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Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
luca.chiste@alice.it

Ciao a tutti gli appassionati di questo forum,

seguo da qualche tempo il vostro bellissimo spazio e, indirettamente sollecitato da un amico di Trento (il cui “nick” è “Candidus” ), vorrei segnalarvi la mia esperienza con lo sviluppo al pirogallolo nella sua versione per “rotazione” in sviluppatrici a tamburo Jobo.
Premetto che sviluppo e stampo da circa 25 anni e che, nella mia esperienza fotografica da bianconerista, ho utilizzato ogni varietà  di pellicole, bagni di sviluppo e relative “coppie”.
Da qualche anno mi sono avvicinato al grande formato, lavorando su ricerche a tema sia nella fotografia di paesaggio naturalistico, sia in quello di tipo urbano, benché la mia vera “specializzazione” sia sulla fotografia socio-antropologica (ho avuto la fortuna di utilizzare la fotografia come contributo metodologico all’interno della mia tesi di laurea..)..
Venendo al pirogallolo, è opportuno sottolineare che un approccio serio al problema lo si puà avere leggendo il libro di Gordon Hutching: “The book of pyro”, reperibile, fra i vari indirizzi, al seguente sito: http://www.bostick-sullivan.com/commerce/literature.htm Questo testo affronta in modo scientifico, serio ed esauriente, il tema degli sviluppi al Pirogallolo.
Oltre a questo, mi permetto di evidenziare i risultati che io ho ottenuto impiegando lo sviluppo al pirogallolo nella formulazione (modificata) per sviluppatrici a rotazione e chiamato, ormai notoriamente, “RolloPyro” da cui, tra il resto, ho tratto il mio “nickname”. Con questo procedimento si ottengono: una resa tonale stupefacente (soprattutto per quanto concerne i dettagli delle alti luci), forte capacità  di compensazione di grandi contrasti, assoluta affidabilità  e ripetibilità  dei risultati, straordinaria conservazione nel tempo dei chimici e basso costo di esercizio. Personalmente, come ho avuto modo di segnalare in qualche piccolo “paper” pubblicato al riguardo, non ho trovato nulla, fino ad oggi, di altrettanto convincente per ciò che attiene gli sviluppi bianco/nero. I negativi sono assolutamente “brillanti” e l’intonazione “giallastra” che si ottiene ben si presta sia all’utilizzo di carte a contrasto variabile (con una lieve accentuazione dei toni morbidi), sia alla eventuale scansione dei negativi che, nella fase di post-produzione in camera chiara, si avvantaggiano della straordinaria presenze di dettaglio ed acutanza dell’immagine.
Il procedimento che io utilizzo è il seguente:
caricamento in tank Jobo di 12 pellicole 4x5”, utilizzo di una sviluppatrice a tamburo Jobo CPE (facilmente reperibile su e-bay a prezzi convenienti), preparazione dei chimici “una tantum” dopo averli acquistati in un comodo kit al seguente indirizzo: http://www.photoformulary.com/Desktop ... d=31&selection=0&langId=0
(Nome del kit: “ABC Pyro Plus Film Developer”, prezzo in Dollari: 23,00 + le spese di spedizione).
La preparazione avviene in acqua distillata a temperatura ambiente.
Si predispongono due soluzioni: la soluzione “A” di 500 cc e la soluzione “B” di 1000 cc. sciogliendo i vari componenti come indicato nelle istruzioni. Una terza soluzione, da preparasi ogni volta prima dell’impiego è la soluzione cosiddetta “C” (da qui la denominazione della procedura “A+B+C” o “ABC” assegnata alla sequenza di sviluppo che, come noto, è stata impiegata con i noti risultati anche da Edward Weston).
Il processo, quindi, ha inizio con la soluzione “C”, che si realizza diluendo in 1.200 cc. di acqua normale una piccola quantità  di Metaborato di Sodio presente all’interno del kit in un comodo barattolo plastico. Per la misurazione, si utilizzi un piccolo cucchiaio da caffè.
