bello sfocato, carattere e amenità varie non parlo nemmeno, mi pare che qui stiamo prendendo in considerazione solo qualità da test MTF), non mi sembra nemmeno uno sproposito; quanto costano gli Otus, per parlare di eccellenza ottica? Quanto i 200/2 Canon e Nikon, per restare su focali vicine che possano ambire ad una qualità simile? Sennò si spende meno e ci si "accontenta" (sic) di un Apo-Telyt 180 che, se non serve per un uso a brevi distanze, risolve sempre più di qualsiasi pellicola di uso comune... oppure del 180/2.8AFD o del Sonnar 180, che magari su pellicola mostrano meno le aberrazioni cromatiche più visibili su digitale... oppure di un Elmar 180/4, che non è apocromatico, non è un mostro, ma va bene (provato anche su 24Mp), è compatto come un 135 e costa relativamente poco... oppure mille altre proposte delle vostre marche preferite, Olympus, Minolta, Pentax... del resto siamo qui appunto per mettere insieme una base di esperienze a disposizione di Mxa che ha fatto la domanda, poi sceglierà lui Riguardo ai 24, non per niente avevo scritto "bisogna vedere quale qualità si richiede": è vero, su quella focale non ci sono eccellenze né Contax né Leica R... e nemmeno Nikon (AiS/AFD), se è per quello. Leica ha un'eccellenza su 19mm, Contax su 21. Però le proposte di discreta qualità disponibili su 24-25 possono anche essere sufficienti... dipende da Mxa Federico
Inviato: 16/12/2014 17:24
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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Vediamo un po'... Nikon Ai.
Alcuni fra i migliori obiettivi... il 28/2 e il 2.8 ais (quest'ultimo nella versione a 8 lenti con minima distanza a 20cm, molto superiore al precedente). Il 35/1.4 (da intendersi un po' come un 35/2, del quale in fondo ha più o meno la compattezza, con in più l'apertura 1.4 per occasioni particolari) Tutti i 55 micro con particolare riferimento all'ultimo 2.8 ais. Il 50/1.2 (vedi discorso fatto sul 35/1.4) Ovviamente meglio ancora il Noct 58 (grazie tante) Il solito intramontabile 105/2.5 Ottimi i 135/2.8 e 3.5 a prezzo di saldo (forse più da paesaggi che da ritratto, però) e anche il 180/2.8 Ais (quello ED!), questo invece bello anche da ritratto, se piace la focale. Da considerare qualche AFD/AFS da usare in manuale: io non lo farei per mia antipatia con le ghiere di maf delle ottiche autofocus, ma se si supera quel fastidio ci sono pezzi interessanti come l'85/1.4D, ottimo da ritratto, i 105 e 135 Defocus Control (idem). Sempre ottimi anche qui i Micro, con particolare menzione per il 200/4 Micro AFD che ha fama di assoluta eccellenza e di superiorità rispetto alla versione Ai grazie all'impiego di vetri ED (io però non ce l'ho) Federico
Inviato: 16/12/2014 17:11
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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Non capisco il discorso Canon EF: è l'odierno innesto autofocus, corrisponde in tutto e per tutto all'odierno Nikon: anche se prendi una F100 puoi montare qualsiasi ottica Nikon di ultimissima generazione come il 200/2G o il 35/1.4G o il 24PCE senza difficoltà o limitazioni, e usarla a pellicola. Ma, come hai detto tu, c'è il problema di reperibilità e affidabilità delle macchine che può far preferire optare per fotocamere manuali, nel qual caso su Canon bisogna puntare sulla linea FD (che però, a detta di molti appassionati, ha tuttora pezzi di livello), mentre su Nikon l'innesto è sempre quello: semplicemente non puoi usare le ottiche senza ghiera dei diaframmi (tipo G), tutte le altre sono perfettamente compatibili, ovviamente in manuale o a priorità dei diaframmi. Anche un buon 17-35/2.8 AFS, per esempio, o un 85/1.4 AFD, un 135/2 AFD Defocus Control, un 28/1.4 AFD (se lo trovi), un 300/4 AFS e così via. Riguardo poi ai teleobiettivi, ho l'impressione che ti