
Re: Si fa sera |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Penso anch'io
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Inviato: 19/4 9:36
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Si fa sera |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Una foto di qualche anno fa, un genere che non faccio quasi più.
Le luci del crepuscolo in Riva degli Schiavoni a Venezia coloravano le facciate dei palazzi. Era l’antivigilia di Natale, la veranda ristorante di una nota pensione era addobbata per l’occasione, qualcuno a passo svelto si avviava con le valige, forse nuovo arrivato, forse in partenza, un turista scattava l’ultima foto. Sullo sfondo Vittorio Emanuele II da circa 140 anni incitava all’assalto degli occupanti austriaci.
Inviato: 18/4 17:35
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Re: Lifestyles |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Orso, grazieee (hai ragione, è proprio un peccato
![]() Ti dirò di più, su quel “numerino” ci ho riflettuto a lungo nel momento di decidere il taglio finale, avei potuto farlo entrare con l’ovale al completo ma avrebbe attratto troppo l’attenzione, direi che quando la stamperò mi terrò un pelo dopo il 2, sarebbe meglio, il taglio a filo mi dà ansia.
Inviato: 17/4 11:31
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Re: Sony A7II...so’ contento! |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Una cosa da fare che consiglio, l’aggiornamento del software, o meglio del Firmware della fotocamera all’ultima versione 4.01 (la mia aveva il 4.0) e metto il link della Sony con il dowload del file di aggiornamento per Windows (si trova subito sotto al titolo della pagina) e la procedura dettagliata per eseguirlo. Non so se per chi ha un computer Apple compare automaticamente quello adatto.
Importantissimo mettere in macchina una batteria completamente carica e togliere la scheda di memoria (come descritto). Altrettanto importante sarebbe stato prendere un po’ di ansiolitico un’oretta prima (io non ce l’avevo ed ho passato 5 minuti sudando freddo) perché se si interrompe la procedura prima che venga indicato dal programma che è finita, la fotocamera è irrimediabilmente persa. Sostanzialmente basta eseguire passo passo le istruzioni (avviare il programma scaricato, non collegare la fotocamera fino a che non compare la finestra del programma che è andato in esecuzione, accendere la fotocamera, andare nel menù con la valigetta attrezzi e nella prima opzione selezionare USB connection, poi man. Storage. Collegare la fotocamera con il computer tramite il cavetto USB, appare sullo schermo della fotocamera il messaggio USB mode e poi lo schermo si spegne da solo, fare NEXT sul programma , la fotocamera si avvia da sola e inizia il processo che finisce quando sul programma appare l’icona FINISH su cui si clicca. Fine dell’incubo. Le mie sono istruzioni solo indicative, seguire quelle che indicano il link e il programma in esecuzione. Ho fatto altre volte procedure di aggiornamento firmware abbastanza veloci su varie apparecchiature ma con questa 5 minuti sono stati un’eternità, ho perfino chiuso fuori dalla porta il cane che voleva stare con me per timore che urtasse il computer e sfilasse il cavetto USB. Valeva comunque la pena (non di chiudere fuori il cane). https://www.sony.it/electronics/suppor ... ce-7m2/downloads/00016060
Inviato: 12/4 18:54
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Re: Padroneggiare Ombre Fuori Fuoco |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Citazione:
Sui tempi lunghi ho dei dubbi...credo verrebbero delle scie nere. Se guardi sui monumenti l'effetto è molto simile ad una delle sue foto (quella con l'automobile bianca).
Inviato: 5/4 9:48
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Re: Padroneggiare Ombre Fuori Fuoco |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Concordo sostanzialmente con entrambi. Probabile uso di filtri davanti all'obiettivo già in ripresa, spesso tempi lunghi, e postproduzione.
Inviato: 4/4 11:03
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Re: Lifestyles |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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![]() ![]() Infatti ad esempio la mia è perennemente quella di quel signore.
Inviato: 30/3 13:33
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Lifestyles |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Una immagine che suggerisce mondi diversi per età, fascino e stili di vita.
Inviato: 29/3 18:36
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Convivialità veneziana |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Convivialità veneziana in un angolo che ancora si presta, quasi del tutto fuori dalle rotte turistiche. In questa zona ci sono anche dei veri e propri "bacari" (l'antica "ostaria" veneziana è così denominata da tre-quattro generazioni) dove si beve vino e si mangiano cicchetti (spuntini) cioè polpettine, frittura di pesce, baccalà mantecato, bovoeti (oggi raramente, cioè lumachine) consi (conditi con olio prezzemolo e aglio), nerveti coe segoe (di più una volta) cioè cartillagini di manzo lessate e condite con cipolla, olio prezzemolo, pepe e sale), sardee in saor (sardine fritte, poi marinate con aceto e cipolla) ecc.