Si versano quindi 600 cc (lasciando da parte i rimanenti 600 cc) di soluzione “C” e si imposta il tempo di rotazione a 5’.
Al termine del tempo si svuota (non fatevi impressionare dal colore della soluzione.. E’ piuttosto inquietante!...) e si procede a versare la quantità  di sviluppo ottenuta mescolando 10 cc della componente “A” (prelevata dai 500 cc realizzati in soluzione stock) e 20 cc della soluzione “B” (anch’essi prelevati dalla soluzione stock dei 1000 cc). La quantità  di acqua per miscelare “A” e “B”, varia in funzione delle pellicole (da 750 cc a 1000 cc). Questa soluzione, “A” + “B”, va preparata all’inizio e tenuta pronta all’impiego, prima di utilizzare la soluzione “C”.
Quindi, a titolo di esempio: per una FP4 (che io espongo ad 80 ISO) la soluzione “A” + “B” è la seguente: 10 cc “A” + 20 cc “B” + 750 cc di acqua. Con questi 780 cc si sviluppa a 24° la pellicola, in rotazione continua, per 7’ (talvolta io forzo lo sviluppo fino a 7’.30”).
Al termine dello sviluppo seguono due lavaggi di 1’ ciascuno a base di acqua e quindi il fissaggio (io uso, rigorosamente, il TF-4 – ancora reperibile a www.photoformulary.com) per 5’ (tutto rigorosamente in rotazione continua!..). Dopo il bagno di fissaggio, si impiegano i restanti 600 cc avanzati dai 1.200 della soluzione “C” per 2’, sempre in rotazione continua. In questo periodo, infatti, Hutching dimostra che vi è ancora formazione del caratteristico “stain” che rende tanto straordinario il pirogallolo…
Segue un lavaggio, in acqua corrente, di 20’ e un breve bagno in semplice acqua distillata prima di procedere all’essiccazione..
Ho segnalato questo procedimento ad alcuni amici e, uno in particolare, “Hassy” (ciao Hassy…) mi ha mostrato con entusiasmo i suoi risultati… Negativi 6x6 in Hasselblad realizzati con luce durissima perfettamente compensati e stampabili!!....
Il vero anello critico del pirogallolo non è né la complessità  di impiego (in rotazione), né il costo di acquisto, né la sua reperibilità . Con un kit di 500cc “A” + 1000cc “B” si possono ottenere 50 bagni di sviluppo per sviluppare circa 600 (seicento!..) negativi formato 4x5”. Anche sommando le spese di spedizione ai 23,00 Euro di acquisto del kit in polvere, si ottiene un prezzo unitario per fotogramma davvero basso…
L’aspetto più critico (e per questo lo evidenzio alla fine di questo mio intervento) del pirogallolo è la sua tossicità . Leggendo le classi di rischio dell’acido pirogallico c’è da prendersi un colpo… La diluizione DEVE ASSOLUTAMENTE avvenire con una maschera di protezione adeguata, in ambiente ventilato e con l’impiego di guanti in lattice. Una volta ottenute le due soluzioni stock “A” e “B”, invece, i rischi decadono drasticamente. E’ sufficiente, per le attività  di diluizione (dei 10 e dei 20 cc) prima dello sviluppo, l’impiego di guanti plastici di protezione…
Vi invito a provare uno sviluppo di questo tipo… per credere…
In tempi recenti, per una mostra in grande formato dal titolo “Alberi” (http://www.ambientetrentino.it/arte/alberi/index.html), da una serie di negativi 4x5”, procedendo alla digitalizzazione con scanner a tamburo, post-produzione in “camera chiara” e stampa Lambda-print, ho ottenuto degli ingrandimenti delle dimensioni di cm 60x80 (a circa 400 dpi in output) che, ritengo, siano equivalenti, se non migliori, della tradizionale stampa “fine-art” di “baritata memoria”…
Un saluto a tutti voi, con la disponibilità  ad altri approfondimenti su questo ed altri temi…


