Citazione:



Citazione:

deh, la prossima volta ci mettero una bella fia con la voce sexy...
un lo so se so livornese o pisa m*$^%a... so nato a mialno, o vissuto in campagna vicino piombino 6 anni, quindi in provincia di LI, poi 3 a PI, poi 5 a Paris, 1 a Napoli... boh

Citazione:

Splendido, come ho fatto a non pensarci prima? mi piace particolarmente come va via il residuo di colore cromatico dalla maglietta.
Se mi autorizzi, naturalmente citandoti, lo aggiungo in qualche modo all'articolo.

Qualche considerazione.
Non ho duplicato il background come dicevi, ma una copia dei layer appiattiti ctrl+alt+shift+e in questo modo il file dovrebbe avere ancora un filo mendo di rumore cromatico. Questo layer l'ho messo sopra a tutti gli altri, ovvero sharpen, noise e addnoise. che ne dici?
Non ho fatto il fade del layer, ho messo direttamente la blending option a color. ma credo sia uguale.
In ogni caso grazie infinite per il suggerimento
f

Ho pubblicato un articoletto con una minigalleria di quelle che, a mio gusto, sono le fotografie stenopeiche più belle che ho ricevuto durante il pineholeswap di quest'anno.
ciao
f

Bel lavoro bravo. Ho solo qualche piccolo dubbio: il verde del feltro puo' creare riflessioni se stampi su carta fine, facendoti perdere dettaglio, un peccato stampando epr contatto. Un nero opaco ti avrebbe fatto andare sul sicuro.
Mi pare che non hai messo nessun sistema per impedire l'entrata di luce dal taglio del fondo, se stampi appoggiandolo a terra non dovresti avere problemi, ma se fai stampe sospese rischi infiltrazioni dal retro.
Le molle sembrano belle dure, resta da verificare se fra 6 mesi non hanno perso il potere schiacciante (esperienza personale).
Naturalmente non voglio assolutamente sminuire il tuo lavoro, al contrario, darti qualche consiglio che ti permetta di risolvere gli eventuali problemi.
adesso buone stampe, facci vedere qualcosa!
ciao ciao
f

Non ho frequentato moltissimo il forum e mi rendo conto solo ora della domanda. Rispondo con imperdonabile ritardo:

Citazione:

invece della gelatina (prodotto organico) si possono usare colle, basi per le tele, etc. Per iniziare puoi cercare nell'archivio della lista alt-photo o chiedere in un negozio d'arte fornito o inventare con qualche prodotto insolubile che trovi in un negozio di vernici.

Citazione:

in realtà  per quello che mi riguarda incollare d'inverno è molto più semplice che incollare d'estate. Se segui la procedura descritta nell'articolo Incollaggio bagnato con barra filettata quando superi i 20 gradi la gelatina inizierà  a colare prima di solidificarsi. d'inverno invece basta aprire la finestra che diventa dura prima di seccare, restando molto più uniforme. Se hai problemi nella stesa puoi comprare una lampada a infrarossi (pochi euro) e tenerla accesa sopra il foglio mentre stendi. In questo modo la gelatina rimane fluida. Poi spegni la lampada, apri la finestra e la gelatina "si congela" in posizione.

in ogni caso il cianotipo, e in generale i sali ferrici, non vanno d'accordissimo con la gelatina. I cianotipi non li incollo mai, se stampo un ciano come base di una gomma, incollo solo dopo il ciano. perché stai incollando? hai provato senza? risparmi tempo, fatica e ti metti al riparo da possibili errori d'incollaggio.