Passare in mezzo al quel gruppetto di persone mi ha messo di buon umore, come erano loro, e poi mi ha ricordato la Venezia della mia infanzia (anche se abitavo in un'altra zona, ma Venezia era tutta così).
Inviato: 26/3 20:44
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Re: Solo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Citazione:
Archifoto: Certo che ne ha, è da tanti anni che sta in Italia, ha la moglie che è preside in un rinomato liceo classico ma siccome non andavano d’accordo si sono separati e ha dovuto lasciarle la casa, i genitori invece sono rimasti in Africa perché suo padre ha delle partecipazioni in una miniera di diamanti e la moglie mantiene le relazioni sociali con le mogli degli altri soci, si occupa anche di una associazione no profit per l’assistenza dei padri separati, ma purtroppo solo in Africa. Ha anche dei figli, tutti all’estero, il piccolo sta finendo il liceo al Trinity, l’altro sta per laurearsi alla Columbia e il più grande ha un dottorato di ricerca ma non ricordo in quale università. Lui che è un po’ eccentrico si atteggia a barbone, gli piace dormire sulle panchine dei giardini pubblici e vestirsi un po’ trash, ma soprattutto gli piace stare da solo senza parenti e amici che gli rompono i coglio...
Inviato: 20/3 14:22
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Solo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ho fatto questi due scatti oggi e li metto qui, in Off Topic perché non voglio un giudizio sulla foto, piuttosto sul significato del titolo.
Questo povero essere è solo, abbraccia la panchina, l’unica compagnia di ciò che non è più vita. Si è calato una sciarpa anche sul viso per difendersi dal freddo di una notte trascorsa così, non ha neanche un paio di scarpe, la giornata è primaverile ma fredda e questa notte c’erano 3 gradi. Anni fa ho visto un paio di puntate di un programma inglese che si intitolava “Selvaggio a chi?” in cui 5 indigeni di un’isola sperduta del Pacifico venivano trasportati da un giorno all’altro in una città delle nostre. Uno di loro vedendo dei senzatetto che dormivano in strada si stupì del fatto che non ci fosse nessuno che li avesse ospitati in una capanna, come si faceva da loro, per lui era inconcepibile (ed era “selvaggio”). E’ pure di colore, che qui è il massimo della sfiga, c’è sicuramente chi viene per delinquere, chi crea grossi problemi di ordine pubblico, spaccia, si droga, aggredisce, ecc. ecc. ma questo e tanti come lui non può essere niente di ciò, non sarebbe in quelle condizioni. Nella repubblica di Venezia (che poi non era una repubblica ma sostanzialmente, e dal 1297 a tutti gli effetti, una oligarchia) c’erano una miriade di istituzioni pubbliche e private che davano un sostegno e alloggio a chi si trovava in quelle condizioni (molto spesso per la salvezza della propria anima che all’epoca era un argomento molto serio). Quello che fa male è vedere come si stia diffondendo la cattiveria nei confronti dei più sfortunati, una dottrina in parte autoctona, in parte di recentissima importazione. Facessero una legge che a tot armi acquistate deve corrispondere una percentuale di stanziamento per dargli un tetto di notte e cibo, vestiti, un bagno, durante il giorno, non dico un lavoro perché sarebbe “troppo”, specie ad un “clandestino”.
Inviato: 19/3 21:17
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Cane "paziente"...ma quanto mi costi? |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ho vissuto con vari animali per una vita, soprattutto cani, e sono certissimo che hanno i loro sentimenti di amore, gioia e dolore, nostalgia, speranza, ecc., sanno rappresentarsi l’immediato futuro, archiviano e riconoscono un catalogo infinito di situazioni, espressioni, toni, umore ecc. delle persone con cui vivono (non li voglio chiamare padroni), sono “senzienti”, cioè capiscono, e sanno, sanno tutto di noi.
Il cane, può avere anche ampi spazi per giocare, correre, abbaiare ai passanti o prenderne le carezze, ma come la passeggiata all’esterno non c’è nulla a paragone, questo della foto sembrerebbe rassegnato a pazientare che le amiche finiscano la loro chiacchierata. Purtroppo i tempi stanno cambiando, e lo dico come consiglio a chi pensasse di prendersi un animale. Negli ultimi anni è diventato severissimo il controllo sui farmaci per veterinaria, senza prescrizione non si prende nulla ma si paga comunque a prezzo pieno. Il problema è che costano molte volte più di quelli per umani, che sono quasi sempre gli stessi ma cambia solo il dosaggio (è inferiore), e non c’è un servizio sanitario che ne copre il costo. Per qualsiasi intervento chirurgico vale lo stesso (si possono spendere migliaia di euro anche per una modesta operazione e degenza). Idem per gli esami clinici, ormai ci sono centri che hanno le stesse apparecchiature degli ospedali e se il veterinario li prescrive bisogna farli ovviamente, gli ultimi esami del sangue, normali esami di routine, li ho pagati 300 Euro), più ovviamente tutte le visite del veterinario. Se il cane ha una allergia alimentare (come molti) ci vuole un cibo specifico (10 Kg di crocchette quasi 100 €, la durata varia in base al peso del cane, io ne ho uno da 60 Kg e uno da 35, circa 10 giorni). I tempi sono cambiati, oggi anche la compagnia, spesso preziosa per bambini, anziani, o persone sole, di un animale da amare e che ci ami, sta diventando un lusso (o un colossale business).