“RolloPyro” (Luca Chistè – Trento)

NOTA BENE:
riepilogo la sequenza di sviluppo in forma schematica per maggiore comprensione della procedura:

1. Soluzione “C” (metà  bagno, 600 cc) per 5’
2. Bagno di sviluppo composto da: 10 cc di “A” + 20 cc di “B” + acqua normale q.b. (in funzione della quanttà  richiesta per il tipo di pellicola). Sviluppare quindi per il tempo previsto
3. 1 bagno di 1’
4. 1 bagno di 1’
5. Fissaggio NON ACIDO (TF-4 o, in alternativa, TF-3 o TF-2)
6. Soluzione “C” (l’altra metà  avanzata dal primo bagno) per 2’.


Inviato: 9/6/2006 17:08
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Ciao Luca e benvenuto
Un'altro B/Nerista non puà che giovare alla causa (molto discussa ultimamente) dell'analogico,ho notato che alla fine del tuo intervento fai riferimento a negativi digitalizzati,che è la strada che ultimamente sto percorrendo.
Come sta Floriano? qui non si hanno più sue notizie!

Paolo

Inviato: 9/6/2006 17:29
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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21/5/2005 16:44
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Ciao Luca,
Io non ho certamente la tua esperienza in merito al pirogallolo ma l'ho usato decisamente tanto, in verità  io uso però la formula venduta da fotomatica con una Jobo expert drum ma noto con mio dispiacere che a volte non sempre delle striature o un troppo basso contrasto a volte impossibile da stampare anche con carta 5, il mio sospetto è che 1) la formula di fotomatica non sia adatta a sviluppatrici a rotazione 2) che probabilmente ossidando troppo in fretta quando sviluppo 4 pellicole 4x5 con meno di 500 ml non riesca a completare lo sviluppo.
Ho acquistato il rollo pyro dopo lo prendi te e non l'ho ancora usato, così adesso mi butto anche in questa esperienza in quanto il pyro posso solo confermare quello che dici e cioè essere uno sviluppo veramente fantastico.
Mi piacerebbe sentire le tue esperienze in proposito, ad esempio hai mai provato a dare dei N-1 o N+1 o più spinti per vedere i risultati.
Finalmente uno con la pyro-mania come me
Ciao
PS
Benvenuto nel sito, il buon Candidus ti ha indicato bene.
Stefano

Inviato: 9/6/2006 17:30

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
...
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao Luca!

il tuo intervento è decisamente interessante, anzi casca proprio a fagiolo...

ultimamente ho fatto un pò di esperimenti per trovare il miglior metodo di sviluppo per le mie 4x5 in b/n.

In breve, sono giunto a queste conclusioni;

la sviluppatrice Jobo (tank expert) che posseggo ha un regime di rotazione eccessivo per gli sviluppi tradizionali BN (ovvero i non pyro o non pyrocat), questo porta a difficoltà  nel compensare le alte luci e ad una perdita considerevole di acutanza.

per cui mi sono appoggiato ad un sistema di sviluppo tipo dip and dunk che mi permette di utilizzare agitazioni molto più controllate e riesco ad ottenere ottimi risultati con sviluppi semplicissimi tipo D23.

Ho letto "The book of pyro" e credo di aver capito che il pyro è forse l'unico sviluppo a trarre giovamento dall'agitazione continua(poichè mi pare aumenti lo stain).
Purtroppo non sono mai riuscito a provarlo nella formulazione "rollo" e la tua esperienza mi apre nuove vie!

Mi piacerebbe veramente organizzare un piccolo incontro-confronto negativi alla mano! (io sono di Verona) poichè trovare persone con cui discutere di questi argomenti in Italia è una vera impresa!!!!

Anche perchè, purtroppo, scambiarsi frammenti di scansioni su internet è praticamente inutile, visto che tanto dovrebbero passare dal "collo della bottiglia digitale"...

Stefano

Inviato: 9/6/2006 17:33
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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27/3/2004 10:06
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Ciao Luca e benvenuto tra noi ...

Non posso che ringraziarti per la tua esauriente trattazione sul RolloPyro, veramente un bell'articolo

alessio

Inviato: 9/6/2006 17:35
Skype: Disperso69

Tessera C.F.A.O. n°2

"il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!"
......
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

Iscritto il:
21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
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Citazione:

halfdome ha scritto:
la sviluppatrice Jobo (tank expert) che posseggo ha un regime di rotazione eccessivo per gli sviluppi tradizionali BN (ovvero i non pyro o non pyrocat), questo porta a difficoltà  nel compensare le alte luci e ad una perdita considerevole di acutanza.
Stefano

Ciao Stefano,
Io è da parecchio che uso la expert drum , ultimamente ho sviluppato anche con il D76 in diluizione stock con veramente dei risultati eccellenti senza peraltro rovinare le alte luci, ma a quanti g/m la fai girare ?
PS Ho fatto anche dei N+2 con il perceptol veramente buoni.
Ciao
Stefano

