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Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

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12/5/2005 19:57
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Citazione:

luciano ha scritto:
Ha però un paio di difetti più o meno lievi a seconda delle diverse necessità.E' un tre sezioni, la terza sezione delle zampe è alquanto sottile e sottodimensionata rispetto all'insieme del treppiede. E quindi quando è tutto esteso non è un modello di rigidità e mancanza di vibrazioni, a dispetto del peso e dell'ingombro.
Il secondo difetto è appunto l'ingombro, che è pure lui conseguenza della sua costruzione. Quindi, se ti riuscisse di trovarlo usato, io penso sarebbe preferibile il 475.
E poi, il cavalletto ideale, capace di arrivare con la massima stabilità al cielo, ma anche di lavorare rasoterra senza ingombrare, di pesare poco, ma di reggere un elefante, di resistere ad ogni strapazzo, mantenedosi sempre lucido ed elegante, bè... ancora devono inventarlo.


Riguardo i difetti da te citati,ora ho notato che lo 058 Triaut ha praticamente i 3 segmenti delle gambe dello stesso diametro del più piccolo 055; mentre il 475 benchè più piccolo del Triaut ha i segmenti 35 - 30 - 25 boh... valli a capire questi della Manfrotto, ad ogni modo probabilmente hai ragione: la terza sezione dello 058 data l'altezza che si raggiunge con le prime due sezioni, servirà raramente, quindi non dovrebbe ciò costituire un grosso problema. A questo punto preferire il 475 è più che altro per avere un cavalletto meno ingombrante.
Il cavalletto ideale, adatto per tutti gli usi? E' solamente un sogno.
Ma tornando nel mondo reale, visto che per il momento non mi capita un 475 usato, di simile a quest'ultimo (magari un pelino più compatto nelle misure mantenendo un'ottima stabilità) di altre marche ti risulta qualcosa? Ho dato un'occhiata agli Induro e Velbon da Studio ma non mi hanno dato la stessa impressione dei Manfrotto, ma forse mi sbaglio.

Ciao

joe


Inviato: 2/4/2013 22:27
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Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

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12/5/2005 19:57
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Luciano ti ringrazio per l'intervento, in effetti stavo valutando da tempo proprio il Manfrotto 058B Triaut e il
Manfrotto 475B Digital pro, il Triaut che è più alto dell'altro di quasi 30cm è ovviamente più pesante: poco più di 6 Kg contro i 4,5 del 475, preferirei quest'ultimo ma per adesso non lo trovo usato,ma nuovo a circa 325€, mentre lo 058 Triaut l'ho trovato usato a 250€,e mi sembra una buona occasione. Alcuni dubbi riguardano la possibilità di utilizzarlo per far macro, l'altezza minima è di 44cm e non potendo invertire la colonna non sarà possibile scendere per riprese rasoterra,(cosa che posso fare con il 190 pro invertendo la colonna), l'accessorio da te indicato per riprese in orizzontale è sicuramente utile ma non permette di abbassarsi al livello del suolo,quindi potrei far macro solo con ottiche a lunga focale + tubo di prolunga piuttosto con un 50 mm macro+prolunga. Perciò mi chiedevo se fosse da preferire un cavalletto a colonna decentrabile come il Gitzo o il Benro che permette una rotazione della colonna più ampia, piuttosto che un normale a colonna verticale. Ma probabilmente non si può far tutto con un solo cavalletto, se si cerca la stabilità assoluta ci vuole un 475 o uno 058 Triaut, per il resto ci si deve accontentare.Un ultima cosa riguardo il Manfrotto 058 Triaut, tu lo conosci bene, l'hai avuto? Ho trovato un articolo ove un utilizzatore ne parla benissimo ma dichiara di averlo migliorato per via di certi assemblaggi poco accorti, alcune parti difatti pare che siano unite da rivetti che stringono troppo rendendo difficoltoso l'utilizzo. Ti risulta questo?
Per meglio capirsi Ecco qui l'articolo di cui parlavo.
Niente di sconvolgente è semplicemente utile sapere che è possibile migliorare un oggetto già ottimo.

