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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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28/10/2006 14:37
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Veramente non dicevo esattamente questo... se il confronto è fatto tra una hassy swc o il 43 della mamiya 7, che sono ottiche di eccellenza, e una Olympus E1 la differenza si nota, mentre credo che si inizi a notare di meno se la lente MF è il pur ottimo 50 della Mamiya Press (io ho il 65 che è molto inferiore).

Ma quale differenza? Se parliamo solo di risolvenza e sensazione di nitidezza sulla stampa, di dettagli fini, fino a ingrandimenti ragionevoli (ingrandimenti editoriali, a3 o al massimo qualcosa di più) alcune ottiche di eccellenza su 35mm battono molti MF, e a maggior ragione se il 35mm è un full frame digitale con un attento dosaggio della maschera di contrasto.

Se invece parliamo di tridimensionalità , di ricchezza cromatica e tonale, di quantità  di dettaglio inteso non solo come linee/mm ma anche come capacità  di registrazione delle sfumature, non è possibile non notare la differenza a favore dei formati superiori, anche se le ottiche MF non fossero propriamente al top; ma, ripeto, è un tipo di differenza che ci stiamo tutti quanti disabituando ad apprezzare.

Inviato: 9/7/2008 18:02
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
Utente non più registrato
Palomar...senza alcuna polemica rileggi quello che hai scritto e non è esattamente quello che dici qui sopra.

Palmerinoquattroterzi ha presentato il suo obiettivo Mamiya Press come un qualche cosa di eccellente....io da mona quale sono gli credo e lo metto al pari delle migliori lenti. Il quattroterzista in questione parlava di fotografia di arredamento....prova tu ad andare a spiegare ad un architetto o un designer che le 75 varianti di quel rosso esclusivo tu le hai compresse in un unico rosso (tanto il rosso è rosso) ma che deve invece apprezzare la risolvenza della lente....che il moirè è creativo, che quella superfice lavorata caneleè è meglio di un bel marroncino liscio liscio...che le seghettature nei tiranti in titanio fanno chic....

Io ho la Canon 1dsMk3 e ti assicuro che non ci penso neanche a spingermi oltre A1...oltre è ovvio che si passa al GF scansionato o al dorso digitale.
Con una E-3 un limite massimo è l'A3 oltre siamo nel regno della superficialità  e del pressapochismi ovviamente in termini di qualità ....ma non mi si vengano a raccontare certe storie...

Sapete poi una cosa che mi innervosisce, e dico a te Palmerinoquattoterzi, il rapporto verso il cliente facendo affermazioni che siccome non percepisce la qualità  tanto vale non dargliela....invece di fargliela vedere, capire e percepire. Poi non ci lamentiamo se altri professionisti [medici, avvocati, commercialisti,etc. etc.] ci danno la mediocrità  tanto non siamo in grado di percepirla. Io nel mio piccolo aderisco ad un codice etico di categoria e non mi sogno di fare affermazioni del genere....ma siamo in Italia ed è giusto che ognuno si comporti come crede.

Ai signori moderatori chiederei di non bannare quanto sopra perchè non vuole essere in alcun modo offensivo verso nessuno ma solo far capire che invece di fare certe affermazioni bisognerebbe darsi da fare per cercare di migliorare migliorandosi....tutto và  verso la mediocrità  ma dovrebbero essere i professionisti, coloro che campano di fotografia, a dover per primi iniziare a fare qualche cosa.....

my 2 cents......IMHO of course




Inviato: 9/7/2008 20:34
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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28/10/2006 14:37
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bè... alla fine non è che diciamo cose tanto diverse... insomma, mi sembra un eccellente risultato l'A1 dalla Canon... non sono convito che con molte delle MF ci si arrivi tanto facilmente.

Inviato: 9/7/2008 21:03
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
Utente non più registrato
Grazie a tutti per la bella discussione, per me molto utile.
Palomar Marco!? Te possino... fatti sentire che devo fare una fine lavori per un grattacielo a Roma

Inviato: 9/7/2008 21:52
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
Utente non più registrato
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...................
Sapete poi una cosa che mi innervosisce, e dico a te Palmerinoquattoterzi, il rapporto verso il cliente facendo affermazioni che siccome non percepisce la qualità  tanto vale non dargliela....invece di fargliela vedere, capire e percepire. Poi non ci lamentiamo se altri professionisti [medici, avvocati, commercialisti,etc. etc.] ci danno la mediocrità  tanto non siamo in grado di percepirla. Io nel mio piccolo aderisco ad un codice etico di categoria e non mi sogno di fare affermazioni del genere....ma siamo in Italia ed è giusto che ognuno si comporti come crede.