Inviato: 9/6/2006 17:47

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao,

io la uso alla velocità  minima,

in effetti ho provato anch'io il perceptol a diluizioni generose, e con tempi attorno ai 20 minuti di sviluppo in effetti la compensazione c'è...quello che secondo me succede è che tutto quel sodio solfito ammorbidisce enormemente la grana e addio acutanza..
Lo dico perchè ho fatto più di un test con negativi identici
(ho provato FP4, Tmax100 e Delta100) identico rivelatore, (perceptol e hc110) e il negativo che mi esce dallo sviluppo ad agitazione intermittente, 15sec (per me sono due "alzate dello chassis nella tank)ogni 2 minuti, ha evidentemente più acutanza e lo preferisco in tutto.

Per questo credo che il pyro sia l'unico modo di sfruttare al meglio la Jobo per il BN...ovviamente IMHO!

Ti manderei volentieri degli ingrandimenti a riguardo, ma il mio scanner non ha abbastanza ris. per poter apprezzare quello che dico.

Ribadisco che un incontro trasversale di persona sarebbe veramente utile!

Stefano

Inviato: 9/6/2006 17:58
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao e grazie di cuore per il benvenuto…
E' da un po' di tempo, in effetti, che pensavo di iscrivermi al Forum... Prima ho “ascoltato” gli altri…E’ vero, sono un assoluto e strenuo sostenitore del pirogallolo... Trovo sia fantastico e, come scritto, poco di ciò che ho provato, è in grado di eguagliarlo.. Della mia opinione è anche Gordon Hutching, del quale mi piacerebbe tradurre il libro in italiano.. Idem delle centinaia di paesaggisti americani che, emuli di Weston (più che di Adams che pare non amasse particolarmente questo sviluppo), lo impiegano con grande soddisfazione…
Vengo ai tuoi quesiti:
- Circa gli effetti N-1 o N+1 associati al RolloPyro, devo dire che ho provato a forzare lo sviluppo utilizzando le pellicole alla sensibilità  nominale (è regola assoluta, infatti utilizzare le pellicole alal sensibilità  dimezzata o, al massimo a 2/3 della sensibilità  nominale) ed ho ottenuto un aumento di contrasto, assolutamente “fisiologico” e comunque idoneo alla stampa. Ho sperimentato il RolloPyro con: FP4 (80 ASA) , TRI-X (250 ASA), T-MAX 400 (250 ASA), TRI-MAX 100 (64 ASA) e BERGGER 200 (100 ASA). A parte la Bergger BPF200 di cui gli americani sono entusiasti (vedi: http://www.bostick-sullivan.com/main/bergger.htm) che non mi ha particolarmente impressionato, le altre sperimentazioni sono state ASSOLUTAMENTE FANTASTICHE!!Davvero…
- Non ho mai (dico mai, neanche all’inizio..) avuto alcuno dei problemi da te segnalatimi.. Io uso la formula, specificamente modificata da Leban, per lo sviluppo a rotazione. Importante, quindi, avere il kit RolloPyro di Photoformulary (ti consiglio vivamente di comperarlo direttamente negli USA e lasciar perdere lo sviluppo di Fotomatica che credo sia la formulazione PMK tradizionale e quindi non idonea alla rotazione). La sequenza è quella che ti ho descritto. E’ molto importante la Soluzione “C” al Metaborato di Sodio, i due lavaggi di risciacquo di 1’ dopo lo sviluppo ed il fissaggio (anche quello della BW di Fotomatica, da me sperimentato, va bene, ma realizza meno “stain” di quello prodotto dal TF-4 di Photoformulary.. A proposito: con "Hassy"siamo alla ricerca dei componenti del TF-2 e del TF-3… Appena avremo news le pubblicheremo, insieme, sul forum..)
- Un’altra cosa importante è la quantità  di liquido!!.. Per la mia Jobo, al minimo sono necessari 600 cc.. Io ne impiego invece, minimo, 750… Per le T-Max 100 (fantastica!!...) e 400, uso un litro di soluzione. La velocità  di rotazione è impostata al valore II…
- Se non sei troppo lontano da Trento, ti inviterei ad una demo… Tra le altre cose, mi occupo di formazione (anche e soprattutto fotografica) e credo che ciò che uno conosce debba essere divulgato… Ma di questo, magari, ti parlerà un’altra volta… Con un po’ di calma, se di interesse, potrei pubblicare qualche articolo… A presto con un caro saluto..

