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Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Ciao a tutti. Vorrei realizzare delle stampe fotografiche ink-jet di qualità  fotografica di grande formato, tipo 180 x 250 cm. Partirei da originali Velvia 6x7 cm scansite con Nikon Supercoolscan 8000. Il problema che vi vorrei porre è quello della stampa: pensate che sia una follia non affidarsi a un laboratorio esterno (x stampa con plotter), ma scomporre l'immagine in frammenti stampabili in casa con una stampante A3+, da incollare poi su pannelli di appropriate dimensioni per ricomporre l'immagine complessiva? Finora ho provato con immagini di dimensioni umane (stampa finale con lato lungo di 120 cm), ma ovviamente aumentando ancora le dimensioni le cose si complicano. Qualcuno di voi ha provato a fare qualcosa di simile?

Ringrazio in anticipo chiunque mi voglia dare qualche suggerimento!

Maurizio

Inviato: 14/6/2008 17:35
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
L'impatto finale mi sembra davvero penalizzato dal formato A3. Ora non conosco il tuo budget ma un plotterino A2 Epson non costa tantissimo, anche se decidi per un A0 usato, una vecchia serie 9000 per esempio, revisionata e garantita.
Comunque se ne devi fare una o cinque vai al laboratorio, anche perchè magari passi ad una Lamda che è meglio.
Se intendi lavorare cosi per fare molte copie attrezzati con quello che risparmi ti paghi la stampante

Inviato: 19/6/2008 15:38
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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ellemme ha scritto:
Comunque se ne devi fare una o cinque vai al laboratorio, anche perchè magari passi ad una Lamda che è meglio.


Meglio in che senso? Se parliamo di gamma tonale e brillantezza dei colori e forse incisione non direi che una Lambda sia meglio di una inkjet.......

Marco

Inviato: 19/6/2008 16:20
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Guarda pensala come credi ma posseggo sia diverse Epson tra cui la 11800 che una Lamda 131hs....e anche una RHO francamente non posso darti ragione, è proprio una scempiaggine. Posso convenire che alcuni plotter a solventi hanno dei colori spot molto saturi...., posso convenire che alcune carte per plotter siano estremamente brillanti.... ma certo mai quanto la metal per Lambda, questo è palese.... poi in termini di scala tonale, oddio ognuno la pensa come vuole, ma i densitometri a riflessione non sbagliano ne interpretano foniscono dati di riferimento. Incisione, ecco neppur li siamo d'accordo, la Lambda ha due settaggi principe, produttività  a 200 dpi, qualità  a 400dpi. Lo spandimento del punto, salvo alcuni supporti con alcuni inchiostri a solvente a rapidissima essicazione che polimerizzano al contatto e che hanno un spadimento minimo garantiscono si e vero qualcosa che si avvicina alla risolvenza di Lambda, ma non pensare a una resa fotorealistica per ogni soggetto.
Questo lavorando con queste attrezzature ogni giorno e non per sentito dire.... poi il mondo del digitale si evolve così rapidamente che non mi stupirei affatto di un plotter che non conosco di una casa che non conosco che a conti fatti lavora meglio di una Lambda.
Comunque siccome non mi piace essere profeta in patria comprati una mira ottica per apparecchi digitali, di quelle ad alto contrasto, esistono già  belle e pronte in forma di files, prendi anche un checker, lo trovi sempre in forma di file, stampa il tutto su di una Lambda a 400 dpi e sulla tua stampante inkjet o su quella che ritieni essere meglio di... passa tutto al densitometro e al microscopio e leggiti i risultati..... Io calibro le macchine ogni ciclo di lavoro, ne ho letti veramente troppi.....



Inviato: 20/6/2008 3:11
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Caro ellemme
suppongo che tu abbia o lavori per un laboratorio per "maneggiare" simili meraviglie (mi riferisco alla Lambda)...io sono dell'idea che oramai ad oggi la scelta di una stampa Lambda o Ink Jet debba essere scelta in funzione del soggetto e delle esigenze specifiche. Per quello che ho visto (meno sicuramente di uno che stampa per lavoro)non c'è un meglio assoluto ma piuttosto un meglio finalizzato ad un soggetto e/o risultato.

