Grazie Luciano,

Lo avevo visto un po' di tempo fa e se non ricordo male quello che ne usciva meglio era il "vecchio" Tango. Anche l'Imacon non sfigurava. Il resto, a seguire. Io mi arrangio, nel vero senso del termine, con un Epson 4990: risultati molto altalenanti, tipici di chi non ha completa padronanza del mezzo e delle tecniche di scansione. Quando ottengo buoni risultati _ e qualche volta ci riesco _ ne sono sorpreso. Still a long way to go...

"less is more"

Come promesso, ecco alcune segnalazioni di fotografi, collezioni e mostre:

1)Deutsche Boerse - La Borsa di Francoforte ha una delle collezioni private di fotografia contemporanea più ricche d´Europa. Domina ovviamente la scuola di Duesseldorf, ma non solo. La visita è solo su appuntamento; nel link (in inglese) ci sono contatti e orari per le prenotazioni: (http://www.deutsche-boerse.com/dbag/d ... bout_us/30_Art_Collection)

2)Hamburger Bahnhof, Berlino - Ospita fino al 6 gennaio una grande retrospettiva su Bernd e Hilla Becher. La capitale tedesca, pur bellissima, è un po´ periferica, ma magari qualcuno progetta un Capodanno da quelle parti e allora...(http://www.hamburgerbahnhof.de/cont/conte/)

3) Josef Schulz - Dei giovani fotografi tedeschi è quello più in ascesa (in Italia ha esposto da Carla Sozzani in una collettiva). Sono foto d´architettura di edifici banali, decontestualizzati dall´ambiente circostante attraverso la manipolazione digitale. A guardare alcune sue immagini ti chiedi se siano davvero fotografie: un effetto di straniamento voluto. (http://www.galerie-weigand.de/pages/en/artists/schulz/index.htm)

4) Heinrich Heidersberger - Questo non è un giovane, ma un vecchietto di 100 (!) anni che ha sempre lavorato a Wolfsburg, in Bassa Sassonia, città  della Volkswagen. E´oggetto di una tardiva riscoperta, ma ha una biografia interessante e nei primi del secolo scorso ha frequentato le avanguardie artistiche a Parigi diventando amico di Jean Cocteau. Le sue sono foto d´architettura che vanno dagli anni 50 agli anni 70. A mio giudizio alcune sono strepitose. Il sito purtroppo è solo in tedesco, ma le immagini, per fortuna, parlano da sole. (www.heidersberger.de)

Mi rendo conto che gli appassionati di fotografia naturalistica e paesaggistica potranno restare delusi e in alcuni casi sconcertati, ma mi pare ci siano molti personaggi su questo forum in grado di apprezzare e criticare le mie segnalazioni.

Attilio

Grazie per la calorosa accoglienza.
Il GF è una conquista alla quale vorrei arrivare entro l'anno prossimo e non senza aver valutato con voi pro & cons di un utilizzo che come ho detto si concentra quasi esclusivamente sui cityscapes e sulle architetture. Cià non significa che intenda abbandonare il medio formato. Anzi, la SWC me la terrà ben stretta e ne farà il maggior e miglior uso possibile, come mi ha giustamente consigliato il bavarese.

xFalcopardo: Silvestri T30 l'ho adocchiata da tempo, magari con un bel Superangulon 47 XL. Bastano 30mm di decentramento verticale per l'architettura?

xRictro: fabbriche, container, miniere...sono contento di non essere l'unico ad avere queste "perversioni". In Germania, nella regione della Ruhr, c'è da impazzire di archeologia industriale!

xPhstef: ops, avevo omesso il digitale. Ce l'ho e ne faccio ampio uso. Lo ritengo però ancora un mezzo e non un punto d'arrivo nella fotografia. Ho una macchina senza ottiche intercambiabili (zoom 28-90 mm) leggera e facile da usare, che mi serve soprattutto per le prove tecniche, i sopralluoghi e la ricerca di inquadrature alle quali poi dedicarmi con il MF. Triste ammetterlo, ma fino a non molto tempo fa, per ogni evenienza e per gli imprevisti, mi portavo sempre dietro la Leica M6...

xDesert: Germania patria delle migliori lenti del mondo? Certo, anche se alcune aziende se la passano maluccio. Per lavoro mi sono dovuto occupare di Leica e conosco piuttosto bene la loro storia recente, fatta di difficoltà  finanziarie e di rincorsa della tecnologia digitale senza disporne di una propria, di crollo delle vendite nell'analogico (sistemi M e R). Speriamo che il mito resista.

x il bavarese: caspita, due "crucchi" in un colpo solo potrebbe essere troppo anche per Fotoavventure. Non so se sia la tastiera tedesca, quella che uso da casa è la tastiera di un iMac acquistato in Germania, sballata sia rispetto a quella italiana che a quella tedesca. E' un problema, soprattutto per uno che come me fa il giornalista.
E' vero, i Becher, come molti altri fotografi tedeschi, sono di una precisione maniacale. Ma averli scoperti qualche anno fa, alla Neue National Galerie di Berlino, è stata una folgorazione, la molla decisiva che mi ha fatto scattare nuovamente la passione. Mi sono ritrovato ad ammirare a bocca aperta delle anonime Wasserturms senza nulla sapere dei loro autori...