manchi qualcuno dei pezzi migliori Leica di 180 apocromatici ce ne sono tre, oltre al classico e ancora validissimo f/3.4 che hai citato, ci sono due pezzi da 90 come il f/2 e il f/2.8, che dai test sull'immagine aerea che ho visto a suo tempo credo siano fra le ottiche più risolventi mai prodotte. Lo stesso dicasi per il 280/4, per il 100/2.8, per il 70-180/2.8 eccetera. Anche il 105-280/4.2, pur non essendo classificato Apo, aveva ottima fama, ma quello personalmente non lo conosco. Ma evidentemente sei in buona compagnia perché sei la seconda persona, nell'arco di qualche mese, a dirmi che Leica non faceva tele... Poi ci sarebbe da discutere su cosa s'intenda per "ottima qualità" e quali siano le esigenze del nostro amico Mxa... perché in linea di massima non c'è bisogno di arrivare a tanto. Infine, volevo dire che io non ho dato consigli, solo informazioni In particolare su Leica perché la conosco e, essendo magari meno diffusa di altre, penso di poter dare su di essa dei chiarimenti su alcuni aspetti di cui forse non tutti sono a conoscenza, in particolare su qualche luogo comune (ad esempio quali sono i pezzi di derivazione Minolta, e, fra questi, quali sono validi e quali meno eccetera), oltre a pareri di prima mano sull'utilizzo dei corpi e degli obiettivi. Potrei parlare altrettanto diffusamente di Nikon AI, anzi magari lo farò, ma essendo molto più conosciute pensavo l'avrebbe fatto qualcun altro Idem per Contax. Federico
Inviato: 16/12/2014 16:49
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Re: Pellicola 35mm, no AF: Nikon, Canon, Pentax, Leica. Quale scegliere? |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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A quanto detto in precedenza aggiungo che le ultime R a chassis di derivazione Minolta, specie al prezzo a cui vengono via oggi, valgono sicuramente la pena se in buone condizioni: una R7 non ha particolari problemi di affidabilità "congeniti" (come ad es. le prime R4), ha tutto quel che serve in una macchina a fuoco manuale, un bellissimo mirino, esposimetro spot o media a scelta, di buona sensibilità, le solite priorità, il prealzo dello specchio, comandi funzionali e informazioni chiare a LED nel mirino, guancetta per l'impugnatura di serie e così via.
C'è persino il codice DX, che all'epoca della pellicola veniva sempre massacrato da sedicenti puristi, ai quali evidentemente non era mai capitato di accorgersi a metà rullino di essersi dimenticati di cambiare sensibilità... le classiche guerre inutili Idem per una R6.2, tutta meccanica ma con TTL-flash, se serve. La R6 è uguale ma si ferma a 1/1000s anziché a 1/2000s (otturatore Seiko), anche se a me la R6.2 ha sempre dato la sensazione di essere un po' più solida e "dolce" nell'uso rispetto alla R6 prima serie. Riguardo alle SL/SL2, attenzione all'ossidazione del pentaprisma, che può dare qualche alone nel mirino, succede spesso ma normalmente è molto leggera e quindi trascurabile nell'uso. Federico
Inviato: 15/12/2014 14:49
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Re: Lentezza sito |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Da me funziona come al solito, niente di particolare da segnalare.
F.
Inviato: 11/12/2014 14:31
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Re: Occhio alle lampade da studio ... |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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In modo più banale ed empirico, mi ero accorto da tempo che, volendo sostituire alcune classiche lampadine di casa con modelli a basso consumo, era necessario prendere le "equivalenze" fornite dal costruttore con un grosso beneficio d'inventario, se si voleva essere in grado di leggere un libro senza spremersi gli occhi
Vedo che anche per le luci da studio la musica non cambia... F.
