Tutti i post (Pino)
Re: La Fotografia - Ugo Mulas |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Grazie Luciano e a tutti coloro che danno indicazioni sulle mostre in corso, anche se non si va a vederla, è già utile parlare dell’autore. Quella di Mulas è stata per 4 mesi a Venezia dalla fine di marzo ai primi di agosto 2024 e purtroppo l’ho persa per varie mie problematiche intercorse (a questo proposito le mostre bellissime che si tenevano alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca adesso si tengono all’isola di S. Giorgio a poca distanza, venendo dal bacino S. Marco con la linea 2 è una fermata prima dei tre Oci, per aggiornamenti cercare l’organizzazione “Le Stanze della Fotografia”).
Riguardo al libro citato, ed è un mio limite, credo di essere un po’ allergico alla concettualizzazione della Fotografia, io le foto le faccio quando vedo il soggetto da fotografare (che sia “Street” o “ritratto” ) e non vado oltre dopo che l’otturatore si è chiuso alla fine dello scatto. Questo dubbio mi viene constatando che dopo aver acquistato nei primi anni 80 La Camera Chiara di Roland Barthes non sono mai riuscito ad andare oltre le prime pagine, ha girato per casa per anni e alla fine l’ho dichiarato disperso, riacquistato qualche anno fa, idem ma questo sono sicuro che c’è ancora in qualche scatolone IKEA che sta sugli scaffali sopra alla mia testa nel mio studiolo. Ho letto le pagine nel link gentilmente postato da Luciano, tutte e quindici, se proseguivano mi sarei fermato e penso che mi convenga non avventurarmi oltre per non fargli fare la fine indecorosa del precedente, anche se mi incuriosisce, come tuttora mi incuriosisce Barthes. Probabilmente la allergia citata riguarda il fatto che per alcuni autori la fotografia diventa un mezzo di sperimentazione artistica concettualizzata, però poi, come mi succede alla Biennale d’Arte di Venezia, bisogna che l’autore me la spieghi perché quando ho finito il giro e mi chiedo che cosa ho visto, quasi sempre non mi so rispondere. Il tipo di fotografia che faccio io non ha bisogno di spiegazioni ed elucubrazioni, è un altro mondo (sarà per questo che non sono ancora diventatao famoso? ).
Inviato: 6/1 19:04
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Re: Vivian Maier a Monza |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Vorrei rispondere a quella visitatrice: non c’entra niente il fatto che nel tanto c’è anche il buono, le fotografie che, anche senza una mostra allestita, si possono vedere, ad esempio qui (sezione portfolios) : https://www.vivianmaier.com/, sono scatti di una grande fotografa, cioè di una che sapeva come inquadrare e come cogliere ciò che voleva cogliere e che era tipico del genere fotografico “street”. Un genere di fotografie che fissa per sempre l’umanità e soggetti che si possono incontrare per strada (ma non esclusivamente in strada) nella vita quotidiana. Hanno fatto questo genere fotografi come H.C Bresson, E. Erwitt, R. Doisneau, D. Arbus, W. Ronnis, G.B. Gardin e una miriade di altri più o meno noti e grazie a loro possiamo vedere i volti, le espressioni, le emozioni, le situazioni, di una umanità che è vissuta in varie epoche e vari luoghi del mondo. V. Mayer, nel genere di fotografia che faceva, era una grande fotografa e non da meno di quelli che citato. Se uno non vede il soggetto e non lo sa inquadrare può farne anche un milione, saranno sempre spazzatura. Valutare a posteriori la casualità statistica sul numero di scatti che ha fatto, non ha senso. Probabilmente per V. Mayer tutti i suoi 120.000 scatti avevano un senso e non possiamo sindacarlo noi. Poi che altri ne scelgano 100-200 per una mostra è un arbitrio gratuito, si può dire solo che vanno bene o sono "buone" secondo i canoni estetici di chi ha selezionato le foto da esporre.
Inviato: 30/12 13:06
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Re: A proposito del telefono |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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L'utilità della ricerca storica: ho scoperto che è dal 1300 che cercavano di dirci che bisognava inventare il telefonino (e anche il microfono)
Inviato: 20/12 12:13
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Re: A proposito del telefono |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Io non ho mai fatto confronti fra telefonino e fotocamera e non li faccio, se capita e non ho con me la fotocamera, lo uso. Metto un foto (niente di chè) scattata nel 2016 con un Nokia Lumia 830 (10 Mp, ottica Zeiss 6 lenti stabilizzata) che rimpiango amaramente (lo avevo prestato e me lo hanno perso).
