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Re: Basta con i pigmenti, mi sono rotto.

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23/6/2022 9:20
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Pubblico le scansioni delle prove che ho fatto usando i protettivi, prove che non hanno nessun carattere di scientificità ma che servivano a me per capire quale protettivo usare e se funzionano.
Le stampe sono state esposte per 8 giornate in pieno sole con cielo sereno esposte a sud all’esterno di una controfinestra che ogni tanto ruotavo seguendo il sole, per circa 9 ore al giorno.
Quello che mi interessava era il grado di sbiadimento o di viraggio del colore delle parti non protette rispetto a quelle con il protettivo ma nelle due foto è meno evidente che sui colori puri. Sempre nelle foto, sulle scansioni si nota meno, anche dopo l'esposizione la parte non protetta ha un migliore contrasto di quella verniciata
Ho spruzzato i protettivi mascherando una parte della foto con un foglio di carta sovrapposto parzialmente su quelle di Venezia (confine con linea nera) e sui test colori puri con strisce di carta alternate (su qualcuna c’è qualche sbavatura perché non potevo incollare le strisce e la vernice nebulizzata passava sotto, comunque nelle parti che ho indicato con un “SI” c’è la vernice (sulla prima foto di Venezia l'ho dimenticato ma è a sinistra come l'altra foto di Venezia).
Ho usato 4 protettivi diversi (un quinto l’ho scartato subito per risultati disastrosi ed era un protettivo opaco per disegni a carboncino). Questi sono:

- Un noto protettivo indicato con H
- Una vernice lucida per belle arti
- Lacca per capelli
- Plastificante trasparente adatto anche per carta
Lo si desume dai titoli delle foto.

Riguardo al noto protettivo viene indicato l’uso con carte della stessa ditta, io ho usato per ora nei test carta RC Luster e carta double sided matt 230 F. Schoeller. Le foto di Venezia erano provini di stampa che ho fatto prima della stampa definitive quindi possono differire parecchio l’uno dall’altro e hanno tonalità che non hanno niente a che vedere con la versione finale venuta benissimo (cioè schifezze tanto per provare la nuova stampante) ma non era ciò che mi interessava.
La vernice lucida per belle arti è andata benissimo su una stampina 20x30 di carta glossy (era privata e non l’ho pubblicata) dando una superficie brillante e trasparente con un bel contrasto, bisogna prenderci la mano perché non faccia colature o non sia scarsa.
Vanno tutte bene sia su carta Luster che matte, la lacca pure ha dato una discreta protezione e non si è sfarinata dopo il trattamento subito) la differenza fra le altre e il plastificante è che questo ha un effetto un po’ opaco se guardato con una certa angolazione però dietro ad un vetro questo sparisce e non c’è comunque guardando la stampa senza vetro perpendicolarmente o quasi.
Quello che ho notato con tutte è che le tinte molto scure (ad esempio marrone scuro, verde scuro, grigio scuro ecc.) vengono ulteriormente scurite dalla vernice anche appena data, e bisogna tenerne conto osservando lo sbiadimento nelle zone non protette dopo il test, cioè sembra maggiore di ciò che è realmente).
La quantità di raggi UV che hanno avuto le stampe è stata altissima (ma anche il calore) e come considerazione finale, (dopo aver speso quasi 90 € di vernici), considerando che mai esporrò le stampe a simili condizioni estreme, penso che non userò nulla. Lo sbiadimento era ovvio ma non ci sono derive cromatiche e questo è importantissimo. Il test mi dice che le stampe non dureranno 150 anni senza sbiadire ma se tenute in una scatola o sotto vetro e isolate dall’aria, di sicuro qualche decina di anni perché la dose di UV era tale che avevo fatto delle annotazioni in penna sui bordi non protetti da spray e sono quasi scomparse.
Se si usano questi prodotti (salvo la lacca per capelli) è meglio usarli all’aperto e con una mascherina.



Allega:



jpg  H-Luster.jpg (536.43 KB)
2722_68566b3b247c4.jpg 1024X698 px

jpg  H-luster2.jpg (546.93 KB)
2722_68566b4a61f9f.jpg 1360X1024 px

jpg  H-Matte.jpg (278.96 KB)
2722_68566b5498a83.jpg 726X1024 px

jpg  Lacca-Luster.jpg (261.21 KB)
2722_68566b649d7a3.jpg 667X1024 px

jpg  Vernice-lucida- Luster.jpg (245.15 KB)
2722_68566b7cb7e5f.jpg 632X1024 px

jpg  Plastificante- Luster.jpg (548.08 KB)
2722_68566b85edb16.jpg 1024X696 px

Inviato: 21/6 10:21

Modificato da Pino su 21/6/2025 10:37:31
Modificato da Pino su 21/6/2025 10:48:43
Modificato da Pino su 21/6/2025 10:57:12
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Re: Basta con i pigmenti, mi sono rotto.

