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Re: Zeiss ...

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29/5/2009 11:05
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Ah si certo Zeiss effettivamente è un po' ferma. per le novità c'è sempre canon che ne tira fuori un aal giorno!

Inviato: 21/11/2022 16:17
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Re: Zeiss ...

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Il sito Zeiss propone ancora obiettivi fotografici e non mi sembra dia notizia di chiusure.

Inviato: 21/11/2022 12:50
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Re: "Letteratura" Linhof

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luciano ha scritto:
.. mai e poi mai mi verrebbe in mente di venderle, perchè per me rappresentano qualcosa di più di semplici strumenti - peraltro di altissimo livello - per fare foto. Sono anche la testimonianza di una tradizione, di una dedizione e di una passione per le cose fatte bene e fatte per durare che raramente ritrovo insieme nei prodotti moderni.


Mi piace questo modo di pensare e in teoria lo condivido. Dico in teoria perchè la considero strumento di lavoro o comunque per produrre fotografie e come tale mi piacerebbe farla funzionare ma i costi e la pigrizia vincono ... Penso anch'io di tenerla per ora perchè se la vendo forse prendo due lire.

Inviato: 18/11/2022 15:35
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Re: "Letteratura" Linhof

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Molto bella la collezione! Ne ho aperti un paio (il primo e il nono) e la cosa che mi colpisce e un po' mi intristisce, è che sembrano provenire da un'era geologica fa. La Linhof era la macchina che desideravo,considerandola il meglio per il mio lavoro e ricordo ancora, emozionato come un bambino a Natale, quando aprii la scatola della Techikardan nuova di zecca. Ora che dorme in armadio da un sacco di tempo e si avvia a diventare un pezzo da museo insieme al pieghevole che l'accompagnava, (il quarto) mi intristisce un po' perchè mi fa percepire il tempo passato facendomi sentire vecchissimo.

Inviato: 17/11/2022 9:48
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Re: Deluso dalla baritata...

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Pino ha scritto:
Citazione:


...mi sono chiesto anche perchè un fotografo come lui non ha pensato all'epoca di ristampare su Cibachrome...


Pino alla stesssa mostra ci sono anche alcuni cibachrome ed effettivamente sono perfetti. Però Ghirri, e me lo confermava Ghi lo stampatore di Modena dove stampavo anch'io, preferiva il negativo alla diapositiva per ottenere in stampa un effetto più pastello e meno inciso e molto più controllo del colore. I suoi negativi credo siano conservati alla Biblioteca Panizzi (non so se ancora alla disponibilità degli eredi o dell'editore MACK) ma non è detto che altri sappiano rifare oggi gli stessi suoi colori quindi continuano ad andare in mostra stampe sbiadite e ingiallite ma opera della sua mano. Poi ci si può chiedere se sia meglio una stampa originale sbiadita e firmata o una ristampa fatta da un altro occhio. Tempo fa mi è capitato di vedere da Ghi alcune ristampe che non avevano la stessa interpretazione del colore di Ghirri e anche se lo stampatore era lo stesso qualcuno aveva deciso di rifarle a modo suo e quindi molto più scure! Dato che il suo lavoro ha avuto una grande diffusione sarebbe stata perfetta la stampa inkjet su carta cotone con tutti i crismi di durata certificata! Io, che al contrario non ho modo di esporre in galleria, per ovviare al problema della durata ho ripreso a stampare su carta rc per cui gli eredi (chi? non ho figli) potranno cestinarle con leggerezza perchè nel frattempo le stampe saranno già sbiadite!

Inviato: 16/11/2022 17:23

Modificato da archifoto su 16/11/2022 17:40:03
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Re: Deluso dalla baritata...

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pamar5 ha scritto:
Allora mi chiedo: perché spendere soldi e tempo e fatica per avere 100 anni di archiviabilità invece che 40 per una stampina personale? Magari fai una stampa che dura 150 anni ma dopo un paio d’anni che sei defunto viene buttata nella spazzatura da un nipote che non sa che farsene e dove metterla.
Questa è una provocazione. Poi chiaramente un autore vorrebbe che il suo, sfidasse il tempo….