Rollo Pyro (Luca Chistè)



Inviato: 9/6/2006 18:02
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao,
grazie di cuore per il benvenuto...

Ti offro volentieri la mia disponibilità  ad un incontro "pubblico" o "privato" che sia con diagrammi di flusso, negativi e... stampe alla mano... perché alla fine ciò che conta per davvero sono i risultati...!...

A trento o Verona, per me va bene ovunque...
Magari mettiamo insieme un po' di gente e discutiamo...

A presto, con un grande saluto,

RolloPyro (Luca Chistè)

Inviato: 9/6/2006 18:09
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao e grazie per il benvenuto...

Ho visitato il tuo sito...
Complimenti per le splendide immagini...
Davvero notevoli...
Un giorno spero di poterle fare anch'io...
Rigorosamente e solo in b/w e in LF 4x5"...
Con sviluppi al Pirogallolo...
Ciao, a presto,

Luca

Inviato: 9/6/2006 18:12
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao e grazie per il benvenuto..

In effetti, dopo molti e molti anni di C.O. sono passsato quasi definitivamente al sistema "ibrido" che si avvale di negativi LF 4x5" e successiva digitalizzazione con post produzione in C.C. (Camera Chiara... )...
Devo dire che, dal mio punto di vista, si mettono insieme, allo stato attuale, le cose migliori dell'uno e dell'altro sistema: massima definizione "analogica" e massima "flessibilità " operativa della camera chiara...
Ho scritto un articolo al riguardo http://www.fotoavventura.it/Tecnica.htm .. Se il sito lo ospitasse, lo pubblicherei volentieri anche qui..
Se ti fa piacere, possiamo scambiare qualche opinione al riguardo..
A presto,

RolloPyro (Luca Chistè)

Inviato: 9/6/2006 18:21
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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23/2/2006 10:05
Da Ruda (UD) - Trieste
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Citazione:

RolloPyro ha scritto:
Ciao e grazie per il benvenuto..

In effetti, dopo molti e molti anni di C.O. sono passsato quasi definitivamente al sistema "ibrido" che si avvale di negativi LF 4x5" e successiva digitalizzazione con post produzione in C.C. (Camera Chiara... )...
Devo dire che, dal mio punto di vista, si mettono insieme, allo stato attuale, le cose migliori dell'uno e dell'altro sistema: massima definizione "analogica" e massima "flessibilità " operativa della camera chiara...

RolloPyro (Luca Chistè)



Sono assolutamente d'accordo
Nessuno ha mai provato lo sviluppo ad alta acutanza FX1?

Paolo

Inviato: 9/6/2006 18:38
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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Si, Paolo
Qualche esperimento l'ho fatto con le pellicole 8x10, decisamente un gran rivelatore (moooooolta acutanza) ma non ancora testato con cura, appena ho un pò di tempo continuo con i miei test.
Ciao
Stefano

Inviato: 9/6/2006 18:53

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Ciao Paolo,

io ho provato la formula Beutler http://www.jackspcs.com/fdnb.htm

è simile all' FX1 solo che non ha il potassio ioduro nella soluzione A.

mi è sembrata assolutamente e oltremodo ad altissima acutanza! Anche la compensazione non è niente male

l'unica pecca di questi sviluppi è che una volta mescolate A e B si ossidano in un attimo! e intendo pochi minuti! e questa è anche la loro forza, poichè è proprio il loro esaurirsi rapidamente che provoca l'effetto bordo!

questa pecca li rende un pò difficili da controllare come sviluppi, ma rimangono comunque ottimi.

Devo dire che però non uso il beutler regolarmente, perchè la mia vasca di sviluppo mi chiede 1,2 litri di rivelatore e buttarlo di volta in volta è un pò scomodo..però se li usi one-shot in piccole tank non sono niente male, anche perchè sia beutler che FX-1 sono facilissimi da preparare a casa.

stefano


Inviato: 9/6/2006 18:55
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
riguardo quanto si diceva prima,

non sarebbe bello organizzare un incontro-confronto su tematiche di questo tipo?

vedo che ogni volta che qualcuno rispolvera l'argomento si scatenano molte voci pronte a dare il loro contributo!

