Tutti i post (Pino)
Re: Interessi diversi |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Anca mi
Inviato: Ieri alle 20:51
|
|
Trasferisci |
Interessi diversi |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Mi sembra evidente .
Inviato: Ieri alle 17:29
|
|
Trasferisci |
Re: The man in red |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Carissimo Archifoto, non entro in una polemica perché ogni volta che ti rispondo contribuisco a prolungare la pubblicità del tuo sito di fotografia professionale e quindi a pubblicizzare la tua professione, ti ricordo soltanto che qualche anno fa hai criticato il fatto che io mascherassi i volti dei personaggi di alcune mie foto. Ho guardato come era vestita la persona per dire che poteva essere un artista, non per denigrare o criticare. Detto ciò, visto che ti disturba, chiedo a chi amministra il sito di togliere il mio post con relativa foto.
Stammi bene !
Inviato: 12/9 20:26
|
|
Trasferisci |
The man in red |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Ho fatto questo scatto al volo (infatti c’è del mosso) a questo personaggio intento a sgranocchiare dei crackers immerso nei suoi pensieri. Mi aveva colpito mentre passavo il fatto che c’era qualcosa di rosso dappertutto, dalla panchina al sacchetto dei crackers, ovviamente il colore della panchina non era una sua scelta, ma il resto sì.
Si può dire che senso abbia questa foto, nessuno, però la staticità della foto mi permette di fare ciò che non avrei potuto fare se non piazzandomi davanti a lui ad osservarlo a lungo importunandolo. Sembrerebbe semplicemente un signore anziano che si riposa sulla panchina di un parco, ma osservandolo diventa un personaggio particolare e allora la curiosità mi spinge a chiedermi perché ha con sé quel armamentario di bagagli che assomigliano a quelli che potrebbero appartenere ad un clochard, ma non sembra un clochard, uno che vive in strada e non ha molte possibilità di lavarsi e cambiarsi. E’ pulito, ha la barba curata, i vestiti non sono macchiati, le scarpe pulite non sono consunte, non hanno camminato molto. Forse viene da lontano e quel carrello della spesa adattato a valigia con le ruote, è solo un modo pratico per portarsi appresso gli effetti personali. Siamo nei pressi della biglietteria della Biennale d’Arte, forse è un artista che non è diventato ricco ed è venuto a vedere la mostra, o semplicemente è un appassionato di arte contemporanea, sì, queste sono le ipotesi che mi convincono, questa sua passione per il colore rosso, come Van Gogh ce l’aveva per il giallo, mi dice che ha qualcosa a che fare con il mondo dell’arte; è bello (come personaggio intendo), mi dà serenità guardarlo, come se vedessi Babbo Natale, gli assomiglia molto.
Inviato: 12/9 12:09
|
|
Trasferisci |
Re: Bar Formica |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Si Oscar, chiedo scusa, volevo dire Orso infatti. Saluti.
Inviato: 31/8 16:10
|
|
https://pinoalessifotoven.weebly.com/ | ||
Trasferisci |
Re: Bar Formica |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Oscar, non è memoria! E' che negli ultimi 12 anni (questo compreso) nei forum sei stato uno dei 5 che mi ha detto che gli piaceva una mia foto.
Inviato: 31/8 12:28
|
|
Trasferisci |
Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Inviato: 29/8 11:35
|
|
Trasferisci |
Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Ciao Orso, rispondo alla tua domanda, intanto "a mano" come la definisco è un modo di dire perchè in realtà uso il computer. Parto ovviamente dalla fotografia in bianco e nero digitalizzata poi si tratta di sovrapporre una maschera di livello e lavorare su quella o molteplici maschere di livello una per ogni elemento su cui si vuole lavorare (ad esempio una per il cielo, una per lo sfondo (paesaggio ecc.), una per i visi, una per i vestiti ecc.