Marco


Provocazione si ma una grande verità! Sono perfettamente d'accordo, anche perchè chi di noi ha fotografie esposte in musei o vendute in galleria e vive davvero il problema della durata? Domenica scorsa sono stato alla mostra di Luigi Ghirri a Modena dove sono esposte anche alcune stampe a colori rc "vintage" anni 80 tutte belle virate al rosso ma Ghirri rimane Ghirri anche se le sue stampe sono sbiadite e io rimango nessuno anche se le mie durano eterne.

Inviato: 15/11/2022 9:43
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Re: Deluso dalla baritata...

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baritato ha scritto:
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...dopodichè le appoggio su di un braccio bello tondo di un vecchio divano e vi assicuro che una volta asciugata la stampa assume una ottima planareità  e brillantezza.....smaltatrici personalmente mai usate....Ciao Ciao


Non sono un bravo stampatore e quello dell'asciugatura mantenendo le stampe piane è sempre stato un problema, l'appoggio sul bracciolo avviene con la stampa a contatto col tessuto o al contrario a faccia in su? Perchè se funziona e tornassi a stampare potrei fare una sorta di bracciolo in gommapiuma e tessuto... grazie ciao

Inviato: 10/11/2022 13:26
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Re: INTERVISTA ESCLUSIVA A JAN-KLAUS STABROVINSKJ

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Non so chi sia JAN-KLAUS STABROVINSKJ ma mi trovo d'accordo con buona parte delle cose dette. Soprattutto sul fatto che lo stretto documentarismo non esiste, e che "A forza di voler insistere su una presunta oggettività che è poi una mera fisima idealistica in quanto nulla e niente è oggettivo, tutto è portato in avanti da una propria piega, ideologica, culturale, fideistica o no e via di seguito, si finisce per essere soggettivisti al massimo grado, altroché! Alla fine dei giochi l’opera d’arte (se la fotografia lo vuol esser davvero deve decidersi a darsi una mossa in questo senso) è quella che suscita SORPRESA, suggerisce un’aura di scoperta, AMMIRAZIONE (esibisce intelligenza, genialità), PIACEVOLEZZA e GIOIA (si fa amare!)...Se non metti del TUO mentre fotografi cosa fotografi a fare?"
E poi mi fa piacere che abbia ricordato il grande Aldo Ballo, a cui affiancherei nel ricordo l'altro grande e troppo spesso dimenticato Giorgio Casali. Grazie per aver pubblicato questa intervista.

Inviato: 7/11/2022 17:20

Modificato da archifoto su 7/11/2022 17:38:28
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Re: Fotografare la pioggia

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Non so come si fotografa la pioggia perchè è l'unica cosa che evito accuratamente, va bene ogni luce ma la pioggia no...
Però ringrazio Orso perchè con questo post mi ha fatto conoscere Oradour sur Glane di cui non sapevo nulla. Peccato non sia proprio dietro casa.

Inviato: 3/11/2022 15:02
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Re: Com'era bella questa America.

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Non so se l'America di quel tempo era meglio o peggio ma le automobili erano meravigliose !!

Inviato: 22/9/2022 17:26
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Re: facile salire,non altrettanto scendere.

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Per me sarebbe impossibile anche salire a vuoto...

Inviato: 20/9/2022 18:17
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Re: Colpo di cu..o, colpo d'occhio, e taglierina

