Fotogramma senza pretese artistiche ma di cui mi affascinava la sequeza dei neri.
Ho letto la interessante esposizione di Galeno sugli obiettivi retofocus da montare sui sensori digitali,
ecco una foto con Flektogon 35 2.8 montato sulla Nex.
Questo esemplare è del 1956, la primissima versione con barilotto in alluminio naturale e un particolare sistema per preimpostare il fine corsa sulla ghiera dei diaframmi in modo da facilitarne l'uso. Una volta impostato il valore a cui si scattava, senza dover guardare l'obiettivo si portava a tutta apertura a poi chiudendo si andava a fine corsa sul valore prescelto. Trattamento antiriflesso a singolo strato e secondo me grande resa e comunque buona resistenza al flare.

Allega:

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  Nex3 + Flektogon 35 2.8.jpg (317.53 KB)

Citazione:
Grazie della stima Pino ma desidero dare a Cesare ció che é suo: ringrazia Fer, io ho solo impaginato e pubblicato l'articolo

Allora grazie a tutti e due perchè è un lavoro interessante.

Ciao Pino. Sembra una bella lente. Volevo prenderlo anche io per adattarlo alla Sony 850, ma poi ho optato per un autofocus

Confermo sulla qualità Gianluca, anche se non è granchè a tutta apertura come a mio avviso gran parte delle ottiche progettate prima della adozione di lenti asferiche. Nel tipo di fotografia che faccio non lavoro mai a tutta apertura (se non quando si tratta di ritratti e allora mi sta benissimo una aberrazione sferica più o meno accentuata a seconda dell'ottica che uso e del diaframma in qualsiasi formato).
Il motivo per cui ultimamente lavoro esclusivamente in un range 5.6-11 è anche che gli obiettivi vintage per formato 135mm che ho li sto montando su questa mirrorless che ha prestazioni di tutto rispetto a livello di rumore per cui imposto gli ISO in automatico, se ho poca luce non occorre che vada a diaframmi aperti, la macchina aumenta automaticamente la sensibilità e fino a 800 ISO compresi ho sempre una notevole qualità.