salve a tutti,
ho un piccolo dilemma che da non esperto non riesco a sciogliere... spero che qualcuno di voi mi aiuti a ragionarci su e che mi induca a trovare una risposta.

premesso di risolvere i problemini della hassy, che ho preso solo per sfizio, ora mi trovo a gestire una situazione difficile. ovvero:

faccio esclusivamente BN in CO.

ho una f100 che uso alla grande e nell'85% delle mie foto da amatore per il peso, l'ingombro e la praticita, nonchè la soddisfazione che mi da in stampa... rigorosamente con 400 iso. 10 e lode. non la venderà mai!!!

ho un corredo mamiya rb67 con 37 fisch eye, 50, 90 e 180 e con vari accessori che utilizzo nel 15% delle mie foto.
mi ha dato un problemino al magazzino ma che ho subito risolto.
la uso con le 100 iso solo su cavalletto.
certo un bal mattone.... ma grande soddisfazione e qualità  che, per me, ne avanza.

mi ero assestato con questi 2 sistemi che mi equilibravano e davano sempre quello che volefo fino a quando..................... è arrivata ad un prezzaccio una hassy 500cm con 50mm e 150mm entrambi t* il primo cf il secondo c. ho fatto 2 rulli ed il terzo lo sto facendo mentre scrivo.
il primo ok, il secondo mi ha dato quel problemino di pulviscolo che sarà  delle guarnizioni da sostituire e che verrà  messa a posto quanto prima.


ORA:

considerate le percentuali ed i tipi di foto e i corredi in ballo e considerato che la f100 non si tocca.... quale dei 2 medioformato mi consigliereste di vendere??? visto che dalle pochissime foto che faccio in MF 2 corredi sono ridicoli.

sarei tentato di tenere l'hassy (+ piccola, + bella, + affascinante, + plastica nella resa) ma allostesso tempo anche la mamiya (+ incisa, 6x7, già  completa)....


HELP!!!

Non vorrei essere nei tuoi panni...

Per andare fuori a scattare foto di paesaggio, reportage meditato, e simili, la Hassi è più comoda, leggera e meno ingombrante.. Ho uno zaino Lowepro MiniTrekker, che è un modello relativamente piccolo e leggero, nella gamma Lowepro, Riesco a farci stare un corpo Hasselblad 500 con 50, 80 e 180 mm + un secondo magazzino, esposimetro a mano e paraluce compendium. Ed il tutto risulta ancora sufficientemente leggero da non porre problemi particolari di trasporto.

Tuttavia, anche le Mamiya sono ottime macchine, tanto che ho finito per tenere anche un mini corredo RZ (con 110 e 180) che uso prevalentemente in interni, per ritratti. E' sicuramente una scelta irrazionale, perchè i ritratti con Hasselblad sono di qualità  non certo inferiore. Ma personalmente mi piace molto inquadrare i ritratti nel formato leggermente rettangolare della Mamiya.

La questione formato potrebbe in effetti essere dirimente: c'è chi ama molto inquadrare in formato quadrato, e chi non lo puà sopportare. Le mie foto definitive sono praticamente sempre rettangolari, quindi taglio via parte del negativo 6x6. Però a fronte di questo "spreco", ci sono tre vantaggi piuttosto importanti.
Il formato 6x6 permette 12 pose per rullino, contro le sole 10 del formato 6x7; inoltre il rullino 120 esposto in 6x6 puà comodamente essere stampato a contatto, per fare un provino, su un foglio 20x25 (4 strisce da 3 foro ciascuna), cosa che invece non risulta possibile col 6x7; infine il 6x6 permette una sorta di decentramento indiretto nella ripresa di soggetti architettonici. Vale a dire che, dando per scontato che nel 6x6 già  devi eliminare una piccola parte del negativo se vuoi una immagine leggermente rettangolare come quella del 6x7, puoi fotografare con un grandangolo un edificio tenendo la macchina in bolla, e poi, eliminando la striscia di negativo in basso, dove sarà  finita un bel pò di superficie del suolo, ritrovarti molte volte con una foto ben composta della struttura architettonica senza linee cadenti (purchè non sia particolarmente alta, si capisce. Non un grattacielo!) Teoricamente si potrebbe fare anche coi formati rettangolari, ma la percentuale di negativo che finirebbe per essere eliminata sarebbe sensibilmente maggiore.

