Su Luminous Landscape e' stata pubblicata una piccola recensione di una Print Viewing Station, ovvero un apparato abbastanza semplice che consente di verificare le stampe sotto una luce con temperatura cromatica standard (simile alla luce diurna).

Per quanto mi riguarda e' un argomento piuttosto interessante: ho rinunciato a stampare in ore serali, data l'inaffidabilita' dei controlli fatti sotto luce a incandescenza, neon, alogena etc. E' vero che in teoria si dovrebbe poter andare a colpo sicuro con un monitor calibrato correttamente e coi profili di stampa ICC standard, pero' nella pratica le eccezioni sono piu' frequenti della norma (ad esempio uso abbastanza la Ilford Galerie, per la quale non ho ancora trovato dei profili soddisfacenti con la 2100, e quindi debbo applicare delle correzioni "a vista")

Ho visto che esistono anche delle fonti di illuminazione standard relativamente economiche, ad esempio questa (di cui non ho ancora verificato la reperibilita' in Italia):
http://www.lumenlight.com/truecolorlamp.html

Voi come vi regolate, qualcuno utilizza qualche sistema piu' o meno evoluto di illuminazione per le stampe?

Certo che fa un pò ridere vedere la stessa persona che in questa review ( http://www.luminous-landscape.com/reviews/printers/Epson2200.shtml ) diceva che il metamerismo sulla 2100/200 era stato praticamente eliminato, utilizzare una lampada per illuminare le proprie stampe sotto le diverse fonti luminose, eh si, come cambiano le opinioni dopo che passano gli "entusiasmi" iniziali ...

Per quanto mi riguarda non ho mai avuto particolari problemi di metamerismo, nel senso che non noto fastidiose dominato verdi o magenta sulle mie stampe in diverse condizioni di luce, le uniche eccezioni sono alcune immagini che hanno una evidente, e voluta, dominante cromatica.
Però è anche vero che io ho sempre stampato fino a ieri con carte matte, in cui il fenomeno del metamerismo è meno evidente.
Una prima precisazione: i profili generici Epson, validi quindi solo per le carte Epson, sono studiati per una visualizzazione della stampa sotto luce artificiale, quindi in teoria se la stampa viene visualizzata con luce diurna si dovrebbe notare un certo shift di colore.
Va da se che le stampe, se parliamo di stampe per esposizione, dovrebbero essere sempre visualizzate sotto luce artificiale, per cui il problema in questo caso non si dovrebbe porre.
Ovviamente la questione non è così semplice, infatti non è raro esporre anche sotto luce diurna.
Come ho già  detto, nel mio caso il metamerismo non ha mai rappresentato un problema con la 2100, e cmq è sempre rimasto in limiti accettabili, praticamente simili a quello che accade anche nelle stampa tradizionali (anche con le ciba c'è il metamerismo!), quindi personalmente non faccio altro che visualizzare la stampa sotto una lampada alogena con le stesse caratteristiche di quelle utilizzate normalmente nelle gallerie.
Volendo però, se il metamerismo è un grosso problema (non dimentichiamoci infatti che le 2100 sono unità  con idioscincrasie significative da unità  ad unità ) anche in questo caso ci viene in aiuto ImagePrint, infatti questo è uno dei pochi software che fornisce tanti profili per una singola carta quante sono le fonti luminose sotto cui è possibile esporre la stampa.
L'altro giorno, per curiosità , ho provato a verificare il metamerismo nell'unica stampa che ho fatto finora con la 9600, e l'impressione è stata identica a quella che ottenevo con la 2100, cioè molto molto contenuto se non addirittura assente...