che un decentrabile e meglio ancora un banco ottico da sempre facciano questo lavoro è ovvio. meno scontato, forse, è che quel mondo a cavallo tra la riproduzione e la fotorestituzione architettonica: raddrizzamento, mosaicatura, ortorettifiche, texture planari per drape su modelli 3D, rilievi, riproduzione di opere d'arte ad altissima risoluzione ecc ecc siano il campo d'elite del digitale... +software adeguati.
qui non si parla solo di un banale decentramento della standarta anteriore per far venire "dritto" l'edificio,( a parte che i tempi di realizzazione sono relativamente rapidi...per lo scatto! ma poi sappiamo bene, sviluppo, controllo, 9 volte su 10 occorre comunque una scansione ecc ecc che rendono i tempi molto più lunghi).

oh naturalmente è solo la mia esperienza in questo ambito specifico, per il resto ...

Citazione:

Si, capisco, e conosco il settore per la parte architettonica: ormai è pieno di software che ti consentono di ottenere immagini corrette e raddrizzate partendo da immagini "storte", scorciate etc etc. Si basano sui principi della fotogrammetria e della geometria descrittiva, ma sinceramente riguardano poco la fotografia di architettura come la si intende nell'articolo del sito Silvestri. Ormai è possibile ottenere mostruosi file montando tante immagini separate, e quindi giganteschi lenzuoli che "fotocopiano" facciate intere di edifici... c'è gente che ha montato castelli di ponteggi davanti ad affreschi famosi e poi ne ha tratto riproduzioni incredibili etc etc.
Credo sia un ambito diverso da quello della fotografia di architettura, almeno nella sua concezione "classica" e tradizionale.
ciao
c

e io infatti mi riferivo a quelle situazioni che ho nominato.
ritornando a bomba nel momento in cui si è accennato allo
"stichare" ( neologismo non mio) si è entrati in una dimensione diversa, quella della fotografia-rilievo. tutto qui.

che sia un ambito diverso sono stato il primo a dirlo. sono architetto per formazione fotografo per passione.