Saluti

joe

Inviato: 2/4/2013 14:55
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Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

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12/5/2005 19:57
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Vorrei allestire un pò per volta un piccolo studio fotografico ove poter praticare le mie sperimentazioni fotografiche, devo cominciare per forza dalla base, ovvero dal cavalletto, ed ho cominciato a informarmi sul tripode più adatto ad un uso da studio che vada bene sia per il ritratto che per la macro e lo still life, a dire il vero un cavalletto ce l'ho già, difatti da più di vent'anni ho un Manfrotto 190 Pro, per intenderci il modello che aveva il bloccaggio delle gambe mediante viti a galletto, con testa Manfrotto 141 a tre movimenti, ho notato che rispetto ai nuovi 190 Pro il diametro tubi delle gambe sono maggiorate difatti il mio Manfrotto ha il diametro dei tubi
gambe da 27 - 22 - 19 con colonna centrale da 25 mentre il nuovo modello ha il diametro 25 - 20 - 16 con diametro colonna centrale 25, per contro i nuovi hanno 4 angoli di regolazione delle gambe contro i tre della vecchia versione. Il primo problema riguarda la robustezza, io sul mio 190 se mi ci appoggio con il mio peso (ben 80Kg) regge benissimo, naturalmente non carico tutto il peso, le gambe non avendo i tiranti tendono a divaricarsi se carico troppo, ma considerando che è stato progettato per tenere 5 Kg dimostra una solidità che non mi sembra di poter ritrovare nel nuovo modello. Altro problema riguarda l'altezza, purtroppo all'epoca sbagliai acquisto fidandomi del negoziante, non tenendo conto di codesto parametro, ed adesso con i miei problemi alla schiena ne pago le conseguenze. Il cavalletto ha un'altezza max (con gambe e asta centrale completamente estese di 138cm, aggiungendo la testa (H.13cm) si arriva a 151cm, con la fotocamera si arriva ad un'altezza totale di 158cm (altezza calcolata da terra fino alla mezzeria del mirino), mentre con le gambe del cavalletto completamente alzate e colonna centrale abbassata l'altezza è di 116,5cm + testa e fotocamera si arriva a 136,5cm. Per calcolare il cavalletto giusto per me che sono alto 174 cm e che ho un'altezza fino alla mezzeria
degli occhi di 163cm mi occorrerebbero ben altre misure, a questo punto devo accantonare anche la nuova versione del Manfrotto 190 XProB, ma con lo 055 XProB otterrei il tripode della giusta misura, infatti con colonna completamente abbassata risulta alto 142cm sommando la testa + fotocamera si arriva ad un totale di 162cm che va benissimo. Mi interessava lo 055 oltre che per la robustezza superiore al mio vecchio 190Pro, per la disponibilità del sistema Q90° Manfrotto, che offre la possibilità di portare la colonna dalla posizione verticale a quella orizzontale e viceversa, in particolare nel nuovo modello Manfrotto 055 XProB basta sollevare la colonna fino alla posizione più alta ed inclinarla orizzontalmente senza rimuovere la testa né smontare la colonna stessa, cosa che bisognava fare sulle versioni precedenti. Ma c'è chi sostiene che in questo modo sia peggiorata la tenuta dello snodo e che era più robusto il sistema del vecchio modello 190 Pro B benchè avesse la colonna centrale circolare, mentre nelle nuove versioni nel tentativo di limitare i giochi della colonna l'hanno realizzata di forma trilobata, ma potrebbe non bastare. Vedendo il seguente video mi son venuti dei dubbi sulla stabilità dei sistemi a colonna decentrabile:

Qui


Siamo d'accordo che non si tratta di un Manfrotto, bensì di un Cullmann Magnesit 532q marca tedesca prodotta però in Cina,probabilmente difettato, ma questo è bastato a farmi venire dei dubbi circa la robustezza di questo sistema tantopiù non avendo la possibilità di provare. Ho quindi cercato info su altre varianti di cavalletti a colonna decentrabile e a quanto pare il migliore viene reputato il Gitzo G2220 ma con un prezzo di circa 700 €. A prezzi ben più accessibili c'è il Benro A2970F ad €120 che mi sembra la fotocopia del Gitzo qui di seguito un confronto interessante con il Manfrotto 055XProB:

Qui


Peccato che non capisco bene l'inglese, ho inteso dal video (traducendo i commenti), che entrambe le versioni sono realizzate in alluminio, il Benro rispetto al Manfrotto offre qualcosina in più, come i piedini di serie (con punte non retrattili), mentre Manfrotto te le fa pagare a parte ben 41€ cadauna (quelle retrattili beninteso); il Benro con i suoi 147,5cm (a colonna retratta) è più alto del Manfrotto che ne misura 142; anche se la colonna è più lunga in quest'ultimo; e credo anche che il Benro abbia una migliore rotazione della colonna ed anche una migliore stabilità.Il Benro (come anche il Manfrotto) ha la versione C2970F in carbonio più leggera ma più costosa (€ 296).

