ciao ragazzi,
eccomi a casa. alle sei sveglio,visto che queste sei ore di fuso, piu' un paio di abitudini di vita diverse,si fanno comunque sentire.
il viaggio è stato ottimo, nessun problema pur viaggiando solo e riuscendo almenoa volte a uscire dai circuiti e scoprire l'indinesia vera. all'inizio mangiavo nei ristoranti un po' chic, facevo attenzione al cibo,etc. poi ho preso confidenza, ho mangiato nei warung e bevuto i buonissimi succhi di frutta, girato solo la notte per i mercati notturni e i quartieri popolari.
tutto benissimo, nessuna diarrea, nessuna bruciatura, nessun problema con la lingua e il fuso orario, insomma, tutto a gonfie vele.
ma volevo parlarvi un po' delle foto: finalmente sonopartito con solo le due om2 e sono contento della scelta. in qualche modo si sente che i corpi hanno sofferto, e sono contento di non aver sottoposto la 20d a tale stress. le ottiche forzavano un po' quandole cambi, i tappi a vite bloccano, le macchine e le ottiche fra umidità  e sporcizia sembravano sempre unte. nonostante facessi pulizie frequenti e tutte le sere una accurata.
in ogni caso si sono comportate egregiamente e le batterie hanno tenuto. il 28mm l'ho usato poco, molto il 50 e tantissimo l'85-210, cosa abbastanza nuova perche' di solito non lo uso quasi mai. sono molto contento di averlo
portato, molte foto le ho portate a casa graziea lui.
lato negativi avevo portato un po' di kodak pro 200uc che faro' sviluppare settimana prossima. poi ho esposto 3 film di fp4 a 100 iso e i 3 di hp5 che avevo portato per sicurezza si sono poi rivelati utilissimi per la notte e i mercati (piuttosto bui). incantato dalle
atmosfere notturno ho provato a esporle a 3200 iso, ma in certi casi c'era d'avvero pochissima luce, e ho dovuto fotografare a 1.4 e 1/30. morale della favola una delle pellicole e' da buttare via perche' c'era troppa poca luce,
ma mi consolo pensando che era praticamente impossibile fotografare con cosi' poca luce, i lumini a petrolio non e' che siano riflettori. una purtroppo mi ha preso luce, perché nella fretta di cambiare pellicola su di un becak in
mezzo al traffico ho aperto inavvertitamente la macchian troppo presto.
peccato, almeno due ottime foto perse, e una decina del mercato degli uccelli. ma sono incidenti che purtroppo a volte capitano. sulla terza a 3200 iso invece ci sono tre o 4 scatti interessanti. credo che per fare foto con
così poca luce avrei veramanete avuto bisogno di un corpo macchina più nuovo, un esposimetro preciso e una vera pellicola a 3200 come la delta, magari esposta a 12000. e avrei dovuto anche aumentare la sovraesposizione manuale,
visto che le alte luci comprese nello scatto fregano di brutto la cellula integrata. un'esperienza cmq da cui ho imparato molto.
le 3 esposte a 100 iso sono perfettamnete esposte e sviluppate, ma non so quando avro' tempo di stampare. mi manca da sviluppare una 400 iso quasi
finita e una 100 con solo 5 o 6 scatti, e poi appunto i negativi colori.
insomma, nel complesso sono abbastanza soddisfato, anche se poi purtroppo i giorni effettivi di vacanza si sono ridotti a 4.
spero che queste indicazioni possano essere utili a qualcuno che debba fare una scelta di materiale.
ciao ciao
f
p.s. dimenticavo: in genere avevo un corpo caricato a colori e uno bn. di giorno la 100 iso e la sera la 3200, pur con qualche eccezzione. reimbobinare i film si è rivelato comodissimo, tutte le sere cambiavo pellicola e la mattina
rimettevo la 100 iso. l'aggeggiono per tirar fuori la linguetta dai rullini si è rivelato comodissimo.
i rullini in viaggio si rivelano molto più comodi che un hd esterno, in un certo qual modo, mi dispiace dirlo essendo fan del digitale, sono stato molto contento di aver lavorato in pellicola. e poi con le mie om2 mi sentivo un po' un reportr dei mitici anni 70 che non ho mai vissuto in diretta... un piacere.
ciao
f

