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Re: zeiss planar 50mm f1.4 su canon 400D- nitidezza?

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Parli di uno Zeiss per Contax riadattato per montarlo su di una 400D? Non ho mai sentito parlare di anelli con chip, sarebbe interessante avere una foto dell'anello stesso. Chi lo produce?

Inviato: 9/5/2007 19:56
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Re: Scansioni di pellicola curvata? HeliconFocus!

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Qualche pellicola curva l'ho trovata, però in negativo colore. Una striscia da 6 fotogrammi certamente si curva in mezzo, almeno nei caricatori Minolta 5400, ma con un po' di tatto secondo me si puà sistemare meccanicamente bene. Con le diapositive, montaggio su telaietto normale presso Colore Due a Milano, non ho mai riscontrato curvature preoccupanti.

Inviato: 3/5/2007 18:07
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Re: Scansioni di pellicola curvata? HeliconFocus!

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Non te ne voglio, come non ne voglio a fer, ci mancherebbe. Non voglio neppure contestare a Fer la necessità  dell'uso di questo strumento, che io non ho personalmente mai provato. Il discorso della botte piena e della moglie ubrica, puà sembrare off topic, ma a mio avviso, voleva semplicemente insistere sul fatto che dal 35 mm non possiamo pretendere di tirar fuori la resa del grande formato, l'eliminazione totale della grna (non tutti la auspicano) o altre meraviglie che francamente sarebbe un sogno che si attuassero. Io ti posso dire che ho ottenuto scansioni col l'Imacon sul 35 mm e francamente mi attendevo tanto di più sia in termini di gamma tonale estesa, sia di planeità , che è una delle preoccupazioni di fer. Risultati sicuramente validissimi, ma non proprio quell'abisso qualitativo che credevo di non poter colmare col mio Minolta. Ti posso dire che se fai vedere un 30x45 stampato e scansionato da 35 mm da dia Ekta 100g (grana davvero molto fine), non vedi differenze fra i due sistemi. Sono arrivato al 50x70 in stampa da una scansione Minolta e non vedo quei cedimenti ai margini che vengono denunciati. Nota che fer parlava di Cielo floscio...io con mio grande sorpresa sono riuscito a leggere particolari estremamente nitidi di un vestito INDOSSATO , con tessuto a trama finissima, ai bordi di una stampa 50x70. Anche nel fuori fuoco non ho avvertito quegli impastamenti che temevo, io per primo di trovare. Se qusto Heliconfocus convince, bene, nessun problema, magari lo comprerà anch'io. Se mi volessi convincere a pagare 25-30 euro per passare dentro un Imacon un 35 mm mi troveresti parecchio perplesso.

Inviato: 3/5/2007 17:38
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Re: Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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pamar5 ha scritto:
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Sghembo ha scritto:
Il professionista che lavora per agenzie puà fornire diapositive anche se a lui piacciono ancora?


Il professionista che lavora per agenzie sceglie il sistema pi༠veloce, con meno problemi di gestione e costi e, al limite, che il committente gli richiede. Quello che gli piace o non piace è un aspetto secondario.
I gusti personali contano molto di pi༠se sei un fotoamatore o un artista che espone in gallerie. Se lavori per agenzie o sei un reporter ti interessa guadagnare la pagnotta e tenerti il lavoro.
Non confondiamo i campi e le tipologie, altrimenti il discorso non regge.

Marco


Non credo affatto di confondere campi e tipologie diverse.
La panoramica sui diversi generi di fotografi è d'obbligo se non si vuole estremizzare il discorso o farne un caso personale. Tutto infatti confluisce nella dinamica della domanda mondiale di pellicola che ho aperto sopra. Nelle agenzie non hai poi questi margini manovra, le specifiche sono molto stringenti. Prova a dover condividere un 300 mm con qualche altro fotografo, mi racconti se il tuo corredo è frutto di libera scelta. Se prima ti sviluppavano rulli in 2 ore sabato compreso e adesso o fai da solo o aspetti il lunedì pomeriggio perché deve arrivare qualcosa d'altro al laboratorio, non so se sia libera scelta.

Inviato: 3/5/2007 17:15
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Re: Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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Resta il fatto che comunque le logiche multinazionali sovrastano le abilità  del singolo. Se lavoravi in Kodachrome o in Technical Pan e non lo puoi più usare per volontà  della Kodak, devi accettare quel che ti passa il convento. Il professionista che lavora per agenzie puà fornire diapositive anche se a lui piacciono ancora? Non credo proprio, e a meno che non sia un Mc Curry che imponga il mezzo che più gli piace, oggigiorno si sentirebbe ridere in faccia. Qui il passaggio, a meno di non collocarti in nicchie professionali ristrette ( il vero Fine Art), è un obbligo, anche se non sei in grado di ammortizzare il tuo investimento digitale. Al resto del mondo non interessa se tu professionista non riesci a coprire il tuo investimento, è un problema tuo. Da amatore puoi andare per gradi nel tuo sacrificio economico o gettarti a capofitto, dall'oggi al domani secondo il tuo modo di vedere il mondo.