Sinceramente io invece trovo ridicolo il tuo stress: a che ti serve avere questi alzamenti di pressione, quando tutto il mondo gira così da tempo, per fortuna.
H. C. Bresson usava la Leica, non una telemetro 6x9cm (se avesse ragionato con il tuo metro) e per fortuna se ne fregava della qualità  migliore possibile: per lui contava "l' attimo".
E non è l' unico fotografo che ragionava e ragiona così.
Esistono fotografi con committenze elevate di moda che usano il formato 4/3: lo trovano più funzionale, nonostante sia inferiore al medio formato digitale.
Ma hai (avete) visto le riviste cosa privilegiano?
La qualità  delle foto pubblicitarie di moda (case che non hanno problemi di budget) spesso sono ridicole: leggermente sfuocate, rumorose...
Ho visto la copertina della rivista "Bell' Italia" e raffigurava un fotogenico notturno pugliese...micromosso.
Io lo notavo, ma quanti hanno visto questo fastidio?
Nessuno: questa è la verità .
Non si tratta di far crescere la cultura fotografica in generale (battaglia persa in partenza), ma almeno di saper fotografare con i mezzi che si fosse scelto.
Io certamente non proporrei mai una foto micromossa ad un direttore della rivista citata, ma l' hanno fatto e non solo: hanno scelto la foto per la copertina...mica miciomiciobaubau?
Sono cose ovvie, ma sembra di essere l' unico a vedere il re..."nudo".

ps: nulla di male a ricercare la massima qualità , ma non facciamoci del male pensando che sia così tangibile, palpabile...
Con i committenti che ha Lucifero certamente sarà  costretto a dare il massimo, ma il restante 99% non riesce proprio a comprendere un discorso fatto di nitidezza, grande formato, qualità  dello sfuocato....


Inviato: 9/7/2008 23:35
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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Ma si, mi ci metto anch'io, Palmerino, credo che però tu stia rischiando una cosa...confondere piani differenti del discorso. Lasciamo stare HCB, per il genere che faceva usava il massimo e la qualità  espressa era di altra natura, e in ogni caso questo discorso su HCB è cosa ben diversa dall'abitudine ad abbassare la qualità  dell'editoria attuale. Sta qui la differenza dei piani del discorso.
Se il tuo metro per discutere di qualità  é quello della media, pensando che sia una fortuna che sia così, non si va molto lontani ed allora non potrai veramente incazzarti con il dentista (quoto Lucifero) che non mette qualità  nel suo lavoro, nel muratore che ti tira su male il muro (e tanto chi se ne accorge...), ecc, ecc. Per tornare alla fotografia, ammettiamo che ci sono semplicemnte situazioni differenti, ma che allo stesso tempo la qualità  é qualcosa che porta con se la perizia, la competenza, la tecnica, la cura di un lavoro, che sono valori anche professionali. Personalmente lo vedo nella grafica e nella stampa e mi dispiace se alcuni clienti non vedono la differenza, quando c'è. Allora cerco di fargliela vedere. Non é detto che sempre sia così e ci sono anche i compromessi, ma quando si puà la qualità  va perseguita. E te lo dice uno che di qualità  tecnica nelle sue foto non é che ne abbia un granchè.
bs
marco

Inviato: 10/7/2008 1:02
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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Vedi Palmerinoquattroterzi io non sono assolutamente stressato e la mia pressione è regolarissima trovo solo poco etiche e corrette le affermazioni di un professionista che in quanto tale appartiene alla mia medesima categoria.

Non voglio fare il moralista o colui che ha l'arroganza e la presunzione di cambiare il mondo ma nel mio piccolo cerco di fare/dare del mio meglio. Il cliente non percepisce la qualità ? e allora diamogli me_rda!! Bene allora se uno stà  male e và  in ospedale diamogli un'aspirina e mandiamolo a casa, tanto non capisce un ca**o!! Ti pare giusto? corretto? etico?