sarei tentato di tenere l'hassy (+ piccola, + bella, + affascinante, + plastica nella resa) ma allostesso tempo anche la mamiya (+ incisa, 6x7, già  completa)


(piccola, bella e affasinante)..OK ma ti serve come soprammobile o ci fai delle foto? Ok il 15% del tuo lavoro ma qual'è questo lavoro?....le scelte si possono fare sia in funzione dell'uso ma anche in base a gusti estetici delle lenti. Io ad esempio vendetti tutto un corredo Hasselblad per passare alla Pentax 67 perchè mi piaceva di più la resa delle lenti e per il mio tipo di fotografia era più idonea.
Sono comunque due eccellenti sistemi.

da possessore della mamya rz ti invidio il 37mm
comunque dipende secondo me dalla questione peso e dal formato di stampa
se ti piace il quadrato e lo stampi quadrato è un conto, ma se il quadrato poi lo stampi rettangolare allora praticamente ti trovi a confrontare un 4,5x6 con un 6x7 e in termini di possibilità  di ingrandimento non c'è paragone...
certo se la mamiya poi pesa troppo e non te la porti dietro allora meglio al hassy
io sceglierei quella che mi permette di scattare più spesso
ad esempio io ho una rollei biottica che uso sempre come macchina leggera da passeggio e la rz che tiro fuori col cavalletto quando devo fare foto meditate
però la rollei e la mamiya sono molto più diverse che l'hassy e la mamiya e posso coesistere più facilmente

ciao
daniele

rispondo perchè anch'io ho una f100 e una hassy (comprata da poco).
Ma perchè devi disfartene? se non ti servono soldi urgentemente in realtà  hai tre corredi, con caratteristiche differenti. Datti del tempo e vedi cosa succede, quale usi di più, ecc, ecc.
Mi sembra una bella situazione.
bs
marco

scartando l'ipotesi di tenere sia hassy che mamiya perchè le foto con queste sono poche e quando devo utilizzarla non voglio avere il problema di quale scegliere o dibbio alcuno.
1macchina per le cose spicciole.
1macchina per le cose serie.
altrimenti invece che pensare a fre foto penso a che portare dietro.

le foto che faccio con il medio formato sono foto su cavalletto... "studiate" nel limite di quello che io posso definire studio, ma comunque ponderate.
prevalentemente di paesaggi.

Credo che sia molto difficile che qualcuno possa darti una risposta: le ragioni di una scelta sarebbero troppo personali per essere totalmente condivisibili. Io non avrei dubbi: adoro il formato quadrato e non apprezzo per nulla il 'rettangolo indeciso' del 6x7, oltre tutto apprezzo moltissimo il 50 Distagon e il 150 Sonnar... ma, ripeto, non fa testo.

Dato che non indichi motivi razionali specifici per tenere l'uno o l'altro corredo, ti propongo un metodo infallibile: fotografa qualcosa che ti interessa e che ben rappresenta quello che solitamente fotografi con il medio formato. Fallo con entrambe le macchine e poi guarda quello che hai ottenuto. Scegli cosa tenere in base al risultato che ti piace di più: non dovrebbe essere troppo difficile.
Se non riesci a scegliere le immagini che ti piacciono di più lancia una monetina, tieni tutti e due i corredi oppure sbarazzati di entrambi: forse è il MF che non fa per te.

Andrea

E' personale, difficile dare risposte univoche.

Dalle tue valutazioni sarei nel vendere la Mamiya: avere un corredo compatto medio formato invoglia più ad usarlo sul campo ed inoltre il formato quadrato è versatile e per certi versi unico: si puà lasciarlo anche così per molte foto, volendo.

Per la Mamiya consiglierei l' adattatore e le due ottiche SB per decentrarle e bascularle: aiutano tantissimo proprio nel paesaggio, dove la diffrazione per la chiusura eccessiva del diaframma non è saltuaria...anzi.
E visto che è previsto solo sul sistema RZ, un motivo in più per venderti la meccanica, ma pur sempre ottima RB.