Su questi livelli in sovrapposizione applichi il colore che ricalcherà i chiari e scuri del bianco e nero sottostante mantenendo quindi i differenti livelli di illuminazione. Il colore verrà dato con una intesità che non sarà del 100% ma all'incirca del 30% proprio per mantenere le luci e ombre. Ci sono dei buoni tutorial su youtube e si possono creare ad esempio con photoshop delle azioni che fanno la preparazione delle maschere su cui poi si lavora manualmente. Ti metto un B&W e la relativa colorazione
Inviato: 27/8 18:58
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:17:09
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:27:28 Modificato da Pino su 27/8/2024 19:28:13 |
|
Trasferisci |
Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Grazie dell'apprezzamento Oscar, e scusa il ritardo nella risposta. Non sei l'unico a non aprire l'album o la scatola di fotografie di famiglia e penso che fai bene, sostanzialmente credo che il mondo proprio si divida fra coloro che le guardano e coloro che non le guardano, credo soprattutto per la motivazione che hai detto, io sono fra quelli che le guardano e infatti per carattere sono portato a guardare indietro più che avanti.
Inviato: 27/8 18:41
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:19:46
|
|
Trasferisci |
Re: Bar Formica |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Orso, ho guardato fra le attrezzature per fotografia, ho trovato cavalletti, flash, ombrelli, borse, ecc. ma niente ruspe e motoseghe, è una grave carenza. Essendo in viaggio ho dovuto accontentarmi di ciò che avevo con me, diapositiva e fotocamera e con il poco che avevo ho solo cercato di cogliere la particolare atmosfera che aveva quel luogo e la sua luce in quel momento. E’ il principale difetto delle fotografie di una volta come questa fatta più di 40 anni fa, oggi senza ruspa, già nel telefonino, la casa la togli in 10 secondi. Comunque la fotografia che facevo e soprattutto che faccio non prevedeva appostamenti lenti, con cavalletto o GF e telo nero in testa, è sempre stata una fotografia che coglie al volo ciò che si presenta e fra il cercare meticolosamente la giusta angolazione mentre 30 secondi dopo la luce o il soggetto non sono più gli stessi, e scattare, preferisco scattare. La fotografia che fate tu e Oscar (da quello che ho visto), è soprattutto una fotografia di architetture che richiede meticolosità, precisione, misurazioni, appostamenti, ecc., quindi capisco quanto ti possano disturbare elementi che se non ci fossero sarebbe meglio e a conferma ti porto un esempio dove al contrario in una mia foto eri affascinato da elementi che al loro posto ci stavano, per dire come questo sia di primaria importanza per chi è abituato a valutarli nella sua fotografia e quindi lo colpiscano mentre per me sono relativi, pur cercando sempre, almeno in post produzione, un equilibrio formale fra masse in B&W e colori nel colore. Hai commentato nel 2012 (pubblicavo qui e in Fotoavventure con un altro nikname) la fotografia che allego. Il commento riguardava il fatto che eri favorevolmente colpito dai due triangoli (in basso sinistra e in alto a destra) che facevano la luce e l’ombra. In realtà a me quando ho scattato e poi composto l’inquadratura, dei due triangoli non importava nulla, io avevo fotografato l’interagire fra la bella passeggera e il gondoliere (e quanto avrei voluto essere al suo posto ) probabilmente ne ho tenuto conto in post produzione ma solo istintivamente, per dire come il genere fotografico che uno fa influenzi il modo di guardare e valutare. Comunque qualsiasi commento a me va benissimo e ti ringrazio del tuo perché si parla di FOTOGRAFIA; con dotta citazione, come diceva Jerry Calà: parliamone…..
Inviato: 27/8 14:07
|
|
Trasferisci |
Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Grazie Luciano, il tuo apprezzamento mi fa molto piacere.
