I libri di Ando Gilardi a Milano si possono trovare da Feltrinelli in piazza Piemonte, da Hoepli, ed al Libraccio sul naviglio.

Citazione:

Beh si', e' un po' come una rosa di pallini di un fucile da caccia: non tutti andranno a segno. E non e' neanche detto che non sia la biblioteca stessa a chiedere di ridurre la rosa per motivi economici..

Comunque proprio nel libro di Gilardi mi sono imbattuto recentemente facendo le mie verifiche in giro per librerie. Forse e' una riedizione recente, senz'altro differente da quella che ho io.
Non amo troppo Gilardi e il suo modo di scrivere, pero' quel libro e' una miniera di dati e informazioni, nonche' una bella base iconografica.

Cari amici,
credo sia necessario, ognuno con le proprie esigenze, uscire dai confini della fotografia per sondare territori limitrofi. Storia dell'arte (pittura e architettura principalmente), storia e geografia del paesaggio, antropologia, testi generali di estetica, superando quel trentennio che è stato dominato dalla semiotica, ma, senza dimenticarsi di essa, storie di viaggi, poesia, romanzi di avventure e tutto ciò che onnivoramente si desidera. Tutti i titoli che ho letto sono ottimi, ma incominciano ad invecchiare e se tradotti da autori stranieri, oltre ad essere già  vecchi, rischiano di arrivare fuori tempo.
Il magma della cultura personale deve poter permettere correlazioni su più piani ed oltre i confini strettamente fotografici per "previsualizzare" i soggetti delle proprie immagini-fotografie.
Buone letture, Candidus / Floriano.

Il discorso non fa una grinza. Ricordo pero' l'ambito dell'indagine: dotare una biblioteca di un settore specifico per la fotografia. La biblioteca in questione ha gia', ad esempio, una nutrita sezione di Storia dell'Arte..

magari sarà  una c++ta ma la mia voglia di fotografare è riesplosa dopo che ho letto i manuali del national geographic.
bisogna anche pensare alle menti semplici come la mia..