Inviato: 3/5/2007 16:47
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Re: Scansioni di pellicola curvata? HeliconFocus!

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Io credo invece che non si possa avere la botte piena e la moglie ubriaca. Intanto già  in ripresa la pellicola non è piana, a meno di non possedere un dorso pressapellicola come quello della RTS III, che però fornisce risultati apprezzabili solo con ottiche molto nette tipo l'85 F1,2, il 100 macro ecc, non certo zoom anche se di marche eccellenti. Kit provvidenziali servono poco in postproduzione. Uno scanner recente puà produrre risultati sorprendentemente migliori rispetto ad un 35 mm trattato con un vero scanner a tamburo. Se parliamo di 6x6 e oltre , sicuramente emergono differenze, ma col 35 mm scansioni che promettono ultraperformance comportano solo spreco di denaro. Ciononostante il vecchio mito che o si fanno scansioni a tamburo oppure i risultati sono scadenti perdura. Peccato che poi in Photoshop tanto zelo venga abbattuto da correzioni di curve che fanno tanto bella la foto e tanto perfetta per la stampa, che abbiamo già  perso in tutti quei passaggi, senza rendercene conto, enormi informazioni tonali.

Inviato: 3/5/2007 16:30
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Re: Scansioni di pellicola curvata? HeliconFocus!

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Non so, le soluzioni software di scansione mi lasciano sempre un po' scettico. Secondo me il problema della PDC di questi scanner già  di per se di ottima fattura, non si pone con tutti i generi di fotografia. Nei ritratti fatti a tutta apertura con obiettivi fissi (tipo 85 1.4), se (come si dovrebbe) si mette a fuoco in un occhio in ripresa, basta ripetere l'operazione in scansione sullo stesso occhio (manualmente o con AF decentrato, cosa che nel Minolta si puà fare facilmente) e a mio avviso non si avvertono particolari degradazioni di qualità  agli angoli del fotogramma. Nel paesaggio tutto a fuoco in ripresa, puà essere che in scansione qualche particolare sia fuori fuoco, ma o si ripete la scansione, reintroducendo manulmente il telaietto dopo averlo flesso con un po' di esperienza o si combinano scansioni differenti se il problema è proprio grave., ma sinceramente a me non è mai capitato. Col MF è più facile che la curvatura abbia maggiore influenza sul lavoro di scansione, vista l'area più estesa da trattare, ma allora la scelta degli scanner da usare (se si vogliono escludere i piani) è molto più ristretta, purtroppo. In ogni caso la tua soluzione si puà vagliare.

