Non devi scusarti. Assolutamente !

La mia intenzione non era, non è e non sarà mai la spettacolarizzazione del sangue. Non è colpa mia se si vive, si vive male e poi si muore. Se il messaggio che è passato è semplicemente quello secondo il quale io abbia voluto usare quelle situazioni per far parlare di quel progetto, vuol dire che ho fallito nelle mie intenzioni. Nonostante questa sorta di sconfitta, accolgo tutte la critiche e ne faccio tesoro per la prossima volta. Grazie.

Questo, oltre ad essere un progetto personale nel senso che lo sto portanto avanti io, ha di personale il legame con alcuni dei soggetti. Se mi mettessi a raccontare la storia che c'è dietro ogni singola foto, finirei per consumare l'indice sulla tastiera, cosa che preferisco accada sul pulsante di scatto di una fotocamera ora e per sempre.

Ripeto ancora una volta, mi dispiace di aver urtato la sensibilità di qualcuno.

Questo è un mio progetto, nonostante sia frutto del mio lavoro, guardandono e riguardandolo da solo, ero arrivato a non vederci proprio niente di buono. Successivamente ho deciso di postare alcune foto per mostrarle a fotografi più esperti di me (non mi ritengo un fotografo). Alcuni di Voi hanno detto che le trovano interessanti, altri meno, altri no.

Nell'ultimo intervento prima di questo volevo, semplicemente, dire che, se quegli scatti hanno turbato qualcuno è stata solo colpa mia.

Comunque, ripeto... non so affatto arrabbiato o cose simili. Per me ogni tipo di commento è costruttivo.

Chiedo scusa se ho turbato la sensibilità di qualcuno. Senza alcun tipo di polemica e senza avere niente contro nessuno, per quanto mi riguarda, le immagini possono essere anche eliminate. Ripeto, senza polemica, assolutamente.

La sensazione di essere caduti nel banale l'ho avvertita anche io. Comunque, mi fa piacere soprattutto quando ci andate giù di brutto. Il mio intento era semplicemente di documentare una situazione anche personale e poi, ancora non ho finito di lavorarci su: cosa che non è particolarmente facile.

Il problema della sequenza fotografica, parlo di un ordine che possa raccontare una storia, non c'è anche perché non c'è alcuna storia da raccontare. Ecco perché dicevo che a me sto coso non dice niente.

@danipen: per quanto riguarda la prima foto, si tratta di un particolare del volto del soggetto in foto 11. L'espressione mi ricordava un poco i lineamenti delle maschere della tragedia greca.

Il titolo del progetto e' "broken wings". Senza aggiungere descrizioni filosofiche relative a vita e morte dico che il lavoro e' incentrato sulla documentazione di situazioni di vita sicuramente "non molto felici". Ho lavorato con una Cooperativa di Napoli che si occupa di tratta di esseri umani e sfruttamento sessuale: in alcune situazioni la cosa non è stata molto gradevole e soprattutto, non è stato facile premere il pulsante di scatto. A questo è associata una porzione autobiografica nel senso che molte foto sono state fatte nell'ambiente famigliare.

Ho apprezzato molto il vostro passaggio.

Comunque, non chiedo alcun commento sulla tecnica fotografica e me interessa trasmettere qualcosa: sembra proprio che non ci sia riuscito.

Da un punto di vista tecnico dico questo...

Alcune foto sono state fatte con una vecchia Canon EOS 400D (rotta), altre con una Ricoh GX200 e ancora con una Holga 135. Con la canon ho scattato le foto 3, 4, 5, fatte nella zona di Marigliano con l'aiuto della Cooperativa. La numero 11 con la Holga 135. Le altre escono fuori dalla Ricoh che mi permette di arrivare a pochi metri dal soggetto senza essere notato: silenziosa e discreta.

Nel caso foste interessati ho ancora altro materiale.

Di seguito ci sono alcune foto estratte da un altro progetto personale, anche questo ancora in fase di sviluppo. Nonostante si tratti di materiale visto e rivisto e che "non dice" proprio niente, ci tengo a postarle comunque.

Allega:

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E' imbarazzante pensare che fotoreporter VERI siano morti in scenari di guerra/guerriglia: Fabio Polenghi, Tim Hetherington, Chris Hondros...

Qualche giorno fa ho portato a riparare il dorso perché alcuni fotogrammi si sovrapponevano. Presso il laboratorio mi è stato detto che è un problema abbastanza frequente, risolvibile con un piccolo intervento. Inoltre, mi è stato fatto notare che il feltrino (credo si dica così) del dorso era leggermente usurato. Ho ritirato questi negativi e ho trovato la sorpresa. Quindi, mi auguro che sia quello il problema e non altro.

La cosa che mi fa suppore questo è il fatto che, quella foto, è stata scattata in montagna, col sole che picchiava abbastanza forte e i raggi provenienti proprio da quella direzione.

Nel disastro, questo mi consola.

La fotocamera è una Hasselblad 503CX. Forse è la guarnizione del dorso. Boh !

Comunque, il problema me lo ha fatto anche su altri fotogrammi dello stesso rullo e non.

Questo macello a cosa è dovuto secondo voi ?

Allega:

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Infatti, sono compresi meno soldi nei portafogli di noi utenti.

Se tutte queste nuove fotocamera professionali NON avessero la funzione video, potrei farci anche il pensiero.

L'idea di dover pagare per qualcosa che non mi serve per niente non mi passa proprio per la testa.

Sì, certo ! Sono in totale accordo con te. E' ovvio che montare fondi di bottiglia sul miglior corpo possibile ti porta ad avere risultati facilmente immaginabili.

Canon e Nikon sono i due maggiori produttori di fotocamere & Co. diciamo che sono i veri Big.

Secondo la mia modesta opinione questi sanno "consapevolmente" le mosse dell'uno e quelle dell'altro, si spartiscono le fette di mercato senza pestarsi molto i piedi e gli utenti comprano, comprano, comprano megapixel spaziali su megapixel spaziali.

Ecco alcune immagini e video d'esempio:

http://cweb.canon.jp/camera/eosd/5dmk3/samples/index.html

Ho smesso di pensare al digitale quando hanno introdotto la possibilita' di fare video sulle reflex.

Ovviamente a qualcuno servira' ma questa è un'altra storia.