Ho pensato di riportarti con la mia macchina del tempo dalle parti del liceo Franchetti e già che c'ero in via Cappuccina. Come sai nella foto 1 il Franchetti ce l'hai a destra, nella 3 sempre a destra sei 10 metri più avanti, nella 2 a sinistra, nella 4 sei in via Cappuccina angolo via Cavallotti-via Bembo. Sono foto in bianco e nero che ho colorato a mano seguendo i miei ricodi (sono comunque parecchio fedeli), ti ritrovi nel 1979 e rispetto al 1970 non è cambiato nulla (tranne la pubblicità della TV a colori), c'è poco traffico perchè è domennica, te lo dicono anche i camion di traslocchi fermi. Per tornare al presente basta che chiudi gli occhi. Un saluto. Allega: Mestre 1.jpg (588.19 KB) Mestre 2.jpg (620.98 KB) Mestre 3.jpg (747.21 KB) Mestre 4.jpg (953.43 KB)
Inviato: 10/8 18:28
Modificato da Pino su 10/8/2024 18:50:50
|
|
Trasferisci |
Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Infatti fin dalle primissime foto che ho scattato ho considerato la fotografia una macchina del tempo, quando da bambino usavo una Bencini Comet II e poco dopo una Kodak Retina Automatic II con ottica Schneider e i negativi me li sviluppava mio padre. Lo scopo era quello di tramandare al futuro momenti di vita famigliare nella quotidianità o in vacanza. Oggi li posso rivedere, rivedere le stanze che ho abitato, come vestiva mia madre, i colori li ricordo ancora e questi ricordi mi permettono anche di colorare a mano quelle foto in bianco e nero.
Molti anni dopo la mia fotografia si è rivolta, sempre con lo stesso intento, ad altri soggetti, oggi posso rivedere le strade di Mestre e del Lido di Venezia che frequentavo, soprattutto posso rivedere la Mestre di fine anni ‘70, orribile allora, e per altri versi orribile anche oggi, e ritrovo il negozio dei miei così com’era, anche all’interno, le auto dell’epoca, i bar della piazza, le scuole ecc. Una cinquantina di foto del Lido sono in un archivio OPAC del comune di Venezia, e molti si commuovono rivedendo quei luoghi (quelle di Mestre le ho pubblicate online ma al comune non le ho date per motivi miei). Anche con queste foto si fa un viaggio nel tempo, siamo a Burano nel 1982, l’isola famosa nel mondo per i colori delle sua case, che ovviamente ho fotografato anch’io, ma ricordo che mi avevano attratto queste scene molto simili, due signore del luogo che cucinavano il pesce all’aperto davanti a casa come si faceva da almeno millecinquecento anni. Cucinavano le seppie su barbecue che allora erano fatti in maniera intelligente, in ghisa, di forma tronco-conica, questo permetteva di usare meno carbonella, concentrata sul fondo, poi la forma stessa mandava il calore su tutta la grigliata, avevano anche la presa per l’aria. Nella foto Burano 2 si possono notare altre cose come la tavola di legno messa ad asciugare accanto allo stendino con i panni, era quella che si usava per lavare gli indumenti appoggiandola su una mastella (una volta di legno ma oramai di Moplen), strumento antico che evidentemente le nonne come quella della foto usavano ancora. C’è la barca davanti a casa (nell’altra foto c’è un motore), di questa consuetudine e del cibo per secoli quasi esclusivo, il pesce, ce ne parla nel 537 d.C. Cassiodoro, il prefetto pretorio del re ostrogoto Vitige che risiedeva a Ravenna in una lettera con cui incaricava i veneti delle lagune di fare un trasporto di vini e olio dall’Istria a Ravenna (per le vie più sicure rispetto al mare aperto, che solo loro conoscevano attraverso barene e corsi d’acqua). Citava le imbarcazioni (...che tenete legate alle pareti di casa come animali…) e il cibo (...abitanti che si saziano di soli pesci…).
Inviato: 9/8 18:49
|
|
Trasferisci |
Re: Bar Formica |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Grazie Oscar.
Grazie Alfonso, il tuo commento mi ha fatto molto piacere.
Inviato: 28/7 16:32
|
|
Trasferisci |
Re: tre consigli di lettura per l'estate (poi a settembte vi interrogo) |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Ho letto il libro “La foto mi guardava” di Katja Petrowskaja e mi è piaciuto sotto molti aspetti, uno dei quali sono le le citazioni di alcuni autori che non conoscevo, e questo mi ha fatto pensare a come sia sterminato il numero di artisti (ma non solo) che non conosco perché non sono nella ristretta cerchia di America e alcune nazioni Europee.
