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Statement......si o no?
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8/1/2005 22:33
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Ciao a tutti,
vorrei sottoporvi una curiosa domanda. Premessa: mi riferisco alla fotografia più vicina alla forma artistica e non ad altri generi. Viene richiesto (sempre) a “contorno”, come accompagnamento di un portfolio fotografico uno statement. Tale statement è una sorta di chiarimento o una spiegazione delle intenzioni, dello scopo dell’autore del lavoro. Una sorta di presentazione del portfolio stesso.
Spesso tale statement si limita a pochi concetti e lascia spazio all’interpretazione del fruitore. Altre volte è una vera e propria spiegazione dettagliata e complessa. Esauriente e completa. In ogni caso è qualcosa che a parole “racconta” intenzioni e dettagli del portfolio. Perché è richiesto/voluto? Faccio un parallelo (forse azzardato): opere pittoriche di rilievo, hanno mai avuto bisogno di parole da parte dell’autore? Serve davvero uno statement? Un lavoro fotografico non dovrebbe “parlare” da solo? Non è preferibile la libera interpretazione dello spettatore?

Marco

Inviato: 26/4/2010 14:02
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Re: Statement......si o no?

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Anche secondo me, dovrebbe bastare il titolo o, al massimo un sottotitolo, lasciando poi all'opera il compito di spiegare le intenzioni dell'autore.
Almeno così si faceva una volta.

Poi è diventato uso "spiegare" o, come si inglesizza oggi, scrivere o farsi scrivere uno statement.
Quest'uso è tanto più abitudine, per non dire obbligo, quanto più "contemporaneo" è l'autore (con le debite eccezioni, ovviamente).

Siamo in effetti circondati da autori che cercano di dire tante cose con le loro opere e, ahimè, non ci riescono e, invece di rendersi conto che sono opere non riuscite, debbono spiegarle.

La cosa più triste e noiosa è quando te le spiegano "prima".

Aurelio



Inviato: 26/4/2010 19:05
...
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Re: Statement......si o no?

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30/10/2009 8:59
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Due righe, in certi casi, possono essere utili, due pagine sanno tanto di superkazzola..

"opere pittoriche di rilievo, hanno mai avuto bisogno di parole da parte dell’autore?" potessi passare qualche ora con Kandinsky avrei un sacco di cose da domandargli ;)

Inviato: 26/4/2010 20:12
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Re: Statement......si o no?

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mah non ho mai ben capito questa storia delle opere pittoriche , io so solo che in TUTTE le mostre pittoriche importanti è pieno di personale "specializzato" che a intervalli di due ore "spiega" le opere. e si paga pure.

non vedo perchè le fotografie dovrebbero sempre e solo parlare da sole. certo non un inutile sproloquio ma conoscere chi è l'autore e capire il suo lavoro è fondamentale per comprendere meglio. ( contestualizzare e inquadrare anche culturalmente se parliamo di opere prettamente artistiche)

Inviato: 27/4/2010 7:19
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Re: Statement......si o no?

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Per me vale tutto. Pur con pesi diversi anche lo statement, che mi ricorda sempre gli stuntman e che con essi stabilisce una relazione alquanto interessante (rischiose entrambe), gioca il suo ruolo nella presentazione dell'autore. Non solo per cosa dice, ma soprattutto per come lo dice. Lungo, corto, complicato, semplice, ecc, ecc. In sostanza veicola anch'esso uno stile, una poetica. In genere li leggo per queste ragioni, raramente per quello che vogliono dire.
Altro discorso é la conoscenza dell'autore, che non é lo statement. Almeno per me.
bye
bs
marco



Inviato: 27/4/2010 16:09
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Statement......si o no?
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secondo me c'è una differenza tra "opera fotografica" e "progetto fotografico"
Se l'opera (intensa nel senso del pezzo singolo, dell'oggetto artistico) puà esistere anche senza uno statement e l'osservatore puà/deve avvicinarvisi "leggendo" solo l'opera stessa, lo stesso non puà essere per il progetto
il progetto fotografico (inteso come un insieme di più fotografie legate da uno specifico intento comune) ha bisogno di essere contestualizzato. lo statement non è testo a spiegare la fotografia, quanto il progetto, il quadro di riferimento entro il quale sono state realizzate le immagini e entro il quale vanno pertanto lette
lo statement non spiega l'immagine, la contestualizza

io non potrei mai fare fotografia senza pensare ad un progetto... lo statement per me non è un qualcosa di contorno, di posticcio e aggiunto expost, quanto piuttosto il punto di partenza per lo sviluppo del lavoro fotografico e, in quanto tale, importante quanto le immagini stesse e parte integrante del "progetto fotografico"

ciao
daniele

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Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: Statement......si o no?

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@Daniele
"io non potrei mai fare fotografia senza pensare ad un progetto..."
qui ci metterei la "f" maiuscola

"lo statement per me non è un qualcosa di contorno, di posticcio e aggiunto expost, quanto piuttosto il punto di partenza per lo sviluppo del lavoro fotografico e, in quanto tale, importante quanto le immagini stesse e parte integrante del "progetto fotografico""
Assolutamente d'accordo, lo statement dovrebbe essere proprio il punto di partenza.. il problema è che non è sempre così.

Inviato: 28/4/2010 10:09
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Re: Statement......si o no?

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se intendi dire che per sviluppare una idea di fotografie, un progetto, una serie, un insieme omogeneo, chiamiamola come vogliamo,
l'intenzione deve essere chiara a noi PRIMA di iniziare
beh si è il punto di partenza. ovvio.
non è necessario, penso,che in questa fase sia esplicito e definito anche formalmente ( a te e agli altri).
a posteriori invece è importante riuscire a dare ordine e senso alle cose che si mostrano e si scrivono.

io non ho mai creduto tanto nell'opera che "deve" dire tutto da sola. nella pittura ( sempre portata cme confronto-paragone spesso solo furviante trattandosi di forme molto differenti) se vai a vedere una mostra a parte sapere chi è l'autore un minimo devi sapere se stai andando a vedere un artista della pittura dell'800, del '900 figurativo, informale ecc ecc è un fatto di cultura minima altrimenti penso che difficilmente arrivi qualcosa.

per la "fotografia artistica", così è stata definita da pamar5 che ha aperto la discussione e di questo parliamo,
non vedo perchè dovrebbero mancare a chi guarda gli elementi minimi di conoscenza per valutare, osservare, godere di un fatto artistico culturale.

quindi io ho il, diciamo, dovere di spiegare e inquadrare il mio lavoro tu hai il dovere di avere gli elementi minmi di comprensione di quello che stai guardando e leggendo.

Inviato: 28/4/2010 12:08
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Re: Statement......si o no?

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Insisto sulla scrittura dello statement come elemento anch'esso "autoriale" (sia che ci si riferisca ad un opera piuttosto che al reportage). Altrimenti il tutto mi sembra figlio di un approccio troppo razionale che ambisce a regola. Il fatto che qualcuno decida tutto prima, statement, direzione chiara e definita del lavoro, elementi progettuali, ecc, ecc è, e insisto è, solo uno dei modi con i quali approcciare il progetto fotografico. E lo è al punto tale che ne definisce la poetica. Cioè quell'autore affronta in quel modo il suo lavoro. Ma ve ne sono altri, esattamente quante sono le poetiche. E non è relativismo questo, è semplicemnte riconoscere che l'espressione non è solo formale/estetica, cioè di messa in forma fotografica (nel nostro caso), ma comprende tutte le fasi dell'agire fotografico. Anche il modo con cui si progetta , così ome lo statement, quando lo si scrive e come lo si scrive. E che il tutto si manifsta in modi assolutamente diversi.
Personalmente progetto quasi sempre i miei lavori, ma onestamente, proprio perchè sono racconti di persone, faccio fatica a progettare prima qualcosa che non conosco ancora e di cui non so scrivere, perchè non so cosa mi troverà di fronte. So cosa vorrei fare (anche se talvolta la realtà  mi ha cambiato i piani), so come vorrei dirlo, ma anche qui, talvolta ho cambiato idea perchè é nell'incontro con le persone che fotografo che scopro cosa voglio fare. Per me la fotografia è anche scoperta del mondo. E dunque lo statement lo scrivo dopo, perchè prima, per me, sono solo intenzioni. E' ovvio che altri lo scrivono prima, ma credo che sarebbe interessante allora esplicitare i propri presupposti con i quali si fotografa. Da qui discende tutto, anche lo statement.
bs
marco

Inviato: 28/4/2010 19:32
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Re: Statement......si o no?
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Citazione:

danipen ha scritto:
secondo me c'è una differenza tra "opera fotografica" e "progetto fotografico"……….

…... lo statement non è testo a spiegare la fotografia, quanto il progetto, il quadro di riferimento entro il quale sono state realizzate le immagini e entro il quale vanno pertanto lette
lo statement non spiega l'immagine, la contestualizza.

Io non potrei mai fare fotografia senza pensare ad un progetto... lo statement per me non è un qualcosa di contorno, di posticcio e aggiunto expost, quanto piuttosto il punto di partenza per lo sviluppo del lavoro fotografico e, in quanto tale, importante quanto le immagini stesse e parte integrante del "progetto fotografico"



Citazione:

maceric ha scritto:

quindi io ho il, diciamo, dovere di spiegare e inquadrare il mio lavoro tu hai il dovere di avere gli elementi minimi di comprensione di quello che stai guardando e leggendo.



Citazione:

samuel ha scritto:
Insisto sulla scrittura dello statement come elemento anch'esso "autoriale" (sia che ci si riferisca ad un opera piuttosto che al reportage). Altrimenti il tutto mi sembra figlio di un approccio troppo razionale che ambisce a regola……

…..Personalmente progetto quasi sempre i miei lavori, ma onestamente, proprio perché sono racconti di persone, faccio fatica a progettare prima qualcosa che non conosco ancora……….

…..Per me la fotografia è anche scoperta del mondo. E dunque lo statement lo scrivo dopo, perché prima, per me, sono solo intenzioni……



Ho postato questa discussione per essere “provocatorio” e per ascoltare gli altrui pareri. Gli stralci che ho raccolto riassumono, secondo me, le considerazioni più interessanti e tali vado a commentare dicendo la mia.

Tutto parte dalla frase di Duane Michaels che compare nel fondo di ogni mio post:
I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done. (non sono un fotografo nel momento in cui prendo in mano la fotocamera. Quando la prendo il lavoro difficile l’ho già  fatto). Io penso che racchiuda una grande verità . Pensando ad un progetto fotografico, la cosa veramente difficile è la sua ideazione ed una sorta di progettualità , in modo da non uscire a scattare alla “spera in Dio”, ma con un’idea ed uno schema già  in testa, un progetto “formulato” e chiaro in mente. Poi non tutto è pianificato e la progettualità  non è sempre completa. Questo è soprattutto vero (come giustamente dice Marco/Samuel) per generi come il reportage. Penso sia vero anche per altri generi ma in forma molto molto minore.
Si deve allora avere sempre ben chiaro e definito quello che si vuole ottenere? Penso che sia un bene, ma la “partenza” non è sempre chiara e pianificata. Capita a volte di “avere” un’idea da uno scatto “casuale” e non progettato. Questo (a mio modo di vedere) potrebbe essere un inizio……..ma tale inizio è destinato ad inaridirsi, a non avere un seguito, senza un successivo progetto ben definito (non progettato al 100% ma ben schematizzato). La componente “caso” ed improvvisazione è sempre presente, ma in una certa percentuale, non come elemento principe.

Fotografia diversa da progetto fotografico. Lo statement serve a contestualizzare non a spiegare (Danipen). Penso che queste affermazioni racchiudano una verità . Tuttavia io penso che non abbia un senso profondo una fotografia da sola. Mi piace quasi sempre parlare e riferirmi ad un progetto. Vedo una singola foto come “orfana”, fuori da un dato ambito. Magari sbaglio (non pretendo di avere ragione, è solo il mio pensiero) ma considerando una fotografia da sola, sono portato a pensare alle foto casuali, ad una gita o una vacanza…..
Vero poi che lo statement serve a contestualizzare e non a spiegare. E’una sorta di “chiarimento”. Tuttavia per come la vedo io è parte di ciò che “serve” all’autore stesso, non al fruitore. L’autore ha un progetto, uno schema, un contesto/ambito in mente (la sua base di partenza, come dice D. Michaels). Lo statement cosa è? Penso che sia un obbligo per “mostrare” qualcosa al pubblico. Non una vera contestualizzazione. Non qualcosa di completo ed esaustivo……non bastano quattro righe.
maceric dice:
io ho il dovere di spiegare e inquadrare il mio lavoro. Tu hai il dovere di avere gli elementi di comprensione. Non credo. L’autore penso che non abbia un preciso dovere, e tale dovere comunque (come detto) non si risolve con uno statement di due righe. Il fruitore deve capire cosa ha di fronte? Potrebbe essere vero, ma se penso ai grandi del passato e dei nostri giorni, non mi sovviene un esempio eclatante di questo. Ci sono sempre fior fiore di “addetti ai lavori” che versano fiumi di inchiostro per questo. Giusto? Sbagliato? A voi il giudizio.

Marco


Inviato: 29/4/2010 9:21
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Re: Statement......si o no?

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e no, scusa un momento. si parlava di "fotografia artistica"
nessuno va a sentire un concerto sinfonico senza avere un minimo di "preparazione". ci vai lo stesso, chiaro, e infatti non tutti si godono la musica.
per godere di un fatto artistico-culturale bisogna avere elementi di conoscenza. vale in generale e per le arti figurative in particolare. in questo paese non è mai esista una "educazione artistica" seria in nessuna scuola. qualunque ordine e grado.

chiaro che un reportage sulla guerra xzy è diverso.

l'"artista" deve assumersi altresì l'onere della "proposta" e quindi della spiegazione-motivazione che non significa fare un trattato ( diversamente avrebbe fatto, forse, lo scrittore o l'accademico).
che poi le sue motivazioni convincano o meno, che le sue opere colpiscano o meno è ovviamente altro paio di maniche.

Inviato: 29/4/2010 22:49
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Re: Statement......si o no?
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Citazione:

maceric ha scritto:
e no, scusa un momento. si parlava di "fotografia artistica"
nessuno va a sentire un concerto sinfonico senza avere un minimo di "preparazione". .....


Cosa significa? Si discute dell'utilità  dello statement. Sono 4 righe a corredo di un lavoro, non una spiegazione esaustiva. Utile? Ammettendo l'utilità  è forse utile per il fruitore? Poco. Di sicuro non è capace di illustrare e contestualizzare un lavoro. Forse serve (?) al fotografo? Non credo.

Marco

Inviato: 29/4/2010 23:30
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Re: Statement......si o no?

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io ho detto che l'autore non deve fare un trattato ma che deve essere in grado di spiegare la proposta (quindi penso che in questo caso sia molto utile lo statement). una cartella dattiloscritta standard è sufficiente. il fruitore a sua volta dovrebbe essere in grado di orientarsi tra le tematiche dell'arte figurativa.
ripeto diverso è se vado a vedere 50 fotografie su i villaggi del Darfur. augh. ho detto

Inviato: 30/4/2010 7:37
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Re: Statement......si o no?
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per me lo statement non sono 4 righe incapaci di contestualizzare... queste forse sono una didascalia malfatta
lo statement per come lo intendo io è un breve testo (1000-2000) battute capace di inquadrare il lavoro
per intendersi per me degli statement che svolgono bene il loro ruolo (come impostazione generale) sono quelli che compare prima di ogni servizo sulla rivista che curo www.miciap.com
la cosa che ciediamo agli autori quando devono preparare lo statement sono 1000-2000 battute in cui spiegare il "cosa" e il "perchè" del servizio, non il come il dove il quando etc etc etc

ciao
daniele

Inviato: 30/4/2010 9:21
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Re: Statement......si o no?
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Citazione:

maceric ha scritto:
[...]
ripeto diverso è se vado a vedere 50 fotografie su i villaggi del Darfur. augh. ho detto


diverso solo perchè ormai "Darfur" rimanda ad una conoscenza condivisa e diffusa a livello sociale... per cui sai cosa stai guardando senza bisogno di altro se non che qualcuno dica "darfur"... poi se non ci fosse scritto nemmeno quello e le foto fossero fatte in un altra parte del mondo probabilmente si penserebbe comunque al Darfur perchè è diventato simbolo idealtipico di determinati problemi

la lettura e interpretazione dell'immagine (sia esse foto e pittura) resta comunque un problema di background culturale
così come l'interpretazione dell'arte in genere... se non conosci un minimo la storia della musica classica dubito che si comprenda la portata della dodecafonia Schà¶nberghiana, così come se non si conosce la storia della fotografia dubito che potrebbero essere interessanti le foto di Niepce

ciao
daniele

Inviato: 30/4/2010 9:28
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Re: Statement......si o no?

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pamar5
"Pensando ad un progetto fotografico, la cosa veramente difficile è la sua ideazione ed una sorta di progettualità , in modo da non uscire a scattare alla “spera in Dio”, ma con un’idea ed uno schema già  in testa, un progetto “formulato” e chiaro in mente. Poi non tutto è pianificato e la progettualità  non è sempre completa."
Concordo..