Interessante anche il Vanguard Alta Pro 263 AT ad €167

Qui

Il Velbon VS-443D anch'esso a colonna decentrabile (sui 150€)

Qui

Ed infine L'Induro CX 113 in carbonio, ma supporta fino a 4,5 Kg:

Qui

Dopo aver fatto questo "Tour" tra i cavalletti decentrabili, permane il dubbio sulla loro stabilità, d'altra parte non si è sempre considerato anche il solo allungamento della colonna in verticale come una possibile causa di vibrazioni? La mia preoccupazione non riguarda solo la stabilità dello snodo, ma anche della colonna stessa posta in orizzontale che potrebbe essere afflitta da pericolosi sbilanciamenti, se il gruppo testa-reflex-obiettivo risultassero un pò pesanti ed in particolare se il baricentro superasse la circonferenza descritta dalle gambe aperte. Ad ogni modo sono innegabili i vantaggi di una colonna posta in orizzontale sia per le macro che per
altre applicazioni. Altra soluzione:

Uni-Loc Major System Plus MASYSP1220 - HD

Qui


Un pò atipico come tripode, ma sicuramente efficace in particolare per le macro.
Altro sistema interessante per ottenere un posizionamento orizzontale della colonna è questo adottato dal fotografo Drew Gardner:

Qui


Installazione tethered, utilizzando il Manfrotto 131DDB, è un braccio per 4 fotocamere € 150; in alternativa il Manfrotto 131DB braccio con attacchi per 2 fotocamere € 95; Testa a sfera idrostatica Manfrotto MG468 € 300; e il vassoio Gitzo G065 €65 con Cavalletto Gitzo.
Ma forse la miglior soluzione è della Redged con il Redged RLA 28 Lateral Arm (Costa sui 45 €):

Qui


Il Redged RLA-28 è un braccio laterale, che conferisce maggiore flessibilità di posizionamento della fotocamera. È facile da montare su ogni treppiede della Redged, ma anche sulla maggior parte dei treppiedi di altre marche. I 2 tubi e il sistema di livellamento rendono possibile mettere la fotocamera in ogni posizione. L' RLA-28 è dotato di due tubi, uno di 15 cm e uno di 31 cm. Entrambi i tubi sono 1/4 e 3/8. In questo modo anche un cavalletto normale può diventare a colonna decentrabile.

Photofuture l'importatore italiano di Cagliari

Qui


Altri video su Redged:

Qui


Ho selezionato alcuni Treppiedi della Redged simili per caratteristiche al Manfrotto 055:

Redged RTT 330 in Titanio; A tre sezioni; con H Minima: 17mm; H Max (Colonna Retratta): 146cm; H Max (colonna alzata) 168cm;

Chiuso misura: 67cm. Peso: 2Kg. Portata: 7Kg. Diametro Tubi: 30mm; Costa € 74.


Redged RTC 436 Carbonio; 4 sezioni; H Minima: 27cm; H Max (Colonna retratta): 154cm; H Max (colonna alzata): 184cm; Misura tutto chiuso: 62cm; Diametro tubi: 36mm; Peso: 2,2Kg; Portata: 17Kg; Costa € 564.


Redged RTA 428 Alluminio; 4 sezioni; H Minima: 13cm; H Max (colonna retratta): 143cm; H Max (colonna alzata): 167cm; Diametro tubi: 28mm; Peso: 1,8Kg; Portata: 12Kg. Costa € 110


Redged RTC 336 Carbonio; 3 sezioni; H Minima: 32cm; H Max (colonna retratta): 164cm; H Max (colonna alzata): 190cm; Diametro tubi: 36mm; Misura tutto chiuso: 75cm; Peso: 2,1Kg; Portata: 18Kg; Costa € 332


Redged RTC Carbonio, 3 sezioni; H Minima: 31cm; H Max (colonna retratta): 154cm; H Max (colonna alzata): 177cm; Misura tutto chiuso: 70cm; diametro tubi: 32mm; Peso: 1,8Kg; Portata: 16Kg; Costa € 398

In conclusione c'è davvero una grande varietà di treppiedi fotografici, al punto che uno non sa quale scegliere, ad ogni modo la scelta sarà influenzata senza dubbio dal prezzo molto diverso tra i modelli in Carbonio e quelli in Alluminio, preferendo questi ultimi si risparmia molto, un'altra opzione sarà quella di orientarsi verso l'usato, preferendo i modelli a 3 sezioni, altro parametro da
considerare è un margine di spesa possibilmente non troppo alto. Tutti questi dettagli riportati in questo thread frutto di una mia ricerca credo potranno essere utile ad altri utenti del forum, nello stesso tempo se qualcuno avrà pazienza di leggerlo e vorrà riferirmi le sue personali esperienze potrà meglio consigliarmi nella scelta.