Ti auguro solo che sulla tua piazza arrivi un giorno un professionista che a parità  di prezzo dia e faccia capire ben altra qualità ....e a quel punto sarà curioso di avere informazioni circa il commercio dei lupini.

Detto questo mi citi autori, che come giustamente ti fà  notare Samuel, sono in un altro pianeta sia come qualità  formale che come tecnica. Mi citi Helmut Newton e ti dirà pure che usava anche una banalissima Canon 5 ma la tecnica che ci stava dietro in fase di sviluppo e stampa era patrimonio di 2/3 stampatori al mondo....detto questo non mi pare che tu possa avvicinarti ad autori come Newton/HCB & CO. ....ma se ti rende felice questo buon per te.

Io ricerco il massimo della qualità  a me possibile anche se devo fare le fotografie ad un cliente che non capisce nulla e che mi paga una miseria....è un fatto mentale mio e di rispetto verso colui che comunque mi dà  del denaro.

Ultima cosa mio caro Palmerinoquattroterzi leggo in più di un'occasione della tua preparazione tecnica di spessore ma non pensi che siamo proprio noi professionisti a dover divulgare il verbo e a far percipere a chi di fotografia non capisce una mazza? Ho conosciuto TANTI fotografi matrimonialisti come te che si lamentavano perchè lavoravano sempre meno perchè tante coppie affidavano le foto del matrimonio all'amico o al parente con la digitale fà  tutto....e allora riderà divertito quando la crisi si farà  sentire anche nei matrimoni nel meridione....spera solo che i tuoi mobilieri non decidano di fare (come in molti al nord) i loro cataloghi web on line e che il nipote o il figlio non si comperino la macchinetta fà  tutto da 3mpi ....perchè allora si che è la via del lupino...

IMHO....e siccome non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire io chiudo definitivamente questo argomento....e ti auguro all the best!!!

besos

P.S. dici che non ami le seghe mentali e ami la pratica....io pure e credo quasi tutti in questo forum ma quando si scrive in un forum si disquisisce del più e del meno ed ovviamente si puà solo teorizzare. Se questo non ti piace e lo detesti non capisco allora perchè non fai solo quello che ti piace la pratica.... e siccome sono certo che ami il discutere ed anche la teoria smettiamola con queste fagiolate del "io amo la pratica del fare e non le seghe mentali" che sono solo le frasi già  fatte, trite e ritrite di chi non ha argomenti.

Inviato: 10/7/2008 9:33
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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Concordo sulla considerazione che sia abbassata, e di molto, l'aspettativa di qualità  tecnica sia dei fruitori dell'immagine che della committenza, ma me sembra che questa concezione di qualità  come nitidezza o perfezione tecnica sia un po' asfittica e alla fine fuorviante.

Alla fine i dibattiti sulla superiorità  di uno strumento rispetto a un altro lasciano il tempo che trovano, tanto che si è andati a scomodare HCB e la sua la scelta "assurda" di non usare il banco ottico o, per lo meno, una folding MF, rigorosamente su cavalletto.

Inoltre credo che in campo editoriale, su una doppia pagina da stampare tipograficamente, l'uso dei formati superiori, su foto a cui si chiede semplicemente di essere dettagliate e di avere dei "bei colori", è più una perdita di tempo che una reale necessità .

Riguardo ai matrimoni e all'utilizzo imperante del digitale... spiegatemi l'utilità  della iper-nitidezza di una MF o di un ottimo sistema analogico 35mm sulle foto degli sposi impiccati in improbabili pose da ballerini di tango, o, nel migliore dei casi, nelle foto di carattere "reportagistico". Oppure spiegatemi la superiorità  di una 35mm a pellicola rispetto a una Canon 5D che in chiesa a luce ambiente, a 1600 asa, lavora molto meglio di un'apparecchio a pellicola, magari con flash.

Se il fotografo è un caciottaro puà usare anche il banco 20x25, farà  più fatica ma i risultati non è che miglioreranno di molto...

Inviato: 10/7/2008 10:16
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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Ho visto la copertina della rivista "Bell' Italia" e raffigurava un fotogenico notturno pugliese...micromosso.
Io lo notavo, ma quanti hanno visto questo fastidio?
Nessuno: questa è la verità .


Ma cosa, quale "verità ", ma dove?!?!?!?

