E finalmente ecco anche le immagini di Amsterdam, che sono poche, avendo avuto solo una mattina a spasso per scattare.

Metto qui quella che mi piace di piu':



Un'ultima risposta per Jekoz, sulle panoramiche: ho fatto anche foto al Canyon col grandangolo (17 * 1.6 sulla 300D..) ma non le ho trovate soddisfacenti, dovrei quantomeno ritagliarle. Non ho invece fatto prove di composizione di piu' scatti, in definitiva non sono cosi' appassionato di panoramiche, anche se almeno una volta per esercizio sarebbe utile che mi ci cimentassi.

Grazie ancora a tutti dell'attenzione e dei commenti. Mi spiace che alla fine di foto di paesaggio ne ho fatte davvero pochine, ma ci saranno altre occasioni. La voglia di tornare alla Hawaii e' fortissima (chi ha orecchie per intendere...), forse se ne riparla gia' a Settembre, e stavolta saranno i vulcani di Big Island il centro di gravita' del giro.

Sempre Primo!!!

Anche secondo me la migliore e' quella che hai postato qui......ovviamente in questo caso non mi sbilancio troppo in quanto, come ormai sapete, i miei soggetti preferiti non sono i paesaggi urbani ma la natura.
Una domanda, le foto sulle "case sghembe" sono cosi' perche' realmente tali o a causa di particolari effetti ottici da lente?
Sono stato ad Amsterdam ma ho visto solo l'aeroporto.

Cmq, complimenti per il modo con cui componi le foto.....si vede che sono sempre inquadrature cercate e curate.

Altra domandina scema......per considerare degne di nota le 6 foto che hai pubblicato quante altre sono state scattate e poi scartate? Cosi' per avere un raffronto con i miei numeri......

Ciaooo

Sempre secondo!!!

Si, anche a me piace molto quella che hai postato sul forum, a cui però aggiungerei anche Casa battello 2: l'immagine non ha un vero centro d'attenzione e quindi, apparentemente, potrebbe essere considerata "confusa", però è un periodo che io e Cristina ci trastulliamo con l'idea dell'abolizione del soggetto attraverso la dispersione dei centri di attenzione visiva, e trovo la tua foto molto vicina a questo tipo di sensibilità ...

Sempre primo, sempre secondo, ed io sempre vi rispondo (per chi non lo sapesse sono anche un Eccelso Poeta )

Jekoz : domande per nulla sceme.
Per quanto riguarda le case, sono senz'altro sghembe di suo. Diciamo pero' che nella prima inquadratura ha forse contribuito anche il TS-E sovracorretto e non drittissimo, ma la forzatura, sostanzialmente involontaria e indotta dal contesto sghembo, secondo me non guasta in questo caso.
Per chi non lo sapesse, ad Amsterdam molte case sui canali, essendo strette strette, hanno scale interne molto verticali e inadatte ai traslochi. Per portare su agevolmente il mobilio le facciate sono inclinate in avanti ed hanno un rostro un cima, dove agganciare le carrucole. Una soluzione 'navale', mi viene da pensare.
Sulla percentuale di foto 'buone', quelle di Amsterdam sono pressappoco 1/10 sul totale degli scatti effettuati. Nel complesso del viaggio ne ho selezionate per il sito circa 1/20 (36 su quasi 800 scatti). Per il mio album-ricordo, saranno almeno il doppio (li' ci vuole per lo meno un filo conduttore, e certi aspetti preferisco comunque documentarli anche se alcune immagini non sono memorabili).
Sempre tantissime grazie della tua attenzione.

Marco: il concetto di soggetto, o 'centro' dell'immagine e' infatti qualcosa su cui sto cominciando a lavorare.
Ho cercato di realizzare qualche immagine dove ci fossero delle 'quinte' e/o dei soggetti 'distribuiti'. Quella che ho riportato sul forum e' un esempio abbastanza strutturato, col giardinetto in prima battuta, racchiuso dai parapetti blu, l'altro battello che si inserisce davanti ai palazzi su uno sfondo che e' soggetto a sua volta (queste per lo meno erano le mie intenzioni).
Anche l'altra foto di casa-battello va in questa direzione, ma le cose sono piu' sfumate e caotiche. Un soggetto (che magari andrebbe fatto risaltare meglio) e' il metallo blu del battello coi cordami in primo piano, poi il fitto della vegetazione e di nuovo i palazzi in fondo (che purtroppo sono un po' 'bruciati'). C'erano altre immagini sempre composte con questo approccio in mente, ancora piu' destrutturate, e me le sono tenute per me... Anche il Canale 2, nel bene e nel male, manca di un soggetto (e' comunque l'immagine che mi soddisfa meno).
Tra le altre, ad es. quelle di Seattle, 'Downtown' presenta un insieme di soggetti alla pari senza un vero centro di interesse, ma con piccoli motivi di attenzione. In parte anche 'Skyline dal battello' e' della partita, con una quinta di persone in primo piano, uno stacco sull'acqua e una specie di 'cinema' di palazzi come sospesi su uno schermo (e un po' storti... diciamo che c'era il mare mosso... ).
Traffico a Stanley Park (Vancouver) e Faro di Kilauea (Kaua'i) si somigliano un po' come struttura, coi diversi soggetti scanditi dalla sfocatura selettiva del tele.
C'e' poi una delle foto che mi piacciono di piu' di tutto il viaggio, che mi sembra particolarmente riuscita anche in questa 'ottica' e cioe' Plumeria (Kaua'i). Li' il soggetto e' solo apparentemente ben definito, in realta' e' l'ambientazione sfocata sullo sfondo, con la foglia di palma in tralice da cui trapela la montagna tipicamente hawaiana, che la caratterizza veramente.

