Buonasera a tutti, vi leggo da tempo e approfitto per salutarvi e scrivere il mio primo post, naturalmente sulla camera oscura. Ho infatti deciso di allestire uno spazio dedicato allo sviluppo e alla stampa per non gravare sul quotidiano familiare (vedi uso del bagno e di spazi comuni per stivaggio carte, acidi, vasche, etc...) e chiedo a voi se avete disegni o progetti per ambienti dedicati allo scopo, magari con la descrizione grafica del posizionamento dei vari elementi, dell'impianto elettrico e di quello idraulico. Ho letto Adams e i vari manuali in commercio ma non mi sembrano granchè chiari a riguardo e, se lo sono come LAa SAtampa di Adams, sono finalizzati all'arredo di camere oscure profesionali: io vorrei mettre il minimo indispensabile. Grazie a tutti

Ciao, e benvenuto
Io fossi in te non mi farei troppi problemi, l'importante avendo la possibilità  sono:
Parte bagnata (acidi, lavaggi)
Parte asciutta (ingranditore)
Lavaggio, io userei un bel lavabo profondo ed eventalmente il posto per appoggiare una bella lavatrice per stampe baritate.
asciugatura, un posto dove mettere le stampe ad asciugare e magari anche una pressa asciugatrice
e se vuoi esagerare anche un posto dove monti le tue stampe baritate su cartoncino acid free

Ciao
Stefano

Ciao Andrea, intanto mi scuso se scrivo banalità  che conosci già  benissimo.
la cosa più importante è la disponibilità  di uno spazio dedicato e le sue dimensioni.
Come saprai il minimo indispensabile per organizzare la camera oscura è un piano d'appoggio per l'ingranditore e le tre vaschette per i chimici. Le vaschette vanno poste in seguenza sviluppo-stop-fissaggi, devono essere distinguibili e devono appoggiare su un piano facilmente lavabile (l'ideale per me sarebbe tenere le vaschette in una vasca che le contenga tutte) A seconda della conformazione e dell'ampiezza dell'ambiente potrai mettere tutto su un unico tavolone oppure separare ingranditore e bacinelle. Personalmente trovo comodo avere la vasca dello sviluppo vicino all'ingranditore. La presenza di acqua corrente è utilissima ma alle brutte se ne puà fare a meno; in tal caso è necessaria una quarta vaschetta da riempire d'acqua per tenere le stampe tra il fissaggio e il lavaggio. Se invece hai l'acqua dovresti orientare il tavolo in modo che sia posta alla fine del processo, dopo la vaschetta del fissaggio.
Affinchè sia possibile un minimo di comodità  operativa e una certa facilità  nel tenere tutto in ordine e pulito ti consiglio di predisporre dei mobiletti o contenitori dove tenere ogni cosa a suo posto: carta, accessori, quaderno di stampa, obiettivi, filtri, bottiglie dei liquidi ecc. ecc. La pulizia è molto importante in camera oscura, deve essere possibile spazzare e passare lo straccio con grande facilità , sia per eliminare tracce di liquidi e cartacce che per ridurre la possibilità  che si formi l'odiatissima polvere.
Queste sono le cose base, poi ti consiglierei anche di non rinunciare a due piccoli accessori che semplificano enormemente la vita, come il timer e il focometro. Anche una radio puà aiutare.
Considera inoltre che in camera oscura, se uno ci si dedica con passione, le esigenze crescono rapidamente, e da tre vaschette per il 18x24 si passa come se niente fosse a cinque vaschette per il 40x50 da esposizione, con doppio sviluppo e doppio fissaggio. Per cui potendo è meglio predisporre dall'inizio uno spazio abbondante.

Grazie per le risposte, è vero che sono cose che già  conosco, stampando da diverso tempo, ma proprio per questoo il confronto è essenziale al fine di sentire opinioni altrui. Io sono in cerca anche di disegni tecici o grafici per la disposizione degli elementi, quindi anche di immagini o altro....
Ancora un grazie ed un saluto

Ciao Andrea! Il mio è un esempio di come si possa stampare in un...buco?...loculo? come vogliamo chiamarlo? Qui dovresti trovare la foto della mia camera oscura. La foto fa schifo, cmq si capisce abbastanza. Come puoi vedere è un sottoscala largo circa 120cm e profondo qualcosa di più tipo 180cm, ma la parte utile è minore, visto che al fondo il soffitto scende e non ci si puà stare. Il banco è di metallo verniciato, in modo da poterlo facilmente lavare, sopra c'è una mensola dove tengo gli acidi, e qualcuno sta anche sul banco. Sotto al bancone ci sono dei ripiani dove posso riporre le carte e altri accessori. La luce di sicurezza è quel triangolo di legno che si vede sotto la mensola, fatta con un vetro kodak e una lampadina da 30W, puà scorrere lungo tutta la mensola. Non ho lavandini, ma la cucina con 3 lavandini (due 80x40 e uno da lavandaia bello grande) è a pochi passi, quindi di solito tengo una bacinella d'acqua perterra dove metto mometaneamente le stampe.Come si puà notare è anche una sorta di ripostiglio (sono sempre in guerra per tenerlo sgombro), trovano infatti posto: una prolunga per tavolo (sulla dx) da quasi 2 metri, tutta una serie di scatole di roba elettrica di mio padre, una smaltatrice, una specie di cassa da morto mi metallo (si intravede sotto il banco) piena di cavi elettrici (sempre di mio padre) ben due rotoli per proteggere il tavolo della sala da pranzo... Insomma un casino. Però ti dirà che ci si sta in due, uno si occupa dell'ingranditore e l'altro gestisce le bacinelle.
Punto dolente è la dimensine delle stampe, riesco a stampare al max 30x40, facendo molta attenzione nel maneggiare le stampe, ma sono proprio al limite. Manca un sistema di aerazione che ti consiglio vivamente soprattutto se lo spazio è piccolo. Spero ti possa essere stato d'aiuto. Buona fortuna e facci sapere gli sviluppi!
Ciaoooooo