Ciacciando nella rete, andando nel mio amatissimo sito della Magnum, mi sono imbattuto in questo lavoro di Alex Webb ospite tra un mese a Lucca. Che ne pensate? Speriamo che metta le vecchie foto appese a novembre che dite?

P.s. Maestrale aveva già  detto che era caduto in basso, quando l'anno scorso aveva fatto un lavoro sulla Amazzonia. Ma era molto meglio di questo. Ho come l'impressione che sia passato al digitale. Il lavoro sull'Amazzonia mi sembrava ancora in analogico e Dia.

Ecco il post:

http://todayspictures.slate.com/20081020/

Con questo non voglio dire che il digitale, peggiora i fotografi, ma lui che fa queste foto... Se le faccio io va bene ma lui!!

Il vero Alex Webb e le foto che sicuramente appenderà  a Lucca:

http://www.magnumphotos.com/Archive/C ... 7O3R1V0OB0&nm=Alex%20Webb

E' un lavoro che personalmente non mi dispiace affatto, anzi, mi piace parecchio.

Andrea

son d'accordo indio..
che gli e' successo???!!

Oggi è giornata di grandi accordi con Andrea...premetto che io non sono amante del reportage e di un certo genere di fotografia ma non mi dispiace affatto.
E che cavolo c'entra il fatto che è passato al digitale? magari ha solo cambiato marca di slip!

Mmmmmm, anche a me sembra un lavoro bruttino, se paragonato ai vecchi e splendidi lavori. Certo che il luogo in cui lo ha eseguito è molto diverso dagli altri del passato...non si puà pretendere di scattare capolavori in ogni luogo...se un posto è fotograficamente scadente e le occasioni non ci sono neppure lui puà inventarsi qualcosa.

Ho visto scatti piuttosto noiosetti eseguiti anche James nachtwey in alcune occasioni. Lui infatti è uno di quelli che mi piace di più perché è sempre in cerca di situazioni al limite, e dunque è più facile che trovi occasioni di foto spettacolari.

Cos'ha che non va questo lavoro di Webb?
Io lo trovo molto buono, ci porta uno sguardo su una certa fetta di un'America che si trova ad un bivio importante per la sua storia, uno sguardo che, dai soggetti alla tecnica di ripresa, mi pare tutto fuorché banale.

O si deve cercare la spettacolarità  a tutti i costi?

Fer

A me sembra un onesto lavoro.
E con onesto intendo che si é portato a casa il risultato, pubblicabile, guardabile, se ci fa un movie forse ancora meglio.
Dal punto di vista compositivo, di scelte delle inquadrature e cose del genere sta nella norma di un risultato che ci si aspetta da un professionista. Con un taglio decisamente documentativo, dove viene evitato un approccio interpretativo; almeno ad un primo livello di lettura...guardate le luci...non é andato a cercarsi tagli di luce particolari o quant'altro. E questo non é ne bene, ne male. E' semplicemente determinato da un approccio specifico, scelto credo sin dall'inizio o anche aggiustato in corso d'opera.
Sul piano narrativo, forse manca di qualcosa...sembrano immagini che trovano nella loro singola autonomia la propria ragion d'essere (documentare), più che in un racconto.
Ma, contraddicendomi, é anche vero che una loro "pasta", per i soggetti scelti danno l'idea di un luogo silenzioso, immobile, sospeso, un america un po diversa da alcune icone, e se così fosse diventa allora un lavoro interessante.
Bon, é bello cambiare idea.
bs
marco

ps. non ho letto nulla, ho solo guardato le immagini.

Non voglio dire che il lavoro non racconti qualcosa, come dici tu Fer. Ma lo fa male, le immagini non bastano a raccontare, non lo capisco senza un testo. Comunque mi sembra frettoloso e distaccato, vuoi mettere il lavoro che fece in passato sui messicani che trapassavano il confine con gli Stati Uniti, la foto con il cielo rosa nel campo e l'elicottero e i clandestini fermati dalla polizia è l'icona di quel lavoro! E poi Webb è un tipo che si fa coinvolgere dalla gente! Forse veramente il posto metteva a dura prova non solo lui ma molti fotografi!

Però ribadisco, come ha detto Mc Curry a Lucca: per il reportage adesso non ti danno più tutto quel tempo e quei soldi che avevi a disposizione un tempo, non ci puoi stare un anno, tre mesi per fare un ottimo lavoro!

Se lo trovo posterà il lavoro sull'Amazzonia così vedrete la differenza!

Trovo talmente fuori luogo paragonare lavori così diversi (è del tutto normale che cambiando tema si cambi anche stile e tecnica), che preferisco lasciar perdere...

Fer

Si capisce Samuel che quella è l'America diversa, forse anche lo Stato di Obama? Vedi le sole immagini non bastano, mi ha lasciato molta confusione! Dopo averlo guardato ieri sera, stamattina non mi ricordo il filo logico del suo lavoro!