Lo statement dice cosa voglio fare e perchè lo voglio fare (e quindi, più o meno direttamente, qualcosa su di me).
Reportage o fotografia concettuale che sia, di solito lo so prima cosa sto facendo quando piglio in mano la macchina fotografica.
Poi esiste anche la "fotografia da cazzeggio col sorriso, Alice in wonderland style"
tipo "oggi mi sento in vena e vado a farmi un giro", occasioni preziose da cui possono nascere idee altrettanto preziose.. resta il fatto che l'idea, una volta nata, anche se non è stata scritta e descritta con precisione, c'è. E a quel punto so già  cosa voglio fare e perchè lo voglio fare.
Magari il progetto non è stato completamente descritto, e magari sta evolvendo.

..poi magari qualche caro amico torinese mi aiuterà  con una definizione puntuale di statement e progetto

maceric
"diverso è se vado a vedere 50 fotografie su i villaggi del Darfur"
Mica detto Salgado (faccio un esempio) sapeva benissimo cosa voleva documentare con le sue foto..

maceric
"Ammettendo l'utilità  è forse utile per il fruitore? Poco."
Piuttosto risponderei "Dipende."
Talvolta definire il contesto aiuta parecchio, altre volte non è necessario (magari perchè palese).
e concordo con marco/samuel quando dice :

samuel
"Insisto sulla scrittura dello statement come elemento anch'esso "autoriale" (sia che ci si riferisca ad un opera piuttosto che al reportage). Altrimenti il tutto mi sembra figlio di un approccio troppo razionale che ambisce a regola. Il fatto che qualcuno decida tutto prima, statement, direzione chiara e definita del lavoro, elementi progettuali, ecc, ecc è, e insisto è, solo uno dei modi con i quali approcciare il progetto fotografico."
Concordo..

Il "decidere tutto prima" non è sempre possibile, ed è talvolta impossibile.

Pensando alle tue foto, vorrei paragonare "infanzia andata e ritorno" con "baseball a Central Park".
Fanno parte della sezione del tuo sito che descrivi : "PROGETTI DI FOTOGRAFIA
Lavori definiti nelle loro linee di sviluppo. Con una direzione, aperta ed evolutiva."
Ho l'impressione che questi due progetti siano nati in modo totalmente diverso, e che descrivano due approcci molto diversi..

"Infanzia andata e ritorno è un progetto narrativo (fotografico e multimediale) che ha iniziato il suo percorso nella comunità  per minori MosoqRuna in Urubamba, Val Sagrada, Perù. Una comunità  dell’associazione Urubamba di Torino."

"Si camminava alla ricerca di un po di silenzio e di riposo. Central Park permette questo e altro. Ed eccolo, un campetto di baseball. Non è calcio é un altra faccenda, nei riti, nei gesti, nelle facce. Un oretta di tempo e alla svelta vien voglia di fotografare. Cosa, come, perchè, non lo so, mi viene voglia e nella testa un mare di immagini."

Inviato: 30/4/2010 9:38
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Re: Statement......si o no?

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mamma mia ho l'impressione che ci si incomincia ad incartare
io parlando delle foto del Darfur (reportage non espressione puramente artistica così come espresso da pamar5) intendevo dire che il FRUITORE in questo caso non ha bisogno di troppe spiegazioni.

@robertosam non sono io che ho detto: ""Ammettendo l'utilità  è forse utile per il fruitore? Poco.""
io ho risposto a quella frase


Inviato: 30/4/2010 12:28
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Re: Statement......si o no?

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Ok,
ma non concordo nemmeno in questo caso

ops.. ho scritto maceric? acc.. intendevo pamar5.. hehehe, scusate, settimana dura..

Inviato: 30/4/2010 13:04
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Re: Statement......si o no?

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ora vado a pranzare e poi a nanna, che è meglio ehehehehe

Inviato: 30/4/2010 13:07
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Re: Statement......si o no?
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Sono così differenti e particolari i modi di lavorare a un progetto fotografico che trovo ogni generalizzazione in qualche modo una forzatura.

Lo statement rincorre questa particolarità : non trovo che vi sia un modo corretto di fare uno statement, in quanto troppo legato alla specificità  singolare di ogni artista e di ogni progetto.

Sul fatto che serva o meno mi basta sapere che, oggi, nel mondo dell'arte, molto semplicemente, è di fatto richiesto.

Andrea

Inviato: 3/5/2010 9:16
sono moderno, non contemporaneo
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