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IA e ritratto oggi. Un video da vedere. |
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Inviato: 12/12/2025 21:27
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: IA e ritratto oggi. Un video da vedere. |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Grazie della segnalazione. In realtà anche senza AI e quindi solo con LR e PS (o simili) si raggiungevano risultati di notevole artificiosità. Solo che AI lo fa in pochi secondi.
Quindi alla fine si potrebbe dire che il discrimine è il fattore tempo: 20 e più anni fa, chi si convertiva allo scatto in digitale e successiva post spesso affermava di farlo per la maggiore comodità (camera chiara vs camera oscura con quel che comporta) e soprattutto per la maggiore velocità nell’ ottenere l’immagine finita (anche se bisogna intendersi: alcune post per grandi campagne pubblicitarie e mostre di foto fine art richiedono ancora tante ore). Adesso l’ AI promette un ulteriore e decisivo passo avanti in fatto di immediatezza o quasi di realizzazione dell’immagine finita. Ma già in passato si era rilevato (e talora lamentato) che l’immagine su pellicola fosse una mistificazione della realtà. A loro volta i cultori dell’analogico spesso giudicano troppo artificiosi i risultati del digitale. Ed ora, davanti alla minaccia dell’ AI pure i fotografi digitali fanno - come l’autore del video - l’elogio dell’imperfezione. Ma sarei curioso di andare a cercare cosa affermasse e che estetica ricercasse anche solo 2-3 anni fa: magari ritratti assolutamente plasticosi o comunque molto lavorati in PS. Adesso mi dice “fa niente” se l’occhio non è perfettamente a fuoco. Chissà se lo pensava qualche tempo fa. Comunque, certo il ritratto dovrebbe essere cosa diversa rispetto ad un beauty o ad una foto di Moda: in questi ultimi ambiti ho pochi dubbi che l’ AI vincerà a mani basse.
Inviato: 13/12/2025 19:22
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: IA e ritratto oggi. Un video da vedere. |
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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A mio avviso, ora con l'AI siamo su un piano diverso rispetto alla vecchia diatriba analogico vs digitale. Prima il confronto era fra 2 tipi di fotografia. La fotografia la scattavi comunque ad una modella. Poi ci sta che col digitale potevi fare tutte le manipolazioni del mondo. Potevi rendere la Pina di Fantozzi come Elisabetta Canalis. Ma era comunque FOTOGRAFIA (almeno in partenza). Serviva una modella, un fotografo, una macchina fotografica. Con l'AI tiserve un fotografo e una modella? NO, basta un PC o smartphone e un'app...
Marco
Inviato: 13/12/2025 22:22
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: IA e ritratto oggi. Un video da vedere. |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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pamar5 ha scritto:
..Ma era comunque FOTOGRAFIA (almeno in partenza). Serviva una modella, un fotografo, una macchina fotografica. Con l'AI tiserve un fotografo e una modella? NO, basta un PC o smartphone e un'app... Marco Son passati ormai parecchi anni ed eravamo ancora su Fotoavventure. Cominciavano le diatribe analogico/digitale che ricordi. Ed all’epoca sostenevo che le possibilità di elaborazioni nel digitale (e la relativa facilità e velocità per ottenerle) avrebbe finito presto per distinguerlo dalla fotografia vera e propria (sebbene anch’essa manipolatoria della realtà) e spingerlo verso l’illustrazione: campo degnissimo ed interessante, ma diverso. La realtà ha poi superato la fantasia; ragione per cui sono solo parzialmente d’accordo con quanto dici. Certo l’ AI compie un salto enorme nella realizzazione, facendo addirittura a meno degli strumenti di ripresa… ma se invece ci soffermiamo a considerare ed a guardare al risultato finale, l’AI non fa che riproporre in forma riveduta e corretta e magari esasperata, quanto in questi anni è stato prodotto e proposto come modello. Il tanto tempo trascorso davanti ai monitor a cancellare imperfezioni del tutto naturali della pelle, capelli fuori posto, anche minimi disturbi della figura, ora si “vendicano” attraverso l’AI. Si fossero prodotte immagini più aderenti alla realtà individuale dei modelli (ma vale anche per i paesaggi) l’AI produrrebbe ora immagini assai diverse e magari neppure sarebbe venuto in mente di ricorrere a questa applicazione della AI se non ci fosse stata questa spinta enorme verso l’omogenizzazione dei risultati a scapitop della singola individualità. È pur vero che all’ AI puoi chiedere tanto il ritratto ideale della bellezza, quanto quello ideale della bruttezza e della vecchiezza; ma statisticamente penso lo facciano in pochi. Forse dalla fotografia ci si era già allontanati da tempo.
Inviato: Ieri alle 6:36
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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