Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!



« 1 ... 5588 5589 5590 (5591) 5592 »


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
..nella sezione tecnica

Inviato: 19/2/2004 20:49
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Per Pictorico sono solo in attesa di alcune delucidazioni tecniche da parte della casa produttrice, sostanzialmente questioni legate al potere di archiviazione, ai profili stampante ed utilizzi di inchiostro: la Epson 2100 ha due tipi di inchiostro, il Matte Black ed il Photo Black, e non è chiaro quale sia da usare con queste carte.
Una volta che mi avranno risposto sarà pronto a partire con gli esperimenti, che saranno eseguiti sia su carta glossy Pictorico Photo Gallery High Gloss Film (a detta di molti la versione per inkjet delle carte Ilford per il ciba) sia sulle carte opache fine art che io oggi amo maggiormente, la Epson Archivial Matte e la Hahnemuhle Photo Rag.
Certo, saranno "look" completamente differenti e nei giudizi conteranno molto anche i gusti personali, ma è appunto questa la cosa interessante
Certo che sarebbe un bel colpo se la carta della Pictorico si avvicinasse veramente al look del ciba, anche perchè sono d'accordo con te, dopo aver assaporato la gioia di fare fotoritocco con Photoshop comodamente seduto e con una bella tazza di caffè americano in mano, chi ha più voglia di rinchiudersi in camera oscura in mezzo ad agenti chimici potenzialmente dannosi a sputare sangue per anni prima di diventare almeno un pò bravino

Inviato: 18/2/2004 14:15
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
:p :p

Inviato: 17/2/2004 20:31
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
Certo....oramai ci siamo detti fiumi di parole e riflessioni sul questo stupendo supporto..a me (e non solo) tanto caro .
L'unica cosa da fare è stare alla finestra e vedere cosa succede.
Certo, anche ammesso Ilford confermasse l'intenzione di continuare, parlando con te Domenica mi sono tornate in mente tutte le difficoltà  annesse a questo materiale, e francamente sarebbe comunque dura accettare di tornare alla wet-darkroom..anche perchè con le drum casalinghe arrivavi al max a 30x40 e a costi astronomici. Formati superiori erano off-limits per gli amatori.
Ma forse nonostante tutto lo farei ancora...

Se mi trovassi catapultato negli anni 80 , lavorerei in velvia 8x10 e stamperei ciba.... d'altro canto non avrei internet...elemento essenziale per il mio hobby!

Rimango in attesa (fai con calma non ti preoccupare) di tuoi riscontri circa il confronto con inkjet (e magari carta Pictorico)

Inviato: 17/2/2004 20:30
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Ieri sera ho avuto finalmente due secondi di tempo per gustarmi con calma la tua cibachrome del Green River ripreso da Dead Horse Point e, avendo la fortuna di poterla confrontare con la dia originale, ne ammiravo l'inconfutabile qualità .
Mi sono venute in mente le tue parole riguardo al fatto che è un vero peccato che un processo di stampa che dia risultati così eclatanti, sia destinato a sparire, e non posso che darti ragione, e la cosa che ti fa ancora più male è il fatto che è destinato a sparire per motivi “esterni” alla intrinseca qualità  del cibachrome, cioè perchè in realtà  quello che sta scomparendo è il mercato delle diapositive.
La situazione è veramente paradossale, soprattutto se penso ai risultati che hanno ottenuto e continuano ad ottenere con il ciba alcuni “colleghi” d'oltreoceano, come Fatali o Tom Till...
Pensa che ieri sera ho tirato pure fuori la brochure che la Ilford aveva realizzato anni fa per promuovere il ciba, da cui traspare evidente che in quel periodo le diapositive fossero utilizzate massivamente sia dai fotoamatori anche meno evoluti e sia dai professionisti, tanto che il tono della Ilford è quello di parla ad un mercato maturo e consapevole a cui proporre la cosa più logica e normale del mondo, stampare le proprie dia in casa con il ciba, proprio come oggi si va al laboratorio a stampare i negativi.
E' ovvio che poi qualcosa si è incrinato e mi chiedo perchè...(domanda retorica a cui ho già  una mia risposta ma mi piacerebbe prima sentire la tua opinione)

