Un piccolo borgo silenzioso nascosto tra le colline che seguono la valle dell'Arno nel suo tratto iniziale, la magia di una escursione tra le pietre silenziose e la solitudine assoluta, beh, quasi assoluta )

http://www.freevax.it/TOSCANA/Borro.htm

Ciao,
il paese e' accattivante con le sue stradine antiche, pero' lo hai fatto apparire un po' tetro o perlomentno triste, e meno male che non ci sara' un cane ma almeno un gatto si. Anch'io ho un po' il tuo problema quando vado di notte in questi paesini, per ora in avanscoperta, pero' secondo me l'elemento umano e' importante. Da' la sensazione della vita che continua, della trasformazione nella continuita' immobile del paese. Girando per questi paesi ho notato che circolano splendide ragazzine eleganti e truccate, che dalle finestre esce la musica di pianoforti e violoncelli, che tra le vecchiette che incontro ce ne sono in grado di darmi pappa e cena anche sull'uso della macchina fotografica. I paesi sono gli stessi, ma c'e' stato un cambiamento generazionale. Un po' la televisione, un po' la scuola ( oggi tutti i giovani ci vanno fino alle superiori ) e soprattutto la fuga dalla citta' in cerca di posti tranquilli ha in parte rivoluzionato la popolazione. E la cura dei paesi rispecchia l'orgoglio e l'amore dei residenti che non si sentono piu' degli emarginati ma dei privilegiati nonostante le minuscole stanze e le scale ripidissime e strette.
Tu parli di maschera, ma i paesi non la portano affatto, non sono i figuranti, ingegneri e dottori, che si spogliano e mettono le armature per ingannare il turista. Questi paesi sono reali, sono uguali a se' stessi, funzionali alla loro storia. Per entrarne in sintonia bisogna carpirne i loro segreti che son fatti di piccoli accorgimenti per la difesa e la sopravvivenza al freddo e alla fame. Sono questi gli elementi da mettere in evidenza, e non e' facile indovinarli senza approfondire le giustificazioni dell'edilizia medioevale.
E poi, ma e' questione di gusti, i campanili e i muri delle case che pendono.... Secondo me la verticalita' nobilita le immagini.
E gli scatti sempre o quasi al centro della strada fa apparire tutte gli scorci piu' o meno uguali.
Ho detto tutto il male possibile.....
So che non e' facile lavorare di notte, a criticare si fa presto, ma ho cercato di proporti delle riflessioni che ho fatto dopo avere visto le mie di foto, che tranme la verticalita' dei muri ( in questo cerco di non transigere, salvo voler esaltare l'altezza di qualche costruzione ) assomigliavano un po' a quelle che hai presentato tu.
E' uno spunto che ho voluto offrirti per proporti un nuovo o diverso punto di osservazione.


Continua, a me i paesini di un tempo piacciono immensamente.
Ciao,
Renzo

Concordo su tutto, parola per parola!

Claudio

.Citazione:

Le tue crtiche sono giustissime e ben espresse come le tue argomentazioni, serviranno a migliorare i prossimi scatti, grazie
Solo sul concetto di maschera non sono daccordo ma solo perchè forse non ho espresso bene il mio pensiero, la metafora della Maschera non e' rivolta a tutti i borghi medievali, ma in modo preciso a quel borgo e a tutti quelli che non sono più autentici dato che il restauro effettuato ha voluto più soddisfare la immagianzione di un turista straniero che la effettiva fedeltà  storica.
Il Borro era "vero" fino al giorno in cui e' stato trasformato in un residence da sogno, adesso sembra un pò finto come del resto tanti piccoli paesi e castelli in Toscana.
E non fraintendetemi, meglio cosi che lasciati alla incuria e degradazione che la gestione pubblica di solito concede.

Ma Il Borro non era quel borgo "comprato" da qualche multinazionale del vino? Se non erro apparve nel bel film "Mondovino", ci abitavano due giornalisti americani di Wine Spectator o giù di lì, che se la godevano allegramente fra abiti di Ferragamo e Ornellaia a go-go
Forse ricordo male, im sorry!

Citazione:

Non so se e' quello del film, comunque e' di proprietà  dei Ferragamo e produce anche un buon vino omonimo:
http://www.ilborro.it/

Ciao,
allora avevi rgione tu, ha proprio una maschera.
In effetti forse l'hanno mascherato a meta' non riproponendo certi strumenti che si trovano tuttora attaccati alle pareti delle case, probabilmente inutili in paesi dove si puo' entrare liberamente con le auto ma indispensabili in quelli le cui stradine strette, tortuose e ripide ne rendono proibitivo l'accesso. Parlo delle scale di legno, lunghissime, al limite del suicidio, che nei paesi che frequento io si trovano attaccate, per proteggerle dalle intemperie, sotto ai lunghi tunnel che si snodano sotto le abitazioni. E poi tanti altri accessori, come i forni per il pane all'aperto, quasi sempre diroccati, pille per l'acqua in pietra, vetusti scuretti per le piccolissime finestre, insomma tante testimonianze che riportano alla poverta' di un tempo ma anche alla funzionalita' delle cose semplici.
Purtroppo certi restauri sono come la rigaglia d'oggi, ripulita con la calce, che senza dubbio sara' piu' asettica di quando si faceva col bruschino, ma non sa piu' di niente....
Ciao, se vuoi qualche paesino autentico devi venire dalle mie parti, oppure andare in Garfagnana e Lunigiana.
Ne conosco uno dove lasciano ancora la porta ( l'uscio ) aperta o al massimo con la chiave inserita. Non ti dico dove altrimenti potrebbe esserci chi ne aprofitta...
Ciao,
Renzo