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Re: Da pensionato mi farò questo 'giretto'

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In effetti le imprecisioni non mancano, e l'utilizzo dell'HDR è veramente grossolano, sguaiato.
Trattato così, diventa una malattia di cui si propone come cura.

Quanto alla storica SS. America Star, è qui
28°20’45.88?N, 14°10’49.59?W

Ma se ci andaste, cosa tutto sommato facile stante che le Canarie sono un posto civile e facilissimo da raggiungere, ormai a galla non intravedereste - se anche - affiorare che qualche metro quadro di lamiera arrugginita. Il lasso di tempo che ha impiegato il mare a riprendere il sopravvento ha dell'incredibile.

Qui una sorta di timelapse attraverso i decenni; considerate che il naufragio, per avaria alle macchine durante una tempesta, è degli inizi del 1994.

http://www.youtube.com/watch?v=A1Jv5K ... B28gZJF5__6Yw7DDcMMCmixPE

Inviato: 21/10/2014 12:10

Modificato da VRicciardi su 21/10/2014 12:25:32
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Re: Sta per succedere: il selfie sarà seppellito

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A meno di imprevisti seri dell'ultimo momento, mi organizzerò in modo da esserci.
Spero sia una manifestazione "intelligente" (di cercare di attirare l'attenzione dei passanti coi fischietti o bloccando il traffico nelle strade adiacenti a Roma siam saturi, così si riesce solo a creare disagio e a provocare un senso di fastidio generico nei cittadini ignari del problema).

Inviato: 21/10/2014 10:28
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Re: Flash Metz 45 ct-1

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EZ430: non ho trovato in rete nulla quanto al voltaggio.

EZ420: ho trovato queste stringate note

"4V, measured by Joe Filer,
4.71V with a Quantum battery per Kevin Omura."

Presumo proprio che la risposta sia affermativa.

Inviato: 20/10/2014 22:18
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Re: Flash Metz 45 ct-1

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Buongioprno,
leggo solo ora (mancavo da tantissimi mesi dal forum) questo tuo messaggio, e spero caldissimamente che non avrai tentato di far scattare col 45 CT-1 la tua nuova Canon: infatti, a meno di modifiche intervenute sulle ultimissime serie di fotocamere digitali Canon, esse NON gradiscono voltaggi di chiusura superiori a 6 V; ed il tuo flashone secondo una misura chiude a 600 V (ossia CENTO volte tanto), secondo altri due che indipendentemente l'han misurato in località lontane del mondo (Göran Samuelsson e Toney Hall) invece un po' meno ma sempre un'alta tensione, ossia 218 V.

Quanto alle Canon:

The ISO 10330 specification ("Photography -- Synchronizers, ignition circuits and connectors for cameras and photoflash units -- Electrical characteristics and test methods," 1992) says that all ISO-compliant cameras should be able to accept trigger voltages up to 24V. Though a Canon engineer is the nominal head of the ISO workgroup, for some reason Canon continues to insist that their cameras tolerate no more than 6V

ma in contraddizione:

(omissis) make that Canon USA — an email from Canon Canada says: "There is not a maximum voltage requirement for the hot shoe terminal on the PowerShot G1." Go fig!). For that reason I've tagged strobes that trigger at voltages between 6V and 24V as "your call." Depending upon who you ask — the camera or strobe manufacturers — those strobes are acceptable or they are not.

Insomma, io proprio non rischierei.

Inviato: 20/10/2014 16:52
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Re: Scattate foto orribili senza saperlo

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Falcopardo ha scritto:

Cosi' quando questi novelli Cartier-Bresson si trovano a dover ricorrere a un fotografo professionista sicuramente scartano quello precisino, che fa foto dai colori smorti, meticoloso nel rispettare verticalita' e proporzioni, ma vanno da quello,anche molto meno caro, che fa le foto come loro, con i colori sgargianti, con teste grosse gambe corte e piedi piccini, con il mondo che pende, che pende che pende e mai non vien giu'....

Ricompaio dopo una lunghissima assenza da questo forum per rimarcare doverosamente l'intelligenza di questo inciso.

La cosa si è esasperata nella fotografia di matrimonio, che per mie fortuna (?) non è mai stato un mio campo di attività, nella quale ormai è D'OBBLIGO per il fotografo convenuto NON far posare sposi parenti e testimoni, realizzando servizi che vengon spacciati per "reportage"e che ad un tempo implicano un livello di stress maggiore per il/i fotografi (per quello stile almeno due indipendenti che scattano centinaia, centinaia di foto per selezionare speranzosi ex post) una serie che sembri avere un senso.