xtutti:
Ancora un grazie di cuore. Prometto nei prossimi giorni di postare link interessanti su mostre e fotografi tedeschi non ancora conosciutissimi in Italia, ma molto molto validi

"less is more"

Ciao Maurizio,

Ho debutttato oggi su Fotoavventure e devo dire che il tuo reportage sulla Polonia è molto buono. Posso dirlo non tanto da un punto di vista tecnico e compositivo (sul forum c'è gente più titolata di me per giudicare questi aspetti) ma perché nel mio precedente incarico di lavoro ho vissuto quattro anni in questo Paese, con base a Varsavia, e l'ho girato in lungo e in largo. Le tue foto riproducono bene l'atmosfera dei luoghi, perfino quelle di un posto "difficile" come Auschwitz e Birkenau. Putroppo per me il mio soggiorno in Polonia coincideva con un periodo in cui avevo azzerato la mia passione (e la mia attrezzatura) fotografica e non ho immagini valide. Però sto cercando di recuperare. Sto lavorando sugli edifici del periodo comunista concentrandomi sul Palazzo della Cultura a Varsavia e sul complesso di Nowa Huta (acciaierie e residenze per i lavoratori) di Cracovia.

"less is more"

Ciao Maurizio,

Ho debutttato oggi su Fotoavventure e devo dire che il tuo reportage sulla Polonia è molto buono. Posso dirlo non tanto da un punto di vista tecnico e compositivo (sul forum c'è gente più titolata di me per giudicare questi aspetti) ma perché nel mio precedente incarico di lavoro ho vissuto quattro anni in questo Paese, con base a Varsavia, e l'ho girato in lungo e in largo. Le tue foto riproducono bene l'atmosfera dei luoghi, perfino quelle di un posto "difficile" come Auschwitz e Birkenau. Putroppo per me il mio soggiorno in Polonia coincideva con un periodo in cui avevo azzerato la mia passione (e la mia attrezzatura) fotografica e non ho immagini valide. Però sto cercando di recuperare. Sto lavorando sugli edifici del periodo comunista concentrandomi sul Palazzo della Cultura a Varsavia e sul complesso di Nowa Huta (acciaierie e residenze per i lavoratori) di Cracovia.

"less is more"

Dopo avervi "spiato" per circa un anno e mezzo, ho deciso di presentarmi alla sempre più grande famiglia di Fotoavventure, cocktail esplosivo di competenza e passione. Esplosivo perché ha contribuito a riaccendere in me l'antico amore per la fotografia e a tornare (metaforicamente) sui banchi di scuola per apprendere le tecniche del digital workflow. Fotoavventure è solo in parte responsabile di tutto ciò, il resto lo dove al fatto che da qualche anno vivo e lavoro in Germania, patria di Bernd e Hilla Becher e di tutti i loro epigoni che qui non sto a citare... Attualmente sono al Medio Formato (Hasselblad) con digital workflow (scanner Epson 4990, Nikon Coolscan V e stampante HP 8450) e mi ritrovo sempre meno a utilizzare la mia Leica M6 con il 35 mm. Tornando a voi di Fotoavventure, invece, sarete responsabili al 100% della mia decisione _ da mettere in pratica nel corso del 2006 e con il vostro prezioso aiuto _ di entrare nel Grande Formato. Fotografo quasi esclusivamente paesaggi urbani e architetture (esterni) e nonostante la mia SWC sia dotata di un'ottica splendida, sento il bisogno di movimenti che a quanto pare soltanto il grande formato puà offrire.
So che tra alcuni di voi ci sono possessori di linhof technikardan e silvestri e so che in genere con il grandangolo i movimenti (a me credo che interessi soprattutto il decentramento verticale, ma corigetemi si sbalio) possono essere fortemente limitati. Vorrei inoltre mantenere ingombri e pesi entro limiti accettabili, non molto superiori a un corredo standard MF.
Vi ringrazio per quanto ho già  potuto apprendere e mi dispiace che per ancora un po' di tempo sarà un utente passivo, con molte richieste d'aiuto. La curva d'apprendimento è lunga e faticosa e con computer-scanner-stampante, profili, calibrazioni varie e gestione del colore, non ho la stessa pazienza di quando - più giovane - mi immergevo nella camera oscura. Potrà invece segnalarvi, con piacere, mostre e nuove tendenze fotografiche delle quali la Germania è estremamente ricca. Quando avrà affinato la tecnica per postare foto sul web e quando avrà riorganizzato il materiale prodotto negli ultimi due anni, invierà ovviamente qualche immagine. Datemi tempo, sono una vera pippa tecnologica.
Un caro saluto a tutti e complimenti

"less is more"