Tra quelli che hanno guardato la copertina, se ne sarà  accorto chiunque capisce qualcosa di fotografia! Impaginatori, grafici, fotoamatori, fotografi professionisti, stampatori, appassionati, collezionisti, redattori di riviste e chiunque abbia gli occhi ben funzionanti e sappia come si fa una fotografia nitida.

Tu continui a banalizzare qualsiasi discussione con questa storia del "nessuno si accorge della differenza" e "tanto il 90% delle persone non lo capisce", ma avrei un po' di obiezioni a questo modo di ragionare:

1) tra il "10%" e "nessuno" c'è una considerevole differenza (tanto per dire, il 10% degli italiani forma il 90% del reddito nazionale)

2) tra gli "addetti ai lavori", che è dove ti fai una reputazione, quel "10%" puà diventare comodamente il 50%, o la maggioranza, e allora conta eccome

3) il pubblico va educato alla qualità  (sono d'accordissimo con il Vacis), non accontentato nella mediocrità : una volta spiegato ad un qualsiasi pinco pallino inesperto come si distingue una foto nitida, corretta e pulita da una mossa, distorta e rumorosa, vedrai che poi sarà  in grado di percepirla la differenza, e un giorno che dovesse comprare un servizio fotografico, sarà  in grado di valutare anche questo

4) a uniformare tutto verso il basso, sei il primo, come fotografo professionista, a rimetterci. Ci sono miliardi di persone lì fuori con una compattina digitale più che decente, alcuni hanno occhio fotografico, prontezza e sono nel posto giusto al momento giusto. O punti sulla professionalità  e qualità , o non c'è futuro. E non lo dico io, lo dicono tutti gli analisti di settore e molti professionisti.

5) Basta tirare fuori 'sta storia del manico, non è che siccome HCB fotografava col 35mm e le sue foto piacciono, allora è inutile produrre una maggiore qualità . Lui usava quel formato per necessità  di agilità  e rapidità , non perché pensasse che la qualità  non contava un fico secco.
Per fare un semplice controesempio, le foto di Adams scattate con il telefonino avrebbero fatto ridere i polli: funzionano perché hanno una qualità  elevata che cattura dettagli e toni in un certo modo.

6) Se proprio vuoi continuare a fare le 50x70 dalla E-1 padronissimo, se i tuoi clienti non se ne accorgono buon per te. Grazie al cielo però, il mondo non è tutto così, e continuare a suggerire che in qualche modo dovremmo tutti accontentarci e siamo tutti un po' esagerati, è un po' fastidioso.

Fer

Inviato: 10/7/2008 10:37
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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"Concordo sulla considerazione che sia abbassata, e di molto, l'aspettativa di qualità  tecnica sia dei fruitori dell'immagine che della committenza, ma me sembra che questa concezione di qualità  come nitidezza o perfezione tecnica sia un po' asfittica e alla fine fuorviante."
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mai parlato di qualità  solo come nitidezza e perfezione tecnica, ma anche queste concorrono nel momento che si fanno dei lavori (foto tecniche di architettura e arredamento) dove da sempre l'aspetto tecnico era/è importante.


"Alla fine i dibattiti sulla superiorità  di uno strumento rispetto a un altro lasciano il tempo che trovano, tanto che si è andati a scomodare HCB e la sua la scelta "assurda" di non usare il banco ottico o, per lo meno, una folding MF, rigorosamente su cavalletto. "
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Leggendo le tante note di HCB e il suo concetto di fermare "l'attimo fuggente" ed il suo non voler essere invisibile sarebbe stato "assurdo" l'uso di qualsiasi altra macchina diversa dalle Leica....piccole e silenziose.


"Inoltre credo che in campo editoriale, su una doppia pagina da stampare tipograficamente, l'uso dei formati superiori, su foto a cui si chiede semplicemente di essere dettagliate e di avere dei "bei colori", è più una perdita di tempo che una reale necessità ."
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Lo credi tu! .....inizia a lavorare con le redazioni e poi vedi che cosa ti dicono....attenzione che io ho parlato di magazine specifici, ovvio che un reportage di guerra su Panorama è diverso da fotografia di architettura su Domus o Abitare. Nel nostro caso specifico si è sempre parlato solo ed esclusivamente di fotografia di architettura o arredamento.