Lavora male il fotografo, minore (al netto di geni naturali che sempre possono esserci) è la qualità finale, ma l'effetto "finto-rubato" incanta coloro che al massimo avrebbero saputo cogliere un attimo sghembo dallo smartphone .

La prospettiva, in generale, per il fotografo professionista è cupa e fosca, al contrario di quanto ci si può aspettare - entro certi limiti - a chi poi interviene su una
immagine per via grafica per ottenere un prodotto finito frutto più della sua abilità con i software disponibili, sempre più sofisticati, e della sua creatività (che quando c'è c'è,e viene premiata dal mercato e gratificata dal cliente) che non del lavoro artigianale del fotografo che all'origine abbia cercato di produrre "una buona foto".

Inviato: 20/10/2014 8:14
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Re: Lenti Walimex

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Utilizzo per lavoro con grande successo un 8 mm fisheye a pieno campo Samyang, che è esattamente il Walimex, alias Vivitar Serie 1, alias Rokinon, alias... non si tratta nemmeno di "rimarchiati", è produzione on-demand su cui se ne comprassi un certo stock scriverebbero anche "pamar5gon".

L'8 è l'equivalente su APS-C, come qualità, al 16 mm Zenitar che io preferisco al Nikon e al Canon equivalenti (il Canon ci si avvicina, il Nikon è molto inferiore), rispetto ai quali "parte" un poco più morbido come contrasto a TA ma li supera nettamente come microcontrasto e picco di risolvenza ai diaframmi migliori.
Ho anche l'85/1,4, sempre marcato Samyang, e ne penso ogni bene (certo il Pentax A* 85/1,4 non si batte, ma a un costo quadruplo).

Il 14, anche se ben centrato e buon esemplare, è utilizzabile solo per street view o immagini in natura perché non solo ha una distorsione mal corretta, ma nella quale il picco di "difetto" è associato alle zone intermedie, non verso i bordi, e per giunta con una strana forma "a baffo di Ussaro" che è difficilissima da correggere in postproduzione. Nitidezza non gli mancherebbe ai diaframmi centrali, peccato. Ma di farci architettura non c'è verso, tutto sembra post-terremoto o visto dopo aver bevuto qualcosa di strano.

Del 24 non so dirti nulla, perché non ne ho esperienza diretta, e poi (al netto di quelli tipo un Fer che considero un buonissimo e consapevole tecnico anzichenò e il cui parere tengo in gran conto) in media i "pareri" che leggi sui fora son condizionati da ciò che l'utente che pubblica la recensione è abituato a vedere. Se viene da un plasticotto 18-55 Canon vecchia serie (credo sia il peggio dell'esistente al mondo) dirà tutto ammirato mirabilie di un pur decoroso 50/1,8 Nikon Serie E degli anni '80; se invece prima fotografava col Summicron 50/2 o col Pentax K 55/1,8, ecco che ogni obiettivo "normale" salvo i migliori macro per lui sarà una mezza ciofeca.

[ ...per me, sbaglierò senz'altro ma il problema delle ottiche oggi come oggi non è nemmeno tanto il migliore o peggiore centraggio dell'esemplare nuovo... ma che col tempo, nemmeno molto, moltissimi zoom specie grandangolari 'sto centraggio se lo giocano prestissimo coi giochi meccanici (scusa il gioco di parole). Se eventualmente ho detto una fesseria, nel caso pietosamente non consideratela. Ma è un po' che ho 'sto dubbio... ]

Inviato: 11/2/2014 13:00
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Re: quale reflex FF sui 1500€?

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Non voglio sembrare uno "Sgarbi del forum"...

Vorrei precisare che "plasticona" non è relativo all'analisi chimica (si fa per ridere, ovviamente) dei materiali che fisicamente compongono l'oggetto, ma da un insieme da solo mal definibile perché sotto certi aspetti paradossalmente ...immateriale di finitura, tattilità dei comandi, precisione percepita degli scatti delle rotelle che debbon fare click, feedback tattile dei tasti di comando sul retro, eccetera.

