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Qualità: Frank vs Adams
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Ciao a tutti,

Leggendo un post sul blog "Lo specchio incerto" relativo al cinquanternario della pubblicazione del libro "The Americans" di Robert Frank mi ha colpito una dichiarazione di Elliot Erwitt che riporto da wikipedia:

"Quality doesn't mean deep blacks and whatever tonal range. That's not quality, that's a kind of quality. The pictures of Robert Frank might strike someone as being sloppy - the tone range isn't right and things like that - but they're far superior to the pictures of Ansel Adams with regard to quality, because the quality of Ansel Adams, if I may say so, is essentially the quality of a postcard. But the quality of Robert Frank is a quality that has something to do with what he's doing, what his mind is. It's not balancing out the sky to the sand and so forth. It's got to do with intention."

Che per chi non conosce l'inglese suonerebbe più o meno così:

"Qualità  non vuol dire neri profondi ed estensione tonale. Questa non è qualità , questa è un tipo di qualità . Le immagini di Robert Frank possono apparire a qualcuno come sciatte - l'estensione tonale non è giusta e cose del genere - ma esse sono di molto superiori alle immagini di Ansel Adams per quello che riguarda la qualità , perchè la qualità  di Ansel Adams, se posso dirlo, è essenzialmente la qualità  di una cartolina. Ma la qualità  di Robert Frank è una qualità  che ha a che fare con quello che sta facendo, con la sua mente. Non si tratta di come bilanciare cielo e sabbia e così via. Essa ha a che fare con le intenzioni."

Una dichiarazione del genere potrebbe scatenare un putiferio fra i sostenitori di Robet Frank e quelli di Ansel Adams, soprattutto al giorno d'oggi in cui sembra che se non ci si schieri e non si tifi non si è contenti.

Personalmente credo che siano semplicemente due modi diversi di approcciare ed intendere la fotografia, ma entrambi con una loro dignità  e nel caso di questi due autori di altissima qualità  (anche se di tipo diverso). Quello che mi chiedo è se la qualità  di Ansel Adams e quella di Robert Frank possano trovare un punto d'incontro o se come penso siano intrinsecamente contrapposte.
Voi cosa ne pensate ?

Ciao,

Fabrizio

Inviato: 22/5/2008 10:41
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Re: Qualità: Frank vs Adams
Utente non più registrato
Anche Elliot Erwitt ha il diritto di sostenere la dose di mediocri banalità  che gli spettano in quanto essere umano

Inviato: 22/5/2008 10:55
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Come dice anche Manis, sono due grandissimi fotografi. Dimostrano che la fotografia non é una sola, ma ha molteplici facce, anche profondamente diverse, come approccio mentale, tecnica, tecnologia. Questa é la fortuna della fotografia, di apparire con modi ed estetiche diverse.
Strano quello che dice Erwitt, perchè é palese che anche le fotografie di Adams hanno a che fare con la sua mente e le cartoline sono tutt'altra cosa.
Non credo che ci siano cose che fanno avvicinare i due fotografi, e, personalmente, non ne vedo la necessità , proprio in virtù delle differenze che vanno, come in molti casi, riconosciute. Di simile hanno che sono due grandi interpreti capaci di dare conto delle loro visioni del mondo.
bs
marco



Inviato: 22/5/2008 11:16
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

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Re: Qualità: Frank vs Adams
Utente non più registrato
rimango stupefatto di come Erwitt possa aver fatto un'affermazione del genere.
di solito uno che mastica fotografia non si sognerebbe mai di fare classifiche,oltretutto improponibili come in questo caso,ma di considerare sempre e solo l'approccio alla fotografia dell'artista e se casomai e' riuscito nell'intento.
E nel caso di Frank ed Adams la cosa non va' neanche messa in discussione visto che nei loro rispettivi campi soono dei maestri assoluti.



Inviato: 22/5/2008 11:36
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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28/3/2007 16:40
Da nord Sardegna
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Citazione:

samuel ha scritto:
Strano quello che dice Erwitt, perchè é palese che anche le fotografie di Adams hanno a che fare con la sua mente e le cartoline sono tutt'altra cosa.
Non credo che ci siano cose che fanno avvicinare i due fotografi, e, personalmente, non ne vedo la necessità , proprio in virtù delle differenze che vanno, come in molti casi, riconosciute. Di simile hanno che sono due grandi interpreti capaci di dare conto delle loro visioni del mondo.

