Ciao,
posto qui questa mia, ma e' una location difficile da poter raggiungere.
Un paio di anni fa, come fotografo dell'IRSA, un Istituto che si occupa di ricerche storiche e archeologiche, sono stato chiamato a fotografare in una fortezza un pertugio al quale si accede attraverso una botola ed e' nella quasi totale oscurita' tranne una flebile luce che arriva da una feritoia che e' al livello del fossato. Era stato scoperto per caso durante l'esplorazione che i mebri dell'IRSA stavano facendo nella fortezza di S. Barbara nella mia citta' alla ricerca di cunicoli nascosti.
La sorpresa e' stata nel trovare una scritta incisa nei durissimi mattoni invetriati della vecchia cinta di mura. Era un urlo d'amore alla madre, una firma e una data.
Il nome e la data avevano subito ricondotto ad Alvaro, un giovane di 22 anni fucilato in fortezza durante l'ultima guerra e tenuto nascosto in quel buco l'ultima notte insieme ad altri sfortunati giovani.
Questo e' il buco, ed il filo spinato arrugginito e ricoperto di muffa bianca che si vede nella foto ne celava l'ingresso sotto una tavola in un buio voltone della fortezza.


E' questa e' la scritta, piu' profonda all'inizio e poi piu' superficiale, forse per la stanchezza o per il tempo che scorreva veloce.
A MIA
MAMMA
TI VOGLIO
BENE



e forse questo e' l'attrezzo che e' servito da scalpello, non si sa, ma era alla base del muro.


Quanta tristezza, morire a 22 anni e per mano di concittadini....
Ciao,
Renzo