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Tempi con Jobo e C-41
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Da lombardia
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Ho diverse perplessità sui tempi di sviluppo del negativo colore in C-41.

Con qualsiasi dei vari kit in commercio (per quanto mi risulta), il bagno di sviluppo - il più importante ai fini del corretto risultato - è di 3,15 minuti a 37,8-38°C .

Il problema è che sia il riempimento che lo svuotamento delle tank delle sviluppatrici a tamburo Jobo sono tutt'altro che istantanei.
Ad occhio e croce ci vogliono circa 7-8 secondi per riempirle ed altrettanti per svuotarle.
Con altri tipi di sviluppo la cosa è insignificante.
Ma se devo rispettare i tempi di 3,15 , pena incontrollabili slittamenti cromatici, quale sarà il modo corretto di calcolarli ?
Dall' istante in cui INIZIO il riempimento a quello in cui INIZIO lo svuotamento?
Oppure devo tenere in conto i circa 8 secondi per vuotare la tank, durante i quali il bagno verosimilmente ancora agisce, ed iniziare a svuotare a 3 minuti e 7 secondi?

Ma poi - problema ancora più complicato - il bagno di sviluppo viene interrotto nella sua azione dal successivo bagno di sbianca-fissaggio.
Ma anche qui occorre del bel tempo per 1) lasciar finire di colare nella bottiglia il bagno di sviluppo che può essere recuperato per sviluppi successivi (allungando i tempi secondo le tabelle allegate) 2) allontanare detta bottiglia per evitare che qualche goccia del successivo bagno salti fuori dall'imbuto del lift o vi finisca attraverso il tubo dello scarico 3) riempire la tank con il bagno di sbianca-fissaggio (e calcoliamo anche qui 7-8 secondi circa) . In tutto questo tempo i residui di bagno di sviluppo rimasti adesi alla pellicola staranno ancora agendo, immagino.
Ed allora, te lo saluto il rispetto del tempo di 3,15 minuti prescritto!

Saranno solo s...he mentali od ho qualche motivata ragione di preoccupazione? Il fatto che le filtrature che avevo trovato come ottimali per una certa accoppiata pellicola colore/carta, il più delle volte non risultino del tutto corrette le volte successive, non deve farmi pensare che non riesco a rispettare ogni volta la desiderata uniformità di sviluppo del negativo?

Pareri, esperienze e suggerimenti sono ovviamente più che bene accetti

PS: con alcuni kit (ad es. Tetenal) vengono dati anche i tempi per un trattamento, cosiddetto "alternativo", a 30°C ; ed in questo caso il tempo di sviluppo passa da 3,15 ad 8 minuti, certamente più gestibili. Ho però qualche dubbio che la qualità finale sia equivalente. Mi sembra di aver letto da qualche parte che i risultati ottimali sono quelli a 37,8°C. Sarà vero?

Inviato: 4/2/2023 17:21

Modificato da luciano su 4/2/2023 19:32:02
Modificato da luciano su 5/2/2023 5:51:55
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Re: Tempi con Jobo e C-41

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Ciao Luciano,
Inserisco qui una bella discussione del 2011 (c'era ancora Danipen, purtroppo scomparso giovanissimo, a cui rivolgo un pensiero), quello indicato come "utente non più registrato" ero io e sviluppavo con il Tetenal termostatando tutti i reagenti con una mastella da bucato dove mettevo a bagno in acqua calda le bottiglie, era la mia sviluppatrice "Mastella GP2".

QUI

Come diceva Phstef lo step più importante era la sbianca. Io sviluppavo sui 34 gradi, i risultati furono per me entusiasmanti ma il metodo va benissimo se poi si digitalizza il negativo, in questa fase piccole derive di intonazione si possono correggere facilmente in postproduzione.
Se invece si fa tutto il processo in analogico compresa la stampa, la vedo dura. Dove abito c'era un negozio che faceva sviluppo e stampa, lavorava meravigliosamente con una macchina della Fuji, però tutti i giorni a inizio giornata faceva la calibrazione della macchina ed esponeva i targhet della calibrazione. Questo per dire che la standardizzazione ultraprecisa la si può avere solo con una strumentazione professionale requisito indispensabile per fare da sè sia lo sviluppo che la stampa in analogico. Come ripeto, se invece si digitalizza, non occorre un rispetto dei tempi al secondo.