Vi ringrazio

joe

Inviato: 1/4/2013 11:57
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Re: Joe Klamar, maestro di ritratto

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12/5/2005 19:57
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Ah...costui sarebbe un maestro del ritratto? Forse è sulla strada giusta per il genere Horror.

Inviato: 31/7/2012 15:15
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Re: musiche ispiratrici...

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12/5/2005 19:57
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La musica vi ispira una particolare fotografia o uno specifico autore? Francamente non ci avevo mai pensato, ma ritengo la cosa interessante a tal punto che ne ho studiato una variante: "musica che possa essere anche fonte di ispirazione fotografica", ovvero ascoltando una particolare canzone o melodia se ne possa trarre una ispirazione per comporre una certa fotografia...beh è da provare anche questa.

Inviato: 31/7/2012 14:54
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Re: messa a fuoco manuale

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12/5/2005 19:57
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Galago ha detto:

Ma il punto e' proprio questo. La "fotografia" e' parecchio articolata.
Che genere vogliamo prendere in esame ? Sport, architettura, paesaggio, reportage, macro, ritratto, stage, natura, studio, interni, esterni, still, moda, street, matrimonio, etc. etc..
In certi casi potrebbe essere piu' funzionale il fuoco manuale, in altri l'autofocus, ogni specialista puo' dire la sua. Ma in tutti i casi dovrebbe essere possibile disporre di una messa a fuoco precisa e possibilmente efficiente.

Tornando alla mia versione, di fotografo dilettante e generico, alle volte preferirei mettere a fuoco a mano (anche perche' cosi' mi sono formato), ma allo stato attuale non ne sono piu' sufficientemente capace..


Condivido pienamente ed aggiungo che per una fotografia più meditativa penso che il manual focus sia preferibile, per altre tipologie di fotografia come quella sportiva ecc. l'autofocus permetterebbe una maggiore velocità di messa a fuoco (sempre se le ottiche non soffrano del solito problema di Back/Front focus), ad ogni modo con l'autofocus io preferisco sempre l'abbinamento AF+MF in questo modo velocemente focheggio in AF e se il focus non mi soddisfa posso sempre aggiustare in manuale senza perdere tempo a selezionare la modalità di messa a fuoco manuale per mezzo delle levette esterne al corpo macchina o peggio da menù, almeno con le ottiche AF Zuiko o Pentax la modalità AF+MF è possibile, su CaNikon non ne ho idea. Certo che per chi ha problemi di vista la focheggiatura in MF è un problema in più, ma anche in AF non c'è del tutto da fidarsi di ciò che la macchina dà per buono, in altre parole dietro la macchina c'è sempre il fotografo che con la sua esperienza deve saper valutare se un soggetto effettivamente è a fuoco o meno, poi se un domani faranno un sistema AF davvero infallibile, credo che sarà un sollievo per tutti. Anche io ho problemi di vista (mi mancano 3 diottrie) ma con il digitale c'è un aiuto con la regolazione diottrica e nella peggiore delle ipotesi aggiungendo un oculare ingranditore si ha un ulteriore aiuto, inoltre (come già detto da qualcuno) adottando anche nelle fotocamere digitali un vetrino di messa a fuoco con coroncina di microprismi è vero che si perde circa 1 stop di luminosità ma si avrà un ulteriore sistema per ottimizzare la messa a fuoco, in questo modo focheggiare in manuale non dovrebbe far paura nemmeno a quei fotoamatori che sono nati direttamente con il digitale. Personalmente con la mia Pentax MX benchè non offra la regolazione diottrica grazie al vetrino ad immagine spezzata con corona di microprismi riesco a mettere a fuoco discretamente, ma forse aiuta anche il mirino che rispetto ad una digitale APS/C è una voragine. Resta da dire che con le ottiche nate per il digitale (quindi AF) non si è abbastanza veloci nel focheggiare in manuale in quanto hanno una ghiera con una corsa davvero lunghissima è questo può far perdere l'attimo, ma molte vecchie ottiche manuali come le Zuiko OM e alcune Pentax (non conosco le altre) con una bottarella sulla ghiera eri a fuoco, per cui si riusciva anche senza l'ausilio dell'autofocus a focheggiare velocemente e con molta precisione, ma oggi anche con lenti costose non si ha questa possibilità, le varie case non fanno altro che spacciare le loro ottiche come le più veloci del West ma non si rendono conto che ciò che è davvero importante è la precisione non tanto la velocità supersonica... accidenti a loro e poveri noi.