Uso quasi esclusivamente i RAW che mi fornisce il telefono perché cosi evito gli interventi del software in genere miranti a rendere l’immagine gradevole ai più. Quel telefono mi dava, più di quelli avuti successivamente, immagini come piacevano a me, come se avessi avuto ancora una fotocamera a pellicola 24x35 con ottica di media qualità come erano quelle degli anni 50-60 che usavano i non professionisti che generalmente montavano un tripletto o un Tessar (o schema Tessar) e mi accorgo che siamo già al vintage parlando di fotocamere di telefonini. Comunque per il tipo di fotografia che faccio, grazie di esistere al telefonino. La foto ritrae il negozio di un tabaccaio a Venezia (San Canciano) che è lì (o almeno fino ad un paio di anni fa) da quando ero piccolo e abitavo 20 metri più avanti.
Inviato: 13/12 18:35
Modificato da Pino su 13/12/2024 18:58:53
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Re: Micro - che ne dite ? |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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In genere non mi interessa la macro ma l'effetto estetico di queste è gradevole.
Per quanto ne so (e ho sperimentato) oggi le ottiche per smatphone sono molto evolute, se non sono modelli basilari, hanno 6 lenti (in grado di correggere la maggior parte delle aberrazioni) e sono pure stabilizzate. I software sono in grado di fornire anche il file RAW. Il fatto che siano piccolissime non è un problema di qualità perché basta pensare a quelle degli obiettivi per microscopio. In genere montano ottiche grandangolari (corrispondenti circa ad un 26-27 mm sul formato 135), bisognerebbe che avessero tutte anche un medio tele, ma se non ci sono di default ottiche di focale superiore penso sia perché aumenterebbero la lunghezza del gruppo ottico e quindi lo spessore del telefono, l’obiettivo per macro è quasi sempre disponibile. La risoluzione ottica reale per la maggior parte di sensori in genere è sui 12 Mp, sufficiente anche per una buona stampa 30x40, e sono in grado di fotografare in condizioni di luce scarsissima perché hanno sensibilità un tempo impensabili anche sulle fotocamere, in genere è buona anche la calibrazione del colore e la lettura della esposizione. In pratica un telefono di classe media (o alta) è di per sé un ottimo sostituto se non si ha con sé la fotocamera, senza fare paragoni ovviamente.
Inviato: 8/12 13:04
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1980 primo Carnevale a Venezia dell'era moderna |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Queste foto che ho fatto 44 anni fa oramai appartengono alla storia.
Nel 1980 venne organizzato dal Comune di Venezia un ballo in piazza per l’ultimo giorno di Carnevale a chiusura di una kermesse teatrale di cinque giorni nell’ambito della Biennale del Teatro che vide 120 rappresentazioni teatrali in vari teatri e luoghi della città. L’intento era quello di animare l’inverno veneziano dopo circa duecento anni che si era perso il Carnevale di Venezia, famoso da secoli in tutta Europa. Da quella settimana che vide un afflusso di gente inaspettato da tutta Italia, è rinato quello che oggi è tornato a fama mondiale. Le foto Ne metto qualcuna e riguardandole mi chiedo come ho fatto a fare questi scatti notturni a mano libera, pensando che oggi non riesco a fare uno scatto con poco mosso neanche con un grandangolo e un tempo di 1/30. Oggi il Carnevale veneziano è un tripudio di costumi colorati in cui si scatena la fantasia estetica oppure l’accuratezza storica dell’abito settecentesco, in entrambi i casi sono abiti che possono costare migliaia di Euro portati quasi esclusivamente da adulti. Questo ha fatto quasi scomparire la mascheratura “self made” dei primi anni con la quale i giovani si divertivano, diciamo che il travestimento è virato in uno stucchevole manierismo dove è scomparsa l’improvvisazione stracciona ma assai spontanea delle prime edizioni (un paio di secoli fa questo era sancito per decreto, non si poteva andare in giro con travestimenti di infimo livello, probabilmente per mantenere il decoro di una città che era sotto gli occhi del mondo). Allega: Primo-carnevale-1980-2.jpg (651.65 KB) Primo-carnevale-1980-5.jpg (732.95 KB) Primo-carnevale-1980-9.jpg (644.77 KB) Primo-carnevale-1980-13.jpg (666.67 KB) Primo-carnevale-1980-1.jpg (690.73 KB) Primo-carnevale-1980-14.jpg (636.95 KB) Primo-carnevale-1980-6.jpg (595.28 KB) Primo-carnevale-1980 10.jpg (657.96 KB)
