Sergio scriveva....
Salve a tutti mi sono imbattuto in questo sito di fotografi paesaggisti.

Ora alcune cosiderazioni:
Immagini stupende, secondo me elaboarte tanto in PS (cosa che non so fare).

Situazioni di luce che raramente ho trovato durante le
mie escursioni (forse vivo in un posto sbagliato).

Secondo me,la foto di paesaggio, deve rappresentare il più
fedelmente possibile le condizioni ambientali, del
momento dello scatto. E' un'idea mia personale, vecchia, troppo
rigida, priva di fantasia? Ditemi un pò voi.

Oppure è solo invidia.

Nel vedere questi scatti, mi vien voglia di vendere tutto.

Dite la vostra.

Statemi bene. Sergio

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Ciao Sergio, se ti piace questo genere di fotografia ti porto in due o tre posti qui vicino a toglierti la voglia.
Però, l'Italia non è l'Africa, o la Scozia, e nemmeno come la Patagonia o il canada. La pulizia dell'aria e la qualità  della luce, il moto delle nuvole è diverso quindi alcuni scatti o te li vai a fare in quelle zone o non li avrai mai.

Senza considerare che potremmo anche partire insieme di buon'ora per andare a fotografare, dopo aver pianificato tutto e non semplicemente l'attrezzatura fotografica, il sentiero da fare, ma sopratutto il meteo, e tornare a casa a mani vuote.

Basta infatti un grado di differenza nell'aria non previsto dal meteo che l'alba o il tramonto saranno una delusione.
A volte una foschia ristagnante perchè il vento è entrato troppo bruscamente e troppo freddo rispetto alla valle ti spegne lo spettacolo, altre volte avviene il contrario, in certe occasioni il phoen che aspettavi per la luminosità  di un tramonto particolare non si fa vivo,...altre volte le nuvole non ci sono e lo scenario è colorato uniforme da apparire quasi piatto, altre volte capita che la bora che ulisce i nostri cieli al mattino entri con 1 ora di ritardo sull'alba,...ed è una pena aspettare per niente.

La statistica in questi casi vale 4 a 1, per dirla meglio su 5 levatacce, 5 percorrenze autostradali e spese connesse, camminate e colazioni saltate perchè il tempo non basta mai, 4 sono buttate e solo una ci regala un bello shooting.
Avrai una serie di scatti orizzontali e verticali di secondi diversi, come un fuoco artificiale cangiante che si evolve nell'arco di 8 o 25 minuti a seconda delle stagioni e che si tratti di alba o tramonto, durante il quale avrai il tempo per scattare in medio formato o digitale èer garantirti la pagnotta e ripagarti anche delle volte che starai a bocca asciutta e tenerti un paio di scatti buoni con la folding, posizionata preventivamente su un secondo cavalletto, con secondo flessibile con secondi filtri e con un unico obiettivo ( non pensare di poter cambiare focale durante un'alba nel momento topico ) puoi al massimo ( se sei veloce ) ricavare i classici 2 scatti orizzontali e verticali giuste per poterli piazzare a 2 committenti diversi giustificandoli con grandi arrampicate sugli specchi.

Non intendo smontarti quando aggiungo che fare certe operazioni in un tempo molto contenuto, a noi poveri mortali comporta errori grossolani: te ne cito alcuni così ridiamo insieme: estrarre di fretta lo chassis per girare il dorso della macchina e fare los catto orizzontale ed accorgersi di non avrlo chiuso con il suo volet, inserire lo chassis senza aver chiuso l'obiettivo e via dicendo...sbagliare l'esposizione,...o prenderla corretta ma dimenticare di rimontare il polar e così via

Così, per finire questa pappardella, devi "mettere preventivamente nello zaino":
tempo + soldi + conoscenza del posto + moglie comprensiva + capoufficio disponibile + malox ( serve per lo stomaco quando le cose vanno storte...) ed alla fine le pellicole buone e le lenti di qualità , ma queste vengono solo alla fine della catena.

Venendo al link che hai postato, conosco la produzione di Cameron ( che fra l'altro utilizza una "magnifica" pentax67 ) e piace anche a me: e mi chiedo chi di noi resterebbe impassibile davanti ad un lago che riflette nuvole infuocate fra il blu sera e l'arancio scuro ?
Lasciamo perdere fotografo o no, mettiamo da parte che sia paesaggista o no, sono momenti dove la luce è padrona e ammanta di colori quanto è visibile, con la sua tipica dominante, puà sempre venire bene, persino per gli amanti del bianco e nero, perchè il contrasto controllato di quelle condizioni è uno dei più piacevoli.
Ma alla lunga, questo genere di foto ( ed ora parlo solo delle mie ) valgono solo per i magnifici colori e gli sforzi tecnici profusi che al pari del ritornello di una bella canzone ti stordisce d'impatto con la sua bellezza, consumi il disco per i primi 3 giorni e poi non lo riascolterai più, perchè in poco tempo lo hai assimilato e digerito.

Concordo con chi osservava, che in alcune foto di Cameron semmai disturba la forzatura imposta dal post processing ma mi domando continuamente quanto sia difficile dosare tanta potenzialità , e se non sia proprio dell'uomo pensare persino di "migliorare la scena" che madre natura ci ha offerto !


OT per Samuel....sono lusingato della tua considerazione

Un grazie a tutti x i vostri preziosi interventi.

Sergio