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dpreview.com
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Marco se non ricordo male, aveva posto degli interrogativi su dpreview, posto un articolo che mi e' arrivato con una newsletter a cui sono iscritto, mi sembra interessante.


Qualche giorno fa è stata annunciata - ed ha fatto il giro nel mondo digitale in pochi minuti - un’importante acquisizione da parte di Amazon, di un leader del settore della fotografia. No, non ha acquisito la Kodak, e nemmeno un brand storico per poterlo usare per produrre magliette alla moda. Ha acquisito un sito. O meglio: “il sito” per eccellenza, dpreview.com, vero punto di riferimento assoluto per chi vuole essere informato nel dettaglio, e con serietà , su tutte le novità  del mondo delle fotocamere digitali. Fondato da Phil Askey (quando ho iniziato a seguire questo sito portava il suo nome, askey.net) nel 1998, dpreview.com è diventato il primo sito di fotografia usando una formula semplice: quella del lavoro duro. Le informazioni passano da qui, gli annunci delle aziende vengono puntualmente anticipate (e quando, come nel caso di alcune presentazioni di Canon, non è avvenuto, Phil si è dimostrato particolarmente contrariato, come per dire: come, vi permettete di presentare una nuova fotocamera senza prima dirmelo in anticipo? Atteggiamento da superstar, ma anche questo un segno dei tempi).
Se non l’avete ancora fatto (probabilmente impossibile), date un’occhiata e potrete scoprire concretamente il lavoro fatto: non un blog di annunci e notizie più o meno fresche, non c’è “gossip”, ci sono articoli e recensioni approfondite, ogni fotocamera è sezionata nel dettaglio, con autorevolezza, con professionalità : ci sono commenti che mostrano un atteggiamento indipendente e libero dalle pressioni delle aziende; magari ci possono essere anche opinioni criticabili, o conclusioni che si potrebbero non condividere, ma questo è frutto non di clientelismo, ma di opinioni, e ovviamente chi scrive e comunica quello che pensa (ne sappiamo qualcosa) puà essere condiviso oppure no.

La cifra di questa acquisizione non è stata dichiarata, ma di sicuro Phil ne ha tratto un buon profitto, rimanendo tra l’altro completamente indipendente e continuando a fare il suo lavoro come sempre. Una storia di successo che ci permette di fare delle considerazioni, che se volete potete seguire insieme a noi, proseguendo sul pensiero che va al di là  della notizia.

Prima di tutto, questa acquisizione pone una questione che ancora non ha trovato una risposta: perché Amazon ha fatto questa acquisizione? Non è così semplice rispondere: dpreview.com è un sito di grande visibilità  (oltre 7 milioni di utenti unici/mese in media), è credibile, visitato con costanza da un pubblico fedele. Ci si affida a dpreview.com prima di acquistare una fotocamera... e questo puà essere una delle chiavi: un collegamento tra un ambito legato all’informazione e al “consiglio” e il diretto collegamento all’acquisto. Un filo diretto tra comparazione, approfondimento e acquisto a condizioni privilegiate.

Se è questa la motivazione, potremmo vedere in futuro nuove acquisizioni da parte di Amazon di siti che si interessano, con la stessa attenzione e credibilità , ad altri settori: computer, televisori, elettrodomestici, costumi da bagno. Non sarà  facile, nella media la comunicazione sul web riesce ad essere anche veloce, ma difficilmente si scende in profondità . Però, forse, questo segnale di mercato potrebbe cambiare la cosa: se offrire un servizio di informazione specialistica con impegno e competenza dovesse diventare uno strumento utile alla vendita di prodotti, allora forse ne nasceranno e cresceranno altri. Forse l’esempio che ha portato all’accordo Amazon/dpreview farà  meditare anche il mercato “fisico” e non solo quello digitale: che per vendere bisogna affiancare competenza, specializzazione e, ancor di più, credibilità .

In Italia, questo fenomeno sarà  probabilmente difficile da portare avanti. Salvo casi rari, si tende a studiare sempre la formula più semplice: poco sforzo, massima attenzione all’aspetto commerciale; fare soldi, in poco tempo, con poco sforzo e senza specifiche competenze. Non solo sul web, anche sulla carta. Il sito di Phil Askey non è nato con l’idea di fare soldi. E non ha cercato, negli anni, di puntare all’aspetto commerciale. Ha puntato sulla qualità : quella percepita dal lettore, non dall’inserzionista, al quale ha solo garantito l’unico valore che ha un senso: il numero dei contatti, la qualità  dei contatti, la credibilità  del mezzo. I soldi sono arrivati come naturale conseguenza.

Tenere presente la storia di Dpreview.com è utile agli editori (piccoli e grandi), a chi ha contenuti da proporre (di qualsiasi tipo... anche fotografie, o video, o prodotti), a chi ha un’attività  commerciale e deve combattere ogni giorno con una concorrenza agguerrita, e per vincere ha bisogno di essere riconosciuto come una persona competente ed affidabile.
Non capita sempre, è vero, ma ogni tanto si vince con la forza della qualità . Forse c’è un Jeff Bezos (il capo di Amazon) dietro tutti noi...


di Luca Pianigiani


Inviato: 24/5/2007 16:24
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