Chi di voi sarebbe interessato?

magari se il buon Luca Chistè e PhSte si offrono per indottrinarci per bene riguardo il pyro la cosa sarebbe ancor più interessante...

con foto e negativi alla mano

certo è ovvio che l'incontro andrebbe sposato all'eno-gastronomia..



che dite?

stefano

Inviato: 9/6/2006 19:02
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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21/5/2005 16:44
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Citazione:

PhSte si offrono per indottrinarci per bene riguardo il pyro la cosa sarebbe ancor più interessante... stefano

Esagerato.
Però per l'incontro foto-eno-gastronomico nel veronese sono iper interessato.
Ciao
Stefano

Inviato: 9/6/2006 19:21

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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27/3/2004 10:06
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A costo di farmi 600km ci sono anche io

Una domanda agli esperti del Pyro ... come diavolo si fa ad effettuare dei test attendibili sulle pellicole per determinare sensibilità  reale e i vari n+ e n- se non è possibile leggere i negativi con un densitometro ???

alessio

Inviato: 9/6/2006 19:46
Skype: Disperso69

Tessera C.F.A.O. n°2

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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione

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9/12/2004 21:10
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Messaggi: 8283
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Un benvenuto a Luca che porta questa ventata di sperimentazione analogica..
Sono interessato anch'io, anche se il maneggiare i prodotti tossici mi da' estremamente fastidio ( ne ho maneggiati tanti in passato in camera oscura anche ignorantemente, ma in vecchiaia mi sono fatto piu' attento ). Penso di ripartire presto con il BW e questa volta con il 4x5. Normalmente usavo Rodinal e Delta, il Rodinal sembra si ritrovi la Delta non lo so, e avere la certezza di uno sviluppo ancora migliore mi incoraggia.
Forza analogici, facciamogliela vedere ai digitali ( come dire Falcopardo contro Falcopardo.. ).
Verona la rivedrei volentieri, basta non mi facciate mangiare il pandoro...
Ciao,
Renzo

Un caloroso saluto a Floriano il "navigatore" se lo risenti..

Inviato: 9/6/2006 20:19
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
Finalmente ti sei deciso ...

Cari signori ve lo posso assicurare "rollopyro" nel suo campo è una vera autorità !



Inviato: 9/6/2006 22:56
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Re: Pirologallolo - RolloPyro in tank Jobo a rotazione
Utente non più registrato
carissimi,

come veronese sarei onorato di ospitare cotale avvenimento!

mi sto mobilitando per cercare una buona location eno-gastronomica...la scelta è vastissima ma da buon gustaio e generoso bevitore quale sono farà un'attenta selezione.......

...nei prossimi giorni vi mando qualche proposta...

nel frattempo se volete potrei raccogliere le vostre adesioni e le vostre preferenze calendaristiche...

poi visto che siamo in tema..

vi do qualcosa da recitare stasera prima di andare a dormire.....




Credo in un solo sistema, Analogico onnipotente,
cratore dello Sviluppo e della Stampa,
di tutte le foto visibili e invisibili.

Credo in un solo Metodo, il Chimico,
Unigetito Figlio di Schulze
nato da Kaspar Schott prima di tutti i secoli:

Nitrato da Nitrato, Argento da Argento,
Nitrato d'Argento da Nitrato d'Argento,
generato, non creato, della stessa sostanza del cloruro;
per mezzo di Lui tutte le Foto sono state stampate.

Per noi fotografi e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera della Camera Oscura
si è stampato nella lastra del profeta Daguerre
e si è fatto Foto.

Fu accantonato per noi sotto Demonio Digitale, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è Rivalutato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra di Kodak.

E di nuovo verrà , nella gloria per giudicare i fotografi
buoni e le mezze calze,
e il suo regno non avrà  fine.

Credo nel Grande Formato, che è Signore e dà  la vita,
e procede dal 35 mm e dal SeiperSei.

Con lo sviluppo e la Stampa è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo di Ansel Adams.

Credo la Fotografia, una santa chimica e analogica.





ciao, Stefano

Inviato: 9/6/2006 23:04
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