In questo senso, rispetto alla di ben minori pretese vecchia 20D/30D, la 6D è una "plasticona", come lo era al primo contatto (traumatico) la Pentax P30 per chi provenisse da una K1000, o la Nikon FG per chi fosse "cresciuto" con una Nikkormat, o la Canon T50 per chi avesse avuo una gloriosa FTb.

La 6D l'ho avuta in mano una giornata per provarla per un amico, era un apparecchio demo con nemmeno 6000 scatti, sembrava già... "vecchia".

Non è la calotta in policarbonato la discriminante. Anche la K10D Pentax che aveva un CCD Sony da soli 10,2 Mpx aveva le calotte in policarbonato "caricato a fibra" nonostante il telaio interno in acciaio inox, ma usandola si percepiva subito essere una macchina "seria". Dava prestissimo la sensazione di essere un attrezzo "buono anche per lavorare".

In questo senso, la 6D mi ha fatto una proprio ben modesta impressione. Cosa non avvenuta con la D600, che pure sinora ha manifestato difetti intrinseci ben peggiori.

Inviato: 11/10/2013 21:20

Modificato da VRicciardi su 11/10/2013 21:52:52
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Re: quale reflex FF sui 1500€?

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Se posso,

Canon 5D Mk II (che conosco bene) è una macchina complessivamente valida anche se spessissimo ho visto problemi di banding in ingrandimenti importanti

La D600 è una macchina purtroppo dichiaratamente fallita, affetta non solo da spiccata tendenza a sporcare la prima superficie esterna dei filtri davanti al sensore, ma persino da un problema di infiltrazioni di olio sul sensore (pare fra il filtro passa/basso e il filtro anti/alias) talmente sistematici ed importanti che è uscita frettolosamente di produzione ed è stata presentata alla chetichella la D610, che in realtà non è un upgrade ma un tentativo di riproporre la stessa macchina senza il difetto. E' un "vorrei ma non posso".

La Canon 6D è costruita in un modo "men che amatoriale", è una plasticona semplicemente scandalosa: la Pentax K30 entry level che ho comprato a 380 euro usata/nuova solo corpo per un amico che me l'ha chiesta, maneggiata per un poco al confronto fa, senza esagerazioni di sorta, la figura di una FM2 o di una Leica M.

Della ben più costosa D800 penso malgrado le grandi perplessità iniziali legate alla risolvenza financo eccessiva e ai file piuttosto pesanti, un gran bene. E' una macchina seria, buona per lavorare.

Dal momento che hai una sola ottica e quindi non hai vincoli di sorta, se vuoi superare la qualità di immagine reale delle tre che elencasti tu, non dovresti rivolgerti a delle FF di costo accessibile, ma ad una APS-C che è stata definita "definitiva" dagli utenti di vari fora NON aficionados del marchio.

Parlo della Pentax K3 che ha fatto sparire letteralmente, ai primi test, i risultati della D7100 che pure ha un sensore con gli stessi Mpx totali. Ci si aspetta un prezzo di lancio sui 1300 euro, ti porti appresso un oggetto minuscolo (addirittura meno della compattissima D7100) ma non in plastica, tutto in lega di magnesio all'esterno e in acciaio inox dentro; tanto stagno che voelndo si lava sotto la doccia obiettivo e tutto (con ottiche WR); con un parco ottiche ormai imponente al netto delle offerte di terzi, alcune delle quali però va riconosciuto ottime (es. Sigma 8-16, Samyang 8, 85, 35, 24 TC etc.)

Ossia, paradossalmente una APS-C da confrontare con le migliori FF. Già la K5II ela K30 sono state scelte per i fotografi dell'esercito americano in Afghanistan e Iraq, e non solo per la tropicalizzazione (anche macchine della concorrenza pur se con standard un poco più laschi son tropicalizzate).

Su un forum dei nikonisti, che spesso leggo ma su cui NON posto quasi mai perché è troppo dedicato al prodotto e alle novità (e a fare marketing virale) e troppo poco alla fotografia, ho letto da uno che è sempre stato un talebano del marchio (manco un tifoso di calcio...) una frase del tipo "a questo punto se uno si accosta oggi alla fotografia reflex e non sceglie Pentax, è pazzo" cosa che nella sua "neo-talebanità" mi ha fatto sorridere.

