In realtà questo è un gesto che fanno spesso i gondolieri che con mirabile equilibrio riescono a correggere la traiettoria anche in spazi dove è impossibile manovrare.

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Mi hai fatto ricordare quando - avevo 10 o 11 anni - ero in barca con un adulto sul canal grande, poco prima dell'accademia, in una giornata di tempesta. Un gondoliere perse l'equilibrio per evitare una forte raffica di vento, proprio con un colpo di questo tipo, ma su una briccola, e finì in acqua. Il mio amico si avvicinò alla gondola sospinta dal vento e mi abbandonò sulla barca dicendomi di arrivare a riva e ormeggiare da qualche parte. Riuscii ad eseguire la manovra ma con uno sforzo psicologico che ancora ricordo: era la prima volta che mi trovavo a dover manovrare e c'era una vera e propria bufera in atto! Da allora, quando devo ormeggiare da qualche parte, però, cado nel ridicolo, perché faccio sempre la stessa manovra: mi porto avanti allineato, poi vado indietro sterzando, come parcheggiando un'automobile.