Inviato: 8/3 18:32
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Re: Sara 1984 |
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![]() Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ti ringrazio Luciano per il fatto che lasci sempre due righe sulle cose che posto, non ti mando un grazie ogni volta ma è implicito. Non ci sono dettagli sulla parte sinistra che è totalmente in ombra anche perchè era in una stanza dalle pareti marron scuro opaco quindi non riflettevano la luce che veniva solo dalla parte frontale.
Inviato: 5/3 16:18
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Sara 1984 |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Il nudo di una amica che avevo ripreso da un punto di vista particolare.
Inviato: 5/3 10:24
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Sorrisi |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Sono particolarmente affezionato a questa foto fatta qualche anno fa perchè ho provato empatia per quella persona che sorrideva al sorriso di Padre Pio stampato su una locandina, quasi avesse incontrato un amico.
Inviato: 3/3 11:43
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Re: Sony A7II...so’ contento! |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Visto che questa mattina ho fatto qualche scatto con questa macchina, posto questa foto. E' così come è uscita dalla fotocamera (infatti è storta, l'ho solo ridotta) e si vede bene che non c'è nessuna dominante calda (penso che chi ha espresso i giudizi a cui mi riferivo l'abbia usata con funzione HDR o DRO che potrebbero aver falsato il risultato finale).
Se interessa è l'antica pavimentazione di piazza S. Marco (che si ritrova anche in altre zone della città). Precedentemente erano campi in terra battuta su cui i notabili si spostavano a cavallo per non imbrattarsi le scarpe e le vesti. La prima risale al 1267, rifatta nel 1392 e nel 1494, sempre con mattoni disposti a spina di pesce. Al 1723 risale quella attuale in macigni di trachite. Nel crop con il n.1 è segnata la pavimentazione antica, con il 2 lo strato di mattoni su cui poggiano i macigni attuali (3).
Inviato: 27/2 18:32
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Sony A7II...so’ contento! |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Parafrasando il grande Vittorio Gassman nel mitico film “I Mostri” (sarebbe romanesco ma senza l’apostrofo va bene anche per il veneziano).
550 € con garanzia 2 anni usata pari al nuovo 16.000 scatti (praticamente i primi istanti della vita di un otturatore). Questa ottima fotocamera (produzione cessata solo nel 2021) quando è uscita una decina di anni fa costava 1.800 € e a quella cifra non l’avrei acquistata, però, come amante delle ottiche vintage, mi sarebbe piaciuto avere la stabilizzazione sul sensore, ora più che mai perché con l’età ho visto che già faccio fatica a non avere mosso a 1/30 di secondo. Ero titubante per via di molte recensioni che dicevano peste e corna delle tonalità calde delle foto, idem dei file jpg. Francamente non ho trovato niente di tutto ciò, il tono del colore dipende molto dall’ottica usata, evidentemente ha una sensibilità tale da percepire le differenze fra un obiettivo e un altro, i file jpg sono ottimi e usabilissimi. L’unica cosa (ma vale credo un po’ per tutte le fotocamere) avrei preferito avere la possibilità di regolare sui jpg anche la riduzione del rumore per metterla al minimo o a zero. Ho fatto anche un paio di scatti a 6400 ISO, anche qui, non si può pretendere, come ho letto, che non ci sia rumore a quei livelli, dosando una leggera riduzione in postproduzione del RAW si può avere dei file perfettamente accettabili con un compromesso fra dettagli e rumore, ma non è questo l’ambito che mi interessa, come pure non mi interessano i filmati, ma nel caso un filmato in HD mi basta e avanza. Io uso sempre e soltanto i file TIF che ottengo sviluppando i RAW, l’unica differenza che noto con i jpg di questa macchina è il maggior dettaglio da sviluppo raw per il semplice motivo che quasi non uso la riduzione del rumore, comunque si nota solo a forte ingrandimento, che in genere non serve essendo un sensore da 24 Mp già in grado di dare stampe 40x60 senza interpolare. Per il 90 % delle mie foto che sono in bianco e nero questa macchina basta e avanza ma ho visto che va benissimo anche nel colore. Attenzione che gli obiettivi vintage cosiddetti automatici avevano un perno o una levetta che chiudeva il diaframma solo al momento dello scatto, se non c’è un selettore auto-manuale bisogna bloccare il perno o la leva in posizione chiusa. Molti anni fa mi è capitato di abbandonare per un po’ un obiettivo che ho giudicato una schifezza perché non mi sono accorto che lavorava sempre a tutta apertura.