Detto questo un domanda che mi incuriosisce.....io ho sempre stampato lambda in tre laboratori e come dalle istruzione della mia prima stampa ho sempre fornito files a 200dpi....tempo fa lessi che la risoluzione ottimale per il massimo della qualità  era di 400dpi, curioso come un macaco portai il files a formato di stampa sia a 200dpi che a 400dpi (ovviamente identico soggetto)...e sinceramente non vidi particolari differenze. Il dubbio che ho sempre avuto è che con un Rip e software dedicato mi venisse pompato il file da 200dpi a 400dpi..
Ti porgo quindi due domande:
C'è una reale differenza nello stampare a 200dpi e 400dpi?
C'è un qualche software specifico, e si quale, che pompa i files per portarli ai famosi 400dpi?

Con le stampanti Epson io ad esempio non ho notato tutte queste migliorie nello stampare a 720dpi piuttosto che a 360dpi....ho quindi la sensazione che per le macchine Durst sia la stessa cosa....chiesi a Durst tempo fà  ma su certe cose se non sei cliente sono muti come i pesci...

grazie


Inviato: 20/6/2008 8:56
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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ellemme ha scritto:
Guarda pensala come credi ma posseggo sia diverse Epson tra cui la 11800 che una Lamda 131hs....e anche una RHO francamente non posso darti ragione, è proprio una scempiaggine.


Scempiaggine? Si tratta di una mia semplice impressione e come tale potrà  anche essere sbaglata, ma definirla scempiaggine non mi pare molto elegante. Non posseggo tutti gli ammennicoli vari che tu dici di avere e mi baso nel giudizio su quello che vedono i miei occhi. Tra l'altro non ho intenzione di comprare un densitometro e men che meno un microscopio. Come detto mi baso su quello che vedo.......e se per arrivare a trovare queste enormi differenze che citi mi serve un microscopio.......vuol dire che non sono tanto evidenti.

Marco

Inviato: 20/6/2008 9:22
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità

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Secondo me, sono proprio cose differenti. Io però ho visto solamente stampe lambda fatte da laboratori generici, non certo stampate al top come quelle di elleemme.
Io preferisco nell'ordine (parlo di stampe a colori):
1) Stampa tipografica offset di alta qualità  (libri d'arte, riviste tipo FMR)
2) stampa inkjet dye (Epson 1400, HP DJ130) su carta lucida
3) ex aequo lambda (con l'avvertenza all'inizio) e stampa pigmenti tipo EPSON serie x880

Visti al microscopio, sono proprio cose molto diverse (ho un bel microscopio Olympus in laboratorio), non ho un densitometro a riflessione e quindi i miei sono giudizi del tutto soggettivi.

Inviato: 20/6/2008 9:30
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità

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Segnalo ad ellemme questo vecchio topic come spunto di discussione: mi pare che abbia infatti l'esperienza necessaria per entrare nel merito del confronto lambda vs inkjet, conoscendone di prima mano le caratteristiche approfondite. Io ho trovato nel mezzo lambda dei limiti piuttosto pesanti su vari supporti (profondità  dei rossi ad esempio) ma non escludo di essere all'oscuro di molte regolazioni fini... le mie considerazioni nel topic indicato fanno riferimento infatti ad un flusso di lavoro rodato, ma d'impronta "commerciale".

Sono curioso...