Inviato: 3/5/2007 12:44
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Re: Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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Più o meno, ma con dei distinguo importanti
Veramente il mio topic era partito dalla domanda (in senso economico ovvero MACROECONOMICO) della pellicola. Vale a dire quanto le scelte collettive possano avere riflesso sui comportamenti individuale e viceversa. Io ho cercato SOLO di mostrare che ci sono ancora alcuni incentivi economici che posso giustificare la scelta di rimanere (diciamo per un po',) ancora in analogico, SOPRATTUTTO se si possiede già  un corredo di qualità , completo su tutte le lunghezze focali che rientrano nei propri interessi. ALTRO è il discorso della qualità  (quello e il solito vecchio tran-tran), che qui non toccavo, SE NON MARGINALMENTE. Io ho solo voluto dimostrare che a certi livelli, PRODOTTI NUOVI digitali hanno costi molto difficilmente ammortizzabili da un utente non professionale. E' chiaro che un ragazzo di 18-20 anni che non ha una reflex in casa e vuole iniziare a fotografare puà più facilmente partire da un corredo puramente digitale proprio perché non possiede nulla fino ad un momento prima dell'acquisto. Altro è il discorso dell'utente, vuoi professionale, vuoi amatoriale (facoltoso) che ha dieci obiettivi Canon serie L. E' ovvio che costui molto difficilmente si precipiterà  a comprare una nuova Eos 3 o una 1V al prezzo di listino (salvo trovarle materialmente, impresa già  difficile). Però qui io volevo solo sfatare il mito che con mille euro ti porti a casa tutto il digitale che vuoi e stai bene per sempre! Molti, tantissimi, ignorano il costo di aggiornamenti del computer fin quando si brucia la scheda madre dello stesso, magari un mese dopo aver preso la nuova reflex digitale. Puà essere che si possa evitare di fare corsi o ricorrere a manuali, ma difficilmente si trova un utente digitale che non abbia un computer per elaborare le sue foto. E' molto raro che un utente anche poco esperto non faccia una minima postproduzione (almeno tagli e correzioni di livelli base). E' un fenomeno molto in ascesa il fatto che parecchi affiancano al computer di casa un nuovo portatile per poter elaborare le foto on location o in viaggio con maggiore frequenza rispetto a quanto si vedeva anni fa. Molti acquistano il portatile proprio in concomitanza con l'acquisto o sostituzione della fotocamera, chiedetelo in giro e vedrete! Non penso al contrario che molti fotografi stampassero il colore a casa propria coi metodi tradizionali. I possessori di camera oscura e attrezzature per il bianco e nero erano una minoranza nei tempi d'oro della pellicola, vuoi per costi, vuoi per l'ingombro fisico delle stesse, malviste dalla famiglia ecc. Molti professionisti dell'analogico non sono mai entrati in una camera oscura in vita loro e non sanno nemmeno sviluppare. L'ingranditore in casa non è mai stata una scelta obbligata per un fotografo, anche a livelli professionali. Oggi non è necessario per forza calibrare il monitor con Spyder o simili, ma certamente mi riesce difficile pensare ad una reflex digitale senza pensare al computer che si tiene in casa, magari in camera da letto! Difficilmente un bravo fotografo è un eccellente stampatore. Bisogna essere sinceri, anche se il discorso puà non piacere a tanti che hanno perso nottate in camera oscura. Il tempo e le capacità  sono limitate per tutti. Se si riesce bene in un campo, si sacrifica un altro. Avere il controllo di tutti i processi è un'utopia da cui prima o poi ci si riprende. Lo scanner si compra a seconda del flusso di lavoro che si vuole impostare e non è una scelta automatica. Se uno fa solo BN in pellicola puà non essere interessato allo scanner, se ama invece convertire il colore in BN, ottenere effetti mutuati dalla camera oscura puà essere spinto a fare un uso intelligente di questa periferica. Anche qui si sceglie o si scopre quel che si vorrebbe fare e si procede, ma ci sono divari qualitativi estremi fra scanner diversi a seconda della destinazione da dare ai file prodotti in modo ibrido. Spesso si compra uno scanner proprio per evitare un drastico passaggio al digitale in ripresa o per elaborare finalmente, a costi ragionevoli da quei negativi che qualcuno anni fa ci aveva maltrattato! Molto raramente si aveva il coraggio di richiedere ad un laboratorio un inquadratura parziale di un negativo per il costo eccessivo che veniva richiesto dall'operazione, oggi praticamente automatica con la scansione domestica .Cercare di migliorare un file del 2001 prodotto da una digitale da 1 mpxl non credo sia altrettanto gratificante

Inviato: 3/5/2007 1:00
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Re: Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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Ottima riflessione stifelius.
Fra coloro che non fanno foto per professione, non ritengo sia stato un grande affare cedere alle tentazioni delle sirene digitali, almeno fino all'anno scorso. Il fatto è che molti si sono lasciati sedurre dal marketing senza scrupoli di molte case produttrici che promettevano miracoli della prima ora. Quando tutti mi domandavano : " perché non passi al digitale", io obiettavo: "Non subito, aspetto che sia tu per primo a saziare i produttori". Un tempo ho visto la Kodak DCS 520 sugli scaffali proposta per circa quindici milioni di lire. Ora l'ho vista seminuova a 250 euro e nessuno la vuole compare. ragionamento: se non sei riuscito ad ammortizzarla velocemente, hai buttato dei soldi. Sull'usato ho trovato una Contax AX , mai usata, col sigillo sull'otturatore e l'oculare mai montato a circa 900 euro quando i listini la proponevano per 3000 euro. Ho calcolato che con le diapositive più economiche ( Kodak Elite 100, Fuji Sensia comprate in pacchi da 100 e sviluppate economicamente) posso farmi la bellezza di 10000 scatti al prezzo di una 30D, la quale,se comprassi ora, fra (diciamo) 2 anni sarebbe vendibile si e no a 300 euro (si sta diffondendo il sistema di pulizia del sensore e questa macchina non ce l'ha, ha solo 8 Mpxl ecc.), per cui è molto più facile che tragga soddisfazione dalle ottiche che già  posseggo, piuttosto che pagare caro oggi quello che fra 2 anni sarà  fuori mercato. Molti fotoamatori hanno pagato sulla loro pelle quello che ho denunciato, ed ora stanno più attenti a queste osservazioni. Altro collo di bottiglia del digitale è la stampa. Molti minilab non sono affatto attrezzati per il digitale più recente, alterano sensibilmente il contrasto in stampa, non vogliono sapere di file TIFF ecc... e si fanno pagare comunque. Molte stampanti non sono così economiche nella gestione domestica e comunque non ha molto senso investire in una stampante A3 se non la si usa intensivamente. Io ho calcolato che se oggi dovessi passare ad un corredo Canon 5D+ 16-35, 70-200 IS serie L, computer aggiornato, schede di memoria, Flash, calibratori ecc sorpasserei i 10000 euro (diecimila). Se poi ci aggiungessi una suite originale tipo Photoshop CS 3, qualche manuale avanzato di fotoritocco o corso professionale minimo ecc.. i costi lieviterebbero di altri 2000-3000 euro circa. Tutto questo prima ancora di fare una foto digitale