Inviato: 9/11/2024 19:57
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Re: Leica M11-D |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Citazione:
Infatti c’è questo aspetto che per me è diventato essenziale, la semplicità d’uso per il tipo di fotografia che faccio visto che anche a me è capitato qualcosa del genere. Il discorso del costo è relativo, ho anch’io una macchina (Sigma SD1 Merrill) che quando è uscita (2010 o 2012) costava 10.000 dollari (che non avrei mai speso), se uno li aveva faceva bene a prenderla perché ha delle caratteristiche eccezionali come qualità di foto che fornisce. Quando l’ho presa alcuni anni fa l’ho pagata 1000 € praticamente nuova (sui 3000 scatti), quello per me era un prezzo sottovalutato, l’avrei pagata anche 2000 se me li chiedevano. Non fa nulla (filmati, scatti in sequenza velocissimi, niente liveview ecc.) tranne foto (e cosa dovrebbe fare una fotocamera?). Non la uso perché fa foto troppo belle, un bianco e nero mozzafiato, sui neri le gradazioni di nero (se così si può dire) che vedevo solo nella pellicola, alte luci senza perdita di dettagli (sviluppando il RAW con il suo software), una definizione da medio formato digitale, colori stupendi, ma ho fatto si e no 300 scatti perché preferisco una vecchia Canon 5D MK I con ottiche vintage (quasi esclusivamente 35 mm 3,5 Super-Takumar, Mir 37 mm 2,8 e Tamrom SP 90 mm 2,5) che mi dà immagini più ruvide, più grezze, essenziali, non saprei dire, ma che preferisco per le foto che faccio, alla bellezza estetica della Sigma. In sostanza uno deve prendere la fotocamera che gli serve per quello che deve fare, è un errore, seconde me, comperarla pensando a quante cose ci potrebbe fare. Come ripeto il costo è relativo, c’è chi spende 1000 € per una serata fra ristorante, vini e discoteca e chi 50 € in pizzeria, io preferisco la pizzeria, e non per il costo, ma fa bene chi sceglie ristorante vini discoteca e champagne se è quello che gli dà soddisfazione (e lo può pagare).
Inviato: 11/10/2024 12:22
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Re: Incontro sulla fotografia analogica |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ogni iniziativa in cui si parli di FOTOGRAFIA (e non soltano di attrezzature) è importante, per tener vivo questo ambito di espressione, comunicazione, arte, rappresentazione, estetica, professione, documentazione ecc. Che poi sia digitale, analogica, fatta con attrezzi da 20.000 € o un buco in una scatola da scarpe, poco importa se riesce a dire ciò che ha dire. Se l'incontro riguarda la fotografia analogica tanto meglio perchè, pur avendola abbandonata da tempo per questioni di praticità, rimango convinto che una bella foto nata e stampata in analogico ha le sue caratteristiche quasi inimitabili. Purtroppo non posso esserci perchè abito a Venezia. Un saluto.
Inviato: 4/10/2024 11:39
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Re: XP2 verde |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Mi piace moltissimo questa foto Luciano, questo glamour e quello sguardo della ragazza (che sembra dire: - Voluez vous? -), lo stesso movimento delle braccia che porta direttamente agli occhi. Devi cercare di recuperarla, anche così come hai già fatto potrebbe bastare.
Io ho provato un tentativo di postproduzione, facendola come potrebbe essere a mio gusto (tu non l'hai ancora fatto, era solo per postare il campione), però lavorando con un formato minuscolo, penso invece che se lavori a pieno formato puoi ottenere sicuramente di meglio. Metto due prove, in una c'è una leggerissima sfocatura. Allega: Prova1.jpg (89.11 KB) Prova2.jpg (81.32 KB)
Inviato: 19/9/2024 10:30
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Re: Interessi diversi |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Anca mi
Inviato: 13/9/2024 20:51
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Interessi diversi |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Mi sembra evidente .