Inviato: 31/7/2012 12:20
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Re: Cambio treppiede

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Per restare in tema di prodotti nostrani e condividendo la necessità espressa da Fer di un cavalletto con sistema di apertura/chiusura automatico, oltre al già citato Manfrotto 058B Triaut, c'è anche il Manfrotto Neotec Pro Photo 458B con cui è sufficiente tirare giù ogni gamba per aprirla e bloccarla automaticamente, senza manopole o leve da stringere o allentare. Per richiuderlo, basta premere il pulsante di sblocco posizionato presso la crociera e spingere le gambe in giù. Qui un Video dimostrativo. L'unica nota dolente è come al solito il prezzo, in Italia si trova intorno ai 400 € ma la cosa da rilevare è che come al solito le migliori idee sono proprio "italiane" e come giustamente detto da Luciano siamo noi consumatori a dover difendere prodotti nostrani preferendoli ad altri meno costosi per il fatto che le idee sono state rubate ad aziende che in innovazione tecnologica hanno investito soldoni.






Inviato: 8/4/2012 11:54
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Re: Cambio treppiede

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Ho trovato una recensione di un Feisol su questo link

A quanto pare il tizio che lo ha provato ne è molto soddisfatto, l'unico neo è il prezzo, non so quanto vuoi spendere.

Inviato: 6/4/2012 18:56
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Re: Progetto "Kartoline"

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Di questi tempi con quello che ci tocca, piuttosto che rodersi il fegato riuscire ancora a scherzare non può che far bene alla salute, ma a parte questo dissacrare ciò che qualcuno intende troppo seriamente anche solo per sfuggire da certi canoni rigidi dell'arte a mio parere fa altrettanto bene. Se ti posso dare un suggerimento, visto che il tuo lavoro merita, ti suggerirei di stampare le foto in una unica immagine usando il "polittico" oppure una via di mezzo tra quest'ultimo ed il collage. Riguardo l'idea affatto stravagante dei biglietti d'insulti non ho ben capito se li hai scritti solo per sfogarti ( a scopo psicoterapeutico, come tu stesso dici) ma non li hai recapitati a nessuno. Invece io molto tempo fa scrissi una lettera ad una mia ex dove con tono molto garbato l'ho mandata a cag... purtroppo non ne ho una copia...peccato altrimenti ve la postavo. Quindi se sei interessato a proseguire anche quest'altra tipologia di progetto potresti aggiungere ai bigliettini di insulti anche l'altro tipo da me descritto, eh sì perchè ci sono due strade per chiarirsi, per sfogarsi con una persona: usando una invettiva violenta; o per così dire una invettiva... morbida? L'importante è dare la precisa idea che tale persona la stai mandando a quel paese... ma con classe.

Inviato: 6/4/2012 18:44
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Re: auguri

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Buona Pasqua a tutti i credenti e non, che la resurrezione di Cristo e che il risveglio della natura dopo un inverno duro, siano di buon auspicio per la rinascita dell'intero paese.

Inviato: 6/4/2012 17:52
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Re: Cambio treppiede

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Io ho un vecchio Manfrotto 190 pro con cui ci ho fatto di tutto (non solo fotografia)e dopo 20 anni fa ancora il suo lavoro, riguardo i serraggi non mi lamento affatto di quelli del 190 pro a levetta, non conosco le altre tipologie di serraggio quindi non saprei dirti.Una caratteristica da prendere in considerazione quando si acquista un treppiede è la sua altezza,per lavorare nelle migliori condizioni il treppiedi dovrebbe essere allungato fino a portare la fotocamera all'altezza degli occhi, senza allungare la colonna centrale (che può generare vibrazioni) Questo costringe all'acquisto di un tripode più ingombrante,(a 3 segmenti)oppure in alternativa alla scelta di un modello con un maggior numero di sezioni,caratteristica che rende più laboriose le operazioni di apertura e chiusura del treppiedi.Ad ogni modo per andare sul sicuro ti consiglierei un bel Manfrotto 055 di cui molti possessori ne parlano un gran bene, poi se hai bisogno di un tripod più leggero e devi sceglierne uno in carbonio forse ti conviene Benro, sicuramente più economico di un Manfrotto, ma sulla sua robustezza non saprei dirti.

