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ancora sulla foto di archivio
Utente non più registrato
Continuo a ricevere e ritengo interessante continuare a postare gli articoli di Luca Pianigiani. Mi sembra significativa la riflessione a fine articolo......ma non andate subito li, non se ne capirebbe il senso senza aver letto prima tutto il ragionamento a monte.


A pagamento (poco)

Abbiamo parlato per due settimane della situazione "IstockPhoto" e in generale del valore di mercato di un certo tipo di fotografia. Abbiamo ricevuto molte risposte, abbiamo capito che abbiamo smosso molte acque, e che quindi altri porteranno avanti il discorso (per esempio, abbiamo ricevuto una mail da parte degli amici di Tau Visual che stanno facendo uno screening tra gli associati, per individuare chi opera su questo canale). E' positivo, e siamo contenti di avere scoperchiato questa pentola che di sicuro e' bollente. Speriamo davvero di riuscire a fare un incontro su questo tema, perche' le molte sfaccettature con cui si puo' rappresentare il fenomeno sono troppe ed e' difficile sintetizzarle in poche parole (gia' ne usiamo troppe...). Delle tante mail ricevute (alle quali ci scusiamo di non avere ancora risposto, ma il periodo e' davvero complesso e impegnativo: lo faremo appena avremo un attimo di tempo) una pero' mi e' rimasta "addosso": parlava un fotografo di Milano, che si stava forse solo sfogando, un secondo figlio appena arrivato e una crisi di lavoro sempre piu' difficile da affrontare. Spesso il guardare oltre la siepe, oppure dall'alto della montagna, rende piu' difficile osservare i drammi del singolo. Vi assicuro che pero' non e' cosi per noi: il dettaglio e' importante, siamo sensibili a ciascuna interpretazione, ma al tempo stesso dobbiamo cercare di aiutare in un orientamento che ci deve portare oltre. Il concetto sul quale dobbiamo lavorare e': in un momento storico in cui l'immagine e' al massimo della sua potenzialita', non e' possibile non trovare una via di successo, se produciamo immagini. E' un controsenso... quello che bisogna scardinare e' un atteggiamento, un approccio, un modo di vivere la professione. E, allora, torniamo ai "consigli degli acquisti" che abbiamo inserito all'inizio: perche' un fotografo professionista, magari di studio e abituato a scattare foto solo in un certo ambito, non si porta dietro in vacanza la fotocamera e non scatta qualche migliaio di foto "vendibili" all'interno di un archivio come quello di iStockPhoto? Il pubblico di questo sito spesso cerca immagini semplici, essenziali, oppure concettuali, evocative. Ok, sento gia' la voce di molti dire... "e che cavolo... pure in vacanza devo scattare foto?". L'ho pensato anche io, per anni (e sono stati anni dove non ho scattato nessuna foto al di la' di quelle che "dovevo" scattare per lavoro). Un giorno ho comprato un cellulare che scattava foto, e dopo pochi minuti mi e' tornata una passione per "registrare" sensazioni sotto forma di immagini. I fotografi non sono impiegati di banca, non e' che quando si esce dallo studio non si ha voglia di fare fotografie (come, invece, succede agli impiegati di banca, che non vogliono toccare un foglio di Excel). Ce l'abbiamo nel cuore, nell'anima... ci divertiamo a fotografare, per noi, per quello che reputiamo bello... forse non ci esalta in vacanza fotografare un bullone o una scatola di fagioli in scatola... ma tanto altro si.
Forse se riusciamo a ricordarci che siamo partiti con una reflex al collo con la passione di fare "click" forse ci accorgiamo che proprio quella passione possiamo usarla per ricostruire qualcosa, e per lavorare per noi stessi, con il nostro gusto, con le nostre interpretazioni della vita e del vissuto visuale, per poi far migrare tutto questo contenuto in una mostra, in proposte innovative ai clienti, oppure... in migliaia di foto da trasferire su iStockphoto per proporle ad un pubblico di clienti che e' diverso rispetto a quello che contattiamo quotidianamente. Un amico ci ha scritto dicendo che sarebbe imbarazzante se un cliente scoprisse su iStockPhoto gli scarti di un servizio fatto per lui a 1000 euro vendute ad 1 dollaro. In effetti bisogna fare attenzione, a quello che si produce, a quello che si vende, a chi lo si vende. Probabilmente ci sono foto che ha senso vendere a 1 dollaro e foto che e' meglio tenere in un cassetto. Quello che voglio pero' chiarire e' che questi consigli non devono portare a trasformare un fatturato fatto di poche foto ad alto costo in un fatturato di tante foto vendute a poco. Si tratta, ancora una volta ci ripetiamo, di strategie: ci sono foto che si possono vendere solo a prezzi bassi, foto che ha senso vendere solo a prezzi alti. Ma oggi possiamo operare contemporaneamente su vari fronti, con varie strategie, addirittura con nomi diversi se non vogliamo comprometterci. Ma non dobbiamo fare l'errore di credere che dobbiamo far mangiare palate di MMMM ai clienti che sono disposti a spendere poco e oro a chi e' in grado di spendere tanto: sono mercati diversi, ma a ciascuno bisogna offrire prodotti di qualita' (diversa, ma sempre di qualita'). Chi crede di poter guadagnare basandosi sulla stupidita' ed incompetenza di un determinato target sbaglia di grosso.

Luca Pianigiani

Inviato: 31/7/2007 15:21
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Re: ancora sulla foto di archivio

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao,
E' una conclusione che piu' che condivisibile e' ovvia.
Con una aggiunta e cioe' che le foto da presentare a iStockPhoto debbono essere pensate espessamente per questo scopo. Ed io le farei in digitale, con una macchina di livello qualitativo alto, per sfuggire a tutti o molti problemi dovuti alla scansione e per non avere limitazioni di badget. Avere in testa un clichet di riferimento e sparare d'imbracciatura.
Questo non vuol dire fare foto scadenti, credo che la classe e i riflessi di un pilota da corsa si riconoscano anche su strada urbana, si tratta solo di memorizzare delle norme di comportamento, elementi da non dover visualizzare, imporsi foto minimali e pulite, buone per essere utilizzate in svariate circostanze. E se capita fotogrfare anche il bullone e la scatola di fagioli.
Ciao,
Renzo

Inviato: 31/7/2007 16:02
.........

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