Però effettivamente la nuova piccoletta (ahimé molto pesante, però, in rapporto alle dimensioni, eh? Oltre 8 etti)è la cifra del fatto che Ricoh comprando il brand Pentax da Hoya (alla quale in realtà interessava solo il lucrosissimo ramo dei coloscopi) ha deciso di fare investimenti, e pure grossi.

In effetti fra la seconda metà degli anni '60 e la prima degli anni '70 fra Honeywell Pentax (brand per gli USA) e Asahi Pentax si vendevano più macchine ed ottiche di Canon e Nikon sommati.

Ad oggi, se ti occupi sopratutto di fotografia sportiva ti direi Canon, per la grande disponibilità di ottiche molto luminose su focali 300-600 e l'autofocus molto veloce e pronto; se sei un matrimonialista ti direi Nikon, perché la gestione del P-TTL flash specie in caso di luce mista e flash multipli di Nikon è più prevedibile e precisa (i Canon sembrano fare "quello che gli pare" come scelte, e questa è la ragione della massiccia trasmigrazione verso Nikon dopo che uscì la ottima D700); tra l'altro, gli amatori sognano gli SB900, i "pro" hanno invece quasi sempre vari SB800 che funziona... meglio.

Se non sei un matrimonialista né un fotografo sportivo (la velocità del nuovissimo autofocus della K3 è tutta da verificare sul campo, MAI dar retta ai pareri delle "prime impressioni" dei forum di test vari che son TUTTI retribuiti in modo indiretto) allora effettivamente la scelta migliore oggi è Pentax (almeno dalla K5II in poi).

Il sistema Sony in realtà sinché non si son buttati sull'SLT e facevano reflex non era affatto male, fra otiche Sony e Zeiss c'era l'imbarazzo della scalta; il problema è che le robuste e pesanti, oltre che straordinariamente competitive sul prezzo Sony Alpha 850 e 900... funzionavano MALE, avevano un marea di problemi a cominciare dal fatto che l'antishake faceva pasticci continui (ma è anche vero che un sensore FF è MOLTO più difficile da stabilizzare per ragioni di massa del sensore con tutta la robaccia sua attaccata attorno, i problemi crescono col quadrato della medesima).
E poi anche l'algoritmo di leaborazione dle segnale non produceva immagini soddisfacenti.
Sony ha a mio avviso perso il treno delle reflex, laddove con le NEX spadroneggia in una nicchia specifica in cui è molto specializzata.

Pentax perse la palma e gli allori su cui troppo comodamente si era seduta per la superiore qualità delle sue ottiche SMC quando dopo averlo inventato... non credette all'autofocus, realizzandone negli anni '80 di relativamente semplici e poco performanti; Canon ci si butto' a pesce, e con le EOS spiazzo' il mercato facendo un balzo verso l'alto quanto a popolarità del brand e vendite.

Canon in certi momenti ebbe sul mercato reflex non valide, stravalide come rapporto qualità di immagine e della macchina/prezzo: le 20D e 30D sono un ottimo esempio. Sull'APS-C, però, è disperatamente rimasta indietro sui sensori rispetto a Sony, Toshiba e gli altri competitors.
Il suo punto di forza attuale resta l'autofocus.

Inviato: 11/10/2013 7:46

Modificato da VRicciardi su 11/10/2013 8:09:05
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Re: Tavolo da still life o light tent?

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Se posso, io considererei primariamente la soluzione del tavolo prima che della tenda.
Poter distribuire i due punti luce base più eventuali aggiuntivi per modellare tutto attorno, non essere troppo vincolati dall'altezza di un oggetto (entro certi limiti) è a mio avviso essenziale.
Io ho sia una softbox mi pare 80x80x80 come quelle Lastolite (ma è cinese, pure funziona "perfettamente" bene) che utilizzo per soggetti altrimenti ingestibili come argenti lucidi su tutta la superficie, che un tavolo che malgrado sia cinese anch'esso è portatilissimo nella sua borsa con tutti i posti per ogni barra, salvo il fatto che il piano di perspex lattato bianco lo arrotolo, ma non più stretto di un tubo di circa 30-35 cm di diametro; immagino che nelle intenzioni dei produttori si debba poter stringere idi più e cacciare nella borsa, ma io lo trovo folle, a un certo punto arriverebbe anche per lui il limite di rottura e non mi interessa scoprirlo.