ciao ragazzi,
e ancora grazie per i saggi consigli, e anche per tranquillizzarmi e la visita al sito. mi raccomando non guardate le foto che sono vecchissime, adesso fotografo molto molto meglio, ma non ho il tempo di fare aggiornamenti.
ho fatto un giretto per tre o quattro assicurazioni di parigi, scelte un po' a caso, e nessuno effettivamente vuole assicurarmi la macchina, a meno che non faccia un'assicurazione sulla casa. purtroppo prenderà  del tempo, quindi niente.
lo so che se mi porto la 20d avro' di continuo il timore del furto. è in gran parte dovuto al fatto che viaggio da solo, e che sono un po' matto, andrà a dormire nei losmen meno cari e prenderà i treni di terza classe, per scoprire l'asia vera. di sicuro con le om2 mi sentirà meno esposto, o meglio s eme le rubano sarà  una fine gloriosa per queste due splendide macchine, che già  hanno accompagnato mio padre in varie peripezie.
effettivamente conosco bene la 20d e lavoro moltissimo in digitale. è lì che sono più veloce, vantaggio soprattutto in reportage, che è quello che voglio fare. in pellicola me la cavo e le om2 le ho avute cmq quasi tutti i giorni al collo per almeno due anni. semplici, robuste e ottime ottiche zuiko.
con le om2 perderà qualche foto, ma pace, che cavolo, i grandi del passato facevano reportage con macchine che in paragone alle om2 sono carriarmati a pedali.
adesso vado a fare le valigie, credo che sia il mio ultimo post prima del ritorno. dopo ho molto da fare per la ricerca, e un paio di settimane dopo un viaggio islanda/terra di labrador su una nave commerciale... insomma, nessuna foto fino a fine agosto, ma prima o poi ve le mostro
ciao ciao
f

ciao e grazie della risposta. ho cercato di fare un'assicurazione per la canon 20d ma i tempi purtroppo sono lunghi e non riesco a farla entro domani mattina. propendo quindi per le due om2. anche se mi rassicuri sono comunque da solo, e quando si viaggia in solitario non si puo' mai perdere d'occhio niente. con le om2 viaggio molto piu' tranquillo. la kiev la lascio a casa, che e' pesante e non il massimo dell'affidabilita'.
dove andro? sembra una follia ma ancora non lo so di preciso. per il momento ho i biglietti fino a jakarta, poi vorrebbero che vada a kupang nell'isola di timor e da li non so. con un pizzico di fortuna pero' verrano a cercare tutto a jakarta e saro' libero. avendo a disposizione solo una settimana pensavo di visitare java e bali, o forse solo java. due itinerari possibili, presi dai consigli del routard, ma magari riequilibrando verso java:

Java – 2 jours –

Yogyakarta - 1 jour -

* Le palais du Sultan (kraton)
* Balade dans les marchés pour acheter des batiks
* Voir un spectacle de Wayang Kulit

Dans les environs de Yogyakarta -1 jour -

* Borobudur : le plus vieux et le plus beau temple bouddhiste de l’Indonésie
* Prambanan : un temple hindouiste en partie en ruine

Bali - 5 jours -

* La plage (au choix)
* Kuta et Legian : coucher de soleil sur la plage, et achats
* Sanur : Mayeur Museum
* Ubud : les danses, balades dans les rizières, les musées de peinture
* A l'est de l'à®le : le temple de Besakih et le water palace de Tirtagganga

ciao e grazie
f

ciao ragazzi,
delle persone del mio laboratorio, su una barca in indonesia, hanno perso in
mare un paio di strumenti indispensabili, e fra tutte le persone del
laboratorio sono stato tirato a sorte per portarglieli. in pratica parto
sabato mattina, appena arrivato gli lascio le balises e ho una settimana di
tempo per fare tutto quello che voglio.
dal momento che l'ho saputo mezzora fa e il viaggio non e' assolutamente
preparato volevo chiedervi qualche consiglio fotografico e strategico.
sicurezza? non so se ho voglia di portarmi al collo 4000 euro di macchina
digitale quando loro guadagnano in media due euro al giorno... la portereste
la 20d o solo le due vecchie om2 e la kiev60?
posti particolarmente belli da visitare?
qualche consiglio su pellicole/attrezzatura/strategia?
ciao e grazie
f

