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2 Utenti anonimi
Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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Grazie, Fernando. Dopo tanto teorizzare non volevo che Messer Galilei si rivoltasse troppo nella tomba!
Comunque rimpiango sempre i vecchi vetrini con stigmometro e microprismi, anche se oltre f4 si oscuravano. Alberto
Inviato: 25/9/2007 20:33
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Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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5/6/2006 12:45 Messaggi:
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Hipparcos ha scritto: Grazie, Fernando. Dopo tanto teorizzare non volevo che Messer Galilei si rivoltasse troppo nella tomba! Comunque rimpiango sempre i vecchi vetrini con stigmometro e microprismi, anche se oltre f4 si oscuravano. Concordo pienamente, per poter fare esperimenti pero' bisogna avere l'oggetto in questione... Bisogna poi solo aggiungere che stigmometro e microprismi aiutano a focheggiare (ma non sono tutte autofocus adesso le macchine?) ma nulla hanno a che vedere con la profondita' di campo apparente, che e' stata la molla di questa discussione. Probabilmente in futuro andremo verso mirini elettronici ad alta densita' di pixel che risolveranno il problema, niente piu' specchi, e magari la possibilita' di visualizzare anche in B&N. A noi vecchi pellicolari in fin dei conti questo problema non si e' mai posto. Ri-buona luce a tutti Sergio
Inviato: 26/9/2007 14:19
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Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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6/12/2006 8:51 Da Torino
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Nikon faceva vetrini tutti microprismi, che funzionavano solo in un range ristretto di focali, per la F3 ce erano 3 o 4 se ricordo bene. Io ne ho uno per i 300, e in effetti si mette bene a fuoco con pochissima luce. Ma con un 50 non funziona! Secondo la mia esperienza, è difficilissimo mettere a fuoco con i vetrini delle macchine AF, anche quelle a pellicola, probabilmente la grana molto fine non accentua il passaggio fuoco/fuori fuoco E' un pò come se la grana più grossa si avvicinasse ai microprismi, credo sia legato alla inclinazione dei raggi. Per la PDC, il problema è il piccolo ingrandimento, che non consente di valutare la nitidezza dell'immagine. Con una 6x7 va gia meglio, con un 4x5" ancora meglio, e ovviamente ancora meglio salendo di formato. Ma per la PDC, meglio fidarsi delle tabelle.
D'altronde, io uso anche macchine a telemetro, e la luminosità si che è notevole, specialmente con i mirini esterni per i grandangolari sotto i 28 mm, c'è quasi da mettersi gli occhiali da sole! Ma precisione di inquadratura e valutazione anche grossolana della PDC, nulla. Non si puà avere tutto, e sulle AF si è privilegiata la luminosità , tanto la messa a fuoco è automatica.
Inviato: 26/9/2007 15:09
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Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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Ciao Sergio, ovviamente la mia seconda considerazione indirizzata a Fer si riferiva al discorso sul vetrino Ee-S. Si', e' vero, le DSLR oggi sono tutte autofocus, ma l'AF non e' un sistema ne' perfetto ne' in grado di sostituire in toto la volonta' del fotografo nel gestire i piani di fuoco desiderati. E soprattutto per chi, come me, in circa 40 anni di uso di sistemi a telemetro e manuali, si e' abituato a voler decidere volontariamente cosa mettere a fuoco e cosa no rappresenta piu' una schiavitu' che un vantaggio. Da questo punto di vista i vetrini attuali li vedo come un peggioramento e non un progresso. Sara' anche per questo che mi trovo piu' a mio agio con gli Acute Matte di Hasselblad... Alberto
Inviato: 26/9/2007 15:55
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Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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Claudio53 ha scritto: Nikon faceva vetrini tutti microprismi, che funzionavano solo in un range ristretto di focali, per la F3 ce erano 3 o 4 se ricordo bene. Io ne ho uno per i 300, e in effetti si mette bene a fuoco con pochissima luce. Ma con un 50 non funziona! Mi fa piacere sapere che la mia memoria non e' ancora andata...L'inclinazione dei prismi era studiata solo per certe angolature ed aperture, con obiettivi diversi nisba. .... Secondo la mia esperienza, è difficilissimo mettere a fuoco con i vetrini delle macchine AF, anche quelle a pellicola, probabilmente la grana molto fine non accentua il passaggio fuoco/fuori fuoco E' un pò come se la grana più grossa si avvicinasse ai microprismi... Leggi i miei commenti precedenti e capirai il perche' .... Per la PDC, il problema è il piccolo ingrandimento, che non consente di valutare la nitidezza dell'immagine. Con una 6x7 va gia meglio, con un 4x5" ancora meglio, e ovviamente ancora meglio salendo di formato. Ma per la PDC, meglio fidarsi delle tabelle.... attenzione la PDC dipende dal rapporto d'ingrandimento OGGETTO/IMMAGINE NON dall'ingrandimento con cui si guarda l'immagine! SE stiamo alla stessa distanza dall'oggetto questo significa che dipende dalla focale (per questo si dice che i grandangoli hanno maggior PDC), un 50mm su formato leica o su una 6x7 ha esattamente la stessa PDC. Per questo Reichmann su luminouslandscape faceva delle considerazioni sul fatto che il formato APS introduceva una diversa percezione, ad esempio pei ritratti, perche' un 50 equivale ad un 85 per copertura diagonale ma resta un 50 per PDC per cui bisogna avvicinarsi! .... D'altronde, io uso anche macchine a telemetro, e la luminosità si che è notevole, specialmente con i mirini esterni per i grandangolari sotto i 28 mm, c'è quasi da mettersi gli occhiali da sole! Ma precisione di inquadratura e valutazione anche grossolana della PDC, nulla.... mi pare ovvio. Credo che cambiare vetrini sia stata una pratica comune nell'era chimica, forse adesso e' piu' difficile? Io ho appena comprato una vecchia LX su ebay per aggiornarmi... Sono un po' demode' lo ammetto. Sergio
Inviato: 26/9/2007 17:10
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Re: Il mirino reflex delle attuali (D)SLR inganna? |
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Tutto giusto sulla PDC, ma io volevo dire che non si riesce a valutare la PDC su una immagine piccola, è un problema di visione, non di PDC effettiva. A me il tasto di chiusura diaframma sulle Nikon 35mm è servito solo per vedere con obiettivi molto luminosi che c'era un filo d'erba o un fil di ferro in primissimo piano, mai per valutare l'immagine finale.
Claudio
Inviato: 26/9/2007 17:35
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