In realtà anche il fotocubo permette un minimo di plasticità nell'illuminazione: le luci all'esterno le poni con le parabole a fascio di luce compatto, che quindi può giungere in modo preferenziale sul un lato del soggetto.
Solo che tutto il resto che vien riflesso è bianco... perciò non "leggi" dopo sul soggetto finestre, lampadari spenti, librerie e il cane di zia Concetta.
Non farti ingannare dalle piccole dimensioni: un cubo di luce da 2 m di lato funziona esattamente allo stesso modo, salvo che hai uno spazio grande su un lato per luci dirette o entro softbox.

Un mio amico che ha dovuto chiudere studio (sigh) e trentennale laboratorio fotografico di sviluppo e stampa colore professionale (sigh alla sesta potenza) aveva un tavolo still-life che usava assai poco, posso chiedere se è interessato a venderlo.
Non era cinese, penso, per ragioni "di data"; non so se fosse Manfrotto o di chi, non rammento le caratteristiche leve di serraggio tipiche della marca riorientabili col millerighe - magari le aveva.

Senza offesa per l'ingegneria italiana (i miei 029 e 058 e prima la coppia 055/190 non li cambierei per nessun motivo al mondo), per diciassette pezzi di tubo di alluminio tutti della stessa sezione e diciotto leve su altrettanti giunti il costo a listino del Manfrotto è un invito a comprare i cloni cinesi, non ha senso fare una "sparata" simile a listino. Specie in questi anni.

Inviato: 11/10/2013 7:07
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Re: Kodak vende la divisione pellicole

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Sul piano meramente teorico, per Kodak si sarebbe di fatto aperto dello spazio di mercato (per modesto che sia) per via dei danni subiti a causa dello Tsunami dagli stabilimenti Fuji.
Da Pa.Ma. Photo pochi giorni fa ho visto di Kodak ho visto disponibili negativi colore economici 36 e 20p, Portra 160 NC e VC in 135 e 120. Poiché Nazareno Pangallo è uno dei pochi a Roma che fa della disponibilità di pellicole un must - anch elui però senza avventurarsi a prendere pellicole con costi unitari talmente elevati da rischiare troppo se gli scadono sugli scaffali - e vende abbastanza, se ne deduce che per trovarsi si trovano.

Il problema, come per gli scanner da diapositive, è la ricerca per sviluppare prodotto nuovi ed innovativi.

La pellicola dovrebbe cercare di mantenere una propria nicchia qualitativa che a distingua da un buon digitale, caratterizzandola. Ad esempio B/N e colore su formato 120 diapositivo. Un 6x7 o 6x9 (panoramiche a parte) fatto a regola d'arte ancora può dir la sua alla grande.

Lascerei perdere in toto il settore delle sensibilità elevate: dopo la Pentax K5 sulla resa ad alti ISO per l'argentico non c'è più spazio.

Ma mentre il rumore elettronico è un difetto di una immagine digitale, la grana è una caratteristica materica specifica della pellicola, e la gradualità della scala tonale ha ancora tanto da farsi apprezzare.

Spero in qualche lustro ancora, poi... resterà una nicchia Fine Art, guarda un po' se torneremo a stendere emulsioni amorevolmente fatte in casa con un ricettario e i chimici presi da Ciro Donati su lastre di vetro...

Inviato: 6/5/2013 12:51
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Re: Franken5DmkII per montare obiettivi Leica 39x1 !

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E poi esiste sul mercato la NEX 7 che permette al solito di montarci sopra grossomodo tutto senza tanti pasticci...

Inviato: 17/10/2012 21:43
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Re: Franken5DmkII per montare obiettivi Leica 39x1 !

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« Scusate ma non capisco il vantaggio, se uno ha il corpo canon va a modificarlo per usare lenti leica M che non ha e deve comprarsi a parte per rendere inutilizzabili le lenti Canon che ha già. »

Eh, sei stato chiarissimo...
Ne ho viste di cose del genere (per la serie "cento modi per complicarsi la vita")

Comunque mi limito a rilevare

1) che la resa del Noctilux a f/1 è, diciamo eufemisticamente, per me poco seducente

2) che 'sto brav'uomo vende una cosa che ha un livello di finitura apparente del lavoro anche meno seducente (io manco la cassetta per il telescopio piccolo son capace di rifinire così, se no non la mostro a nessuno, figuriamoci venderla...)

Inviato: 17/10/2012 21:42
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Re: Quale compatta di qualità, allo stato?