Inviato: 13/9/2024 17:29
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Re: The man in red |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Carissimo Archifoto, non entro in una polemica perché ogni volta che ti rispondo contribuisco a prolungare la pubblicità del tuo sito di fotografia professionale e quindi a pubblicizzare la tua professione, ti ricordo soltanto che qualche anno fa hai criticato il fatto che io mascherassi i volti dei personaggi di alcune mie foto. Ho guardato come era vestita la persona per dire che poteva essere un artista, non per denigrare o criticare. Detto ciò, visto che ti disturba, chiedo a chi amministra il sito di togliere il mio post con relativa foto.
Stammi bene !
Inviato: 12/9/2024 20:26
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The man in red |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ho fatto questo scatto al volo (infatti c’è del mosso) a questo personaggio intento a sgranocchiare dei crackers immerso nei suoi pensieri. Mi aveva colpito mentre passavo il fatto che c’era qualcosa di rosso dappertutto, dalla panchina al sacchetto dei crackers, ovviamente il colore della panchina non era una sua scelta, ma il resto sì.
Si può dire che senso abbia questa foto, nessuno, però la staticità della foto mi permette di fare ciò che non avrei potuto fare se non piazzandomi davanti a lui ad osservarlo a lungo importunandolo. Sembrerebbe semplicemente un signore anziano che si riposa sulla panchina di un parco, ma osservandolo diventa un personaggio particolare e allora la curiosità mi spinge a chiedermi perché ha con sé quel armamentario di bagagli che assomigliano a quelli che potrebbero appartenere ad un clochard, ma non sembra un clochard, uno che vive in strada e non ha molte possibilità di lavarsi e cambiarsi. E’ pulito, ha la barba curata, i vestiti non sono macchiati, le scarpe pulite non sono consunte, non hanno camminato molto. Forse viene da lontano e quel carrello della spesa adattato a valigia con le ruote, è solo un modo pratico per portarsi appresso gli effetti personali. Siamo nei pressi della biglietteria della Biennale d’Arte, forse è un artista che non è diventato ricco ed è venuto a vedere la mostra, o semplicemente è un appassionato di arte contemporanea, sì, queste sono le ipotesi che mi convincono, questa sua passione per il colore rosso, come Van Gogh ce l’aveva per il giallo, mi dice che ha qualcosa a che fare con il mondo dell’arte; è bello (come personaggio intendo), mi dà serenità guardarlo, come se vedessi Babbo Natale, gli assomiglia molto.
Inviato: 12/9/2024 12:09
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Re: Bar Formica |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Si Oscar, chiedo scusa, volevo dire Orso infatti. Saluti.
Inviato: 31/8/2024 16:10
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https://pinoalessifotoven.weebly.com/ | ||
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Re: Bar Formica |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Oscar, non è memoria! E' che negli ultimi 12 anni (questo compreso) nei forum sei stato uno dei 5 che mi ha detto che gli piaceva una mia foto.
Inviato: 31/8/2024 12:28
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Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Inviato: 29/8/2024 11:35
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Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Ciao Orso, rispondo alla tua domanda, intanto "a mano" come la definisco è un modo di dire perchè in realtà uso il computer. Parto ovviamente dalla fotografia in bianco e nero digitalizzata poi si tratta di sovrapporre una maschera di livello e lavorare su quella o molteplici maschere di livello una per ogni elemento su cui si vuole lavorare (ad esempio una per il cielo, una per lo sfondo (paesaggio ecc.), una per i visi, una per i vestiti ecc.
Su questi livelli in sovrapposizione applichi il colore che ricalcherà i chiari e scuri del bianco e nero sottostante mantenendo quindi i differenti livelli di illuminazione. Il colore verrà dato con una intesità che non sarà del 100% ma all'incirca del 30% proprio per mantenere le luci e ombre. Ci sono dei buoni tutorial su youtube e si possono creare ad esempio con photoshop delle azioni che fanno la preparazione delle maschere su cui poi si lavora manualmente. Ti metto un B&W e la relativa colorazione
Inviato: 27/8/2024 18:58
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:17:09
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:27:28 Modificato da Pino su 27/8/2024 19:28:13 |
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Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Grazie dell'apprezzamento Oscar, e scusa il ritardo nella risposta. Non sei l'unico a non aprire l'album o la scatola di fotografie di famiglia e penso che fai bene, sostanzialmente credo che il mondo proprio si divida fra coloro che le guardano e coloro che non le guardano, credo soprattutto per la motivazione che hai detto, io sono fra quelli che le guardano e infatti per carattere sono portato a guardare indietro più che avanti.