Inviato: 2/5/2007 16:48
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Multiflash con Metz a torcia

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Ho la possibilità  di metter mano su due Metz 70MZ-5 seminuovi ad un prezzo competitivo (300 euro per 2 flash, con un'ulteriore batteria supplementare compresa). Il numero guida (sul 105 mm zoom) è di 70... diciamo che è un 50 per usi normali, comunque abbastanza potente anche in configurazione singola per fare servizi di matrimonio. Questi flash (ne posseggo già  uno) hanno il vantaggio di avere servocellula integrata e possono emettere luce continua che simula la luce pilota per qualche secondo. Qualcuno di voi è pratico di tecniche multiflash nel ritratto all'aperto? Secondo voi conviene portarsi dietro 3 flash a torcia per fissarli su stativi leggeri all'aperto o proprio occorre passare ai kit location?

Inviato: 1/5/2007 18:52
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Re: Parlando di attrezzature all'avanguardia....

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Ecco, questo discorso cade a pennello, dopo quello che avevo introdotto con il topic sulla domanda mondiale di pellicola. Proprio persone come questo signore possono dare concretezza alla passione fotografica pura e senso all'essenza più viva di questa arte.

Inviato: 1/5/2007 16:16
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Re: Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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Hai colto perfettamente nel segno, Fer. Il comune fotoamatore, spesso, diciamo la verità , doveva fare la guerra col piccolo laboratorio che facceva brutte stampe e si faceva pagare caro. Col digitale c'è stata un'attesa iniziale volta a controllare meglio la catena produttiva da parte del consumatore. Eppure molte prime stampanti domestiche si sono rivelate care, molte compatte seminuove si sono inceppate dopo 3000 scatti senza più avere garanzia di essere riparate, molte foto che si credevano salvate su qualche supporto "indelebile" si sono perse per sempre a blocchi di 100 o mille e allora qualcuno si è sentito preso in giro, giustamente, dal marketing aggressivo che impone la moda digitale. Secondo me è cruciale che si continuino a produrre fotocamere analogiche, magari in numero limitato, ma costante, per consentire operatività  piena a chi volesse usare questo medium, la pellicola, certamente valido per molte applicazioni attuali. A me preoccupa anche il fatto che gli scanner domestici a pellicola non siano facilmente disponibili sul mercato. Praticamente solo Nikon, che sembra comunque intenzionata a lasciarli da parte. Canon non ci crede più. Minolta è sparita e Sony è più interessata al digitale Alfa che agli scanner. Peccato perché con il 5400 II si erano raggiunti risultati qualitativamente molto elevati e Sony avrebbe potuto riprendere il know -how Minolta per aggredire Imacon. Magari qualcuno si sveglierà  e capira che c'è ancora domanda di pellicola.

Inviato: 1/5/2007 16:09
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Re: pellicole scadute...

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Hai fatto un buon affare. Fossi in te ne cercherei altre di pellicole scadute (magari non da due anni), ma da qualche mese si. Usale subito o mettle in freezer ad ibernare. Vivranno ancora anni come frutta matura raccolta ed inscatolata!