Da come l'ho sentito esprimersi in una conferenza a Firenze, il buon Elliott sembra a volte un bambino dispettoso e burlone che si diverte un mondo a rilasciare dichiarazioni provocatorie per vedere l'effetto che fa: ironico nella vita come nella fotografia... offre insomma un serio spunto di discussione (interessante) in quel suo caratteristico modo un po' canzonatorio. Va comunque detto che lo stile di Erwitt, spiritoso e agile, talvolta caricaturale, sembra oggettivamente molto distante dalla silenziosa solennità  delle immagini di Adams.

Aggiungerei che con Erwitt contiamo già  tre stili differenti, tutti ben riconoscibili... e tutti e tre che rappresentano dei validi punti di riferimento.

In pittura, nell'Ottocento, i preraffaelliti contestarono apertamente il Raffaello maturo e tutto ciò che ne seguì, ma questa posizione critica li portà ad elaborare e perfezionare uno stile comunque valido e personale... analogamente, gli impressionisti nacquero in forte contrapposizione con i tanti pittori accademici parigini (tecnicamente mostruosi) e da questo trassero la motivazione per svoltare...
Eppure le "accademie" sfornano ancora oggi i loro talenti (più o meno addomesticati)...

Per proseguire nel parallelismo con la pittura (con tutte le approssimazioni del caso) direi che Adams rappresenta bene l'accademismo fotografico, mentre Frank ed Erwitt sembrano invece più a caccia di "impressioni" fugaci...

Forse è proprio la tensione che si crea tra opposte visioni a produrre quell'humus necessario perché i nuovi germogli crescano... e diventino poi col tempo a loro volta dei vecchi totem da "sfidare"...

Claudio


Inviato: 22/5/2008 12:01
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Un ulteriore differenza tra i due, se proprio vogliamo, é il ruolo che hanno avuto nella storia della fotografia. Nel suo "accademismo fotografico", e qui concordo con Claudio, Adams ha portato ai massimi livelli una concezione estetica del paesaggio, aggiungendovi la filosofia dello zonale. Differentemente Frank rompe invece una tradizione nel reportage arrivata con Capa e HCB, ai massimi livelli di quell'approccio. Frank definisce una grammatica diversa nel linguaggio fotografico, o perlomeno di quella parte del linguaggio che é fatto di inquadrature. Basti pensare all'attenzione quasi maniacale di HCB verso al dimensione formale e a come invece Frank inizia a disequilibrare gli assetti formali dell'immagine. Molti reporter di oggi sono più figli di Frank piuttosto che di HCB (per quanto grande fosse).
Ed é in questa continuità  nella nostra contemporaneità  che Frank é più attuale di Adams, perchè, credo, più presente nei segni visivi della fotografia di oggi. Il paesaggio, così come viene interpretato oggi dai fotografi più affermati di questo genere é invece cosa un pò diversa da quello di Adams, o quantomeno ha visto affermarsi anche stili molto diversi. Il che non toglie nulla ad Adams che continua a rimanere se non il più grande, sicuramente uno dei più grandi interpreti del paesaggio.
Aggiungerei, piccola cosa personale, che per quanto ami fotografare da reporter, ieri all'interno di un laboratorio con alcuni allievi abbiamo fotografato rifacendosi agli insegnamenti dello zonale...dunque!!
bs
marco

Inviato: 22/5/2008 13:56
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Re: Qualità: Frank vs Adams
Utente non più registrato
Adams aveva anche uno scopo di preservare i grandi parchi e con la sua fotografia ha fatto molto per la cultura e la divulgazione del messaggio.
Frank invece ha avuto non pochi problemi alla presentazione del suo libro piu' famoso "the Americans" ,ha dovuto subire diversi attacchi non tanto per il suo taglio,quanto per i contenuti,offrire negli anni 50 la visione di un'America cosi' distante dagli stereotipi e dall'autocelebrazione tipica di quei tempi ad un popolo non capace di specchiarsi, e di far vedere anche l'altra faccia qualla meno patinata,decisamente era troppo per non vedersi perfino osteggiata la pubblicazione del libro.

un'altro libro che consiglio vivamente sempre di Frank e' :Black White and Things



scusate l'ortografia ma scrivo sempre troppo di fretta....

Inviato: 22/5/2008 15:14
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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20/5/2008 8:28
Da Venezia - Mestre
Messaggi: 102
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Elliot Erwitt si è sicuramente messo su una strada difficile e impervia: quella di definire la "qualità ".