Ripeto, questo sono solo (come sempre) pareri personali: filtrali con le tue esperienze sul campo con entrambi gli apparecchi.

beh che dire....

sicuramente la scelta è troppo personale per essere universalmente condivisa. c'è chi come lucifero s'è venduto la hassy per la pentax 67. chi invece se la tiene perchè dice io vedo il mondo quadrato. chi, come mi è accaduto in privato, mi dice "ma sì pazz? e ci pensi pure..." alludendo ad una incisione e nitidezza delle ottiche mamiya mostruosa che nei paesaggi in bn come alternativa al piccolo formato potrebbe avere più ragione.

ma credo che, come la maggior parte di voi mi ha suggerito, io debba fare 2-3 rulli per macchina in condizioni simili e poi prendere una decisione che sicuramente sarà  non facile.

lucifero, ma perchè poi hai preferito la resa della pentax? il tuo genere non era la moda, o ricordo male?

grazie a tutti,
luigi

Luisito nel mio caso la scelta di allora verso la pentax67 era spinta da una serie di fattori...intanto era come un 35mm vitaminizzato e quindi comoda e veloce, poi esigenze editoriali e di commitenza faceva del formato quadrato un qualche cosa di "poco pratico", poi io di Hassy ho sempre apprezzato alcune lenti ma sono poi rimasto folgorato da alcune lenti "fortunate" (le ho ancora) di pentax tipo il 55/4, il 90/2,8, il 100makro, il 400 e il 45 che ho trovato spettacolari...in particolare mi piace l'incisione e la resa dei colori in termini oggettivi mentre a gusto mio personale mi piace la plasticità  di tali ottiche.
Non a caso è una delle macchine usatissime da chi fà  moda in studio o in locations con luce cinematografica....con i flash hai il limite del 1/30....peraltro risolvibile con un pò di ingegno...

Citazione:


Questa tua risposta mi fa nascere una curiosità . Il MF analogico ha ancora un suo spazio in ambito professionale? E nel caso, secondo la tua esperienza quali potrebbero essere le ragioni che fanno continuare quei professionisti ad usare la pellicola?

ti rispondo Luciano per quello che sà e che vedo...in fascia media, medio/bassa, bassa tutti i professionisti sono dovuti migrare al digitale per una logica di costi. Oggi il mercato è ridotto all'osso e se vuoi portare a casa un lavoro perfetto tra polaroid, pellicole, strip test, sviluppi e scansioni spesso il budget è talmente ridotto che è impensabile, poi c'è un discorso di tempistiche...orami tutti hanno sempre dannatamente fretta e quindi le commissioni arrivano sempre all'ultimo momento ma sopratutto oggi è diventata fastidiosa prassi avere i redattori o gli art sul set che vogliono vedere in tempo reale quello che viene fatto.

Fuori da queste logiche ci sono i top o comunque quei fotografi di fascia alta che sono ricercati per un loro preciso stile e modo di lavorare, in questo caso il costo del materiale su cachet che partono dai 15/20.000 $/day più i copyrights, più i costi di produzione ...dicevo il costo di 1.000/2.000 €/g per le pellicole è irrilevante, è altresi irrilevante il tempo che i top si prendono e sul set sono tutti muti. Alcuni preferiscono la pellicola ad esempio per il B&W poichè comunque la qualità  è inavvicinabile, molti che fanno glamour preferiscono ancora la pellicola perchè i 16bit dei dorsi digitali non raggiungono ancora le sfumature cromatiche della pellicola...e altri semplicemente perchè se ne fregano e si divertono come matti.

Oggi entrare in un redazione con il plasticone della dia è essere visti come dei marziani anche se dannatamente, terribilmente snob....e chi se lo puà permettere fà  bene.

Io personalmente non scatto più in pellicola da tanto...cerco di prendere il meglio che il digitale mi puà dare...e sono soddisfatto così.