ciao,
divertente questo 3d.
allora, io stampo nel labophoto dell'universita' di cui sono responsabile e che e' un super laboratorio a 30m da camera mia.
abbiamo 4 ingranditori, ma solo due attivi, meopta e durst, con obiettivi rodagon 50mm e 80mm. stampo 35 e 120, da piccole stampe a, al massimo, circa 70x110cm. carta in genere ilford, baritata e per i poster rc perla. mi piace anche la kentmere, di cui ho una bella riserva di 40x50 scaduta comprata per due soldi.
la chimica di sviluppo, sia per carta che per pellicola purtroppo e' variabile, perche' in un laboratorio un po' grande a volte siamo costretti a comprare quello che c'e' disponibile. spesso refinal. come pellicole uso hp5 fp4 e delta 3200, che mi piace molto, espongo volentieri a 25000iso e sviluppo esclusivamente in dd-x.
stampo molto con processi alternativi, che cmq si tratta di bianco e nero no? attualmente sto stampando solo su carta salata (e occasionalmente albumina). la carta in generale e' l'arche aquarelle satin, la fabriano artistico o la rives bfk, quest'ultima senz'altro la migliore. i negativi sono ingranditi su film piano o su rc multigrade, ma solo per stampe salate con aggiunta di bicromato di potassio. ma sto passando al digitale 100%.
stampiamo anche a colori con l'ra4, ma qui siamo offtopic.
a parigi non ho nessuna difficolta' a trovare tutto quello che voglio per la camera oscura, a parte naturalmente la fuori produzione, a cui in genere trovo sempre valide alternative.
ciao ciao
f

Citazione:
a scusami, avevo letto male e avevo capito se si potevano distinguere due immagini ad 8bit.
la risposta quindi e' si, almeno se dopo conversione a 16bit non e' stato fatto nessun fotoritocco. in questo caso infatto il tuo istogramma e' a gradini, con ps non si vede perche' il grafico e' troppo piccolo, ma se hai un programma di calcolo tipo matlab, che gestice bitmap, puoi vedere facilmente che l'istogramma e' a scaletta. se si esegue alcuni tipi di fotoritocco puo' essere piu' difficile, perche' crei dei toni intermedi che prima non avevi. basta pensare a un blur. anche qui fai l'esperimento, se riapri l'immagine dopo il blur l'istogramma sara' lisciato.
questo significa che il meglio e' lavorare sempre a 16bit, ma partire da 8bit, convertire a 16, lavorare e ritornare a 8 e' forse leggermente meglio che lavorare direttamente sugli 8 bit.
ciao
f

Citazione:
no.

Citazione:
se scansioni (o lavori in ps, etc) a 8bit hai 2^8 sfumature possibili per ogni canale, ovvero 256 colori per canale, se lavori a 16bit ne hai 2^16 ovvero 65536 sfumature, che sono un bel pacchetto in più. se scansioni a 16bit e poi passi a 8 non hai alcun vantaggio, se invece scansioni, ritocchi a sedici bit e poi passi ad 8 hai il vantaggio che non perdi nessun tono e la tua scala tonale rimane liscia.
fai un esperimento:
immagine a 8 bit, applichi i livelli e poi guardi l'istogramma: avrai un discreto numero di toni mancanti. fai la stessa cosa e poi converti ad 8 bit, nessun tono manca.
dimenticavo: 256 è il limite umano medio per cui i passaggi fra un colore e l'altro appaiono lisci, al di sotto del quale si percepiscono scalettature.
ciao
f

i punti neri sono nel negativo o nella stampa? potrebbe trattarsi di bollicine, ma dalla cura che dici di mettere nella preparazione della chimica dovrei escluderlo.
ci dici che chimici/pellicole/procedimenti usi?
io uso l'acqua del rubinetto ma la filtro, per verificare che non sia quella potresti lavare una volta con acqua demineralizzata, la tecnica descritta dalla ilford non en consuma troppa. in questo modo potresti escludere almeno l'acqua del rubinetto.
ciao
f

ciao,
non solo l'agfa, dopo i problemi della iflord e pure della tetenal, ma anche la kodak sta passando un brutto periodo.
Sui forum americani, fonti che paiono abbastanza sicure, indicano che kodak eliminera' completamente la fabbricazione di qualunque tipo di carta rc, fb, Digital, Azo, Vprint, Panalure e Portra Black and White/Sepia.
son tempi duri
ciao
f

Citazione:

speriamo. mi piacerebbe riuscire a costruire una minicomunita' italiana interessata con cui avere scambi, oltre a quella oltreoceano.