Vabbe', mi sa che mi sono preso troppo sul serio in questa chiacchierata, parte dei risultati sono anche generati dal caso e forse sto solo riscoprendo l'acqua calda, comunque non posso negare di stare agendo in base a una mia necessita' di ricerca, che e' senz'altro un'ottima cosa a prescindere dai risultati.

Grazie a galago per le risposte, vedo che come numeri siamo simili e la cosa mi conforta.

Citazione:

No no...continua pure....i risultati sono ottimi e le vostre discussioni sempre interessanti, ho appreso piu' in questo periodo di "forum" che in mesi e mesi di ricerche sul web e letture varie di NG spesso troppo dispersivi.
Se poi uniamo il tutto alla passione per l'Ovest Americano questo forum non puo' che essere il mio preferito in assoluto!!!!

CIaoo

PS: oggi sono tornato a "caccia" (pseudo-macro visto che non ho particolari obiettivi dedicati ) con la 300D e mi sembra sempre di scattare foto insignificatni.....quando rientro sul PC invece mi sorprendo dai dettagli che invece ho catturato....sara' merito del 6.3 Mpixel....boh....oppure devo abituarmi non avendo l'occhio allenato.

Cesare, ti ringrazio per i complimenti, sono molto molto graditi, credimi!!!, ancora più graditi se pensi che il forum lo "costruiamo" tutti insieme e quindi se il livello è così come dici tu il merito è di tutti, nessuno escluso ...

Raffaello, dalle cose che dici, e da come le dici, non penso che ci sia tanta casualità  nei tuoi risultati, anzi direi che sono frutto di una tensione di ricerca che ti fa onore, e non perchè ti trovi (questa volta si, casualmente!!) in sintonia con la ricerca che stiamo effettuando anche io e Cristina, ma perchè tu mi insegni che è solo attraverso la ricerca che si puà acquisire consapevolezza dei propri mezzi espressivi (tecnici e non) ed aprirsi così su nuovi mondi, svelare e scoperchiare, letteralmente, un "altrove", che magari all'inizio è tutto mentale e confusamente delineato, ma poi diventa potenza di visione...ed infatti, casualmente (ma mica tanto!!!), avevo menzionato anche Plumeria tra le mie preferite...quello che sta succedendo in questi giorni a Cesare relativamente alla macrofotografia, è esemplare da questo punto di vista.
Altra considerazione: troppo spesso riduciamo la fotografia ad un puro fatto tecnico, investiamo mesi a mandare a memoria una massa di informazioni su test, obiettivi, esposimetri, pellicole, sensori ccd, cmos, cip ciap sgneps, e ci dimentichiamo così che questo è solo uno dei due aspetti della fotografia, importantissimo intendiamoci!!, senza il quale la completa espressione delle nostre potenzialità  creative non sarebbe possibile, però è solo uno dei due aspetti della fotografia, l'altro è la composizione...ed allora ogni buon fotografo, o che aspiri ad essere tale, dovrebbe mandare a memoria, oltre ai manuali di tecnica, anche i libri di storia dell'arte, le monografie sui maggiori pittori, visitare le mostre ed i musei, sapere quali sono le pulsioni profonde che stanno agitando il panorama artistico dei suoi contemporanei, ma anche cosa ha infiammato gli artisti del passato, e poi ancora, ammirare le opere dei grandi fotografi, ricercandone poi le connessioni segrete con la pittura, la scultura, ma anche con la musica e la poesia, perchè c'è poco da fare, i segreti della composizione affondano le loro radici lì, attingono da questi mondi la loro linfa vitale...altrimenti è come se ci mancasse qualcosa, si è condannati ad un part time intellettuale che ci impedisce di raggiungere la pienezza espressiva in questo strano, ma eccitante!!, ibrido di tecnologia e arte che chiamano fotografia...

Marco, il tuo discorso cosi' appassionato merita una sosta ("vaut un detour", come dice la Michelin) e una risposta.