"Riguardo ai matrimoni e all'utilizzo imperante del digitale... spiegatemi l'utilità  della iper-nitidezza di una MF o di un ottimo sistema analogico 35mm sulle foto degli sposi impiccati in improbabili pose da ballerini di tango, o, nel migliore dei casi, nelle foto di carattere "reportagistico". Oppure spiegatemi la superiorità  di una 35mm a pellicola rispetto a una Canon 5D che in chiesa a luce ambiente, a 1600 asa, lavora molto meglio di un'apparecchio a pellicola, magari con flash."
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non è il mio campo specialistico e qui Stefano puà avere molto da dire....tieni solo presente che gli album delle fotografie di matrimonio hanno dimensioni importanti e spesso vengono inserite fotografie a doppia pagina di formato anche A2....se poi devi fare un crop per togliere qualche cosa ecco la differenza tra un file da 20/25mb e uno da 50mb lo vedi. A pellicola non credo che lavori più nessuno tranne forse qualche rullo in B&W....mi pare che nessuno abbia scritto che per fare foto di qualità  ai matrimoni serve lavorare in pellicola MF o 35mm. ....mentre invece qualcuno ci ha postato un poster di 100x140 di qualità  (a suo dire) fatto con un file di una macchinetta da 10Mpi....questi i fatti.

"Se il fotografo è un caciottaro puà usare anche il banco 20x25, farà  più fatica ma i risultati non è che miglioreranno di molto..."
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bella scoperta....qui nessuno ha mai dato del caciottare ad un altro ma si è semplicemente detto che a parità  di manico la differenza tecnica del mezzo c'è e si vede.


Poi ognuno e libero di fare quello che vuole....mentre per chi è professionista ho già  detto e scritto a sufficenza...




Inviato: 10/7/2008 10:47
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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Non si dimentichi che la qualità , come detto nell'altro 3ad, non é fine a se stessa, ma porta con se alcuni valori professionali (almeno sono tali per me e per molti altri), come la cura del lavoro, l'attenzione, una tecnica e un sapere applicati, la soluzione di problemi, ecc, ecc. Questa per me é qualità . Che poi si esprima in definizione, in processo di ricerca, in progettazione, in applicazione rigorosa di un metodo, in tutte o in alcune di queste cose, benissimo. Per questo motivi HCB era un uomo che guardava la qualità  (e non riduciamolo alla questione dell'attimo, concetto emerso più da una traduzione dal francese all'inglese che altro...HCB era anche un grande reporter e non solo il fotografo di strada...) come lo erano e lo sono anche tantissimi altri fotografi. Natchway, avrà  anche fotografato con macchinette, ma quando si metteva a stampare con il suo stampatore...la storia cambiava.
E allora quando si parla di qualità  si dovrebbe porre qualche attenzione anche alla qualità ...del discorso.
come sempre
bs
marco

Insegno in una scuola di design e grafica di Torino e mi immagino se si facesse il discorso della qualità  che tanto nessuno se ne accorge...li si formano i professionisti di domani e mi piacerebbe che qualcuno facesse questa esperienza, in questo modo forse alcuni discorsi sulla qualità  cambierebbero di natura, perchè ci si deve assumere anche le conseguenze sugli altri dei propri discorsi. Per fortuna e per capacità  sanno fare i grafici e i design, ma diversi tra loro non sanno più scrivere...a forza di dire che tanto non conta!