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Cito: « La RX100 inoltre ha una ottima risoluzione (20 mpx) e un sensore da 1 pollice per stampe grandicelle »

Questa specifica affermazione mi vede garbatamente in totale, sostanziale, basilare disaccordo.

La risoluzione ideale per un sensore da 1" sarebbe stata IMHO 10 max 12 Mpx, ossia linearmente a momenti la metà.

Spingere a 20 significa poi dover utilizzare algoritmi per la riduzione del rumore estremamente invasivi: i pixel saranno anche più piccoli, la risoluzione percepita su stampe già 30x40 - 30x45 risulterà inferiore.

La migliore resa oggi nota sul formato APS-C è quella della Pentax K5, che ne ha 16,4 - quando ho cercato per un amico una compatta di categoria di poco inferiore a quella che hai comprato tu, non ho più trovato la Panasonic Lumix TZ-7 con sensore da 1/2,33" e 10 Mpx; abbiamo ripiegato sul modell' che l'ha sostituita, la TZ-8, che a parità di ottica e tutto (è quasi indistinguibile) fornisce immagini ... peggiori. Peggiore MTF sul file uscito dalla macchina, alla fine.

Con questo naturalmente non ho classificato "schifezza" il tuo acquisto, ci mancherebbe; ma su 'sta storia che maggiori Mpx = possibilità di stampe gradevoli più grandi, le leggende metropolitane son dure a morire.

Spero di non aver posto le basi per un duello rusticano, aborro la vista del sangue (particolarmente del mio).

Inviato: 12/10/2012 13:11
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Re: Quale compatta di qualità, allo stato?

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Io giusto ieri ho preso per un amico una Samsung EX1, con ottica 24-72 (solo 72!) e luminosità massima f/1,8, che ha il display orientabile, fa i RAW, ha un mare di regolazioni manuali ed è costruita quasi con gli standard delle reflex... meccaniche.
10 Megapixel, sensore da 1:1,7" invece che il classico 1:2,44".
Circa 250 euro appena scarsi con una scheda da 8 GB in classe 10.
Al momento, sinché si trova (non so se è ancora in produzione) è quanto di meglio potrei consigliare per spendere un po' più della solita cifra standard dei 120-170 euro per una compattina scrausa, ma vedere risultati specie in luce scarsa che piacciono e continuano a piacere anche stampati 20x30.
Dei mirini ottici delle pur ottime Canon G-qualchecosa, penso tutto il male possibile e immaginabile, se il mirino ad albada dev'essere quella cosa là tanto vale non averlo, prendere una EX1 o una Panasonic TZ7 (non la fanno più) e infilare nella slitta portaflash il mirino aggiuntivo della Voigtalnder Bessa L/R per la focale 25.
Almeno, ci componi qualcosa con cognizione di causa.
75% di copertura... ma nemmeno la Zenit E!

Inviato: 7/8/2012 8:55
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Re: Bundì

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Benvenuto di cuore.
Spero che ti troverai bene - simpatia e rispetto reciproco bastano e avanzano per questo - e che potrai dare il tuo positivo contributo, oltre a trarre da questo forum una miriade di interessanti informazioni come è accaduto a me - che pure sono appassionato di fotografia da solo... quasi 38 anni.

Inviato: 4/8/2012 13:45
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Re: Buona luce a voi!

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Ma sei proprio "quel" jambak?

Inviato: 2/8/2012 21:39
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Re: Controllo qualità Sigma

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Il controllo qualità è scarso per tutti, produttori di ottiche originali o commerciali che siano.
Anche di grandi Case.
Nel caso di Sigma, probabilmente la "forbice" fra "esemplare perfetto secondo specifiche di progetto" e "peggior limone che si può mettere sul mercato" si è allargata per un certo periodo, sinché la cosa si è notata.
Personalmente ho avuto in tutto due Sigma, un 28-135 autofocus comprato come nuovo con imballo a buonissimo prezzo da affare, e rivenduto dopo un annetto allo stesso buonissimo prezzo da affare (non avrei avuto difficoltà a guadagnarci pure qualcosa, volendo) e dopo che ci avevo fatto ciò per cui mi serviva (le foto a due Convegni nei quali in via eccezionale mi ero prestato come fotografo d'occasione), e si è comportato in linea con le descrizioni che ne trovavo nelle review, ossia un oggetto onestissimo senza grandi pretese, dal contrasto moderato (ottimo dunque col flash) e risolvenza ragionevole senza acuti di sorta, da usare sempre ai diaframmi intermedi = migliori.