Sono ancora incantato, riguardando le foto che ho postato della bellezza, di quel tripletto Bonotar della Belfoca 6x9 che ho usato (e ricordo in quanti post all'epoca parlavo del fascino dei tripletti di qualità), e poi dello Schneider Xenar della Rolleicord e il Tessar della Zeiss Ikoflex, mi fanno tornare la voglia del medio formato analogico.

Metto qui tre di quelle foto con ingrandimento maggiore, non c'è maschera di contrasto e ho dovuto dare una certa compressione jpg per restare nei 1000 K postabili per cui perdono un po' di qualità, comunque foto insulse che ho fatto solo per provare poi lo sviluppo.






Allega:



jpg  xenar_col49.jpg (983.37 KB)
2722_63df7b7b554e9.jpg 1290X1290 px

jpg  xenar_col56.jpg (927.02 KB)
2722_63df7b9027d16.jpg 1290X1290 px

jpg  Bonotar-col7.jpg (846.00 KB)
2722_63df7ba36c58d.jpg 1290X792 px

Inviato: 5/2/2023 10:49
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Re: Tempi con Jobo e C-41
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Grazie di aver riportato il link di quella vecchia discussione di cui avevo totalmente perso memoria (ed anche di aver ricordato lo sfortunato e caro Daniele).
Mi sono riletto tutto e vi ho trovato diverse informazioni utili.
Non specificamente quello che interessava a me, su come rispettare correttamente i tempi di sviluppo, ma altre notizie altrettanto preziose.
E sono pure d'accordo sulla bella resa dei tripletti se di buona qualità, almeno per quanto riguarda il forte contrasto (che è spesso prerogativa delle lenti con poche lenti a scapito magari di altre caratteristiche tipo la planarità di campo, vignettatura, ecc) e per quanto giudicabile dalle immagini postate.

Purtroppo temo di dover concordare anche sulla difficoltà di ottenere una accettabile costanza di sviluppo coi mezzi a disposizione del normale fotoamatore.
E' un bel guaio, se si vuole stampare con ingranditore; mentre è abbastanza facilmente correggibile in PP se si passano i negativi allo scanner .

Proverò a vedere se facendo il trattamento a 30° coi tempi indicati nelle istruzioni del kit Tetenal, riuscirò a migliorare la situazione.

Inviato: 5/2/2023 22:21
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Re: Tempi con Jobo e C-41

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La documentazione Kodak è veramente invidiabile quanto a dettaglio e precisione delle informazioni fornite e infatti la pubblicazione Kodak z131 copre tutto lo scibile sul trattamento C-41, anche quello fatto con i drum. Nello specifico a pagina 6 della sezione 3 (pagina 37) è riportato che nei 3:15 sono compresi 10 secondi di riempimento e svuotamento, la tolleranza sul tempo è di 5".
Come regola generale vale che lo sviluppo inizia appena lo sviluppo tocca la pellicola e finisce non appena lo stop (o la sbianca in questo caso) tocca la pellicola, quindi il timer va fatto partire nel momento in cui si versa il chimico e il tempo di sviluppo finisce nel momento in cui si inserisce lo stop in tank, quindi dopo lo svuotamento.
Il pdf contiena anche una mole incredibile di informazioni e vale la pena dargli una lettura per fugare molti dubbi e prplessità.

Inviato: 7/2/2023 13:43
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Re: Tempi con Jobo e C-41
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chromemax ha scritto:
La documentazione Kodak ….


Avevo cercato un documento del genere, ma non lo avevo trovato. Ed anche adesso che so che esiste, partendo dal sito di Kodak Alaris ho fatto una certa fatica per risalire a questo pdf. Direi che lo tengono ben nascosto!
Comunque, è perfetto e non posso che ringraziarti ancora una volta per il prezioso aiuto !!

Inviato: 8/2/2023 8:55

Modificato da luciano su 8/2/2023 12:13:04
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Re: Tempi con Jobo e C-41

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Non conosco il Jobo che usi, ma il problema con le tank è che durante il carico e le scarico dei bagni le pellicole all'interno non vengono bagnate contemporaneamente (stesso problema per le sviluppatrici a telai, solo nelle sviluppatrici continue i tempi sono rigorosamente costanti per ogni singolo fotogramma). Ma, appunto, ci sono delle tolleranze sui tempi di trattamento.