Inviato: 17/2/2004 14:33
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
A The Wave dovremmo andarci insieme, prima o poi, e magari ci esploriamo pure un pò le la zona dei Tepee che mi hanno detto sia piena di opportunità  fotografiche, anche se magari meno "eclatanti" di The Wave...mentre leggevo il tuo post pensavo a quale inesauribile scrigno di tesori sia l'area intorno a Page: la Paria Wilderness (con le Coyote Buttes, The Wave, Bucksin Gulch e Paria Canyon; il Cobra Arch); gli slot canyon più fotografati del Sud Ovest (Upper Antelope; Lower Antelope; Water Holes Canyon); alcune wilderness più o meno facilmente raggiungibili in cui possiamo fotografare quelle straordinarie bizzarie geologiche che sono gli hodoos (le Paria Rimrocks e i White Hodoos da "fataliana" memoria); alcuni straordinari viewpoint sul Lake Powell (Almstrom Point) senza considerare la possibilità  di perdersi nel labirinto di canyon invasi dalle acque e arrivare poi a Rainbow Bridge; le Vermillion Cliffs; Toroweap Point, la cui sterrata parte da Fredonia che è proprio ad un tiro di schioppo da Page; la Cottonwood Canyon Road ed il Grosvenor Arch...dimentico qualche cosa?
Cioè, ti rendi conto che ci potresti passare un mese, in un'area così "ridotta", ed avere ogni giorno qualcosa di nuovo da fotografare?!?!?
E poi ci domandiamo perchè il Plateau è il paradiso dei fotografi di paesaggio!!!!

Inviato: 16/2/2004 15:17
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
Ok,
ti scrivo dopo pochi minuti che siete ripartiti per Milano. Grazie della visita è stato un vero piacere rivederci!

Per quanto riguarda gli spazi di colore, io devo confessare che non ci ho capito molto, ma per vari tentativi "trial & error" sono arrivato ad una configurazione che mi consente assoluta omogeneità  tra PS , ThumbPlus Explorer ed Opera.
La correttezza di Explorer ed Opera l'ho raggiunta utilizzando un programmillo che si chiama "LCD color corrector" che intercetta tutte le chiamate di Windows al sottosistema grafico e le "tramuta" a seconda del profilo di correzione che vuoi tu. Questo effetto è ininfluente con PS e Thumbplus i quali si autogestiscono. Comunque sospendo il giudizio, in quanto ripeto, non ho ancora capito bene come funziona la cosa e non sono nemmeno sicuro che quello che sto vedendo a video sia corretto (e questa indecisione me la potrà  risolvere solo uno spyder analizzatore di colore, che spero di potermi procurare prima o poi)!

Inviato: 15/2/2004 17:50
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Dopo innumerevoli, e a volte frustranti!!, tentativi, ho individuato finalmente un workflow di gestione delle immagini per il web che finalmente mi sta dando risultati costanti e, soprattutto, buoni.
Problema: le immagini visualizzate in PS sono completamente diverse, per tonalità  e saturazione, rispetto alle stesse immagini visualizzate nel web e questo perchè Explorer non gestisce gli spazi colore.
Soluzione: in PS utilizzare l'opzione "Converti in profilo" nel menu "Immagine" e convertire in Adobe sRGB, che è lo spazio colore che più si avvicina alla visualizzazione di Explorer.
Poi passare a "Salva per il web" per l'ottimizzazione dell'immagine.
Facendo cosi dovremmo avere maggiori garanzie che la gran parte degli utenti dovrebbe visualizzare la foto come la visualizziamo noi sul nostro monitor.
Mi riservo cmq di scrivere un tutorial dedicato all'argomento che penso sia molto "sentito" dalla comunità  dei fotografi...

Inviato: 13/2/2004 17:12
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
Questa sì che è una domanda da 100 milioni!!!!

Vorrei rifare the wave, e fare il paria river fino a Lee's Ferry (si scrive così vero?) .
Anche a confluence overlook non ci sono mai stato.
E nemmeno a Toroweap point.
Ho voglia di canyon maestosi con in fondo l'acqua verde smeraldo del colorado river, e nelle orecchie il silenzio assordante del plateau rotto solo dal lontano ruggire delle acque del Fiume.
E io sul bordo, con il berlebach aperto la folding armata e il dito sul flessibile ...