Citazione:

purtroppo le tecniche antiche ritengono tempo, dedizione, pazienza. ancora di più della camera oscura classica.
corraggio
f

ciao a tutti
ho fatto un piccolo tutorial video che mostra la procedura descritta nell'articolo. la qualità  non è eccelsa ma ero obbligato a comprimere un sacco.
per gli interessati è all'ultima pagina dell'articolo.
ciao ciao
f

no, no, certo che non me la sono presa, anzi, sono proprio le critiche che permettono di migliorare. e per il vangelo sono daccordissimo, non esiste nesusna "tecnica migliore" solo tanti strumenti a disposizione per prenderli o meno.
cosa intendi di preciso per artefatti? io chiamo artefatti per esempio le macchiette che vengono dalla compresisone jpg, gli aloni del color frigning, etc. il tessuto mi sembra solo un filo troppo netto, ma mi sembra che ci sia più dettaglio che nella versione originale. quella mi sekmbra tutta morbida e liscia, mi sembra incredibile che dentro ci fosse nascosta la trama.

falcopardo. forse le differenze che vedi sono dovute al fatto che io ho fatto tutti i calcoli a 16bit e soprattutto prima di appiattire gli adjustment layer, mentre te li fai su un jpg e con gli adjustment layer già  applicati. questo pregiudica almeno in parte il funzionamento di noise ninja.
per quanto riguarda il rumore nel fondo pero' non dovrebbe esserci, se usi le maschere di TLR. magari se sono troppo rumorose filtrale con "polvere e graffi" leggero leggero, o qualche pennellata a mano.
cioa ciao
f

Caro Pamar,
non voglio a tutti i costi difendere il mio articolo, è solo uno strumento in più che si puo' decidere di usare o meno, non un dogma assoluto.
tieni presente pero' che:
- si sta vedendo l'immagine al 100%, in una stampa l'effeto è molto più sottile
- lo sharpen è stato applicato in maniera forse un po' eccessiva a fini didattici, basta diminuire la trasparenza del layer per avere qualcosa di meno apparente
- le trame che vedi non sono artefatti, ma proprio la trama del tessuto. poi magari un po' amplificata, ma artefatti non ne vedo. oppure non ci capiamo sulla parola.
in ogni caso, anche se faccio fatica a credere che qualcuno preferisca la versione col rumore da cui sono partito, i gusti son gusti e ognuno è libero di fare come gli pare, qui non si discute

maestrale, grazie mille per il consiglio, adesso sono fuori casa per una settimana, ma ci provero' di sicuro. effettivamente c'è un filo di blu residuo, se si riesce davvero a eliminare sarebbe geniale.
grazie mille
f

Ciao a tutti,
ho scritto un tutorial
Sharpen e riduzione rumore
su come ottimizzare la riduzione del rumore e l'aumento del dettaglio, soprattutto per le immagini che presentano zone altamente dettagliate, come i vestiti o la superficie del mare, a cui è mischiato molto rumore.


In pratica spiega come a partire di quest'immagine (crop 100% di questa foto, vi consiglio di aprirle e guardarle al 100%):




si possa ottenere questo:



buona lettura
ciao
f

Grazie per aver deciso di mettere questo argomento a disposizione di tutti e non solo di chi ha iniziato la conversazione. Grazie per i consigli e le storie di vita vissuta, è stato un piacere leggerti.
Vorrei contribuire con la mia esperienza personale, ma sono talmente agli inizi che manca tutta l'esperienza e la vista d'insieme di cui fai prova, ci risentiamo magari fra 30 anni.
ti invidio particolarmente i reportage nei paesi dell'est, la solitudine in un paese straniero dove si è l'unico testimone dei fatti. chissà  quante storie hai da raccontare...
complimenti veri
f

ciao,
considera che per 8 neon ci sono circa 240 euro di spesa, almeno ai prezzi a cui li ho trovati io. poi aggiungi almeno 100 euro di supporti neon, timer, ventilatore, legno, cerniere, maniglie, etc. a questo poi va aggiunta la mano d'opera.
se ti interessa comunque contattami per mail che posso pensare ad un preventivo più preciso, anche in funzione delle tue esigenze.
ciao ciao
f