Inviato: 10/7/2008 11:08
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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Ma io sono felice dei risultati che ottengo attualmente, come lo erano quelli quando usavo la 35mm a pellicola.
Sembra che con una 4/3 od aps (simili, come dimensioni) non si possano stampare dei 30x40cm o saltuari (doppia pagina) 40x60cm.
Posso comprendere nel paesaggio, ma in un reportage conta saper raccontare l' evento: vero che la Eos 5D mi permetterà  di scattare a 3.200 iso senza grossi problemi (magari la dinamica si riduce alquanto), ma la stessa foto potrei farla con una 4/3 usando 2 diaframmi più aperti ed impostando 800 iso: mica semptre si possono avere nitidi gli sposi lasciando il resto dei partecipanti sfuocati?
Sfruttare al meglio il sistema scelto.
La qualità  è importante anche per me (le stampe sono trattate da un laboratorio professionale, non dal minilab), ma trovo ridicolo fare un test per sapere quale biottica abbia la lente migliore (?) quando queste fotocamere hanno di per sé schemi ottici semplici (Tessar per quelle meno luminose), mentre un fotografo dovrebbe impegnarsi ed ingegnarsi a sapere benissimo sfruttare queste particolari fotocamere, grazie al mirino a pozzetto, alla loro estrema silenziosità ..
Ecco: mi piacerebbe sapere quale di queste biottiche fosse la meno "rumorosa", perché molte fanno un "casino" quando si avanza la pellicola.
Questo potrebbe servirmi sapere.
Io mi tengo la E-1 proprio perché è la più silenziosa "durante" lo scatto, un parametro per me importante...rispetto alla risolvenza fine a se stessa.
Ma questo è il mio approccio con lo strumento.
Una Eos 5 non mi aiuterebbe nel mio lavoro: raramente supero 400 iso e quando lo faccio, trasformo le foto in bianco e nero per risultati "chimici".
Per riprendere il tuo discorso, molti non sanno più scrivere: in fotografia, molti non sanno più fotografare.
Non c' entra nulla il formato 4/3, il full-frame od il medio/grande formato.
A me, il 4/3 non mi limita e non perché è pratico ed accontento i clienti, ma perché mi piacciono i risultati che ottengo.
Ma io scatto reportage, essenzialmente.


Inviato: 10/7/2008 12:39
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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pesce Palmerino....tu che puoi mangia tanto pesce che fà  bene alla memoria!!!

Ma cavolo leggi quello che scrivi?

in pochi topic un 50x70 è già  diventato un 40x60, parlavi di stampe grandi e facevi esempi di fotografie di arredamento e architettura degli interni e ora ci dici che fai il reportage...

Ora un parametro importante di qualità  è la silenziosità  della E-1

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Una Eos 5 non mi aiuterebbe nel mio lavoro: raramente supero 400 iso e quando lo faccio, trasformo le foto in bianco e nero per risultati "chimici".
-----------------------------------------------------------


ma a titolo di curiosità  visto che parli del gran manico che c'hai......ci fai vedere qualche cosa che sono curioso a questo punto?

Inviato: 10/7/2008 12:49
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
Utente non più registrato
Ho usato la E-1 per il 50x70cm dopo che nessuno notasse differenze con la medio formato a pellicola 6x9cm.
Di solito nel reportage raramente supero il 30x40cm, se non le rare doppie pagine di un album libro, come tu hai citato.

Inviato: 10/7/2008 12:52
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto

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9/12/2004 21:10
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Ciao,
da una parte Palmerino ha ragione, c'e' tanta mediocrita' in giro, anche tra coloro che dovrebbero intendersi di fotografia per selezionarla ad esempio per pubblicazioni pubblicitarie. A me e' successo di vedere su un depliant di una notissima banca l'immagine della sede centreale che pende da tutte le parti. Mi ha fatto una gran pena....Possibile che una banca non abbia i soldi per incaricare un fotografo d'architettura o comunque un fotografo con un briciolo di esperienza e di buon gusto?
Da parte mia non posso che quotare il pensiero di Roberto-Lucifero, per un discorso di serieta' ma anche di etica professionale. Penso che quella che rimane piu' impressa di un fotografo non sia soltanto la migliore foto da lui realizzata, ma anche la peggiore. E una immagine non la guarda solo il committente, ma anche altri che potrebbero potenzialmente diventarlo e una foto non perfetta non e' una buona pubblicita'. Specialmente in un mondo che e' diventato di lupi affamati per la poca selvaggina che c'e' in giro.
Il fotografo dovrebbe essere il primo critico delle proprie immagini e la filosofia del chi se ne frega non mi sembra molto corretta.
Ciao,
Renzo

Inviato: 10/7/2008 13:26
.........

......
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
Utente non più registrato

Il fotografo dovrebbe essere il primo critico delle proprie immagini e la filosofia del chi se ne frega non mi sembra molto corretta
.
Ciao,


E daglie, ma cosa ci sta di problematico in un' "ottima" stampa eseguita con un sistema non full-frame anche nel formato 30x40cm?
Io ho visto le foto di un mio collega che da subito ha investito nel full-frame (Eos 1Ds ) ed erano riprese di una classica comunione: la ragazza aveva i vestiti bianchi...senza dettaglio.
Bruttissimo.
Io questo denuncio: non che si usi il formato minore perché la gente non sappia apprezzare la qualità , perché è più che abbondante nel formato 30x40cm (parere personale, ma in questo forum sembra sia l' unico che la pensa così), ma vedere che una mamma non comprenda che quella foto era penosa per una mancanza di capacità  del fotografo.