Inviato: 13/2/2004 17:02
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Oh, mi hai anticipato di un attimo, stavo proponendo un topic sulle nostre top five locations nel Sud Ovest, così, tanto per sognare e giocare un pò...
E invece ti propongo: quale è il luogo, o i luoghi, che ti piacerebbe esplorare/fotografare, o perchè non ci sei mai stato o perchè non sei soddisfatto dei risultati ottenuti?
Io ne ho un paio: Bisti Badlands nel New Mexico e White Sands, sempre nel New Mexico...

Inviato: 13/2/2004 16:46
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
Per quello che so , l'unico modo possibile adesso è mettere la macchina su un cavalletto e scattare due esposizioni, una per le alte luci e una per il resto. POi con PS si attua il cosiddetto "digital blending". Tecnica fattibilissima e funzionante, anche se scomoda causa cavalletto. E' un pò come un filtro digradante digitale.
In ogni modo, le foto con il sole inquadrato non credo potranno mai risultare come quelle a pellicola.
La resa del CCD è proprio diversa.

Ho letto anche che ci sono ampi margini di miglioramento nei RAW converter , e che in futuro ci saranno degli algoritmi che saranno in grado di "estrarre" info dalle alte luci. Quindi consigliano di non buttare le foto in RAW "sparate" perchè un giorno si potranno parzialmente salvare.

Inviato: 13/2/2004 16:39
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Debbo anche aggiungere che io sono integralista "per forza", nel senso che nasco come fotografo con il grande formato e lì mi sono fermato, non mi sono mai avvicinato seriamente ai formati minori se non per una breve parentesi con il 6x6...questo da un certo punto di vista è stato un vantaggio però è ovvio che per te invece, avendo potuto esplorare consapevolmente i pregi e i difetti dei vari formati, sia più difficile rinunciare all'uno o all'altro..
E d'altronde hai ragione tu, quello che conta è il risultato finale, non come l'hai ottenuto (questo al limite importa a te)...

Inviato: 13/2/2004 16:39
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Ti confesso che sono d'accordo con la tua affermazione sulla qualità  artistica fine art: "obbligarsi" ad un metodo di lavoro così qualitativamente e creativamente coinvolgente come quello del 4x5" comporta intanto la consapevolezza di aver ottenuto dei risultati sicuramente più voluti/ricercati e non casuali (e questo aiuta tantissimo a crescere fotograficamente) e poi, nei casi migliori, si sfiora veramente l'opera d'arte...il tutto detto con le dovute cautele, altrimenti Cartier Bresson si gira nella tomba
Solo che ho come l'impressione che un tempo scattare con il 35mm implicasse cmq un approccio mentale/creativo da "grande formato", oggi invece è come se si fosse persa memoria, da quando c'è il digitale poi la regola per molti fotografi è diventata quella di scattare centinaia di foto sperando che ce ne siano un paio da salvare, e male che vada tanto poi c'è Photoshop...
Detto questo io senza il digitale (inteso come workflow di stampa) non avrei mai avuto la gioia di stamparmi da solo le mie Velvia 4x5"
Riguardo alla risposta non lineare del CCD che porta i problemi a cui tu accennavi sulle alte luci, fatto che ho riscontrato anche io con la mia "piccola" Canon S50, che tu sappia non esiste qualche sistema per attenuare il problema, che ne so, bilanciamento del punto bianco o robe del genere?

Inviato: 13/2/2004 16:28
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
.... e una folding sulle spalle

Inviato: 13/2/2004 16:23
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
Sì ho letto anch'io la recensione di Alain. E non posso fare altro che dargli ragione. Girare per Parigi con la folding è improponibile e te lo dice uno che si è portarto a spasso una "leggera" Pentax 67 in quella città . Ed è un'esperienza che non farà mai più.
Quello che tu dici è vero, ma liberare la propria energia creativa quando non hai il tempo e lo spazio...è dura!! COme dice il buon Alain, un conto è buttare sul pickup truck qualche decina di kg di attrezzatura e poi arrivare direttamente alla location, un'altro è viaggiare con l'aereo e per giunta in Europa. Considero Alain un vero integralista, e se lui è arrivato ad utilizzare la 300D .... è un vero segno dei tempi.

