Ciao Andrea,

è il problema delle compatte, credo. Ne ho avuta anch'io qualcuna per le mani per qualche scatto. Le ridotte dimensioni non facilitano.
Allora mi chiedo: il mirino, per giunta nella sua versione applicabile , riduce il problema?

Il monitor, soprattutto se orientabile in tutte le direzioni è un aiuto impagabile in alcuni frangenti, come le foto raso terra o tenendo alzata la fotocamera per essere sopra...le teste di chi ti sta davanti (concerti, premiazioni) e conservare una sufficiente precisione nella inquadratura, mentre in altri settori fotografici (subacquea e macro come il paesaggio usando il cavalletto...) diventa comodissimo.
Mi è capitato di fotografare delle foto dall' alto su un deltaplano biposto e facevo fatica ad avere un' inquadratura precisa con la mia reflex classica perché il casco non mi permetteva di averla vicinissima ai miei occhi: se avessi avuto il monitor posteriore sarebbe stato fantastico.
Per il micromosso, giustamente sempre in agguato non avendo la fotocamera vicino al nostro corpo, ci sono reflex e compatte (come la Panasonic citata) che hanno sistemi di stabilizzazione che limitano od eliminano il problema.

Quando mi capita di usare la mia compatta digitale sfrutto senza problemi il monitor posteriore e scatto fotografiche che nessuno si accorge...il click dello scatto non lo sento nemmeno io, figuriamoci la persona ritratta.
Una volta stavo spiegando ad un amico i vantaggi di una compatta rispetto ad una reflex ed a fianco c' era mia cugina: gli avevo scattato già  un paio di fotografie (avevo preimpostato una focale mediotele ed armeggiavo con la fotocamera facendo finta di far vedere alcuni tasti) e solo quando ho alzato il flash...la ragazza si era accorta che la stavo fotografando.

Non è mistero che molti fotoreporter nei posti difficili (guerra, rivolte, periferie degradate...) usano proprio le compatte digitali per non dare nell' occhio ed avere la massima discrezione.
La qualità  regge tranquillamente per l' editoria, visto che il reportage richiede di essere a contatto con il soggetto, un' ampia profondità  di campo e "raccontare" il momento con la "giusta" prospettiva.
Spesso i fotografi trasformano la foto in bianco e nero per una resa meno distratta dal colore e per non essere penalizzati dal rumore digitale dovute ai piccoli sensori usati alle alte sensibilità .
Una compatta ad f:2,8 regala una profondità  di campo che ci si puà permettere di impostare il medio tele, una distanza di 2 metri (od anche 1 metro) ed avvicinarsi al soggetto per essere velocissimi nello scatto: si avrà  l' autofocus più veloce al mondo.
Sì, l' approccio cambierebbe se il fotografo cogliesse e sfruttasse questi vantaggi operativi innegabili.
Ovvio, per una foto di paesaggio meglio una reflex od una fotocamera a corpi mobili.

errata corrige: per "medio tele" intendevo il "medio grandangolo", ovvero il classico 35mm sul 24x36mm.
Scusate.

A questo link una comparazione fra LX3 e Canon G10
http://www.60hzproductions.com/index. ... &task=view&id=69&Itemid=1

Marco