Citazione:

allora, piccola premessa: in genere la maggior parte delle persone che usa i negativi digitali che conosco lo fa per le tecniche antiche, anche se io stampo con successo su carta baritata e funziona molto bene (ma nn ho un sito da mostrarvi, il mio nn lo aggiorno da due anni per mancanza di tempo e le foto sono semplicemente orribili).
questo per due ragioni: primo perche' l'interesse maggiore si ha per le tecniche antiche, che richiedo obbligatoriamente un negativo per contatto, e avere uan camera grande formato che spari negativi in a3 nn e' evidente, e gli internegativi sono laboriosi e costosi. secondo perche' mi interesso particolarmente sulle tecniche antiche e potrei nn conoscere le persone che stampano su baritata.
infine volevo dire che le immagini per internet difficilmente permettono di stimare la bonta' di una stampa.
in ogni caso:

http://www.danburkholder.com/
il cui libro e' un po' datato ma rimane una pietra miliare ha una bella serie di immagini.

http://www.ronreeder.com/
ha (fra l'altro) delle bellissime immagini al platino e pigmento con il tutorial dettagliato che spiega come ottenerle.

http://unblinkingeye.com/
molti degli artisti presenti usano negativi digitali

http://www.markinelsonphoto.com/
il sito dell'autore di pdn, naturalmente da negativo digitale.

ci sono poi tanti, tanti altri nomi. ho nel frattempo messo questi perche' conosco i link a memoria senza stare a fare ricerche, e sono i siti che piu' ho visitato perche' ne ho preso tutorial e informazioni tecniche, oltre che ammirare le immagini.
restano molti altri nomi illustri, grandi stampatori che sono sicuro stanno usando i negativi digitali perche' ne parlano di continuo, ma nn so quanti dei loro lavori sono presenti nei loro siti web. se vi interessa potete guardare l'archivio, o iscrivervi alla lista di alt:
http://www.usask.ca/lists/alt-photo-process/
la maggior parte degli iscritti usano negativi digitali e hanno magnifici siti con altrettanto magnifiche foto. vi basta guardare gli indirizzi in firma ad ogni messaggio.
ciao e buona navigazione
f

Citazione:

grazie del benvenuto, in effetti avevo dimenticato di presentarmi

Citazione:

anche se nn l'ho mai conosciuto personalmente damiano lo considero ormai un amico, e con lui ho scambiato interessantissime discussioni, sia sulle tecniche antiche che sui negativi digitali. senza di lui nn sarei quello che sono.

Citazione:

pdn secondo me è la referenza obbligata per chi voglia fare negativi digitali oggi. ora nn vorrei duplicare l'informazione, visto che è già  presente su ic, ma il libro offre un metodo rigoroso di calibrazione che permette di sfruttare al massimo quanto attualmente ottenibile con le stampanti a getto d'inchiostro. non si ha la perdita o la compressione di nessun tono, e il grano della stampante diventa invisibile. offre delle comodissime palette di calibrazione. purtroppo secondo me resta un po' troppo caro, anche se con il cambio euro dollaro si risparmia qualcosa e l'acquisto farà  sicuramente risparmiare costosa carta, trasparenti, inchiostro e chimica.

per spezzare l'ultima lancia in favore dei negativi digitali, dico che tutti gli stampatori oltreoceano ne sono ormai entusiasti, e parlo di grandi nomi che stampano ormai da una vita. gli svantaggi per me sono i pochi toni disponibili, che lascinao un margine ridottissimo all'errore e obbligano ad una stampa accurata e rigorosa. ma i risultati per me ci sono.
ciao ciao
f

ciao a tutti,
con grande piacere vedo che altri appassionati di fotografia italiani si interessano ai negativi digitali. per esperienza diretta posso dire che la qualità  incomincia ad essere ottima, anche se la scala tonale risulta ancora un filo più povera che con i negativi tradizionali, si ha un controllo praticamente assoluto.
vorrei segnalarvi quello che per me è il link di riferimento:
http://www.precisiondigitalnegatives.com/
purtroppo il libro è abbastanza caro, ma per me ne è valso davvero la pena. infine, sul forum di internetcamera http://www.internetcamera.it/forum.html è aperta una sezione espressamente dedicata ai negativi digitali, dove sono presenti ottime discussioni, sia generali, che estremamente precise.
se avete voglia di fare un giro sono sicuro che vi prenderà  la smania di provare questa formidabile tecnica.
ciao e buone foto
f