Le riviste ormai hanno compreso l' andazzo ed acquistano foto da agenzie economiche od addirittura accettano scatti fotoamatoriali perché gratuiti.
Riviste come Oasis e simili, nel tempo sono alquanto scadute (parere sempre personale), non per colpa del digitale o soprattutto dei formati minori del 24x36mm digitale (come si fa a verificare la "provenienza" delle dimensioni del sensore da una foto editoriale...me lo spiegate con calma), ma perché chi sceglie le immagini acquista quelle "meno" costose.
Tagliano le spese proprio sulle foto!
Una foto ben fatta non è importante il formato usato: io questo sto cercando di mettere in mettere in evidenza.
Vanamente.
Invece voi ponete l' accendo "solo" sullo strumento: alla banca citata, se un fotografo bravo avesse messo in bolla la fotocamera, avesse ben sfruttato la luce (qualità  e direzione), la composizione, prospettiva, il diaframma correttamente, un' ottimale esposizione per riprendere la scena anche usando luci artificiali come appoggio....sarebbe stato ininfluente se avesse usato una Olympus con il 7-14mm, una Eos 40D con il 10-20mm od il dorso da 39mp rigorosamente firmato..."lucifero".
Un deplian che magari non supera il formato A4 conta aver fotografato bene od aver usato un eccellente strumento...male?
Perché questa importanza spasmodica sullo strumento: insicurezza?
Facile dire che un dorso digitale medio formato è migliore, ma poi, dopo questa scoperta dell' acqua calda, stampando delle godibili foto, un fotoamatore od un professionista sarebbe penalizzato da un' aps?
Davvero?
Se fosse così sicuri in questa risposta, alzo le mani, perché la mia esperienza mi insegna tutt' altro.

Inviato: 11/7/2008 0:44
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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stampando delle godibili foto, un fotoamatore od un professionista sarebbe penalizzato da un' aps?


Dipende dalle dimensioni di stampa, ti pare?
"Godibili" è un termine un po' generico.
Puà essere godibile la 13x18 che ci si passa di mano in mano al pub tra amici, puà essere godibile la 50x75 appesa sopra la mia libreria, puà essere godibile una 70x100 da mettere in salone.
Pamar5 ha detto che, con la sua 5D, non si sente soddisfatto oltre il 30x45.
Io con la 5D mi sento ben soddisfatto fino all'A3+ ma inizio ad avere qualche perplessità  sull'A2. Con la 10D il 30x45 non mi soddisfaceva. Con la E1 che ha ancora meno megapixel e richiede ancora più ingrandimenti, non credo che sarei molto soddisfatto di un 30x40.
Abbiamo l'occhio d'aquila? Mah... comunque contento tu...

Fer

Inviato: 11/7/2008 1:10
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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palmerino ha scritto:

La qualità  è importante anche per me (le stampe sono trattate da un laboratorio professionale, non dal minilab), ma trovo ridicolo fare un test per sapere quale biottica abbia la lente migliore (?) quando queste fotocamere hanno di per sé schemi ottici semplici (Tessar per quelle meno luminose), mentre un fotografo dovrebbe impegnarsi ed ingegnarsi a sapere benissimo sfruttare queste particolari fotocamere, grazie al mirino a pozzetto, alla loro estrema silenziosità ..



Scusate l'OT, ma visto che viene tirata in ballo, con frasi un po' surreali che mi perplimono e divertono allo stesso tempo, una mia iniziativa, permettetemi di fare un paio di precisazioni.