Come ho gia' affermato su altri post, mi considero in una fase di apprendistato, uno studente di fotografia (nonostante l'eta'..).
Per me e' fondamentale tutta la parte tecnica/tecnologica (a parte il fatto che mi acchiappa..), cosi' come un musicista deve fare scale e esercizi, o un pittore esercitarsi con le varie tecniche, per essere poi in grado di utilizzare il mezzo al meglio.
Ed e' quello che sto facendo, nei limiti del mio tempo libero e delle mie energie mentali mi impegno con soggetti di tipo diverso, dallo still life, all'architettura, alla natura, ritratto, spettacoli e quantaltro, cercando di sfruttare a fondo l'attrezzatura, sempre cercando un risultato tecnicamente buono e 'professionale', ovvero ripetibile.

Pero' a un certo momento oppla', spuntano i dentini e la voglia di mordere, ovvero si avverte la necessita' di intraprendere una strada propria. Allora a maggior ragione, come dici tu, occorre studiare, documentarsi, confrontarsi, perche' le insidie sono molteplici: fare - peggio - cose gia' fatte da altri, perdersi in esercizi velleitari che capiamo solo noi, sedersi sugli allori di un qualche piccolo risultato. E comunque l'opera degli altri e' sempre sorgente di ispirazione, idee, spunti, a volte perfino un certo spirito di competizione aiuta a crescere.

Ecco fatto, ho ridetto piu' confusamente quello che avevi gia' esaurientemente esposto prima. L'unica cosa in piu' che ho da aggiungere, e' che sono particolarmente contento di avvertire tensione in quello che sto facendo. Arrivati 'nel mezzo del cammin' come sono io, la 'selva oscura' che si deve superare e' proprio quella dell'indifferenza e dell'apatia.

PS
in quanto a Ovest Americano a questo punto mi sa che vi ho battuti tutti, essendo stato sull'isola piu' a Ovest delle Hawaii (messaggio in codice per Cristina, se e' in ascolto..)

Sono in ascolto, sono in ascolto, e vi ho ammirato veramente tantissimooooo!!!!!!!
Siete stati due grandi: vacanza alle Hawaii, matrimonio super romantico, foto magnifiche, ti dico solo che ho subito chiesto a Marco di fare altrettanto, lui come al solito ha nichiato ma non perdo la speranza...anzi, sai che questa cosa dell'isola a ovest che più a ovest non si puà è proprio una genialata, adesso provo subito a vedere se funziona con Marco, effettivamente lui "capisce", o fa finta di capire, solo poche e limitate parole: ovest, per l'appunto, meglio poi se abbinato alla parola sud; deserto e canyon...alle Hawaii ne abbiamo almeno due su quattro: Ovest e canyon ...

Per tornare un pò all'argomento composizione, ho appena terminato di leggere alcune pagine di un libro magnifico, Interviste a Bacon di David Sylvester, una serie di interviste a quello che io e Marco consideriamo uno dei più grandi pittori del '900, e c'è una frase che mi ha molto colpito, ve la riporto integralmente:

"Non so che farmene di un realismo illustrativo, ma voglio invece realizzare un realismo che scaturisca dall'invenzione di un modo effettivamente nuovo di bloccare la realtà  in qualcosa di completamente arbitrario e artificiale, ma che abbia anche in sè il senso della inevitabilità ".

Là  dove in una intervista precedente aveva cercato di descrivere il procedimento in questo modo:

"Sto lavorando ad un dipinto che, per quanto artificiale esso sia, sarà  come un'onda che si infrange sulla riva. Devo riuscire a portarlo abbastanza lontano dall'essere una ennesima immagine illustrativa, devo innalzare, per così dire, la spiaggia e l'onda, quasi a ritagliarla come un frammento e innalzarla all'interno dell'intera immagine in modo tale che appaia altamente artificiale, eppure molto più reale che se fosse un dipinto illustrativo del mare che si infrange sulla spiaggia".

Io e Marco siamo convinti che quello che dice Bacon sia assolutamente applicabile alla fotografia ed è in questa direzione, oltre che in quella dell'abolizione del soggetto, che si stanno concentrando i nostri sforzi...

Poi in realta' ieri mi e' venuto in mente che l'Alaska si spinge anche piu' a ovest di cosi', pero' non e' a sud e non ci sono canyon..

Il Canyon di Kauai magari non potra' competere con il Grand Canyon per magnificenza, pero' non e' mica male. Dalle mie foto non traspare, pero' ha gia' una vastita' e profondita' tali da togliere il fiato.

Poi, per qualcosa di davvero grandioso, ci sono i vulcani. Il Mauna Loa di Big Island ha un cratere di cinque chilometri di diametro e copre una superficie di oltre 5000 Kmq, oltre meta' dell'isola, veramente immenso.
Non so se la password 'vulcano' funziona altrettanto bene, a me da' i brividi..

Le parole di Bacon mi suggeriscono una possibile definizione di 'Arte' (Marco non me ne volere), cioe' una pulsione che sale dal profondo della psiche, la' dove c'e' la nostra essenza, e si concretizza in un'opera (guarda caso a me viene in mente proprio il paragone con il vulcano..)

Grazie poi dell'elogio per le foto, lo apprezzo tantissimo e lo prendo come incentivo, promettendo comunque di restare sempre coi piedi saldamente ancorati per terra..