Inviato: 5/4/2012 19:01
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Re: Un genere "complesso"

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A mio modesto parere se si tratta di distinguersi con qualcosa di veramente innovativo, un pò tutti i generi fotografici possono risultare ostici, la difficoltà non è tanto data dal genere fotografico ma dal riuscire a percorrere strade mai intraprese da altri che possano davvero risultare interessanti al punto da poter essere emulate e prese da esempio dalle masse di fotografi.

Inviato: 4/4/2012 20:11
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Re: Assicurazione corredo fotografico

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Naturalmente sono interessato, mi raccomando tutti i dettagli.

Ciao

Inviato: 14/4/2011 11:37
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Re: Assicurazione corredo fotografico

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In Italia (per quello che ne so io) in genere non è molto semplice assicurare il proprio corredo fotografico, non è disponibile solitamente una polizza specifica per attrezzatura fotografica e se c'è costa uno sproposito. In genere questo tipo di polizze sono disponibili per i professionisti che devono assicurare materiale molto costoso, solitamente si parte da un minimo di 5.000 € ma ogni compagnia può avere i suoi parametri. Il vero problema è dimostrare il furto alla compagnia, l' Italia è un paese pieno di furbastri che non esiterebbero ad approfittarsi di una assicurazione per aggiornare il proprio corredo, ed ecco che per colpa dei soliti furbi ci vanno di mezzo gli onesti. Questa almeno è la spiegazione che riesco a darmi io, per la difficoltà tutta italiana di stipulare una polizza di questo tipo. All'estero (ad esempio in Inghilterra), è uso comune assicurare il corredo fotografico a prezzi ragionevolissimi ( 50-100 € l'anno, in base al valore assicurato) alcune compagnie assicurano anche il furto in auto. Assicurarsi con una di codeste compagnie sarebbe la cosa più logica e conveniente da fare, tanto più che l'Inghilterra fa parte della UE, ma credo che sia necessaria la residenza in loco. Anche in Svizzera sono disponibili tali polizze, ma c'è il medesimo problema della residenza.
In Italia per quello che ho capito l'unico modo di assicurare il proprio corredo fotografico è quello di abbinare la polizza ad altro, ad esempio mi risulta che alcune compagnie dispongano di polizze sulla casa che contemplano il furto ed in polizza può rientrare anche il materiale fotografico, la medesima assicurazione può estendere la propria copertura anche se il materiale fotografico viene portato con sè fuori dall'abitazione, ma l'azione risarcitoria in tal caso è molto bassa.
Ad ogni modo se si stipula una polizza contro i furti di mat. fotografico o meno è buona cosa fare in modo che il materiale non sia di facile ricettazione, soprattutto se il materiale è stato acquistato nuovo, provvedere nell'immediato alla registrazione dei prodotti sul sito della casa, le macchine fotografiche come anche gli obiettivi dispongono di un numero seriale da cui è possibile risalire al proprietario, per il mat. usato la cosa è un pò più complicata, in questi casi sarebbe opportuno pretendere dal venditore una attestazione o fattura che ne certifichi la provenienza.
In caso di stipulazione di una polizza per prima cosa bisogna fare attenzione alle condizioni di polizza tipo:
- i massimali, che non vengano ribassati troppo rispetto all'effettivo costo dell'attrezzatura;
-rimborsi parziali con franchigie ridicole, con detrazione del valore in base all'uso;
-costi alti poichè in Italia (come già detto) spesso l'assicurazione rientra in quella della casa, inoltre fare attenzione alla trappola delle polizze che tengono conto solo della "rapina" e non del "furto".
Quindi a queste condizioni non conviene stipulare una polizza: è ridicolo fare una polizza per la casa allo scopo di abbinarci il furto di materiale fotografico, ti costa troppo. Se vuoi proteggerti solo in occasione di viaggi, puoi controllare se l'agenzia di viaggi offre questo tipo di polizza, oppure all'estero in paesi come l'inghilterra, la Svizzera ecc. rivolgersi ad una agenzia del luogo per i biglietti di ritorno facendo accludere tale polizza, che di solito dovrebbe costare intorno ai 150€. Comunque ti mando un link in Mp, dove si tratta in tale materia più dettagliatamente. In ultima analisi, forse conviene fare più attenzione alle proprie cose seguendo alcune fondamentali regole:
Se possibile non andare mai a far foto da solo, (soprattutto in luoghi loschi ed affollati) non lasciare mai nulla in macchina, a costo di portarsi dietro lo zaino tutto il giorno, non tirare mai fuori la reflex in posti loschi, non sempre è utile tentare di camuffare la marca con il nastro adesivo nero.
Nei posti affollati, attenzione allo zaino potrebbero tagliarti le cinghie per sottrartelo, ma anche seduto in panchina, attenzione a chi finge di chiederti informazioni o ti chiede di farsi accendere una sigaretta: tu ti alzi ed un compare ti frega lo zaino rimasto a terra, quindi non lasciare mai lo zaino incustodito, quando lo si lascia a terra, tenerlo fra le gambe. Altra accortezza è quando si cambia obiettivo farlo con la macchina appesa al collo, oppure usare per tutto il giorno un unico obiettivo e cambiarlo solo in albergo, può essere un utile esercizio sull'uso delle focali.
Nel caso si debba lasciare l'attrezzatura in albergo non lasciare nulla in camera, chiedere all'albergatore di custodirle in cassetta di sicurezza. Ad ogni modo accertarsi se l'albergo è assicurato contro i furti nelle aree di sua pertinenza (camere, parcheggio, piscina ecc.), naturalmente in caso di furto devi dimostrare cosa ti è stato rubato. Se preferisci usare le cassette di sicurezza e quelle delle camere d'albergo non sono sufficientemente grandi, potresti usare quella di una banca nei pressi dell'albergo. Infine esistono dei dispositivi antismarrimento, due accrocchetti che se separati l'uno dall'altro emettono un suono piuttosto fastidioso, si può attaccare con un moschettone al passante dei pantaloni o lo si può tenere semplicemente in tasca, mentre l'emettitore è nello zaino, il suo raggio d'azione è tarabile, per la precisione si chiamano:
"antifurto senza fili per effetti personali", che potrebbero fungere da deterrente. Più di così ti ci vuole la scorta.