La soluzione ci sarebbe, e ce la proprone Canon, con quei tre favolosi obiettivi Tilt&Shift , il 24 il 45 e il 90.
COn una digitale full frame (Canon 1Ds) avresti quindi totale libertà . Certo un outfit del genere adesso ti costerebbe almeno 12-15K ...improponibile!

Comunque, dopo anni di sperpero di risorse, cambi/acquisti/ pentimenti e ripensamenti nonchè circoli viziosi, sono arrivato alla conclusione che non riesco a privarmi di nessuno dei miei sistemi e che in fotografia l'"integralismo" è un prezzo troppo alto da pagare, che io non mi sento di pagare.
Quando voglio cogliere il momento, cogliere l'attimo, voglio avere qualcosa in mano, anche la +scarsa delle mie macchine, per esserci, perchè poi alla fine quello che conta è la stampa finale e alla gente non puà fregare di meno con cosa è stata fatta (certo io e te sappiamo apprezzare una stampa alla Fatali, ma la maggior parte delle persone che ci circondano non noterebbero la differenza tra un dagherrotipo e una ciba, o tra una macchina a foro stenopeico e una 8x10).

Inviato: 13/2/2004 16:22
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
...sicuramente! Il mio stile/linguaggio fotografico l'ho appreso con l'analogico e adesso con il digitale sto esercitando lo stesso stile. Non sono riuscito per ora a trovare nuovi "linguaggi" . Puà darsi come dicevi tu , che sia sbagliato cercare di parlare la "stessa lingua" con strumenti diversi ma che sia meglio cercare nuovi modi espressivi inesplorati.
Per adesso però devo dire che mi appoggio sempre alle vecchie care tecniche, e che le foto fatte col digitale sono quasi sempre artisticamente inferiori alle altre.
Paradossalmente, ma non tanto , le foto che mi hanno gratificato di più sono quelle fatte col 4x5...non è un caso!

E qui si potrebbe enunciare un postulato: la qualità  artistica di una foto "fine art" è inversamente proporzionale alla facilità  di utilizzo del mezzo fotografico.
In realtà  questo so che non rispondere al 100% al vero, sebbene è fuori dubbio che il 4x5 ti obbliga letteralmente ad un "workflow" + qualitativo

Inviato: 13/2/2004 16:06
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Ti faccio una domanda: non pensi che il fatto di concentrarsi di meno a causa dell'istant feedback, oltre che ad un analfabetismo fotografico, porti anche ad una maggiore fatica a trovare consapevolmente una propria "voce" personale e quindi ad una conseguente massificazione/appiattimento degli stili?

Inviato: 13/2/2004 14:47
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Certo che sei coraggioso a fare così una domanda ad un "integralista" del grande formato come me

La mia risposta però ti sorprenderà : secondo me bisogna utilizzare il grande formato solo se si percepisce, oserei dire a livello di necessità , che è il mezzo "ideale" che ci consente il massimo della libertà  creativa, altrimenti no, forse non ne vale la pena.
Mi spiego meglio.
Ultimamente mi sono sorpreso a riflettere sul fatto che io utilizzo il grande formato non per questioni tecniche legate alla qualità  delle ottiche o alla risoluzione o alla grandezza delle stampe, ma perchè l'utilizzo dei movimenti di basculaggio e decentramento mi consentono di liberare all'ennesima potenza le "energie" creative.
Ho letto recentemente un articolo di Alain Briot in cui paragonava i risultati di stampa ottenuti con la nuova reflex della Canon, la 300D Rebel, con quelli di una Velvia 4x5", e la cosa che mi ha negativamente impressionato è che in mezzo a quella marea di dati tecnici, in cui tentava di dimostrare (forse più a se stesso che agli altri) che su stampe medio/piccole si possono raggiungere risultati virtualmente identici, ponendole quindi i due sistemi sullo stesso livello tecnico, mai e poi mai ha parlato dei movimenti del banco ottico come strumento di creatività  artistica fatto che, da solo, pone il grande formato in una categoria a sè che permette di ottenere risultati unici...
Ovviamente la contropartita, come ben sai, è pesante: complesse operazioni per montare/smontare la folding, complesse operazioni di messa a fuoco, complesse operazioni per controllare la prospettiva e le dimensioni del soggetto con i movimenti, complesse operazioni di rilevazione esposimetrica, complesse operazioni per caricare le pellicole piane, fotografare con il grande formato richiede fatica e concentrazione e pazienza, complessità  che si trasforma in magia se questa "lentezza" di procedure è la strada maestra, per te come fotografo, per raggiungere quel culmine di creatività  e pathos che ci spinge sempre verso la realizzazione dell'immagine perfetta.
Altrimenti il grande formato puà diventare veramente una sofferenza indicibile che fa passare la voglia di fare fotografia...
Poi possiamo stare qui a discutere sul fatto che con il grande formato puoi fare stampe grandi come una parete del Duomo, ok è vero, ma secondo me il punto non è questo, bisogna sentirlo come una necessità  creativa, e se l'obbiettivo è solo la grandezza delle stampe allora ben vengano i sistemi a medio formato, i dorsi digitali a medio formato e quant'altro...verto che questo Flexbody della Hasselblad con quei movimenti, anche se limitati, puà essere una vera tentazione anche per i large format die hard come me