Inviato: 6/12/2014 15:53
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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No, intendevo dire se in passato ti era capitato di usarla su mire ottiche, per sapere quanto avevi "letto" di risolvenza (va bene anche il T-Max100, nel caso: dovrebbero avere risolvenza simile) F.
Inviato: 25/11/2014 16:28
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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E' vero, è un peccato che si sia fermato tutto
Invece nel B/N quanto sei arrivato a vedere su un 100 Delta, p.es.? Federico
Inviato: 24/11/2014 23:38
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Comunque sempre gagliarda la Velvia, vedo
Inviato: 24/11/2014 22:23
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Citazione:
Sì, Fernando, avevo capito, ma forse non mi sono riuscito a spiegare io Io dicevo che, come accennato anche in altro topic, tendenzialmente è almeno da un paio di decenni che il potere risolvente massimo (diaframma ideale, parti centrali del fotogramma ecc.) non cresce o comunque cresce di pochissimo, parlando dei migliori obiettivi. E che quindi, visto che il discorso era, se ho capito bene, fra Otus e 50 Canon, esprimevo il dubbio che, considerando semplicemente il picco massimo, questo non variasse o variasse di pochissimo, anche ammesso di avere un supporto sufficiente a mostrare la differenza. D'altronde, che io sappia, nella progettazione degli Otus il punto principale, ottenuto anche grazie al maggior cerchio di copertura, è proprio quello di fare obiettivi che rendono alle grandi aperture come i migliori obiettivi più tradizionali da chiusi... anziché di arrivare a nuovi picchi di risolvenza a f/5.6 che, come detto, sarebbero oggi difficilmente sfruttabili, pellicola o sensore che sia. Mi sono spiegato meglio? Federico
Inviato: 24/11/2014 22:12
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Sì ma Fernando, un obiettivo che ha MTF dell'85% a 80 cicli è appunto un "mostro" come quelli di cui si parlava... 85% è un valore eccezionale già a 40 lp/mm (a cui si riferisce la frequenza più alta mostrata dalla maggior parte degli MTF ufficiali... Nikon si ferma a 30, addirittura), figuriamoci a 80.
Che io sappia, il limite di risolvenza tradizionalmente s'intende raggiunto quando il contrasto trasferito scende al di sotto del 10%... Il mio discorso era "se un'ottica risolve 100 lp/mm", nel qual caso avrà un MTF a 80 lp/mm nell'ordine, credo, del 20%, non certo dell'85... e lì la differenza penso proprio che si veda. Fra il Canon a f/5.6 e l'Otus invece no? Certo, ma probabile che sarebbe comunque insignificante anche su un supporto più risolvente (nel senso che probabilmente E' insignificante, o perlomeno "modesta", se ci si riferisce al valore massimo, al picco a f/5.6... invece se la misuriamo a f/1.4 o a f/2, lì scommetto che la differenza salta fuori in modo evidente anche su un supporto da 50 lp/mm...) Federico
Inviato: 24/11/2014 19:05
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Re: Confronto pellicole: Superia 200, Portra 160, Fujichrome C200, Agfa Vista 400+ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Beh, la differenza si vedrebbe comunque, un conto è mettere un obiettivo da 300 lp/mm e un altro è metterne uno da 100... nel secondo caso risolveresti - butto un numero - 90 lp/mm anziché 100...
F.