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Concordo sul fatto di intervenire tagliando, personalmente lo faccio perlopiù in ripresa ma se serve togliere qualcosa vado di taglierina. Ultimamente, anzi da qualche tempo, uso sempre di più l'ottica normale per concentrarmi maggiormente su quello che sta nell'inquadratura, tutto il resto può stare fuori. Dell'ottica normale amo anche la percezione dei piani che non è enfatizzata come nel grandangolo e non compressa come nel tele. A questo proposito ho comprato di recente un 45 decentrabile di cui sono molto contento e per gli esterni lo trovo straordinario. Riguardo alla foto di Pino, a prescindere dall'ottica, tra le due della prima serie preferisco la prima perchè gli elementi che Pino dice di disturbo, aiutano alla comprensione dello spazio. Il lato sinistro della foto, comprendendo la riva del lago, determina un maggior senso di "contenitore" si ha la più chiara idea di una porzione d'acqua contenuta tra due rive. Credo che questa fosse la percezione istintiva del fotografo al momento dello scatto. Tagliando la riva sinistra lo spazio "cade" sulla destra e si ha l'impressione di essere sospesi nell'acqua. Questo è il mio punto di vita deformato da decenni di foto architettonica, prendete per quello che vale.

Inviato: 14/9/2022 10:54
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Re: qualche immagine di Londra

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Condivido il lavoro di "aggiustamento" operato da Pino. Pavimenti e orizzonti in discesa mi lasciano sempre un po' perplesso. ciao

Inviato: 12/9/2022 12:50
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Re: L’evoluzione della fotografia

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Marco tu non vedi quello che fotografi, tu vedi coi tuoi occhi, ma mentre avvicini una maccina all'occhio vedi quello che ti fa vedere la macchina anche per il solo fatto che un mirino genera un ritaglio e ti fa vedere con un occhio solo, e le lenti generano una deformazione alla tua visione! Che sia un banco ottico una reflex o una mirrorless quello che vuoi il concetto è il medesimo. Blow up di Antonioni ne è la dimostrazione più chiara ed efficace! Casomai fotografi quello che vedi, cioè traduci in immagine quello che vedi ma è tutta un'altra cosa. Poi la filosofia della fotografia può anche non servire all'uomo comune ma non cestiniamola in una battuta.

Inviato: 8/7/2022 12:16
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Re: L’evoluzione della fotografia

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luciano ha scritto:
personalmente questa cosa che con le reflex "ciò che vedi è ciò che fotografi" non mi convince affatto.


E ci credo! "ciò che vedi è ciò che fotografi" può andare bene per uno slogan pubblicitario e nient'altro perchè con qualunque macchina al mondo dal banco ottico alla leica alle reflex alle mirrorless non stanno così le cose.
A parte l'ovvietà che nessuno vede in bianco e nero, c'è tutto il capitolo stampa. In un bel video in rete il figlio di Ansel Adams mette a fianco due stampe di moonlight, una come scattata (quello che ha visto dal vetro o con gli occhi?) e una stampata con la sua tecnica, quella che poi è diventata famosissima. Ovviamente c'è un mondo tra le due! Ma senza scomodare Ansel Adams, chi ha mai stampato un negativo senza alcuna mascheratura? Lo stesso dicasi per il digitale reflex o mirrorless che sia, c'è qualcuno che stampa le fotografie come escono dalla macchina credendo che quello che ha fotografato è quello che ha visto? C'è qualcuno che crede che la fotografia riproduca fedelmente quello che l'occhio vede? Io credo proprio di no perchè altrimenti dovremmo riscrivere completamente la filosofia della fotografia!

Inviato: 7/7/2022 18:15
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Re: L’evoluzione della fotografia

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pamar5 ha scritto:
. Quindi tempi stretti e spinta del marketing al ricambio.
Concludendo, la combinazione nuova tecnologia + marketing, rende un apparecchio top di gamma superato nel giro di una manciata di anni. Basta pensare a 20 o più anni fa: se si acquistava una reflex top di gamma, si era a posto una vita.

Marco



Perfettamente d'accordo con quello che dici ma cambierei il titolo perchè tutto questo cambiamento o rinnovamento ha riguardato la macchina fotografica e non la fotografia. All'evoluzione tecnica che descrivi non è seguita altrettanta evoluzione nel campo della ricerca fotografica. Anzi a mio parere le idee fotografiche e le sperimentazioni visive sono rimaste intrappolate in tutta questa rincorsa tecnologica che ti fa credere di esere un miglior fotografo se hai la macchina ultimo tipo da 40 mp e la raffica da 20 fps per poi fotografare il tramonto sul mare e banalità varie. Al contrario vedo ricerce maggiormente interessanti in campo fotografico da parte di chi, lontano da questa rincorsa tecnologica, sviluppa nuovi sguardi con tecnologie obsolete per non dire antiquate come il grande formato, il bianco e nero etc...Uno tra tutti Alec Soth ma la lista è lunga.