Inviato: 13/2/2004 14:23
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
Messaggi: 2055
Offline
..dopo circa 1 anno di uso di una Canon POwerSHot S30 e una Fuji S2 Pro:

Pro:
- istant feedback. Vedi subito il risultato e retroagisci per orreggere composizione/esposizione. Alla sera in hotel si puà analizzare il lavoro della giornata e correggere eventuali errori compositivi tecnici
- regolazione ISO . La terza variabile, puà essere decisa in fase di ripresa. Serve un tempo + rapido ma la lente non lo consente? Aumento gli ISO
- costo praticamente nullo di esercizio (superato lo scoglio iniziale dell'attrezzatura)
- Impossibilità  da parte del laboratorio di perderti gli originali
- la qualità  non sbiadisce nel tempo
- zero problemi con i raggi X negli aeroporti

Contro:

- costo ancora elevato per una DSRL
- risposta del CCD lineare che porta sopratutto ad una gestione delle alte luci deleteria. La sovraesposizione porta immediatamente alla perdita TOTALE dei dettagli.La pellicola con i suoi caratteristici "gradini" di risposta ha una resa logaritmica molto migliore sulle alte luci
- la gestione delle foto quando si è lontani da casa non è ancora sufficientemente fluida e sicura. Attualmente la soluzione migliore è portarsi dietro un laptop con masterizzatore incluso con cui farsi dei backup.
- Il vantaggio dell'"istant feedback" è anche un limite: dopo un pò non ci si concentra più "perchè tanto la metto poi a posto tutto con Photoshop". Questo è un fattore deleterio che porta velocemente ad una sorta di analfabetismo fotografico di ritorno
- dipendenza da batterie



Conclusione:
ambedue i sistemi hanno pro e contro e non posso più rinunciare ad uno dei due quindi , salomonicamente, faccio convivere i due sistemi cercando sempre di utilizzare il migliore per lo specifico utilizzo...."the right tool for the job" come dicono i nostri amici d'oltreoceano

Inviato: 13/2/2004 11:43
Sito personale www.robertomanderioli.com
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
...allora io ti formulo una domanda che mi frulla da tempo:
visto che non posso avere il ciba con il 4x5, ha senso continuare a lavorare in grande formato?
Considerato tutti gli inconvenienti che comporta, non è meglio allora mettersi l'anima in pace e lavorare in MF, magari con il flexbody, oppure con una reflex digitale. In più le dia 6x6 le posso anche proiettare.
Non è che voglio tradire il grande formato, perchè ho sempre un rapporto preferenziale e affettivo con esso, però razionalmente diventa sempre più una scelta da integralisti, non mutuata da ragioni tecniche che ne giustifichio la scomodità !

Inviato: 13/2/2004 11:19
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



 Inizio
« 1 ... 5588 5589 5590 (5591) 5592 »




Partners





Mercatino
Utenti Online
96 utente(i) online
(95 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 96
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy