Ieri e oggi sono stato all'IFA di Berlino. Ho pensato che potesse esservi utile qualche mia reazione, quindi eccola qua. Sono beninteso mie impressioni soggettive e fortemente influenzate dai miei interessi e fissazioni

Ho volutamente ignorato un 30% di spazio espositivo, quello dedicato cioè a lavatrici, frullatori, frigoriferi, etc Questo vi dice pero' quanto l'industria tedesca (perché con l'eccezione di pochissimi - vedi DeLonghi) sia dipendente da home appliances, che rappresentano una delle punte di diamante del loro export.

La regina dell'IFA 2013 e' senza dubbio la tecnologia OLED 4K dei nuovi schermi televisivi e monitor *curvi*. Oltre ad un assottigliamento di tutte le TV e monitor, anche quelli a tecnologia LED convenzionale, ci sono adesso queste TV curve che permettono un angolo di visuale eccezionale. La risoluzione e ricchezza dei colori del OLED 4K e' veramente impressionante. I colori chiaramente erano tutti urlati addosso al visitatore quindi non so quanto la tecnologia sia capace di cogliere colori pastello e sfumatura delicate. Quando dico "non so" vuole dire esattamente questo, quindi non prendetela come una critica.

Se l'OLED 4K e' la regina della tecnologia, la regina dello show e' LG, con un'area espositiva enorme ed una dimostrazione di tecnologia impressionante. La cosa forse più affascinante era questo schermo 15m x 5m (fatto da tanti schermi OLED messi una accanto all'altro) che trasmetteva video 3D per una platea di un centinaio di persone in piedi. Tutti con gli occhialini, ovviamente. Io camminavo attorno ed indipendentemente da dove fossi l'effetto 3D era eccellente, ma sopratutto - cosa nuova per me - non stancante e sopratutto limpidissimi i fuori fuoco. Quel senso di leggero disorientamento che il 3D con gli occhialini mi aveva sembra dato era totalmente assente, anche se l'effetto era fan-ta-sti-co: roba da allungare la mano per prendere il fiore che ti volava addosso!

Panasonic e Samsung competevano anche loro nel campo dell'OLED 4K ma senza la potenza di fuoco di LG. Comunque la direzione e' abbastanza chiara: altissima definizione, che si porta dietro tutto l'indotto di storage (sempre più' dischi rigidi), rete (router, switches, fibre, etc), e televisione (telecamere e sistemi di editing.

La risoluzione degli schermi e la ricchezza dei colori ha raggiunto dei livelli che permettono di usarli come "cornici virtuali". LG infatti ha dedicato addirittura un angolo per proporre i loro schermi come nuovi modi di esporre immagini artistiche, disegnandoci tutt'attorno un'interessante cornice. La cosa pero' sorprendente era che nella cornice erano annegati degli altoparlanti. Insomma, quando LG pensa "arte" pensa "multimediale", e non solo immagine ferma ma video (con suono).

Samsung metteva in bella mostra la macchina fotografica Galaxy NX con tutta una serie di lenti Zeiss. Schermo posteriore enorme e molto performante (ma io mi trovo malissimo ad inquadrare guardando lo schermo, indipendentemente dalla qualità) e mirino elettronico … meno performante. Comunque ci ho giocato neppure cinque minuti, quindi tutto molto di corsa.

La fotografia - quella dura e pura che facciamo noi - era relegata in angoli delle aree espositive. La stessa Sony dedicava relativamente poco spazio ai suoi prodotti di fotografia.

Diciamo che da un punto di vista tecnologico siamo arrivati ad un livello qualitativo dei monitor che non avrei problemi ad appenderne uno di salotto per mostrarci fotografie artistiche. L'asino casca - per ora - quando si parla di costi. Magari fra una decina di anni, pero'….

… cosa volete che vi dica, opinione del tutto personale: sono uscito dall'IFA convinto che la "nostra" fotografia - e dico quella artistica, qualunque definizione si adotti - si orienterà' verso (1) una direzione totalmente paperless, acquisizione digitale, PP digitale, esposizione digitale e (2) una direzione diciamo classica: acquisizione analogica, PP analogica, stampa analogica. La terza strada - stampa digitale da file digitali o digitalizzati - faccio fatica a vederla il giorno che uno schermo da 48 pollici 4K costasse sotto i mille euro. Non sto dicendo che scomparirebbe, ma sarebbe in una posizione più' defilata.

Dico questo perché' vedo in (1) e (2) due filiere di soldi/mercati/opportunita' molto chiare. La terza, proprio perché un ibrido, ha una filiera meno lineare, e per questo mi convince meno. Questi ragionamenti non trovano il tempo che trovano - per me - perche adesso che mi sto strutturando per mettere insieme una attività fotografica poter traguardare nel medio termine non e' esercizio accademico. Per i prossimi 10 anni comprare un bel plotter non sarà' certo un errore, comunque!

Sto anche rivalutando il discorso 3D, alla luce dei risultati che la tecnologia offre. Ma per ora solo da spettatore curioso. Ma prima ero spettatore inorridito, e' già un passo avanti

Grazie della relazione e della "vision" Marco.