Inviato: 1/5/2007 1:59
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Domanda Italiana e Mondiale di pellicola

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Teoricamente dovrebbero essere disponibili da qualche parte dei dati sulle dinamiche della domanda mondiale (e per l'Italia) nazionale di pellicola. Ma sembra che i dati, a seconda delle fonti siano estremamente discordanti. Sembra che In Italia nel 2005 siano stati venduti 38 milioni di rulli di pellicola, secondo Foto Idea. I dati del 2000 erano di circa 85 milioni di rulli venduti in Italia. Le usa e getta sono crollate molto negli ultimi tre anni. Reponses Photo l'anno scorso sosteneva che in Francia la domanda attesa per il 2006 era di circa 20 milioni di rulli e le proiezioni più negative facevano cadere dopo 5 anni i rulli a 12 milioni. Ogni tanto viene tirata fuori la solita storia di Hollywood che eserciterebbe una forte garanzia per la continuità  della pellicola, ma ci sono anche fattori non meno importanti, primo fra tutti la differenza dei tassi di crescita economica nei diversi paesi. In effetti un'inchiesta di Tutti Fotografi nel 2005 dichiarava che in uno stato africano era solo il fotografo del Presidente di questo stato a possedere una reflex digitale Nikon (non ricordo se Mali o Senegal). A Cuba invece si trova praticamente solo Kodak Tri-X o negativa colore cinese, per la verità  poco utilizzata. Ma se i cinesi cominciassero a produrre cloni della Canon 5d dei loro odiati vicini di casa, che succederebbe?

Inviato: 1/5/2007 1:53
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Re: Fuji annuncia la nuova Velvia 50 II

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Io veramente non ho neanche mai verificato l'interrruzione di disponibilità , vale a dire che trovo la vecchia velvia facilmente, non certo nel negozietto sotto casa, ma certamente a Milano non ricordo di averla vista mai sparire dagli scaffali dei grandi magazzini fotografici. Mi preoccupa piuttosto la scarsità  (relativa) di reperibilità  della Astia 100F. Mi risulta che in francia non sia in listino, una che lavora per la Fuji mi ha detto che volevano toglierla dal mercato perché aveva sempre meno mercato. Fuji avrebbe comunque potuto portare la RMS della Velvia a livello della Astia in sede di riformulazione della Velvia 50, sarebbe stata una buona occasione di imporsi in zona cesarini come l'ultimo baluardo dell'argentico di classe.

Inviato: 1/5/2007 1:25
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Re: scelta scanner

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Io eviterei i flatbed e mi dedicherei ad uno scanner dedicato alle pellicole. In fin dei conti fra un epson V750 e un Nikon Coolscan base (50) non corre una differenza così estrema in termini di esborso... e i risultati si vedono. Se ci fosse ancora in giro Minolta ti raccomanderei tutti i loro scanner recenti. Il 5400 II è un gioiellino. Me lo sono portato a casa per 700 euro e l'unico cruccio che ho è che non faccia anche il formato 120 , come ha già  detto qualche commentatore più esperto su Shutterbug. Con questo scanner ho scelto di rimanere in analogico un bel po' più a lungo, vista la straordinaria possibilità  di fare postproduzione con Photoshop e quindi operando in via ibrida analogico-digitale per ottenere stampe di ottima qualità . Con questo scanner arrivo a ottimi 50x70 in stampa a partire dalle DIA 35 mm a grana fine (ASTIA, E 100G o GX) che prima mi sarebbero costate una fortuna col CIBA. Comunque Nikon dovrebbe avere buoni prodotti. A questo punto occorre scegliere quanto si è disposti a spendere per la qualità .In ogni caso è meglio evitare scanner senza il digital ICE proposti a prezzi bassi.

Inviato: 19/4/2007 1:20
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Re: Che Dia mi consigliate?

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Discussione interessantissima.
Spesso per le DIA vado direttamente da Unionfotomarket di Milano, che è un grossista, ma è aperto anche a chi non ha partita IVA, semplice privato fotoamatore. In molti casi comunque basta acquistare sempre in pack (preferibilmente 5-10 rulli) per vedere condizioni proposte migliorare notevolmente. Purtroppo Kodak crede di fare la furba ed ha aumentato del 5-8% nel mese di marzo i prezzi di tutto il materiale sensibile (DIA e Negative). Io amo molto la Fuji Astia che è facilissima da scansionare e molto molto fine. Come si è detto spesso non appaga a prima vista la sua neutralità , ma è decisamente fedelissima nei toni dell'incarnato. In esterni amo molto la Kodak E 100GX che ha un aspetto più nitido delle altre emulsioni professionali, molto incisa e a grana finissima. In ombra è bella proprio perchè non chiude in azzurrino come avviene su Provia e Velvia 100F. Dovendo fotografare di sera, se non vuoi proprio proiettare, io rimarrei su negativa colore (800-1600 Iso) oppure andrei sulle negative BN come la Neopan 1600 o la bella TMAX 3200.La 3200 trattata bene è veramente artistica come resa

Inviato: 19/4/2007 1:05
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