Grazie Marco e scusa il ritardo ma il tempo a mia disposizione è veramente limitato!
Ho visitato il sito che mi hai indicato ed ho anche già  ordinato lo scanner e non vedo l'ora che arrivi per iniziare a
lavorare sui miei francobolloni da 6x6!!!
HO avuto modo di ragionare ulteriormente sul digitale VS analogico e ho riguardato tutto il mio materiale digitale e quello
analogico scanerizzato e sai, la mia impressione è questa;
Le immagini digitali acquisite da CCD sono perfette, digitali appunto, dove le informazioni indeterminate non possono
esistere tutto questo grazie alla logica binaria 0 oppure 1, però ho notato che in tutte le reflex digitali appunto
implementano un sistema di filtratura, noise, aliasing, questo è quello che fa la differenza tra il look di una immagine
prodotta da una reflex di una determinata marca rispetto ad un'altra, ma questo filtro impasta le immagini, i colori sono
falsi, artificiali, non sto dicendo che sono brutti oppure che le foto non siano nitide però non li percepisco come veri come
legati al mondo che mi circonda. E qui chi viene dalla pellicola piccolo o ancor meglio medio formato potrà  capirmi meglio.
Mentre le foto da pellicola che ho acquisito con lo scanner dedicato di un mio amico, hanno + peli e granelli di polvere,
però i colori sono più brillanti, più veri, ci sono più toni dello stesso colore. E' un po come se le foto native digitali
fossero il "pastello" passatemi il termine mentre quelle native analogiche "olio su tela". Questo è il motivo per cui sono
fuggito dal digitale reflex e sono ritornato alla purezza del analogico pellicola medio formato.
Per adesso mi tengo la mia compatta digitale e faccio foto un po' più evolute da una compatta e mi metto alla finestra a
guardare per vedere cosa succede..... Ciao a tutti

Sono contento che tu abbia deciso di odinare lo scanner, per quel prezzo era un peccato lasciarselo scappare, non ti dico cosa l'ho pagato io il 3200 un anno e mezzo fa :( ...
Sul discorso del digitale vs analogico mi trovo abbastanza in sintonia con te, anche se è difficile fare affermazioni troppo generali in un mondo in cui le "cose" digitali cambiano dal giorno alla mattina, cmq si, anche a me fastidia ed annoia l'algida "determinatezza" del digitale, ben venga invece a volte l'idiosincrasia, l'indeterminatezza, il "guasto" nel senso di imprevedibilità ...
Ti vorrei citare solo un episodio.
Tempo fa, chiaccherando con Roberto via email, "guardavamo" su Luminous Landscape le immagini riprese durante di una mostra di Reichmann ed entrambi ci meravigliavamo del fatto che, anche viste sul web, si vedeva lontano un miglio che le sue stampe, benchè molto belle, avessero quel "look" digitale che tu hai appena criticato.
Allo stesso modo, vedendo una foto della nuova galleria di Fatali con le sue ciba appese alle pareti, si vedeva lontano un miglio che erano esattamente agli antipodi di quel "look" digitale, calde e pastose anche viste da lontanissimo...
Si, scannerizzare con il 3200 da dia medio formato sicuramente ti mette al riparo da questo rischio, così come stampare con le inkjet utilizzando delle carte opache e materiche...

Credo di non dire un eresia se propogo una proporzione:

foto digitale:foto analogica = audio CD: disco in vinile

Ho ancora dei dischi in vinile e ogni tanto sfrutto il mio piatto per ascoltarli....si c'è fruscio ma il suono è caldo e sembra di poter toccare i musicisti, mentre con il Cd ascolto la perfezione ma è reale????
Tutto sommato sono ottimista penso che tra un paio di anni emuleranno le stampe su ciba da digitale e sicuramente adesso i file prodotti dalle camere digitali contengono già  tutti i byte per riprodurre fedelmente una scena!

Ciao

Se la metti sul terreno musicale allora con me sfondi una porta aperta!!!
Non solo sono d'accordissimo sul confronto vinile/cd, ma ti dirà anche di più: a metà  degli anni '80 erano usciti i primi sintetizzatori digitali (Yamaha DX7, Korg M1, Roland D50) e a tutti è sembrata una rivoluzione epocale, tanto che la stragrande maggioranza dei tastieristi (me compreso!!!), colti da improvvisa e a volte immotivata "febbre" digitale, senza nemmeno capire bene quale delitto stavamo compiendo, ci siamo disfatti i nostri amatissimo synth analogici, a volte anche a prezzi ridicoli, per poter comperare queste nuove macchine digitali...a distanza di pochi anni, passata la "febbre" digitale e capito con maggiore spirito critico le enormi potenzialità , ma anche gli enormi limiti, dei synth digitali, abbiamo sentito tutti l'esigenza di tornare a possedere i nostri synth analogici, proprio perchè ci garantivano una maggiore potenza espressiva grazie al controllo della sintesi in real time, i suoni erano caldi e pastosi perchè gli oscillatori, controllati elettronicamente, erano più instabili, ma, soprattutto, garantivano l'unicità  sonora e la non riproducibilità  in serie dei suoni...solo che oramai era troppo tardi, perchè nel frattempo una nuova generazione di musicisti dance, che non poteva permettersi di comperare i synth digitali, aveva comperato i nostri vecchi synth analogici per due lire portandoli a nuove strabilianti vette espressive e facendo si che quelle sonorità  tornassero di moda, questo ha causato un aumento vertiginoso delle richieste e un aumento altrettanto vertiginoso dei prezzi, tanto che i synth analogici vintage costavano, e costano, una follia...ma ti dirà di più: da qualche anno le case produttrici si sintetizzatori hanno ricominciato a progettare e produrre sintetizzatori analogici...ecco, nella fotografia sta succedendo esattamente la stessa cosa, solo che questa volta io dalla "febbre" digitale sono ben vaccinato, e ti garantisco che questa febbre passerà , eccome se passera!!; esattamente come nella musica, solo che questa volta non mi fregano, voglio essere io il "giovane" artista che precorre i tempi ...