Prima di lui ci avevano provato molti, il più suggestivo mi pare essere stato Pirsing con il suo "Lo Zen o l'arte della manutenzione della motocicletta", che fa capire cosa possa accadere a chi cerca di definire temi come questo.
Per chi non l'avesse fatto .... buona lettura e una sana ridimensionata al buon Elliot.
ciao

Inviato: 22/5/2008 16:48
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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27/5/2006 1:56
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ho sempre avuto una grande ammirazione per Erwitt, che considero uno dei migliori fotografi dei nostri tempi.
Nel caso specifico però mi pare che l'abbia detta grossa! Da un punto di vista puramente teorico le sue affermazioni circa la qualità  di una foto possono essere condivisibili: una perfetta scala tonale e una grande nitidezza non fanno automaticamente una foto di qualità .
Probabilmente ha tirato in ballo Adams per rafforzare il concetto, e non faccio fatica a credere, visto il suo approccio alla fotografia, che personalmente preferisca Frank ad Adams.
Dire però che le qualità  delle foto di Adams sono le qualità  delle cartoline è una sciocchezza, o un paradosso (e conoscendo l'ironia di Erwitt, non è da escludere). Spero che non lo creda veramente.
Se il suo intento era di fare scalpore e suscitare dibattiti, c'è riuscito!

Inviato: 22/5/2008 18:41
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Re: Qualità: Frank vs Adams
Utente non più registrato
Che Erwitt non habbia mai potuto soffrire Adams è cosa nota. Diversa invece la posizione di Frank e di Adams che erano amici, e si stimavano reciprocamente. Per altro lo stesso Adams è stato da sempre molto vicino ai grandi reporter specie se in difficoltà , curandosi delle sorti di questo e di quello, finanziariamente e professionalmente.
Ora Frank rappresenta una rottura rispetto al reportage classico. Contesto rispetto al quale però non citerei HCB, che di reporter vero aveva ben poco, mito a parte... ma penserei molto di più a W.E. Smith, lui si vero maestro indiscusso di tutti i reporter di questo secolo... almeno a dire di tutti i più famosi reporter del mondo che lo citano come sommo vate. Uomo grandioso sempre in difficoltà  economiche, stampatore eccezionale, che non aveva pari neppure con Adams, che infatti lo ammirava, e sovente, fino alla fine lo ha aiutato. Per altro sempre per dovere e completezza storica, la vera rivoluzione nel reportage non la opera Frank, fotografo eccezionale sotto moltissimi punti di vista, ma bensi William klein e ben due anni prima con in suo splendido lavoro su New York.
scrivo questo per dovere di informazione e per smentire in sostanza in pover Elliot che forse da qualche rancore era animato nel fare questa dichiarazione assai irrispettosa di Frank, che non si sarebbe mai scagliato contro Adams.

Inviato: 16/6/2008 21:42
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Re: Qualità: Frank vs Adams

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Concordo sulle precisazioni relative ad HCB e Klein, per quanto lo stesso HCB se non era proprio un reporter in senso stretto ha fatto tanto reportage, ad esempio il suo lavoro su Ghandi o sulla Cina. Su Klein, verissimo per quanto riguarda il lavoro su New York, basti pensare all'uso del grandangolo. Ma, penso, che Klein e Frank abbiano in se significative differenze dal punto di vista dell'approccio alla fotografia (di reportage, di street...o quant'altro) sebbene entrambi rappresentino due soglie dopo le quali la fotogafia é stata un altra cosa. Ma due soglie diverse.
Non concoscevo la natura dell'amicizia di tra Frank e Adams e da un lato mi fa piacere sapere che due fotografi così diversi fossero così legati.
grazie
bs
marco

Inviato: 17/6/2008 0:57
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Re: Qualità: Frank vs Adams
Utente non più registrato
Se siete interessati sia a Frank che a Klein che ad Adams, ho scritto in passato diversi articoli su di loro, che non mi costa nulla postare od inviare...... Sono in realtà  articoli per una storia delle fotografia dove curo alcune voci....... per altro ricchi di informazioni non proprio note sulla vita di queste grandi persone.
Comunque diciamo una cosa klein indirizza verso una precisa estesi della fotografia il lavoro di Frank più di quanto lo stesso Frank abbia ammesso e non c'è davvero nulla di male in questo. Il taglio di Fank è suo proprio, il suo talento indiscusso e la qualità  del suo atto della visone, meravigliosa.

Inviato: 18/6/2008 1:14
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Re: Qualità: Frank vs Adams

Iscritto il:
8/10/2006 17:44
Da Torino
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posta, posta...
su klein, sarà  l'ora ma non ho capito il discorso, nel senso che il lavoro di klein indirizza quello di frank? se puoi rispiegarlo...ripeto sarà  il sonno che ormai é arrivato!!
Se però così fosse, come giustamente dici, non c'è nulla di male, anche perchè mi sembra che frank mantenga una propria cifra, come d'altra parte sottolinei. Rileggendo forse ho capito...però vado a letto
grazie dei prossimi post...
bs
marco

Inviato: 18/6/2008 1:50
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