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1 Utenti anonimi
Re: Tatsuo Suzuki |
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30/10/2006 22:51 Da Prato
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Sinceramente non trovo le immagini così distanti dalla realtà di Tokyo, ovviamente sono un pò esasperate, ma è una situazione che se giri, come vedo dal video e dalle foto, nella zona di Shinjuku e Kaukicho, puoi facilmente trovare. Ovviamente devi cercarla, ma ti posso dire che un occhio attento può cogliere queste situazioni. Trovo le immagini molto giapponesi come stile, molti fotografi di strada lì hanno questo taglio e questa esasperazione, data dalla "scuola" di Moriyama e anche di alcuni lavori di Araki. Quest'anno a Jimb?ch? ho comprato un libro di vari fotografi giapponesi, oltre a uno di Giacomelli versione giapponese, e ho trovato comunque anche altri autori contemporanei di Araki e Moriyama, con questi tagli e contrasti esasperati, immagini anni 70/80.. Mentre ho trovato in Shomei Tomatsu una fotografia di strada, un pò meno ruffiana, ma comunque di un bell'impatto visivo.
Possono piacere o no, ma comunque rappresentano, secondo me uno spaccato reale di quello che è una metropoli come Tokyo, esasperandola al massimo...
Inviato: 6/11 16:32
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"Consulting the rules of composition before taking a photograph is like consulting the laws of gravity before going for a walk." ... Edward Weston Photo © Edward Weston Civilian Defense, 1942 Tessera C.F.A.O. Nr. 4... www.stefanogermi.com |
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Re: Tatsuo Suzuki |
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29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
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Citazione:
Sinceramente non trovo le immagini così distanti dalla realtà di Tokyo, ovviamente sono un pò esasperate, ma è una situazione che se giri, come vedo dal video e dalle foto, nella zona di Shinjuku e Kaukicho, puoi facilmente trovare. Si condivido questa tua osservazione. Nel mio lungo viaggio im Giappone del 2019 pernottai a Shinjuku per ben 6 notti. Mi divertii molto anche a livello fotografico. I Clochard erano comunque difficili da trovare, la loro cultura gli impone un'elevata dose di orgoglio e quindi difficilmente si fanno vedere in quelle condizioni. Mentre la stessa cosa non si può dire sul girovagare sbronzi anche se sempre in maniera discreta e mai molesta.A me piace molto "l'arroganza" con cui entra nelle scene e la vicinanza ai soggetti. Cito uno dei maestri assoluti: "Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino" [R.C.] Personalmente sono molto annoiato invece dalla miriade di foto che circolano con i soggetti presi alle spalle. È un modo di fotografare che, a mio gusto, non narra come si deve. Poi ci sono le eccezioni ovviamente. Araki direi che su altre lunghezze d'onda. Conosciuto soprattutto per i suoi eccessi nel campo del nudo e molto sottovalutato per il resto. Non mi ha mai entusiasmato. Un po' troppo documentaristico per i miei gusti, ma stiamo comunque parlando di giganti delle fotografia! Shomei Tomatsu non so chi sia. Grazie per la segnalazione, mi farò un po' di ricerche così vedo qualcosa di nuovo.
Inviato: 6/11 22:03
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Re: Tatsuo Suzuki |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Citazione:
Personalmente sono molto annoiato invece dalla miriade di foto che circolano con i soggetti presi alle spalle. È un modo di fotografare che, a mio gusto, non narra come si deve. Poi ci sono le eccezioni ovviamente. Io ho cominciato a fotografare la gente di spalle 15 anni fa, credo di essere stato fra i primi se non il primo almeno in Italia, ma il mio sito è stato visitato parecchie decine di migliaia di volte anche all’estero e probabilmente questa cosa si è diffusa, prima non ricordo altri esempi di intere sequenze a tema come ho fatto io (non di inquadrature sporadiche). Ovviamente se l’ho fatto è perchè per me aveva un senso, non tanto nella descrizione del soggetto data al 90 % dalla sua espressione facciale come in una ripresa tradizionale, ma da ciò che sta facendo, dal abbigliamento, dal contesto, da ciò che sta guardando. Oggi non lo faccio più, ho già dato, all’epoca era una cosa diversa dal solito, un punto di vista diverso. La differenza con il ritratto tradizionale sta in questo, non è più la persona in sè, il soggetto della foto, ma ciò che sta facendo nel contesto in cui si trova. Questo almeno era il mio intento, (non me lo ha insegnato nessuno) e soprattutto il fatto che è lasciato all' immaginazione di chi guarda la foto l'attribuire al soggetto sentimenti ed emozioni che in realtà sono i suoi.
Inviato: 11/11 16:02
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Re: Tatsuo Suzuki |
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29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
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Citazione:
Io ho cominciato a fotografare la gente di spalle 15 anni fa, credo di essere stato fra i primi.... Non ho visto le tue foto, magari sono contestualizzate e pensate in maniera differente. Come scritto nel mio intervento, ci sono le eccezioni ovviamente anche in quel modo di fotografare; ce ne sono di bellissime. Quello di cui sono sicuro, è che c'è sempre stato un po' di timore nell'avvicinare le persone frontalmente, figuriamoci poi andare diretti sul volto come fa Tatsuo. Nei fotoclub la problematica è molto diffusa, tant'è che spesso e volentieri la domanda che si sente fare spesso dalle nuove leve ai più esperti e l'approccio con la persona che si ha davanti. Alcuni di loro sono stati quasi aggrediti dai soggetti che stavano riprendendo. Quindi, quando dicevo che c'è una larga diffusione di riprendere alle spalle e da lontano è a questo che mi riferisco. E tranquillo che avviene da oltre 20 anni... Sono molto affascinato invece da fotografi che entrano dentro alla scena con ottiche grandangolari: Alex Webb, James Nachtwey, Paolo Pellegrin, Salgado e il mio preferito Jean Gaumy con il lavoro sui pescherecci del Nord Europa. Dentro alla scena: occhi espressioni delle persone.... ahhhh, meraviglia per me! Magari sapessi farlo anch'io! Ma sono i mie gusti questi ovviamente. Da qui il mio gradimento per questo giovane fotografo Giapponese.