Inviato: 30/1 13:57
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The Creation of diva |
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![]() Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Al Mudec Photo di Milano mostra fotografica che racconta 40 anni di campagne Guess ripercorrendo la carriera delle più note top model ritratte dai grandi nomi della fotografia mondiale.
Mudec Photo, via Tortona 56. Fino al 3 marzo
Inviato: 19/1 9:02
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Re: La Fotografia - Ugo Mulas |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Grazie Luciano e a tutti coloro che danno indicazioni sulle mostre in corso, anche se non si va a vederla, è già utile parlare dell’autore. Quella di Mulas è stata per 4 mesi a Venezia dalla fine di marzo ai primi di agosto 2024 e purtroppo l’ho persa per varie mie problematiche intercorse (a questo proposito le mostre bellissime che si tenevano alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca adesso si tengono all’isola di S. Giorgio a poca distanza, venendo dal bacino S. Marco con la linea 2 è una fermata prima dei tre Oci, per aggiornamenti cercare l’organizzazione “Le Stanze della Fotografia”).
Riguardo al libro citato, ed è un mio limite, credo di essere un po’ allergico alla concettualizzazione della Fotografia, io le foto le faccio quando vedo il soggetto da fotografare (che sia “Street” o “ritratto” ) e non vado oltre dopo che l’otturatore si è chiuso alla fine dello scatto. Questo dubbio mi viene constatando che dopo aver acquistato nei primi anni 80 La Camera Chiara di Roland Barthes non sono mai riuscito ad andare oltre le prime pagine, ha girato per casa per anni e alla fine l’ho dichiarato disperso, riacquistato qualche anno fa, idem ma questo sono sicuro che c’è ancora in qualche scatolone IKEA che sta sugli scaffali sopra alla mia testa nel mio studiolo. Ho letto le pagine nel link gentilmente postato da Luciano, tutte e quindici, se proseguivano mi sarei fermato e penso che mi convenga non avventurarmi oltre per non fargli fare la fine indecorosa del precedente, anche se mi incuriosisce, come tuttora mi incuriosisce Barthes. Probabilmente la allergia citata riguarda il fatto che per alcuni autori la fotografia diventa un mezzo di sperimentazione artistica concettualizzata, però poi, come mi succede alla Biennale d’Arte di Venezia, bisogna che l’autore me la spieghi perché quando ho finito il giro e mi chiedo che cosa ho visto, quasi sempre non mi so rispondere. Il tipo di fotografia che faccio io non ha bisogno di spiegazioni ed elucubrazioni, è un altro mondo (sarà per questo che non sono ancora diventatao famoso? ![]()
Inviato: 6/1 19:04
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Re: Vivian Maier a Monza |
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![]() Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Citazione:
Vorrei rispondere a quella visitatrice: non c’entra niente il fatto che nel tanto c’è anche il buono, le fotografie che, anche senza una mostra allestita, si possono vedere, ad esempio qui (sezione portfolios) : https://www.vivianmaier.com/, sono scatti di una grande fotografa, cioè di una che sapeva come inquadrare e come cogliere ciò che voleva cogliere e che era tipico del genere fotografico “street”. Un genere di fotografie che fissa per sempre l’umanità e soggetti che si possono incontrare per strada (ma non esclusivamente in strada) nella vita quotidiana. Hanno fatto questo genere fotografi come H.C Bresson, E. Erwitt, R. Doisneau, D. Arbus, W. Ronnis, G.B. Gardin e una miriade di altri più o meno noti e grazie a loro possiamo vedere i volti, le espressioni, le emozioni, le situazioni, di una umanità che è vissuta in varie epoche e vari luoghi del mondo. V. Mayer, nel genere di fotografia che faceva, era una grande fotografa e non da meno di quelli che citato. Se uno non vede il soggetto e non lo sa inquadrare può farne anche un milione, saranno sempre spazzatura. Valutare a posteriori la casualità statistica sul numero di scatti che ha fatto, non ha senso. Probabilmente per V. Mayer tutti i suoi 120.000 scatti avevano un senso e non possiamo sindacarlo noi. Poi che altri ne scelgano 100-200 per una mostra è un arbitrio gratuito, si può dire solo che vanno bene o sono "buone" secondo i canoni estetici di chi ha selezionato le foto da esporre.
Inviato: 30/12 13:06
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