Ciao a tutti.
Fotografando con il flash (580 EX) a priorità  dei diaframmi, la DS1-MarkII imposta il tempo di sincronizzazione derivato dalla lettura della luce ambiente e rilascia un lampo di schiarita. Comodo per il fill-in diurno ma scomodo quando - come ieri sera - si fotografa una festa di compleanno in casa, perché si ottengono inevitabili immagini mosse. Il libretto di istruzioni consiglia di impostare la modalità  su P (Program), in modo che il flasf si sincronizza a 1/250 di secondo. In questo modo però non è possibile controllare il diaframma, cosa che mi disturba non poco. Ovviamente resta la possibilità  di lavorare in manuale o a proprità  dei tempi.
Sulla 5D è possibile scegliere come lavorare a priorità  dei diaframmi col flash: lasciando il tempo scelto dalla macchina per effettuare il fill-in, oppure impostare il tempo fisso di 1/200 di secondo. Non mi sembra che sulla DS1 esista questa possibilità . Sbaglio?
Grazie in anticipo per le risposte.

Forse ci potrebbe essere una personalizzazione per impostare il tempo limite oltre il quale la fotocamera non andrà , esempio, 1/60.
Forse.
Ma non sarebbe più semplice impostare il diaframma desiderato ed il tempo di scatto per la luce ambiente (alzando la sensibilità  se fosse troppo lento) e poi usare il flash in ttl?
Potresti dosare la quantità  della luce ambiente (lasciarla sotto esposta, ma conservando i dettagli chiari di una lampada accesa, le candeline sopra la torta) e poi usare il flash, immagino, riflesso sul soffitto od almeno ammorbidito con un accessorio ad hoc se usato frontalmente e settato magari per avere una sottoesposizione (per non "ammazzare" la luce delle candeline) od al contrario una generosa flashata per avere morbide luci adatte in una classica foto di gruppo e simili.
Tutto sommato non dovresti penare troppo nelle regolazioni: scegliere il diaframma, tempo di scatto (eventualmente alzare la sensibilità ) e poi starare o meno la luce flash a seconda di cosa vorrai tu ottenere, non la fotocamera.
In un compleanno fatto qualche scatto di prova, diventa semplice lasciare standard le condizioni operative più funzionali.
Saresti meno schiavo rispetto alla possibilità  o meno di impostare tempi meno lenti anche nella priorità  di diaframmi: quest' ultima opzione ti faciliterà  il lavoro, ma non ti permette di ragionare al meglio, esempio se fosse migliore alzare la sensibilità  per risultati più...naturali.

E' solo un ragionamento ad alta voce, mi raccomando.

Citazione:

il vantaggio del flash dedicato ed "intelligente" lo noti tutto quanto imposti la macchina in program e il flash lo lasci che spara bello dritto di fronte... in questa situazione il flash "intelligente" ti tira fuori una foto sempre ben esposta (magari non l'esposizione che volevi tu, ma comunque un esposizione "corretta") un flash non dedicato non ottiene lo stesso risultato...
poi se a te non interessa lavorare in questo modo (che è necessario se devi lavorare velocemente e in situazioni che cambiano rapidamente) allora potevi fare a meno del flash dedicato perchè non si serve il flash ttl e poitevi continuare tranquillamente con il fido metz
comunque il ttl è comodo sopratutto all'aperto con luce solare lavori in program flessibile e il priorità  di diaframmi e hai schiarite perfette. al buio completo hai ottime riprese con luce a giorno... ma per avere un buon bilanciamento tra luce naturale e luce flash io preferisco andare in manuale

ciao
daniele

Confidenza per confidenza, ho rispolverato i miei Metz 45 Cl4 e 60 Ct4 per riprendere la versatilità  che questi strumenti regalano.
I Canon non li conosco, ma un mio collega, stufo di impazzire con il ttl della sua Eos 20D (che usava con il Metz a torcia ultimo tipo in ttl), ha venduto tutto per prendersi una Nikon D200 ed adesso vive felice.
Riscontrava problemi nei suoi reportage: scattava foto simili e di colpo aveva foto terribilmente sovraesposte.
Io uso il ttl senza grandi problemi, ma usando in manuale la reflex (una mia vecchia abitudine dura...a morire) trovo comodo anche impostare una correzione in più o meno a seconda dell' uso (flash riflesso sul soffitto o parete, solo per schiarire il soggetto senza cancellare la luce ambiente...).
A volte lo uso anche in manuale, perché il mio mi permette di frazionare la potenza anche ad 1/3 di stop.
Però come hai detto, esempio un Metz 45Cl4 potrebbe tranquillamente fare le stesse funzioni, anche meglio (grazie alla doppia parabola) ed i suoi automatismi e la possibilità  di frazionare la potenza sono sufficienti nella maggioranza delle nostre foto.
Ha solo una scomodità  operativa: pesicchia, ingombra e sbilancia la fotocamera quando si usa l' inquadratura verticale (per me).
Ma grazie al decentramento della parabola, magari ammorbidita da accessori appositi, permette di eliminare o limitare gli occhi rossi.
Tutte cose che già  sai, visto sicuramente la tua maggiore esperienza rispetto alla mia.
Oggi si possono anche usare i flash in modalità  wireless senza perdere il ttl...ma davvero un servo-flash o meglio, uno o più ricevitori radio non permettono simili funzionalità ?
Certo, ci vuole una maggiore sapienza da parte del fotografo, ma a parte questo...via libera anche con meno automatismi e più manualità .
Avendo qualche secondo...
Il ttl flash era fondamentale in alcuni generi fotografici (macro, per esempio) e con la pellicola: ma oggi con il digitale possiamo rivedere il risultato e quindi eventualmente effettuare regolazioni anche fini, con un flash "non" ttl.
Poi nulla vieta di usare al meglio un ttl, mi raccomando, ma anch' io mi domando se effettivamente siano indispensabili, oggi. (?)

Citazione:

Sono d'accordo al cento per cento. Ho usato per anni il TTL in macrofotografia sia sulle Contax (TLA 30 e Metz con l'adattatore SCA) che sulla Hasselblad. Oggi continuo a fare macro con la reflex digitale e il Sunpak anulare che purtroppo non posso usare in TTL (ma quanto mi diverte ancora usare lo SCA sulla 503 CW!). Poco male finché si fotografano fiori: si vede com'è venuta e se non va si ripete cambiando i parametri. Un po' meno facile rifare la foto di quel bombo in volo librato. Ma tant'è, la fotografia è bravura, esperienza, sensibilità , ma anche cu... ehm, fortuna.
Ciao.