Inviato: 9/2/2023 6:58
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Re: Tempi con Jobo e C-41
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Quello che dici penso sia vero per le tank tradizionali che si caricano in verticale dall’alto. Soprattutto nel caso di multitank con 3-4 spirali o più, è abbastanza sicuro che lo sviluppo, prima di raggiungere le pellicole poste in alto, ha già iniziato ad agire su quelle poste in basso.
Ma nel caso della Jobo il caricamento viene effettuato con le tank poste in orizzontale. E quindi i bagni chimici bagnano la pellicole più o meno in contemporanea. Magari a voler sottilizzare, alcune porzioni di spirali prima di altre, ma qui mi pare veramente che andremmo a discutete sul sesso degli angeli.
Invece, se proprio si vuole cercare di essere precisi al meglio del possibile in ambiente casalingo, sarebbe da tenere in conto (ed era un problema che mi ero posto, senza sapere come risolverlo) la variazione di temperatura che lo sviluppo può subire tra inizio trattamento (ai 100 gradi Farenheit) e la fine.
Non è detto che questo capiti per forza: bisogna controllare caso per caso. Comunque nel prezioso documento indicato da chromemax c’è un punto che spiega chiaramente anche cosa misurare e quali correzioni apportare per un trattamento quasi perfetto

Inviato: 9/2/2023 8:25
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Re: Tempi con Jobo e C-41

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Sì, io mi riferivo alle Tank Paterson da 5 rullini, dove però il "ritardo" sulla spirale più alta quando si carica (tank dritta) viene quasi compensato dal "ritardo" che la stessa spirale ha nello svuotamento (tank capovolta).
Se la tank rimane orizzontale, durante il caricamento le parti di pellicola che si trovano in basso verranno bagnate prima di quelle che si trovano in alto. A meno che giri anche durante il caricamento... ma ripeto, non conosco la Jobo.

Per il discorso variazione temperatura durante il trattamento, se la tank gira in una vasca di acqua termostatata (non è così nelle Jobo?), non dovrebbero esserci problemi.
Io sviluppo le TMax a 24 °C per 6-7-8 minuti (utilizzo lo sviluppo 3 volte).
In estate in lavanderia ho temperature molto simili, per cui non mi pongo il problema.
In inverno sono sui 18 °C. Tempo fa avevo provato a caricare la tank con acqua a 24 °C, avevo fatto i normali capovolgimenti come quando sviluppo, e dopo 7 minuti avevo misurato la temperatura dell'acqua dentro la tank. Si era abbassata di circa 1,5 °C. Allora quando sviluppo in inverno parto con lo sviluppo a (circa) 24,7 °C, in modo che alla fine sia a (circa) 23,2 °C. Cioè, in pratica faccio una media.
Complice anche la tolleranza sulle temperature di uno sviluppo BN rispetto ad uno sviluppo Colore, ottengo una buona costanza di risultati.

Inviato: 9/2/2023 19:27
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Re: Tempi con Jobo e C-41
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Da lombardia
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Nella Jobo le tank ruotano durante il caricamento dei chimici, quindi nessun problema al riguardo.
Sulla stabilità temperatura invece, purtroppo quello che è ampiamente tollerabile ed accettabilissimo per il BN, non sempre va altrettanto bene per il colore, e Kodak nella sezione sulle sviluppatrici “rotary tank” dedica appunto una pagina a come risolvere il problema.

Inviato: 10/2/2023 7:06
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Re: Tempi con Jobo e C-41

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Citazione:

luciano ha scritto:

Avevo cercato un documento del genere, ma non lo avevo trovato. Ed anche adesso che so che esiste, partendo dal sito di Kodak Alaris ho fatto una certa fatica per risalire a questo pdf. Direi che lo tengono ben nascosto!
Comunque, è perfetto e non posso che ringraziarti ancora una volta per il prezioso aiuto !!


E' che Kodak il suo C-41 lo chiama "Flexicolor" e col nome giusto compare come prima voce della ricerca. Non proprio intuitivo ahahah
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