Il sottoscritto - che passa evidentemente per esperto di Rolleiflex biottiche a livello nazionale, a giudicare dalla mole di mail che riceve da nord a sud e da ovest a est con domande circa le sottili differenze tra Tessar e Xenar o Planar e Xenotar o, addirittura, tra i diversi tipi di Planar e Xenotar - ha pensato, qualche tempo fa, insieme ad un paio di amici fotoavventori, di togliersi lo sfizio di determinare, in maniera metodologicamente corretta, le differenze tra le varie ottiche montate su quelle che genericamente Palmerino chiama biottiche. Questo non significa cercare la lente migliore in assoluto - una cosa idiota e priva di alcun significato - ma la lente più adatta a quelle che sono le esigenze espressive dell'utilizzatore, una volta descrittala attraverso il rinvenimento delle sue caratteristiche salienti. Capisco che questo concetto possa non esserti chiaro, Palmerino, visto che in passato hai affermato che sotto il 30X40 non ha importanza con quale macchina o ottica si scatta, tanto non si vede la differenza, ma ti assicuro che molti che sono in grado di percepire queste differenze di resa e il ruolo che possono avere rispetto alle loro esigenze espressive si chiedono - e mi chiedono - quale lente preferire.
In rete si trovano tante balle e test che misurano - male - solo la risoluzione: mi piaceva fare quindi un lavoro che mostrasse realmente il comportamento di queste ottiche che un occhio allenato percepisce anche nei provini a contatto. Purtroppo la cosa va avanti un po' per le lunghe, ma va avanti e prima o poi ne riferiremo sul forum.

Mi piace il tuo continuo citare il semplice schema Tessar, quasi fosse una lente da poco, una lente 'semplice': non ti annoierà quindi parlandoti di quali capolavori dell'ottica questo semplice schema abbia permesso con il complesso lavoro di qualche geniale progettista o raccontandoti le ragioni per cui gente che sa benissimo, tra le altre cose, come guardare nel pozzetto a volte preferisce questa lente 'semplice' ad altre lenti.

Glisso sul fatto che ti permetti di dare consigli su cosa dovrebbe fare ed impegnarsi un fotografo, come se su questo forum ci fosse gente che ha bisogno di sentirselo dire: evidentemente non hai capito che la tecnica è un mezzo che se conosciuto ed applicato con competenza e personalità  permette proprio di farle, le fotografie, e di farle proprio come si vogliono e non a casaccio, che tanto è lo stesso.



Andrea

Inviato: 11/7/2008 1:54
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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Mi dispiace che te la sia presa, ma è solo una opinione personale, l' unica fuori dal coro in questo forum.
Ma è giusto che non tutti possano comprendere questi...sfizi.
Mi ricordo che la rivista "Fotografare" fece un semplice test: prese due foto uguali (come prospettiva ed angolo di campo) usando una semplice Seagull biottica (o soffietto, non ricordo: l' ottica è la stessa) ed un' Haaselblad reflex con tanto di Zeiss e stampate le foto nel formato 30x30cm....nessuno era riuscito a rilevare le differenze.
La spiegazione era semplice: un formato già  abbastanza ampio come quello citato, bastano poco più di 5 ingrandimenti per arrivare a quella stampa e questo non mette in evidenza la "diversa" qualità .
Per questo mi sarebbe piaciuto più un test operativo (facilità  nella messa a fuoco, silenziosità  dell' armamento, peso ed ergonomia della biottica, avere sia il contatto caldo che la presa "pc", poter cambiare le ottiche od usare accessori per ampliarne l' utilizzo (esposimetro, mirino o lenti aggiuntivi grandangolari/tele...) più che solo e solamente un test dell' ottica, che in questi apparecchi non sono complicati da costruire.
Ma resta solo una opinione....opinabile

Inviato: 11/7/2008 12:26
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Re: Olympus E3 per uso grandangolare spinto
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Citazione:
Mi ricordo che la rivista "Fotografare" fece un semplice test: prese due foto uguali (come prospettiva ed angolo di campo) usando una semplice Seagull biottica (o soffietto, non ricordo: l' ottica è la stessa) ed un' Haaselblad reflex con tanto di Zeiss e stampate le foto nel formato 30x30cm....nessuno era riuscito a rilevare le differenze.


Ce la ricordiamo diversamente: da quel che mi ricordo io, il test (tutt'altro che rigoroso come al solito, ma soprassediamo) concludeva che nonostante ad un attento esame fosse chiaro che la Rollei produceva immagini più dettagliate e contrastate (ricordo un ingrandimento di una persiana), in quel formato la cinese produceva immagini sufficientemente vicine ed era un buon acquisto, vista l'enorme differenza di prezzo.

Ah, se solo potessi avere quei negativi da scansionare... altro che piccole differenze mortificate dalla stampa tipografica (l'unica disponibile ai lettori, sul resto "bisognava fidarsi").

Fer

Inviato: 11/7/2008 12:30
Tessera C.F.A.O. n°14
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