Inviato: 24/11/2014 16:25
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Re: Sony 55 1.8 ZA vs Zeiss Planar CY 1.4 AEJ |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Io invece non voglio andare sopra ai 36, altroché
Comunque, riguardo agli obiettivi, come ho sempre detto non è come la CPU del PC, qui sono decenni che la qualità ottica è su livelli elevatissimi, ben al di sopra delle esigenze di un fotografo normale. Inoltre, siccome il trend del periodo attuale (specie in era digitale) è quello degli scatti quasi sempre alle grandi aperture, quel poco che si è stati in grado di migliorare da parte dei progettisti viene solitamente concentrato lì (con risolvenza non certo da record in assoluto ma ottima per quell'apertura), quindi non stupiamoci se poi a f/5.6, al contrario, un'ottica di trent'anni può fare di meglio dell'ultimo costoso prodigio dell'era di Internet Infine, proprio il proliferare di Internet, dei test, forum e compagnia "spinge" per degli obiettivi che rendono al meglio in determinate modalità simili a quelle alle quali vengono effettuati i test (vedi la distanza molto ravvicinata con i grandangoli, come è stato detto, che davvero è ben poco indicativa dell'uso normale...), perché un risultato positivo in un test "ufficiale", messo nero su bianco, fa vendere l'obiettivo, mentre le impressioni sul campo, reali, di un fotografo no (a meno che il fotografo non sia un celebre maestro, nel qual caso ha di meglio da fare che non scrivere sui forum...) E' un po' come per i crash-test Euroncap... siamo relativamente sicuri che un'auto che si comporta bene in quel test si comporterà altrettanto bene in un incidente reale a quella velocità, con quell'angolo d'impatto, con quella porzione di scocca coinvolta eccetera, ma su un botto con modalità molto diverse possiamo solo fare supposizioni (anche perché provare di persona direi che è sconsigliato... ) (Supposizioni peraltro confermate in maniera abbastanza inquietante non appena cambia leggermente qualche parametro nella metodologia di test, con le Case che prontamente corrono ai ripari modificando qualche cosetta per rientrarci nuovamente e tornare a "5 stelle") Federico
Inviato: 23/11/2014 16:15
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Re: Problemi economici per Metz |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Il problema è che per la vecchia generazione Metz erano I flash, altro che gli originali... poi le grandi case hanno iniziato a far concorrenza diretta e allora si sono dovuti adattare a fare modelli a basso costo perché è iniziato a subentrare il fattore "originalità", ma i Metz erano prodotti professionali di alto livello...
Mi ricorda un po' il mercato delle autoradio... Federico
Inviato: 21/11/2014 16:20
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Re: uso di obiettivi Sony AF su A7R in modalità fuoco manuale |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Figurati, Antonio.
Però ripeto, col diaframma quello non c'entra nulla, parliamo solo di AF. F.
Inviato: 21/11/2014 0:01
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Re: uso di obiettivi Sony AF su A7R in modalità fuoco manuale |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Perché il diaframma degli obiettivi nativi lavora così, non so perché Anche disattivando i live settings (la corrispondenza fra mirino e risultato), con il diaframma che dovrebbe quindi stare sempre aperto prima delle scatto, come sulle reflex, in realtà spesso si chiude parzialmente quando si lavora in esterni... ipotizzo per proteggere il sensore dal sole, ma è solo una mia illazione. Comunque, tutto ciò non c'entra nulla con la messa a fuoco... se metti in MF non fa più nessuna correzione di messa a fuoco a meno che tu non giri la ghiera. Invece una cosa diversa, ma che potrebbe valer la pena menzionare è la funzione "pre AF", cioè il fatto che la fotocamera faccia una prima focheggiatura "alla buona", in continuazione, senza bisogno di premere il pulsante di scatto, per mantenere sempre nitido il mirino e abbreviare probabilmente i tempi di risposta dell'AF... io questa funzione l'ho disattivata perché mi dava noia, preferisco essere io a dare all'avvio al sistema col pulsante di scatto. Federico
Inviato: 20/11/2014 20:15
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Re: Novità Sony in arrivo |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Eh, pareva troppo poco...
F.
Inviato: 20/11/2014 19:35
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Re: uso di obiettivi Sony AF su A7R in modalità fuoco manuale |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Quello non c'entra con il fuoco, c'entra appunto con il diaframma, che è controllato elettronicamente.
F.
Inviato: 20/11/2014 19:30
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