Caspita come corre il tempo ... la stampa ink-jet apparterrà presto al mondo delle "tecniche antiche"!

A presto.

Fabio

Sottolineo solo che i miei commenti sulle filiere di riferiscono strettamente a "come presentarsi ad un gallerista" anno domini 2023 --- non voglio scatenare alcuna guerra di religione

La stampa digitale sara' sempre trainante in tantissimi settori della fotografia. Dico semplicemente che - sempre nel 2023 - mi vedo con una schedina di memoria in mano o con una stampa all'argento (o platino/collodio/ulrico/zebedeo etc) o anche tipo-lambda davanti ad un gallerista, con minore probabilita' con l'output di un plotter arrotolato sotto il braccio.

Ma magari ora di allora ci sara' solo la fotografia 3D - intendo quella prodotta da stampanti 3D (*)




(*) stranamente assenti o quasi all'IFA

Molto interessanti le novità che ci descrivi. Grazie della bella ricognizione dello stato dell'arte.
Sono abbastanza d'accordo nel ritenere che le immagini stampate su carta (escludendo per il momento dal discorso quelle per uso editoriale, cartellonistico pubblicitario e simili) siano destinate a ridursi progressivamente.
Vedo che ormai tutti, naturalmente soprattutto i più giovani, scattano una infinità di immagini, ma poi per solito al massimo le mettono sul computer o le inviano in rete ai vari social network, o ai cataloghi on line o cose così. Pochi le stampano.

E se i monitor di ultima generazione costassero cifre abbordabili (cosa che con ogni probabilità avverrà nel giro di pochi anni), neanche io vedo obiezioni particolari ad utilizzarli per la presentazione di immagini, usandoli quindi come cornici elettroniche di altissime prestazioni. Compreso anche il discorso sul 3D.

La strada n. 2 - filiera totalmente analogica, magari con antiche tecniche e quant'altro - la vedo come possibilità di nicchia, anzi di ultranicchia. E comunque sempre con la limitazione di essere legata alla possibilità di avere ancora sul mercato i materiali necessari, a cominciare dalle pellicole. Vedremo se tra qualche anno sarà ancora possibile seguire questi sentieri. E che interesse saranno comunque capaci di suscitare, specialmente tra le giovani generazioni.

Ecco, il problema sono ancora i monitor. Nel mio recente viaggio, escludendo le foto scattate ai numerosi che le chiedevano e che cancellavo appena dopo averla scattata, ho fatto circa 5.000 scatti. Il 20% in più della media mantenuta per anni con la pellicola. Poca cosa. La selezione, però, mi ha restituito 50 immagini, solo 1% contro una media del passato del 2%.

I motivi sono molti, e non starò a tediarvi con le mia autoanalisi, ma il monitor riveste un'importanza decisiva.

Poiché ho avuto il piacere e l'onore di utilizzare un MacbookPro Retina per selezionare e sviluppare i raw, ho visto in ogni foto un monte di difetti in più rispetto a quanti ne valutavo prima con il mio pc.

La luminosità delle foto a video, unita alla quasi perfezione di uno schermo Rétina da 5 Mpx, richiede fotografie di alta qualità, e non solo tecnica.

Ecco il punto. Intuisco che ci saranno, in futuro, due livelli distinti che aumenteranno la forbice tra fotografi e fotograficchi.

Il primo livello non può che aumentare la qualità dell'intero processo, dall'idea alla presentazione.
Il secondo livello aumenterà l'ego dei fotograficchi che potranno presentare lavori mediocri in supermegaultratechnicolor, spacciando la qualità degli schermi per propria acapacità fotografica. Naturalmente ad alti mediocri clinti e osservatori.

La strada è tutta in salita

Citazione:

Osservazioni che condivido molto. I colori presentati dai monitor ultima generazione erano "sbracati" e per niente fedeli. Ma quanto questa considerazione e' influenzata dalla mia carta d'identita' e dall'essere uno di quelli che apprezzava molto le dia Agfa, con dei colori che oggi Grillo - applicato in questo contesto - non esiterebbe a chiamare dei morti che camminano ?

Magari bastava una regolatina al contrasto per farmi contento. E per scontentare il 90% dei visitatori, visto che il 90% di questi aveva abbondantemente 25 anni meno di me. Le mie sono considerazioni e non critiche ai "tempi moderni": non appenderei mai un Vermeer in casa, anche se e' stato un grande e non ha una entry su Facebook

Cerco di capire i trend di gusti e quindi di mercato, tutto qui. Sta a me poi decidere se accettarli supinamente o ribellarmi - ed accettarne le con$eguenze

Riprendo una discussione di Marco di qualche tempo fa perche' avendo intenzione di cambiare il monitor mi sono trovato di fronte a numerose offerte allettanti di modelli a 4K. Come si comportano? Non vengono fornite specifiche precise... ad esempio....
Samsung
oppure
ASUS
oppure
BENQ
Possono essere usati come monitor da usare in fotografia?
Avete notizia di monitor specifici sotto i 1000 Euro 4k?
Ciao e grazie,
Renzo


Questo costa un po' meno ( ma non e' 4k )e vengono mostrate un po' piu' di caratteristiche...ASUS