Inviato: 6/7/2022 15:01
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Re: A volte ritornano...

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Bentornato!

Inviato: 6/7/2022 8:31
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Re: Annusate i vostri negativi.

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pamar5 ha scritto:
Conservare. Rendere inattaccabili dagli effetti dello scorrere del tempo. Chi non desidererebbe ciò per le opere fotografiche? Se non tutte le proprie almeno qualcuna o quelle altrui giudicate capolavori meritevoli. Rimanendo nel proprio orticello, sono convinto che ognuno vorrebbe che una decina delle fotografie prodotte, magari a fronte di migliaia scattate, fosse in grado di sfidare il tempo ed essere immune dal suo scorrere. .

Marco



A mio parere ci sono due aspetti che riguardano la conservazione, uno è quello fisico e credo che sia il più facilmente risolvibile perchè le tecnologie analogiche o digitali oggi ci sono e tra stampe in carta cotone scatole conservazione hard disc etc... il problema si può risolvere facilmente. L'altro è l'interesse alla conservazione. Chi si mette a conservare le tue foto se non hanno un qualche interesse pubblico? Ok se hai dei figli e dei nipoti fai una bella scatola in cartone per la conservazione (a Bologna c'è uno studio che si occupa di restauro della fotografia e ne fa di bellissime) e la lasci in eredità e i tuoi nipoti che le riguarderanno pensando al nonno... Bello ma per andare oltre al cassetto di famiglia le fotografie prima di tutto devono avere una qualche forma di interesse pubblico ed essere fruibili attraverso libri o archivi digitali. In sostanza dato che conservare fotografie è una roba che costa è necessario che un qualche ente sia interessato al tuo archivio e, riconoscendone il valore, si prenda la briga di conservarlo e renderlo fruibile. Altrimenti gli originali finiscono, in ottimo stato di conservazione, alla discarica.
p.s. il "tuo" è generico ovviamente e non riferito a te Marco.

Inviato: 28/6/2022 16:31
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Re: Annusate i vostri negativi.

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Mxa ha scritto:
Un falò di centinaia di pellicole è cosa rara, va usata con il giusto spirito imprenditoriale.

Trova un curatore giusto per il video, aggiungici il minimo indispensabile di tema-che-va-tanto-di-moda-oggi e ci vinci pure un premio. Così unisci la catarsi fotografica al dilettevole e all'utile



ci sto lavorando seriamente! Ora che ci penso non ne avevo mai parlato in pubblico, questa è la prima volta e cercherò di trarre il massimo beneficio dal rogo!

Inviato: 27/6/2022 18:10
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Re: Annusate i vostri negativi.

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Pino ha scritto:
l'unica sono le stampe a pigmenti che sto facendo, pur sapendo che quando sarà ora qualcuno dirà: - questo ha lasciato un metro cubo di fotografie insulse e un computer di Marco Caco che adesso tocca portare all'ecocentro!


Questo concetto mi libera dall'ansia conservativa. Non ho figli ma ho un archivio discreto di fotografie analogiche relative ad architetture di scarsa qualità che ho documentato per lavoro nel corso dei primi anni di professione. L'architettura scadente e la difficoltà a collocare nel futuro questa massa importante di negativi a colore mi ha fatto pensare alla loro distruzione col fuoco che documenterò con un video a cui sto pensando da tempo. Non potendo demolire tanto costruito vorrei che non ne rimanesse nemmeno la traccia fotografica. Il regista ce l'ho, mancano solo alcuni dettagli della sceneggiatura prima di appiccare il fuoco!

Inviato: 27/6/2022 16:35

Modificato da archifoto su 27/6/2022 16:50:28
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