Salve a tutti.

Come ho avuto modo di dire a Roberto e Stefano durante il workshop in Utah, ritengo che le conclusioni cui giunge l'autore dell'articolo "canon 17 - 40 vs Kit" siano quantomeno "ingenerose" nei confronti del vetro "L".

Non pretendo di fornire, qui, riscontri oggettivi - anche perche' non ho cognizioni tali da avventurarmi in disquisizioni tecniche - ma vorrei sottolineare come, avendo posseduto a piu' riprese il 17 - 40 (che ho utilizzato, proficuamente, anche in Utah), abbia potuto apprezzarne le qualita'.

Certo, l'obbiettivo non e' esente da pecche (una su tutte: il trattamento antiflare e' assolutamente insufficiente), ma non credo sia "disastroso" a tal punto da poterlo paragonare, addirittura, al 18 - 55 "kit". Un po' di distorsione prospettica alla minima focale e una certa "morbidezza" ai bordi ritengo siano difetti tutto sommato "fisiologici" per un grandangolo spinto.

Avendo posseduto anche il 16 - 35 I, posso affermare con cognizione di causa che, almeno in certe condizioni di luce e di ripresa, il 17 - 40 non e' affatto inferiore per incisione e gamma tonale restituita .....

Mi piacerebbe leggere qualche parere in proposito .....

Ciao

Anto

Ooops ... ho aperto un nuovo thread nella sezione sbagliata .. Perdonatemi, sono nuovo del forum ....

Nessun problema, l'ho spostata nella sezione giusta.

Marco

Ciao Antonino, sono io l'"autore" in questione
Lungi da me il voler sminuire il 17-40 L che e' l'obiettivo che mi porto sempre dietro sulla 20D - all'epoca sulla 300D -, che mi ha dato un sacco di soddisfazioni (tra l'altro anche al precedente Workshop in Arizona) e che ho sempre consigliato, anche in varie discussioni qui su Fotoavventure, come lente di default sulle Canon APS.

La recensione tendeva piuttosto a rivalutare l'obiettivo del kit, che in alcuni ambiti veniva strapazzato ed etichettato come "fondo di bottiglia", il che, dalle prove effettuate, non risultava affatto.

Certo,alla fine avevo specificato che dal test - peraltro molto elementare - di un singolo esemplare non si potevano trarre conclusioni generali. Ovvero puo' darsi benissimo che il mio esemplare di 18-55 fosse particolarmente buono rispetto ad altri circolanti, data la categoria economica (che sicuramente influisce sulla qualita' minima garantita del prodotto).

Comunque la mia intenzione era soprattutto invitare i potenziali acquirenti della 300D (all'epoca la "new sensation") a non avere pregiudizi su quell'obiettivo, e ad acquistarlo tranquillamente in kit, data anche la spesa esigua, lasciando magari a una valutazione successiva se fare un investimento su un obiettivo superiore quale il 17-40L

PS
Oltre a tanti pregi, restano comunque un paio di difetti a carico del 17-40, che vanno annotati.
1) La distorsione sferica alle focali piu' corte, che ne limita l'utilizzo per architettura su APS-C (ok invece il paesaggio)
2) La copertura insufficiente sul full frame, sempre alle focali corte (sotto 20mm), che si traduce in una visibile perdita di risoluzione agli angoli del fotogramma.

PPS
Dai 20 ai 35 mm (piu' o meno) il 17-40 ha un comportamento quasi ideale, sia su APS-C che su FF, fatto salvo un pelino di aberrazione cromatica, che mi sembra inevitabile dato che stiamo parlando di uno zoom ultragrandangolare dal costo non stratosferico..

Ciao.

Grazie per la risposta, esauriente e chiara.

Ora meglio comprendo il "senso" del tuo articolo.

Per quanto concerne la "morbidezza" agli angoli del fotogramma, nel ribadire che ritengo la cosa "fisiologica" alla minima focale, non posso che essere d'accordo con quanto sostieni, soprattutto tenendo conto del fatto che il 17 - 40 e' nato per fotocamere analogiche e quindi la progettazione dei gruppi ottici non e' stata ottimizzata in funzione delle diverse esigenze di "perpendicolarita'" della luce rispetto ad piano di messa a fuoco costituito da un sensore.

Grazie ancora.

Anto