L’autrice non è una fotografa (anche se alla fine del libro cita una sua fotografia, allieva di sè stessa), ma una raffinata, colta e sensibile studiosa che si è messa dalla parte di chi guarda le foto, potrebbe intimorire un po’ il lettore la mole di citazioni colte e di autori che non conosciamo, ma il messaggio importante è l’ invito a soffermarsi di più davanti alla fotografia. Secondo me se un fotografo ha scattato una foto uno o più motivi ci devono essere e vale la pena di esplorarla con calma per cercare di coglierli. Il lavoro che ha fatto la Petrowskaja è proprio questo, cogliere le espressioni, i particolari della scena, le atmosfere e gli elementi di ciò che sta attorno al soggetto principale, che a volte sono anche più importanti dello stesso, e descrivere le impressioni che ne riceve. In fondo è un lavoro didattico. E’ un ribadire dignità artistica a quella Fotografia che non è soltanto scattare una foto a se stessi per dire: - C’ero anch’io -. Scritto in un periodo storico (il libro è stato pubblicato nel 2022) che vede riemergere nelle società europee le pulsioni allo scontro viscerale, gretto, fra guelfi e ghibellini, bianchi e neri, destra e sinistra, vincitori e vinti ecc., fa pensare a quale abisso ci sia fra chi (artisti e spettatori) guarda il mondo usando la testa e il cuore e chi usando la pancia, purtroppo i secondi sono la maggioranza.
Inviato: 28/7 11:55
|
|
Trasferisci |
Bar Formica |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Ho scattato questa foto in località Cesano alle porte di Senigallia in un giorno d’inverno nel 1981, così la gente locale chiamava quel luogo: il bar Formica.
Che fosse inverno lo dicono l’albero di Natale disegnato sul vetro dell’edicola e le ombre lunghe di una bella giornata di sole. Mi aveva colpito quell'atmosfera di un tempo sospeso, l’assenza di persone davanti alla spiaggia che si intuisce dietro la mura, in cui d’estate sarebbe tornata la vita; la barca è in secca, il bar è chiuso ma l’edicola è aperta anche se con il vetro abbassato per mitigare la circolazione dell’aria fredda all’interno, qualcuno sarebbe passato.
Inviato: 26/7 18:49
|
|
Trasferisci |
Re: tre consigli di lettura per l'estate (poi a settembte vi interrogo) |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Grazie, già ordinato "La foto mi guardava", gli darò la precedenza su decine di libri che ho già e sono in attesa di lettura ma a settembre rispondo solo su questo .
Inviato: 22/7 11:00
|
|
Trasferisci |
A proposito di Granchio Blu. |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Questa specie “aliena” che sta portando alla scomparsa delle vongole locali e non solo, viene data come originaria delle coste atlantiche dell’America sia del Nord che del Sud, ma leggendo la raccolta dei suoi viaggi ho incontrato questo interessante passo tratto dalla descrizione che James Cook fa nel racconto del suo primo viaggio (1768-1771). Si trovava davanti alla costa del Nuovo Galles del Sud (versante orientale dell’Australia) e dice che il naturalista Banks mentre stava pescando da una finestra del suo alloggio a bordo della mitica nave Endeavur (di cui Cook era il capitano e capo della spedizione) incontra una specie che dalla descrizione corrisponderebbe al granchio in questione, e se fosse, era già diffusa anche nel Oceano Pacifico del Sud.
….il sig. Banks stando dalla finestra della sua stanza pescò coll’amo, e colla lenza , ma il fondo era completamente coperto di granchi che prontamente mordevano l'amo, e vi si aggrappavano si fortemente colle loro zampe che non lo lasciavano prima che non fosse ben sollevato dalla superficie del mare, di questa fatta di granchi non se n’erano ancora da noi (in Inghilterra) veduti , e ce n’era di due specie: l’ una del più bel azzurro che possa immaginarsi ed eguale in tutto al (blu) oltremarino; le punte delle zampe, e le giunture ne erano più intensamente colorate , il ventre dell’animale candido, e cosi lustro , che potea paragonarsi al bianco delle antiche porcellane della Cina. L’altra specie portava del pari azzurre le punte delle zampe e le giunture, ma d’ una tinta più leggera , ed aveva sul dorso tre macchie brune, che presentavano la più leggiadra combinazione allo sguardo….