Inviato: 11/11 17:49
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Re: Tatsuo Suzuki |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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(So già che Pino lo prende come attacco personale, ma non ci posso fare niente. Spero di sbagliarmi.)
La street photography che mostra solamente culi e spalle o volti ripresi da trenta metri e legalmente irriconoscibili non è street photography, è fotografia di culi e spalle. Capisco benissimo cosa c'è dietro: in un mondo litigioso come il nostro, perchè andarsi a cercare delle grane? Detto questo ... perchè non passare a fare nature morte? Paesaggi? Foto concettuale? Nudi? Ritratti? Sport? Azione? Macro? Micro? Capiamoci bene, all'interno di un qualunque progetto di street photography la foto di un .. derrière o di spalle ci sta benissimo. Ma imporsi di fotografare solo culi e spalle perchè altrimenti-quello-o-quella-da-i-numeri-e-mi-fa-causa ... scusate, non lo capisco: cambio genere di fotografia.
Inviato: 11/11 18:14
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Re: Tatsuo Suzuki |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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MXA non posso prenderlo come attacco personale perchè non è quello che faccio io.
Inviato: 11/11 18:21
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Re: Tatsuo Suzuki |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Citazione:
Sono d'accordo, non faccio foto di strada ma so che ora fotografare persone è difficile: Sto progettando un lavoro dentro un hotel e mi piacerebbe molto averci anche le persone poichè un hotel è fatto per l'ospitalità e gli ospiti sono parte dell'architettura, un hotel vuoto sembra abbandonato, ma solo l'idea di chiedere liberatorie e tutto il resto, per ora mi fa rinunciare a questa ipotesi. Ho ancora tempo per pensarci ma la vedo difficile.
Inviato: 11/11 19:04
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Re: Tatsuo Suzuki |
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29/8/2006 1:18 Da Campi Bisenzio
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Beh io non volevo sollevare polveroni.
Già che qui scrivo poco, se poi devo pure fare casino, anche no. In maniera molto costruttiva volevo appunto condividere con voi una parte della reportagistica, non necessariamente Street Photography, che è molto complessa. Quando a suo tempo facevo un po' docenza in corsi al fotoclub, quindi nulla di che ehhh, una parte molto complessa era propio quella di riuscire ad interagire con le persone. E non c'è una ricetta unica. Ogni fotografo ha la sua. In passato, quando i fotoreporter avevano tempo e non doveva produrre foto per il giorno dopo, passavano molto tempo che le persone che dovevano fotografare, qualcuno di loro addirittura per giorni senza macchina fotografica in mano. Si guadagnavano la loro fiducia, diventano invisibili e allora sì che ne vedevi delle belle I foto reporter di guerra avevano altri problemi, Capa non credo sia mai dovuto preoccupare di non far incavolare qualcuno. Salgado ha fotografato gente che probabilmente non sapeva neppura cosa stesse facendo, ma ha avuto comunque dei bei grattacapo. Un contesto urbano questo non ci può essere e ognuno trova la sua ricetta. Una volta a Lucca PhotoFest chiesi a Mccurry come facesse ad interfacciarsi in determinate situazioni difficili e rispose semplicemente: faccio un sorriso cercando approvazione. Comunque siamo finiti molto O.T. alla fine qualche moderatore ci brontola. Permettetemi di dire che questo Giovane Tatsuo, per quanto fotografi un popolo che si può definire "gentile" una sua ricetta per interagire l'ha trovata e in questo lo stimo molto Citazione: Sono d'accordo, non faccio foto di strada ma so che ora fotografare persone è difficile: Sto progettando un lavoro dentro un hotel e mi piacerebbe molto averci anche le persone poichè un hotel è fatto per l'ospitalità e gli ospiti sono parte dell'architettura, un hotel vuoto sembra abbandonato, ma solo l'idea di chiedere liberatorie e tutto il resto, per ora mi fa rinunciare a questa ipotesi. Mi viene in mente che potresti provare a coinvolgerli, e vedere se ci sono persone che si fanno fotografare spontaneamente. Delle volte ce n'è di più di quello che ci immaginiamo. A me delle volte è successo, qualcuno mi diceva: basta che mi fai venire bello/a Magari senti se in Hotel fanno una cosa tipo aperitivo fotografico... Farsi firmare la liberatoria da tutti sarebbe un delirio.
Inviato: 11/11 21:52
Modificato da CarpeDiem su 11/11/2025 22:13:19
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Re: Tatsuo Suzuki |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Grazie del consiglio, credo che la liberatoria sia comunque obbligatoria perchè le fotografie vanno su un libro. Sto pensando al piano b cioè no persone...
Inviato: 12/11 13:42
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Re: Tatsuo Suzuki |
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11/10/2005 16:37 Da Roma e Abruzzo
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Per il progetto I Custodi del Borgo ho dovuto gestire circa 150 liberatorie, sia per gli adulti, sia per i minori, nel qual caso bisogna includere anche i dati del genitore che autorizza. Predisponendo opportunamente i moduli, in modo da dover complilare solo i dati specifici della persona (stampandoli già precompilati con luoghi, nome del progetto, scopi autorizzati, ecc.), è si una seccatura, ma meno drammatica di quanto possa sembrare. A presto. Fabio
Inviato: 12/11 14:24
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anche se sempre in maniera discreta e mai molesta.



