Sergio58 ha scritto:
Salve a tutti,
vista la difficoltà  di reperire laboratri nella mia zona che eseguono lo sviluppo del 4x5, e costi elevati.

Mi sono letto con attenzione l'ottimo articolo di Fabio Busi a
riguardo lo sviluppo delle diapo in E6; quasi quasi mi vien voglia di cimentarmi.

Le mie domande o dubbi sono i seguenti: ci sono altri che
si sviluppano le diapo "in casa" e nel formato 4x5 ???

C'è differenza tra lo sviluppo a 6 e 3 bagni?

Mi piceebbe conoscere le vostre impressioni
Statemi bene.

Vic_Col ha scritto:
dove lo posso trovare un densitometro?
thaks in anticipo

Vic.

CarpeDiem ha scritto:
La mia ragazza ha vinto questo Workshop come premio ad un concorso fotografico. Si tiene a Torino e dura circa 4 ore. La domanda è: ne vale la pena? Poteva essere un'occasione per fare un WeekEnd a Torino, ma vedendo le foto del tizio su Internet non siamo molto convinti. Voi lo conoscete?

paolo69 ha scritto:
Citazione:

marzio ha scritto:
il rodinal comincia a stancarmi....anche la sua grana..

Se potrei permettermelo svilupperei sempre con il Nucleol,ma visto il prezzo ed i consumi molto alti,nel 4x5 preferisco scendere a compromessi.

Paolo

Fer ha scritto:
Dal mio punto di vista ...

Fer

Kaus ha scritto:
Volevo far risaltare il fatto, per me paradossale, che la ricerca della semplicità  d'uso scaturisce da un aumento della complessità ! Sono daccordo sul fatto che nuove funzioni necessitano di maggiore complessità  (anche se non ne sono del tutto convinto) ma le nuove funzioni non devono andare a scapito dell'usabilità .

Kaus ha scritto:

L'assurdo è evidente : il programma "visivamente" più semplice è il più complesso!

pamar5 ha scritto:
Questa sarebbe appunto un'applicazione "diversa", non un'imitazione. L'uso di una "baritata" inkjet per il colore, ossia qualcosa che attualmente non c'è (è vero?) nel mondo del chimico.
Marco

Galeno ha scritto:

Al prossimo sviluppo proverà a capovolgere la tank dopo mezz'ora, vediamo cosa salta fuori

pamar5 ha scritto:

Sono d'accordo, infatti se hai notato ho usato il termine "pseudobaritate". Sono due cose con troppe diversità . Capisco l'idea di voler raggiungere un risultato che richiama la stampa su baritata, mi chiedo però¶ se quella di voler usare le stesse formulazioni sia la strada giusta. Quello che funziona nel chimico non è detto che si adatti all'inkjet. Mi viene il dubbio che, viste le tecnologie completamente diverse, sia forse meglio seguire una strada completamenta diversa a livello di materiali, che porti poi al risultato voluto. Staremo a vedere una volta che queste carte saranno in commercio. Tra l'altro io mi pongo anche il quesito della resa di questi supporti con il colore, visto che io non stampo il B&N. Un altro bel quesito.

Marco

palmerino ha scritto:
In pratica non lo acquisterei mai: se comunque pensaste di scattare soprattutto in esterni, con buona/ottima luce., potrebbe andare, ma io cercherei soluzioni alternative (non sà, adattare un vetrino smerigliato acut matte studiato per le Minolta a pellicola, per esempio. (?).

phstef ha scritto:
A giudicare dal video mi sembra che prometta molto bene agli amanti del colore vivo, io che non ho mai amato i 50 iso per la loro corta estensione tonale forse in questa avrà un'alternativa valida.
qualcuno mi conferma l'esistenza in 8x10" ?
Ciao
Stefano

Fer ha scritto:
Come ti ci trovi Alessio?
Sono sempre stato tentato dall'acquisto di questo vetrino, dato che per le mie fotografie il perfetto controllo della messa a fuoco è fondamentale...

Fer

Hipparcos ha scritto:
Citazione:

Disperso ha scritto:
Forse perchè ha una "grana" più visibile ed è per questo che risulta più buio.

alessio

Eh eh, questo sembra veramente il vetrino dei misteri, che ad ognuno fa un'impressione diversa. Temo che mi convenga comprarlo anche per farmi un'idea in prima persona della cosa e vedere finalmente cosa accidenti succede nel mirino.

Che strano, in questo periodo fioccano discussioni su questo tema su molti forum, ad esempio anche qui tanto per citarne uno.


Alberto

fidelio ha scritto:
A questo punto mi rifiuto di sottostare alla loro richiesta e il loro interesse per il mio lavoro ad un tratto cessa di esistere. Vi sembra un comportamento corretto ? E' corretto sfruttare la vanità  di qualche fotografo per racimolare pochi euro in più ?