Inviato: 12/7 10:59
|
|
Trasferisci |
Re: Presentazione libro Chiesa Nostra Signora del Cadore |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Congratulazioni Oscar.
Inviato: 11/7 9:58
|
|
Trasferisci |
Re: forse rimedio una camera oscura,forse. |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
Pur considerando da fotoamatore che con lo sviluppo e stampa digitali mi sono liberato dall’ansia di negativi macchiati di calcare o puntini bianchi sulla stampa, sviluppo non ottimale, esposizione in camera oscura non ottimale, vasche, vaschette, tank, termometri, focometri, timer, bottiglie e bottiglioni ecc. ecc., mi dà un po’ di tristezza leggere di professionisti che smantellano la loro attrezzatura.
E’ un altro pezzo del mondo che conoscevo, quello in cui ho vissuto (in generale intendo) che scompare. Ciò mi fa ricordare un professionista veneziano che aveva il negozio in Strada Nuova a Venezia, si chiamava Aguiari, che per l’età aveva smesso più di 40 anni fa. Non ci sarà più nessuno in grado di fare i ritratti e la relative stampe meravigliose, come le faceva lui; i piccoli ritocchi sulle ombre e luci li faceva direttamente sul negativo, praticamente invisibili e anche una semplice fototessera era un’opera d’arte, ne conservo alcune. Ma se chi ha investito parecchio in attrezzature professionali oggi smantella, significa che non se ne vanno solo le attrezzature, ma anche la professionalità di chi le sapeva usare. E’ il mondo che conoscevo che oggi è soppiantato dalla velocità. Una volta tutte le famiglie avevano i ritratti di ciascuno fatti nello studio di un fotografo e sono ancora oggi bei ritratti, oggi sono sostituiti dai selfies, e spesso purtroppo da fototessera orribili di fotografi improvvisati.
Inviato: 10/7 10:46
|
|
Trasferisci |
Il "boccolo" di S. Marco la rosa antica e la Rosa d'Oro. |
||
---|---|---|
Iscritto il:
23/6/2022 9:20 Messaggi:
181
|
La tradizione del “boccolo” (bocciolo) a Venezia nel giorno di San Marco e probabile origine che poco ha a che vedere con la leggenda.
Un paio di leggende, una triste e l’altra più serena riguardano il tradizionale omaggio che mariti, padri, fidanzati, fanno alle donne della loro vita a Venezia nel giorno di San Marco. Non le riporto qui in quanto facilmente rintracciabili nel web, ma anche perché vi attribuisco scarso o nullo valore storico in quanto le considero estremamente fantasiose, non solo, non c’è traccia di queste negli studi di storici veneziani sulle usanze, riti, credenze, leggende del popolo. Un’ origine, secondo me più probabile e concreta, si potrebbe far risalire ad una onorificenza che già dal medioevo veniva concessa dai papi a personaggi insigni. Era la Rosa d’Oro la cui forma però differiva assai dalle rose quali i “boccoli” che conosciamo oggi, frutto di incroci botanici che risalgono ad un paio di secoli a questa parte. La rosa antica e quindi la Rosa d’Oro della onorificenza, aveva 5 petali e tale compare nello stemma della antichissima nobile famiglia veneziana Donà dalle Rose (tutt’ora esistente, uno dei due rami dell’ antica famiglia Donà). Questa onorificenza venne assegnata ad un Antonio Donà da papa Sisto V nel 1476. (Sulla origine della onorificenza: https://www.ilcattolico.it/rassegna-st ... a-rosa-doro-del-papa.html) Che i maschi veneziani, probabilmente da secoli, regalino una rosa alle donne amate potrebbe avere origine nel gesto di omaggio (citato) ad una persona ritenuta estremamente importante per loro. I cosiddetti “boccoli” in questa occasione costano parecchio, anche perché in genere buona parte dell’introito va ad associazioni benefiche, eppure il personaggio della foto, che apparentemente non si direbbe “benestante”, non ha mancato la ricorrenza. © Pino Alessi aprile 2024 Allega: rosa antica.jpg (308.81 KB) Stemma Donà dalle Rose.JPG (59.69 KB) Boccolo di S. Marco.jpg (747.01 KB)
Inviato: 24/5 19:54
|
|
Trasferisci |