Un amico che lavora all'assistenza nikkon mi ha parlato di molti casi di utenti che hanno comprato batterie per compatte e hanno lamentato problemi di durata, con alcuni casi di batterie che si sono gonfiate e hanno causato problemi alla macchina. In ogni caso durano magari solo un anno invece di tre, ma visto il prezzo te ne puoi comprare una all'anno. Non ha nessuna ragione per mentirmi, visto che io uso Canon.
Detto cio' direi che se compri una batteria a un decimo del prezzo poi non ti devi lamentare se dura mezzora meno.
Per mia esperienza personale ho preso una batteria duracell, il prezzo non era di un decimo dell'originale, ma solo un po' meno caro. La uso da 3 anni ed è uguale all'originale nikon.
Nel cellulare da almeno 7 anni compro le batterie meno care che trovo su ebay. Magari dureranno anche solo un anno o due, ma non ho mai avuto nessun genere di problema.
ciao ciao
f

Ciao,
post molto interessante. Confermo quanto detto da umber, anche nel mio caso, dopo poche prove, stampo il BN su carta acquarello con il solo nero, perché con tutti i colori è molto facile avere dominanti. Questo si spiega facilmente con la velocità  di assorbimento del pigmento e la porosità  della carta.
Oltre alle già  citate Fabriano 5 e Fabriano artistico ho stampato anche su Rives BFK, Arche Platine, Lavis Vinci, Cot32 (sulle dominanti di queste ultime due ho brevemente parlato nell'articolo VDB ai pigmenti), Graphia, Bristol e forse qualcun'altra.
Devo dire che il grossissimo problema per quanto mi riguarda è la dmax, che è sempre sempre molto bassa. Interessante il metodo di ripassare la stampa per una botta alle ombre, ma la mia epson ha sempre qualche millimetro di errore nel registro, quindi non so quanto possa funzionare.
Detto ciò alcune immagini sono splendide anche senza neri. Concordo che uno stampa su carta acquarello per avere un look diametralmente opposto che sulle carte normali, stampare su carta acquarello e inseguire dettaglio e neri profondi è un po' un controsenso.
Ho fatto una meravigliosa stampa per un amico: 50x70cm da scansione 6x9 su Rives BFK con un plotter epson e inchiostri originali, un palazzo BN ma colorato con un leggerissimo giallomarrone nelle luci e un blu intenso nelle ombre. La stampa è forse la migliore che ho fatto in vita mia con una stampante, peccato che se l'è presa lui, bisogna che gli chieda una copia
Dorothy Simpson Krause stampa su qualunque materiale spennellando dell'aid su qualunque tipo di superficie, sarebbe da provare!
Per finire, "hot pressed", "cold pressed" e compagnia sono il nome inglese della tecnica di pressa della carta, il risultato è una superficie più o meno liscia. In italia, a seconda delle marche si ha "grano liscio", "satinato", etc.
ciao ciao
f

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lungi da me...

Citazione:

naturalmente la fabbrica lui stesso. il tipo di carta tessuto è una variabile essenziale, costruendosela da solo ha il pieno controllo della stampa.

Citazione:

senti, non me la sento di parlare di costi per terzi. per le stampe ho pagato poco, ma tieni conto che gli ho fatto stampare una parte di una serie di 34 foto stampate in 5 esemplari, quindi il prezzo è naturalmente diverso.
per lo stage è stato assolutamente economico e interessante.
per i prezzi lo puoi contattare direttamente e chiedere a lui, sul suo sito http://www.damianobianca.it trovi mail e numero di telefono. magari digli che ti ho consigliato io di chiamarlo, ma vedrai che è molto disponibile.

Citazione:

vedrai che non te ne pentirai e una stampa è un prezzo giusto e alla portata di tutti.
ciao ciao
f

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nella gomma, e più in generale nelle tecniche antiche, ogni variabile effettivamente è importante. io uso una gomma tipografica già  liquida, quindi non ho bisogno di dissolvere i cristalli.

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ne ho sentito parlare ripetutamente, ma non ho mai provato personalmente. è la prima volta che sento dire che aumenta la dmax di ogni stesa pero'. non mi sorprende eh, nella gomma ognuno dice la sua perché è così variabile e adattabile che tutte le possibilità  sono vere. da aggiungere alle cose da provare.