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23/6/2022 9:20
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Ho già detto che la verniciatura tende a scurire i colori (fenomeno più evidente sulle tinte scure) e mia moglie che si intende di pittura artistica dice che è un effetto noto anche sui quadri (metto qui un piccolo test appena verniciato e non esposto al sole), quindi se nei test esposti alla luce si guarda la differenza di questi con le zone non verniciate, la differenza sembra ancora più evidente perché si parte da un colore che verniciato è più scuro di quello non verniciato.
L’effetto più scuro su un campione appena verniciato e non espostolo si vede qui , tra l’altro è un ritaglio di un test di calibrazione a pigmenti sulla P-600 che avevo scartato (testina sporca), quindi lo scurimento non dipende da inchiostri Dye o Pigmenti. Nella realtà è più evidente che nella scansione.

Allega:



jpg  Scurimento.jpg (74.35 KB)
2722_6857c70b22606.jpg 640X269 px

Inviato: 22/6 11:04
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Re: Basta con i pigmenti, mi sono rotto.

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23/6/2022 9:20
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Un altro elemento che rende lo sbiadimento più evidente sui colori scuri è il fatto che questi assorbono molta più energia di quelli chiari, quindi non solo maggior assorbimento di raggi UV ma, essendo in questo caso non una semplice esposizione alla luce, ma al sole diretto, anche un notevole assorbimento di energia sotto forma di calore, elemento che contribuisce alla degradazione del colorante. Questo fenomeno si somma a quello (già accennato) per cui la verniciatura con protettivo scurisce (con maggiore o minore evidenza a seconda delle tonalità) le tinte per cui, nei test che ho fatto, la differenza fra parte protetta e non protetta è più evidente.
Il tutto è una ulteriore conferma di ciò che penso, cioè che le mie stampe non saranno mai esposte a condizioni simili, per cui l’effetto dei raggi UV sarà quasi nullo.

Ma c’è un altro fattore che provoca degrado, è l’Ozono.
Questo agisce sia direttamente come molecola di Ozono (O3), sia, in presenza di acqua, combinandosi e producendo radicali liberi (OH) che hanno una azione ancora più potente di quella della molecola di Ozono.
Questa azione ovviamente sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà l’umidità dell’ambiente in cui le stampe vengono conservate, quindi, riassumendo, la protezione dovrà essere sia dai raggi UV, che dall’aria e dalla umidità.
In questo è innegabile l’efficacia che può avere l’applicazione di uno spray protettivo che per stampe fino ad un A4 è abbastanza agevole, per dimensioni maggiori è più impegnativo.
L’alternativa è esporre solo con verniciatura oppure, come farò io (e già ho fatto con quelle a pigmenti), conservazione in scatole ben chiuse oppure esposte senza verniciatura sotto vetro con una buona chiusura sul retro della cornice con nastro adesivo fra la faesite e i bordi della cornice.
Dopo le prove fatte considero questi inchiostri della Epson sicuramente in grado di durare parecchio sia senza particolari precauzioni (in condizioni non estreme) sia, e assai di più, con le protezioni accennate.

Inviato: Ieri alle 10:42
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Re: Basta con i pigmenti, mi sono rotto.

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29/5/2009 11:05
Da Bologna
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Pino, La mia domanda è banale: a parte i problemi di inceppamento macchina e di durata risolvibili con le vernici protettive, hai mai affiancato la stessa identica foto stampata con dye e con i pigmenti? Che differenze visive hai notato? Non mi sembra di aver letto di questo confronto nei tuoi ben documentati test ma potrei essermelo perso,nel caso mi scuso in partenza e ti chiedo dove poterlo recuperare. Grazie mille ciao Oscar

Inviato: Ieri alle 17:10
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Re: Basta con i pigmenti, mi sono rotto.

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23/6/2022 9:20
Messaggi: 237
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Ciao Oscar, lo posso fare senz’altro però adesso mi guardo il Gran premio di Austria di F1 sperando che la Ferrari arrivi fra i primi 3 (non oso sperare nella vittoria), domani cerco di trovare una stampa non troppo grande (per poterla poi scansionare) fatta a suo tempo con pigmenti e la ristampo con i dye di questa stampante.

Inviato: Ieri alle 18:06
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