Molto interessante, la tua risposta. E' divertente pensare che, non avendo committenti alle costole che mi alitano sul collo e per di più facendo soprattuto BN, in pratica quando uso i miei corredi MF analogici, mi comporto come la creme de la creme dei professionisti certo i risultati sono ben diversi, ed i guadagni pure

hehehehe
ecco fatto...
un paio di rulli per parte... paesaggi e ritratti.
sviluppati.

ed ora???
come li giudico? e cosa?

credete che sia necessario stampare qualche cosa? io credo che sia inevitabile... perchè sul 6x6 non si vede un tubo! anche con il lentino...

mmmm p.s. chiedo scusa anticipatamente per la domanda idiota, ma ho smontato l'hassy e non ricordo n che posizione si trova il vetrino di messa a fuoco.... con il margine metallico smussato verso l'alto oppure no?
perchè la messa a fuoco è diversa...

E' un po' che non prendo in mano una serie 500, ma se non ricordo male il bordo smussato va verso l'alto.

Rispetto al tuo quesito precedente, non capisco in ce senso affermi che «sul 6x6 non si vede un tubo»: per giudicare un immagine e anche per giudicare un'ottica, personalmente non ho alcun problema a esaminare un negativo o positivo 6x6, meglio se su un piano luminoso, certo, e con un lentino, ma anche senza si riesce eccome a giudicarlo! Non capisco quale sia la tua difficoltà .

Andrea

non si vede un tubo, nel senso che non riesco a vedere differenza macroscopiche tra i due negativi (non che non si vede nulla...).
come giudicare 2 negativi.... cosa vedere per paragone?

Bè, in effetti, non hai tutti i torti. E personalmente non è che credo troppo a questa prova.
Anche perchè, essendo entrambi due sistemi ai vertici per qualità  e completezza, mi pare ovvio che come risultati finali, ci arrivino vicini.
Un chiaro vincente da una prova del genere non ce lo vedo a venir fuori. Ed è anche abbastanza inutile, a parer mio, fare prove "scientifiche" che poi avrebbero poco o nulla di riscontrabile nella realtà  pratica.

Scegli quella con cui ti senti il miglior feeling, che ti cade meglio in mano o i cui comandi di sembrano meglio congegnati, eventualmente valuta se una serie di ottiche ti piace particolarmente come resa coi tuoi soggetti preferiti (ammesso che sia possibile evidenziarlo) e controlla ingombri e pesi, per non finire, passato l'entusiasmo iniziale, con il lasciare il corredo a casa per eccessiva scomodità ...e festa finita.
Comunque scegli, alla luce di queste considerazioni, non sbagli.

ma le differenze non possono essere che sottili, su ottiche di livello comunque professionale. Col lentino per esempio dubito se ne possa notare alcuna.
Però su una stampa sufficientemente grande di una foto fatta in modo da evidenziare sfocato - plasticità  - resa cromatica e tonale - contrasto (cioè tutto meno che la foto di un giornale o di una mira ottica) le differenze tra i due sistemi dovrebbero iniziare a vedersi.

Per la carità , io mi limito a dire quel che faccio io... A mio giudizio, non c'è modo migliore di guardare una dia che guardarla direttamente sul piano luminoso; in altri modi, con la proiezione o la stampa, non guardo solo un'immagine fatta con una certa ottica, ma anche il rendimento di un obiettivo da proiezione o di un sistema di stampa: si aumenta il numero delle variabili.

Non ho mai visto due obiettivi che producano immagini identiche. C'è sempre una differenza nella resa del colore, nel macrocontrasto, nel microcontrasto, nell'impressione di nitidezza, nella resa tra centro e bordi, nell'impressione di tridimensionalità , nella vignettatura, nella distorsione, nella presenza o meno di coma, eccetera eccetera.

Sono tutte cose che si vedono, con una dia sul piano luminoso. I lentini possono aiutare, a seconda di cosa si sta guardando, naturalmente, e a seconda dell'ingrandimento: ben diverso è osservare globalmente un immagine o verificare come è reso uno spigolo alla periferia dell'inquadratura.

Qui non si tratta di misurare nulla, ma di guardare e scegliere cosa si preferisce, in base al proprio gusto personale: se non si vedono differenze - cosa che mi pare molto strana - allora è giusto scegliere una fotocamera per parametri differenti dai risultati che produce. Nulla di male, anche nel mondo audio c'è chi sceglie un amplificatore per la forma...

Andrea