Citazione:

eh si, conosco bene il problema. ne ho parlato e spiegato il mio metodo per risolvere la cosa nell'articolo

capisco perfettamente le tue frustazioni con la gomma e le condivido pienamente. per quanto mi riguarda, con tutto il rigorre di cui sono capace, sensibilizzo due fogli della stessa carta a 20' di distanza l'uno dall'altro, procedo in maniera strettamente standardizzata e ottengo su uno una stampa dura come un grado 5 e sull'altro una morbida come un grado 0
dal giorno che la gomma mi ha dato questa brillante dimostrazione ho smesso di cercare di capirci qualcosa, di avere un'emulsione perfettamente liscia, un ottimo registro, del dettaglio etc.
se sbaglio uno strato semplicemente ci vado sopra, gli errori poi si cancellano gli uni con gli altri o danno vita ad un look cmq interessante.
insomma, per quanto siano bllissime le stampe di cy de cosse, se devo avere una resa perfettamente realistica dei colori allora infilo un foglio nella stampante, oppure mi faccio stampare un carbone da damiano bianca, che è una vita che lo fa e stampa meglio di come arrivero' mai a fare a meno di non passare tutti i pomeriggi della mia vita a stampare come fa lui.
insomma, la gomma, per quanto mi riguarda, è tutta una filosofia di stampa. un atteggiamento zen è secondo me più efficace e meno frustrante di uno stretto e scientifico. poi tanto ognuno faccia come vuole, l'importante è che si diverta e faccia belle stampe.
quindi non ti preoccupare, non mi impressioni se dici che secco col phon (a me pero' sulla gomma non funziona, la volta che ho provato ho imporrito la gomma morbida, un effetto non molto estetico).

per quanto riguarda i pennelli: ho trovato la felicità  con dei grossi pennelli (per i grandi formati) in setole sintetiche morbidissime (20 euro il pennllo, ma mi consolo che non costa i 200 di uno di damiano...) ma sono riuscito a fare stese corrette quando ho trovato la giusta pastosità  della gomma. se è troppo dura non si riesce a stenderla in modo uniforme, se è troppo liquida fa delle bolle a pelle di leopardo e dei puntini bianche seccando.
ciao ciao
f

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C'è bisogno di chiederlo? Ma su http://cameraobscura.busdraghi.net naturalmente!
nella sezione cianotipi ci sono un paio di articoli che spiegano come fare i viraggi, l'uso e l'effetto dei tannanti (fra cui il the) e degli alcali.
le conclusioni però erano che era impossibile ottenere dei neri veramente neri senza perdere in dmx e avere una forte spalla nelle alte luci.
l'altro giorno ho trovato una combinaizione che permette di avere dei bei neri nelle ombre senza perdere in dmax (il "problema" è che le luci si tingono psantemente nel the. metto le virgolette perché per la serie dei cianotipi per il pinholeswap volevo appunto tingere la carta di marrone scuro).
naturalmente sto preparando l'articolo su quest'ultimo punto, ma oggi già  ho passato la mattinata per scriverti quello sulla luce, porta pazienza per un paio di giorni nel frattempo gli articoli esistenti su camera obscura sono un'ottima introduzione nel panorama dei viraggi ciano.
ciao ciao
f

Eolo mi ha chiesto qualche info sulle stampe alla gomma grande formato nel 3D sull'ingranditore UV, ecco qualche risposta

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si, senza eccessivi problemi rispetto alle gomme più piccole, fermo restando che la stampa alla gomma rimane problematica. per me il grosso formato rende solo più difficile la stesa della gomma, ma con un po' d'esperienza si riesce bene. i tuoi problemi sono solo di registro o altro?

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ho stampato gomme oneshot con mescole pesanti, ma bisogna accettare neri non troppo profondi, luci non troppo pulite, e pochi toni medi. a me piacciono, e molte delle gomme di inizio secolo erano proprio cosi'. Demachy in particolare era uno stampatore one shot. se però si cerca una stampa con molta dmax e contrasto che allo stesso tempo si stampi in una botta sola allora si passi al carbone o al platino, una caratteristica della gomma è la trasparenza e morbidezza dei colori acquarello, se si stampa un solo strato è perché queste caratteristiche sono state accettate.