Inviato: 27/8/2024 18:41
Modificato da Pino su 27/8/2024 19:19:46
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Re: Bar Formica |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Orso, ho guardato fra le attrezzature per fotografia, ho trovato cavalletti, flash, ombrelli, borse, ecc. ma niente ruspe e motoseghe, è una grave carenza. Essendo in viaggio ho dovuto accontentarmi di ciò che avevo con me, diapositiva e fotocamera e con il poco che avevo ho solo cercato di cogliere la particolare atmosfera che aveva quel luogo e la sua luce in quel momento. E’ il principale difetto delle fotografie di una volta come questa fatta più di 40 anni fa, oggi senza ruspa, già nel telefonino, la casa la togli in 10 secondi. Comunque la fotografia che facevo e soprattutto che faccio non prevedeva appostamenti lenti, con cavalletto o GF e telo nero in testa, è sempre stata una fotografia che coglie al volo ciò che si presenta e fra il cercare meticolosamente la giusta angolazione mentre 30 secondi dopo la luce o il soggetto non sono più gli stessi, e scattare, preferisco scattare. La fotografia che fate tu e Oscar (da quello che ho visto), è soprattutto una fotografia di architetture che richiede meticolosità, precisione, misurazioni, appostamenti, ecc., quindi capisco quanto ti possano disturbare elementi che se non ci fossero sarebbe meglio e a conferma ti porto un esempio dove al contrario in una mia foto eri affascinato da elementi che al loro posto ci stavano, per dire come questo sia di primaria importanza per chi è abituato a valutarli nella sua fotografia e quindi lo colpiscano mentre per me sono relativi, pur cercando sempre, almeno in post produzione, un equilibrio formale fra masse in B&W e colori nel colore. Hai commentato nel 2012 (pubblicavo qui e in Fotoavventure con un altro nikname) la fotografia che allego. Il commento riguardava il fatto che eri favorevolmente colpito dai due triangoli (in basso sinistra e in alto a destra) che facevano la luce e l’ombra. In realtà a me quando ho scattato e poi composto l’inquadratura, dei due triangoli non importava nulla, io avevo fotografato l’interagire fra la bella passeggera e il gondoliere (e quanto avrei voluto essere al suo posto ) probabilmente ne ho tenuto conto in post produzione ma solo istintivamente, per dire come il genere fotografico che uno fa influenzi il modo di guardare e valutare. Comunque qualsiasi commento a me va benissimo e ti ringrazio del tuo perché si parla di FOTOGRAFIA; con dotta citazione, come diceva Jerry Calà: parliamone…..
Inviato: 27/8/2024 14:07
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Re: Non serve la DeLorean per viaggiare nel tempo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Grazie Luciano, il tuo apprezzamento mi fa molto piacere.
Ho pensato di riportarti con la mia macchina del tempo dalle parti del liceo Franchetti e già che c'ero in via Cappuccina. Come sai nella foto 1 il Franchetti ce l'hai a destra, nella 3 sempre a destra sei 10 metri più avanti, nella 2 a sinistra, nella 4 sei in via Cappuccina angolo via Cavallotti-via Bembo. Sono foto in bianco e nero che ho colorato a mano seguendo i miei ricodi (sono comunque parecchio fedeli), ti ritrovi nel 1979 e rispetto al 1970 non è cambiato nulla (tranne la pubblicità della TV a colori), c'è poco traffico perchè è domennica, te lo dicono anche i camion di traslocchi fermi. Per tornare al presente basta che chiudi gli occhi. Un saluto. Allega: Mestre 1.jpg (588.19 KB) Mestre 2.jpg (620.98 KB) Mestre 3.jpg (747.21 KB) Mestre 4.jpg (953.43 KB)
Inviato: 10/8/2024 18:28
Modificato da Pino su 10/8/2024 18:50:50
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