Citazione:

Credo che Indio sia rimasto colpito proprio dal differente approccio che ha appunto causato un diverso tipo di foto. Non credo si debba cercare la "spettacolarità " a tutti i costi, ma è indubbiamente un lavoro che ha un diverso impatto estetico rispetto ai precedenti. D'altra parte si tratta di documentare le attuali presidenziali e neppure Harvey ha fatto faville.

Resto dell'idea che ho esposto all'inizio, ossia che spesso e volentieri scatti con un certo impatto estetico e di luce vengono più facili in situazioni di estremità  sociale o ambientale. Poi è chiaro che ci sono le eccezioni, ma gente (3 generazioni Magnum) come Capa, Gaumy o Nacthwey (ora Seven) a mia opinione hanno dato il meglio in certe situazioni.

Citazione:


A mio parere il giudizio di Samuel è molto obiettivo e corretto. Credo che in sostanza stiamo dicendo tutti la stessa cosa, ma Samuel è stato quello che ha espresso un giudizio più obiettivo ed equilibrato.

E' vero il giudizio di Samuel è il più equilibrato. Si tratta di un lavoro che alla fine si puà pubblicare ovviamente, ma esteticamente e stilisticamente non è eccelso. Non serve la spettacolarità  a tutti costi per realizzare un buon lavoro e nemmeno tanta tecnica. Però si puà dire che un reportage comunica e un altro che non comunica questo si! E per mio parere personale, il servizio di Webb ha bisogno di testo scritto, dopodiché si capirà  il perché di certe foto. Laddove una foto non arriva, interviene la scrittura.

A dire il vero alla fine ho aggiunto un altra cosa dicendo anche che mi stavo contraddicendo.
Certo che nemmeno io mi strappo le vesti, ma ha un suo che nel suo essere sottotono!
bs
marco

La lentezza e la diversità  di quella America che racconta Webb, secondo me si riassume nell'immagine di apertura. Il resto del suo lavoro, assomiglia a quella street photography che tanto oggi va di moda, ma che non dice niente se non geometria e forme; vada dunque la fotografia di strada, ma da uno come lui mi aspetto qualcosina di più!

Citazione:
Se ti ha lasciato molta confusione, forse è proprio perché è riuscito a far passare il clima d'incertezza che accompagna le elezioni in Ohio, lo stato in bilico per eccellenza... e probabilmente a noi quaggiù sfuggono molte sottili chiavi di lettura che per loro sono palesi.

Intendiamoci, nelle immagini di cui parli non ci vedo certo il miglior Webb, però devi anche pensare a qual'è il contesto nel quale sta lavorando: da bravo "gironzolatore" (nelle interviste si riferisce spesso al suo grande amore per il girovagare senza meta a caccia di indizi) se ne va a spasso con la macchina al collo per sviluppare il progetto Magnum's InSight America a parlare un po' con tutti, poveracci, middle class, lavoratori in genere, e a fine giornata posta le foto che ritiene indicative della situazione...

Certamente, non puoi paragonare la "qualità  fotografica" di "una" giornata di lavoro in giro per le strade di un quartiere residenziale in una piccola cittadina americana, con un progetto di ampio respiro da reporter duro e puro (e durato trent'anni) al fianco di messicani malconci e disperati che tentano a loro rischio di passare la frontiera e successivamente si scontrano con le difficoltà  dell'integrazione.

Direi anzi che il suo approccio diretto con la gente comune per il reportage in Ohio rende un buon servizio all'informazione americana "non ufficiale", considerato il marasma urlante delle tv di massa in un momento così delicato per gli equilibri mondiali...

Riguardo al digitale, direi che per quelli che sono i suoi scopi va benissimo: scatta jpeg e manda subito in redazione per la pubblicazione giornaliera...

Insomma, il buon Webb vattelo a vedere a Lucca (anzi: ci andiamo ), poi ne trarremo nuovi e più approfonditi spunti di discussione. Tra l'altro, a quel punto i giochi in USA saranno già  fatti (speriamo bene)...

Claudio

Citazione:

E' verissimo che bisogna considerare il contesto in cui un lavoro è stato fatto ed anche il suo scopo. Pensando che si tratta di un reportage documentaristico di un paio di giorni credo che sia un buon lavoro e che centri il suo obiettivo.

Citazione:

Credo che Marco abbia individuato il cuore del lavoro. In contrasto con l'America descritta dai media sempre più frenetica e schiava dei consumi, Webb rappresenta un'altra America ferma, immobile e con il fiato sospeso in attesa di scoprire quale piega prenderà  il proprio futuro.
E se Webb ha voluto rappresentare questo senso di tensione ed attesa, credo che ci sia pienamente riuscito.

Fabrizio