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Re: filtro neutral density

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9/4/2004 15:12
Da Bologna
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ma i ciottoli hai impignati tu o madre natura?

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Madre Natura, of course!
Scherzo, ma non li ho impilati io, li ho trovati li', secondo me e' stato Fatali...




Inviato: 6/9/2004 22:39
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Re: filtro neutral density
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11/3/2004 9:36
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Si, non c'è dubbio, è stato sicuramente Fatali ...

Giulio, intendi consigli di ordine tecnico o di ordine compositivo?


Inviato: 7/9/2004 13:57
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Re: filtro neutral density
Utente non più registrato
Citazione:
Giulio, intendi consigli di ordine tecnico o di ordine compositivo?


Marco, mi riferisco a consigli di tipo tecnico.
Ad esempio, su cosa si dovrebbe esporre in una foto come quelle che ho fatto lungo il Gorge? Sull'acqua, su una zona d'ombra...
Poi, qualsiasi consiglio tecnico e' il benvenuto... fatevi sotto!

Ciao, Giulio

Inviato: 8/9/2004 5:34
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Re: filtro neutral density
Moderatore
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11/3/2004 9:36
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Se privilegi una lettura a spot della scena (cosa che io consiglio sempre), in realtà  puoi prendere le rilevazioni esposimetriche su qualsiasi elemento, basta poi avere l'accortezza di compensare (sovraesponendo o sottoesponendo) i dati che ti fornisce l'esposimetro che, ti ricordo una cosa che sai già , "rende" tutti gli oggetti di un tono medio (grigio medio 18%)...da quello che vedo nelle foto che hai pubblicato sul tuo sito, considerando che quello che interessava te era l'effetto scia dell'acqua, notando che le scene ritratte sembrano illuminate in modo abbastanza uniforme (correggimi se sbaglio), e vedendo infine che nella scena ci sono un mucchio di grigi medi "nature" (alcuni verdi della vegetazione, la roccia grigia), io avrei preso una rilevazione esposimetrica a spot proprio su uno di questi grigi medi così da non effettuare nessuna compensazione in sovra/sottoesposizione (si, ci vuole un pò di occhio ed esperienza per riconoscerli, ma una volta fatta un pò di pratica ti renderai conto che madre natura è piena di grigi medi serviti su un piatto d'argento), avrei settato il diaframma alla chiusura minima per ottenere un tempo di esposizione lungo, lasciando che l'acqua "cada" in un punto qualunque dello spettro esposimetrico...in realtà  bisognerebbe essere sul posto e valutare di persona le condizioni di luce per poter decidere poi dove e come fare le proprie valutazioni esposimetriche...se la scena fosse stata molto contrastata (ad es. acqua in pieno sole con riflessi e sbarlucichii vari e vegetazione in ombra), avrei sicuramente preso una rilevazione a spot sull'acqua con conseguente sovraesposizione (altrimenti verrebbe grigia), una rilevazione a spot nelle zone d'ombra o completamente buie con conseguente sottoesposizione (idem come sopra), avrei fatto quindi una comparazione dei valori rilevati per vedere se non ci fossero troppi stop di differenza tra le alte luci e le zone d'ombra e, in base all'effetto che si vuole ottenere, avrei deciso la conseguente esposizione oppure se ventualmente cambiare la composizione (se non addiruttura rinunciare alla foto!) ...tieni presente che, semplificando un pò, i sensori digitali hanno più o meno la stessa latidudine di posa delle diapositive, cioè se c'è una differenza superiore ai tre/quattro stop tra gli elementi della scena è già  un grosso problema ed ottenere una immagine soddisfacente, (senza cioè bruciare le alte luci o fare cadere nel buio più profondo elementi importanti nelle zone d'ombra) è molto molto difficile...come avrai potuto capire c'è molta creatività  e discrezionalità  nelle "faccende" esposimetriche, e la cosa è tanto più intrigante ed esaltante se consideri che non c'è mai una situazione uguale all'altra ed è quindi una continua tensione creativa per riuscire a tradurre sulla pellicola quella famosa "immagine previsualizzata" teorizzata da Ansel Adams e che appartiene alle suggestioni immaginifiche di ogni fotografo...ho detto pellicola, mmmmmmmhhhhhhh, dimenticavo che voi digital guys avete il sensore e poi lo schermino lcd per vedere subito il risultato e l'istogramma e il bracketing automatico, e no eh!, così non vale ...

Inviato: 8/9/2004 17:15
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