Ciao

joe

Inviato: 12/4/2011 16:47
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Fer ha detto:

Come no, posta tranquillamente il link: qui sono permessi e anzi apprezzati i link a prodotti interessanti, purché naturalmente non si tratti di pubblicità occulta (es. da parte di rivenditori, rappresentanti, imprenditori etc.).

Fer




Ok il distributore è A/D Imaging, il prodotto è stato concepito per usare il Live View in modalità manuale durante le riprese video, ma penso possa essere tranquillamente usato anche per il normale uso fotografico, è in vendita ad € 199 + Iva. Lo potrete trovare al seguente Link:
Sarebbe interessante provarlo per verificarne l'effettiva utilità pratica.

Ciao

joe

Inviato: 11/4/2011 10:55
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Fer ha scritto:
Ciao Joe,

2) Il display della 5D2 è da 920'000 pixel e molto valido, ma indubbiamente alla luce solare dà qualche problema di visibilità (mai quanto il pozzetto della mia RB67, sigh). Usa le mani per schermare la luce e sei a posto.



Con la Oly E-330 in Lv all'aperto vedo poco o niente,il tentativo di schermare con le mani serve a ben poco, devo verificare se è possibile regolare la luminosità del display, magari mi potrà essere d'aiuto. Ad ogni modo esiste in commercio un dispositivo (finora disponibile solo per Canon) che aiuta molto in condizioni di luce solare eccessiva, si tratta dell' Lcd View Finder consistente in una loupe che ingrandisce lo schermo e protegge dalla luce esterna. Ha un rapporto di ingrandimento di 3x1, con una lente di ottima qualità, non posso postare il link in quanto non consentito dal regolamento, ma se ti interessa te lo posso mandare via Pm.

Grazie ancora

Ciao

joe

Inviato: 10/4/2011 19:37
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Fer ha scritto:
Ciao Joe,

2) Il display della 5D2 è da 920'000 pixel e molto valido, ma indubbiamente alla luce solare dà qualche problema di visibilità (mai quanto il pozzetto della mia RB67, sigh). Usa le mani per schermare la luce e sei a posto



Con la Oly E-330 in Lv all'aperto vedo poco o niente, devo verificare se è possibile regolare la luminosità del display, magari mi potrà essere d'aiuto. Ad ogni modo esiste in commercio un dispositivo (finora disponibile solo per Canon) che aiuta molto in condizioni di luce solare eccessiva, si tratta dell' Lcd View Finder consistente in una loupe che ingrandisce lo schermo e protegge dalla luce esterna. Ha un rapporto di ingrandimento di 3x1, con una lente di ottima qualità, non posso postare il link in quanto non consentito dal regolamento, ma se ti interessa te lo posso mandare via Pm.