Poi, per ragioni di angolo di campo, ho acquistato, sempre usato immacolato (più che immacolato, usato forse cinque-sei volte) da persona a me nota perché utente "amico" di altro forum l'8-16, e si è rivelato davvero eccellente. Con una resa forse un pelo superiore, distorsione a parte, a quella del celebrato 12-24 Pentax DA che è uno dei cavalli di battaglia della Casa e che ho comunque tenuto per via della sua eccellente correzione della distorsione.

Ormai, specie nel caso di zoom, comprerei solo "usato nuovo" da persone a me note e che non mi darebbero fregature, Leitz a parte la costanza qualitativa, semplicemente, NON esiste in assoluto. (...IMHO).

Paradossalmente, per via della costruzione meccanica tradizionale e tutta metallica, mi aspetterei più costanza qualitativa dagli economici Samyang come i 14/3,5, 85/1,4 e 8/3,5, per dire, rispetto a più blasonati zoom AF carrozzati in plasticaccia.

Ho un 8/3,5 Fisheye a pieno campo e debbo dire che regge il confronto col celebrato russo Zenitar K (che straccia senza ritegno il Nikon di pari angolo di campo).

Inviato: 31/7/2012 21:15
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Re: messa a fuoco manuale

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Citazione:
maceric ha scritto:
senza segnali verdi, chip di ausilio o croci di punti sterminati non si vede più niente?

Eh eh eh, se al tuo bambino ti decidi a smontare le rotelle sulla bicicletta a vent'anni, ti aspetti poi che in due estati diventi Gianni Bugno?
A noi è stato detto "tié, questa è la bicicletta, mo' tu pedala e vedrai che stai in piedi"... normale che ce la caviamo senza tante ....beeep.... mentali

Inviato: 24/7/2012 11:39
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Re: messa a fuoco manuale

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La messa a fuoco manuale è un falso problema, a mio avviso.

Con rare eccezioni, i mirini delle DSLR almeno sino alla Pentax K10D, per dire, erano del tutto inadatti a mettere a fuoco: piccoli, "lontani" come buchi di serratura, impostati come vetrini sulla ricerca di luminosità piuttosto che del miglior piano di fuoco.

Ma ciò è normale, dal momento che si dà per scontato che il mirino serva solo a inquadrare e legger dati.

Relativamente scuro e granoso, il mirino di una Spotmatic degli anni '60 è un oggetto, invece, col quale riuscire a sbagliare una foto - quanto al fuoco - è indice di grossa disattenzione più che di problemi di visus.

Il discorso degli obiettivi f/1,4, invece, secondo me è legato alla quasi ossessiva ricerca del bokeh che caratterizza questi tempi grami in cui la relativamente ridotta dimensione del sensore (non sono certo la maggioranza le full frame) accorciando le focali a parità di campo inquadrato secondo la diagonale, ha diffuso quella sensazione di "tutto grossomodo a fuoco" rispetto alla quale la ricerca persino nevrotica dello sfocato costituisce, per la secolare legge del pendolo, inevitabile risposta.

Una volta NON si comprava un 85/1,2 per scattare a 1,2, ma per avere (per via delle inevitabili maggiori pretese dell'ottica) una immagine a 2,8-3,5 più corretta che con un f/2 a 2,8, se non con un 2,8 utilizzato a tutta apertura.

...Anche perché se scatti a 1,2 o 1,4, basta poco perché l'occhio sinistro sia nitido, e il destro già no se il viso è poco poco un minino di tre quarti. Ne vale la pena?

Inviato: 24/7/2012 11:34
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Re: Riccione 2012

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Anche a me queste immagini parlano, abbastanza da non farmi "soffrire" l'utilizzo di un solo obiettivo di una sola focale, per alcune ideale, per altre forse meno.
Ma la scelta di colore, l'atmosfera fra il meditabondo e l'attesa, un po' onirica un po' invece che sa di memoria... una solitidine triste un poco, ma mai che sa di squallore...
insomma, nell'insieme valeva la pena farle, purché proposte e considerate sempre come insieme, come servizio, mai come immagine isolata.

Inviato: 20/7/2012 21:45
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