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io ho problemi con TUTTE le stampe alla gomma, tanto che non cerco più di fare stampe alla gomma "perfette" nel senso classico e fotografico del termine. mi ci diverto e basta, lascinado che i difetti e l'inconsistenza giochino il loro ruolo. ancora una volta, se voglio precisione e riproducibilità  meglio il platino, che è facile e riproducibile.

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grandine, ma ho visto gomme decisamente più grandi

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e perché no?

allora, questo è quello che so sulle gomme grande formato:

Massimo Attardi stampa delle gomme anche di 1,2x4,5 metri! se leggi l'intervista a massimo attardi sul mio sito vedi che l'astuzia è stampare su un supporto rigido (legno) che non si degrada e supporta molti strati, massimo ne fa anche 20.

Volendo restare su carta bisogna utilizzare una carta minimo 350g/m2 o se stampi grosso e fai molti strati anche meglio 650g/m2. le carte acquarello da 600g, costano un botto ma sono favolose.
naturalmente prima devi fare almeno un paio di bagni di "preskrink" e di incollaggio, in modo che poi la carta non si muova più.
Stephen Livick, che fa delle splendide gomme 70x100 (si veda per esempio i ritratti in india) dice che l'unico modo per far tornare il registro è controllare strettamente temperatura e umidità  della camera oscura.
effettivamente lo puoi notare facilmente, a T e Q costanti la lunghezza del foglio resta uguale, se Q aumenta il foglio si allunga di qualche millimetro. Questo è il grande segreto per stampare a registro cu carta: T e Q sempre costanti, e diventa relativamente facile.

Quando diventa difficile controllare T e Q, ci si puà accontentare di stiracchiare la stampa, passare una spugna sul retro per allungarla, etc. oppure accettare una sovrapposizione non perfetta come faccio io ( conseguente perdita di dettaglio, ma dei dettagli se stampo gomme me ne frego, altrimenti faccio un platino o un carbone).

Quando si vuole veramente il massimo del dettaglio, allora si puà incollare a caldo la carta su una lastra di alluminio o plexy, che poi puà eventualmente venire scollata. In questo modo i punzoni si fanno nel plexy e il registro è perfetto. Probabilmente (supposizione personale) Cy de Cosse fa così per ottenere le sue strabilianti gomme.
Per poter stampare su una carta controcollata però ti ci vuole un torchietto con sistema di pressione adattabile, come il mio.

Tornando alla carta, ho visto molte splendide stampe di Damiano Bianca, gomme 40x50 anche su carta relativamente fine. Ma Damiano è un mago.

Per finire in bellezza ho visto in una galleria di Parigi delle fantastiche gomme di Venezia stampate da Jean Jansiss, anche qui, un metro per due, con un dettaglio fantastico, neri profondissimi, contrasto incredibile, splendida carta.

ciao ciao
f

Citazione:

allora, ho appena finito un articolo che risponde a tutte le tue domande, discute un po' più in dettaglio perché scartare l'opzione dell'ingranditore uv e descrive la mia sorgente di luce UV.
sorgente uv per le tecniche antiche
l'articolo di sandy king citato è comunque una lettura obbligata per chiunque si cimenti con le tecniche antiche.
ciao ciao
f
p.s. per la gomma ti rispondo in un'altro post, altrimenti facciamo confusione.

Ciao,
durante il we ho preparato le stampe per il pinhole swap. Un'edizione numerata di 25 cianotipi virati al the, e per la prima volta in vita mia, dopo mesi di ricerche, sono riuscito ad avere dei cianotipi neri con una buona dmax!
Se vi iscrivete al Pinhole swap ve ne mando uno... ma bisogna fare in fretta, perché mando i migliori per primi...
ciao ciao
f

ciao,
qualche giorno fa hanno staccato la corrente per 15 ore e il server proxy è down. appena lo riparano vedo di scrivere qualcosa e mandare un po' di foto.
i tubi li ho acquistati in un negozio di parigi sul bd henri quatre, vicino a bastiglia. ne ho girati una buona decina prima di trovarli. credo che qualunque centro che venda prodotti di illuminazione che lavori bene li possa perlomeno ordinare. a paris le cose sono un po' strane
ciao ciao
f