Grazie ancora

Ciao

joe

Inviato: 10/4/2011 19:36
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Ringrazio Marco Mxa ed in particolare Fer che è una fonte paziente e preziosa di informazioni, grazie a cui ho dettagli più che sufficienti per saper come muovermi sia con le ottiche AF Canon che con le vecchie ottiche manuali.
Vorrei cogliere l'occasione per porre le ultime 2 domande a Fer (o a chi altro vorrà rispondere) riguardo però la Canon 5D MK II sono decisamente OT ma mi sembra inutile aprire un apposito thread. Una curiosità riguarda la diceria che con tale fotocamera occorre lavorare in post per via dei colori non naturali, è davvero così ed in tal caso come trattate i files? L'ultima domanda riguarda il Live View: in un intervento di Fer ho letto che soprattutto in caso di messa a fuoco manuale (ma anche in AF) questa non è mai abbastanza precisa (credo che sulle digitali influisca negativamente l'assenza di un vetro smerigliato con coroncina di microprismi), e a questo punto il live view può essere d'aiuto usando lo schermo a 10 x. Anche io con la Olympus E-330 tento di usare tale metodo, ma per questa macchina lo schermo a 10x va bene per macro e ritratti,
ma non per panoramiche in quanto il display di soli 250.000 pixel oltre ad essere più piccolo non ha trattamento antiriflessi, pertanto all'aperto non vedo un tubo.
Quindi come trovare la giusta messa a fuoco nelle foto panoramiche? Se ad esempio devo fare uno scatto di uno scorcio di paesaggio, di solito si mette a fuoco all'infinito per garantire il tutto a fuoco, giusto? Ingrandendo con il Live View a 10x si va a zoommare un particolare del paesaggio che so un albero, un casolare ecc. mettendo a fuoco quel particolare si mette a fuoco tutto il resto? Ho problemi di presbiopia magari il live view aiuta anche per questo, ma se voglio usare il mirino della 5D questa dispone di un sistema regolabile di
correzione diottrica incorporato, che gamma di correzione diottrica ha la 5D?

Vi ringrazio infinitamente e chiudo qui (giuro)

Buona domenica

joe

Inviato: 9/4/2011 23:18
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Scusa una curiosità Fer ma le ottiche disponibili per il FF Canon della stessa casa sono frutto di una nuova progettazione dedicata al digitale o si tratta delle solite vecchie ottiche di derivazione pellicola? Dimenticavo di chiedere una cosa per me importante in particolare sulle ottiche 50mm: la resa dello sfocato, in genere si dice che uno sfocato migliore lo garantisce una lente più luminosa e con molte lamelle (ci sono altri fattori certamente), tra lo Zeiss Planar 50/1.7 della Contax/Yashica e il Canon EF 50mm f/1.4 USM secondo te a parte la migliore nitidezza ai bordi del primo, quale dei due ha un miglior sfocato? Ci sono delle foto di esempio in rete? Cosa ne pensi del Canon EF 50mm f/1.2L USM le prestazioni generali sono buone? Mi servirebbe (magari con più comodo) anche un 85mm o un 100mm cosa mi consigli tra le lenti di casa Canon o di terze parti che abbiano naturalmente ottime prestazioni (nitidezza bokeh ecc.) Per finire, tornando ai supergrandangolari mi confermi l'unica ottica di casa Canon degna di nota è il 14mm EF f/2.8L II USM altrimenti lo Zeiss Distagon 21mm?

Ciao














Inviato: 8/4/2011 22:08
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Re: segnalazione libro

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Grazie della segnalazione, lo trovo interessante cercando in rete ho trovato una versione sfogliabile qui
Visto che ci siamo c'è anche un film dedicato ad Arthur Fellig (Weegee): " The Public Eye" del 1992 diretto da Howard Franklin, prodotto da Robert Zemeckis con Joe Pesci,qui potrete visionarne uno spezzone dove si veste da prete per rubare immagini della vittima di un omicidio,insomma il film è un bell'esempio di fotogiornalismo di basso profilo ma che ha comunque prodotto immagini che sono testimonianza diretta della violenza di quegli anni.


Ciao

joe

Inviato: 7/4/2011 15:18

Modificato da joe60 su 7/4/2011 15:48:17
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