Claudio


Inviato: 20/6/2008 9:40
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Mi sono letto il topic....
Capisco di non parlare a degli stampatori, salvo eccezioni, ma....
Quando fate un discorso circa una stampa chimica sarebbe opportuno sapere quale carta da stampa di usa, quale chimica e con quale ciclo di rigenero.
Queste variabili di cui nessuno dice nulla sono un buon 70% della qualità  finale della stampa, il resto lo danno i settaggi della macchina, alquanto complessi.
Ora se tu prendi un file e lo stampi a 400dpi sulla medesima carta, con la medesima chimica rigenerata bulk lo tratti il guadagno è minimo. Per altro non sono possibili confronti quando lavorate con carte professionali e chimica a perdere. Provvedendo alle giuste calibrazioni e rippando il file per la stampa su Lambda che è una cosa che va fatta e i laboratori non fanno... si ottengono risultati eccellenti.

Per rispondere si esistono dei rip software e hardware che prreparano il file e sono purtroppo molto costosi.... ne escludo l'uso privato. Quello che uso io costa sui 27.000 euro più una parte proprietaria scritta su richiesta che aggiunge altre funzioni nel comparto usm. Ce ne sono anche di più cari e migliori, ma eccedono i miei bisogni al momento. Il punto è se la chimica e la macchina sono calibrate alla perfezione niente di quello che si è detto fin qui trova riscontro nella realtà . O sia chiaro che se volete avere un 40x50 finito per 3,50 euro, questo è il prezzo cui un laboratorio industriale lo vende ai fotografi che poi lo rivendono a voi è chiaro su qualcosa bisogna risparmiare.
Con preparazione del file io arrivo a 85 euro la prima copia e 60 le successive per un 40x50 base che diventano 150 euro per uno da esposizione più supplemento materiale, che nel caso del Duratrans display arriva tutto compreso a 400 euro il 40x50, ma si tratto di una vera stampa perfetta, che garantiamo essere rispondenti a tutti gli standard di archivio per le copie colore, mi costa di più il cartone di archivio light impressions in cui lo consegno della stampa finita di un fotolab industriale.
Faccio presente che ragionamenti in termini assoluti sono contrari al principio di stampa fine art. Ora talvolta preferisco altre tecniche di stampa per i files digitali, è questione dell'intento artistico del creatore e della chiave di stampa scelta. Per altro se si vogliono comunque stampe senza compromessi anche da files digitale esiste sempre la possibilità  del dye-transfer che se pur kodak ha smesso di produrre altri produttori si sono sotituiti alla casa gialla. Siamo over 1500 per un 50x60 limite oltre il quale preferisco non andare per una serie complessa di motivi non ultimo il mio sforzo personale.
Esiste anche la possibilita dell'autocromia e del carbone a colori. Ma sono cosi cari che non hanno neppure un loro listino e comunque sono riservati solo ai musei e alle istituzioni culturali, almeno presso tutti gli stampatori che conosco.

Rimanendo nel topic + o - ritengo veramente sensata, fra tutte, non se la prendano gli altri non è una gara, solo la prima osservazione di Claudio circa la stampa tipografica offset di alta qualità , che è il segreto delle mie stampe, infatti io i files li retino con un retino stocastico ad auto riduzione di punto, ecco perchè faccio delle lambda eccezionali. Lo stesso retino è quello che mi consente di farti un 20x25 perfetto su platino dal filetto della tua reflex digitale, o un carbone, una gomma etc etc...... poi ci sono tecniche più esoteriche. Comunque adesso stiamo lavorando a qualcosa di simile della qualità  che Claudio cita sulle stampe colori con carte tradizionali, spero di riuscire in questa nuova tecnica solo nostra entro la fine dell'anno, salvo ritardi. Si potrebbe aprire un post sulla stampa dei files cercando di metter in chiaro alcuni concetti base..............

Inviato: 20/6/2008 21:06
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Sono incuriosito: si potrebbe avere un profilo ICC di un processo di stampa Lambda ottimale in modo da poterlo esaminare e confrontare la struttura del gamut con quello di una stampa inkjet? Mi interessa in particolare il dMax delle stampe colore e bianconero. Immagino che le stampe bianconero siano su carta baritata, giusto? Inoltre, il Wilhelm Imaging Research fornisce una stabilità  per la carta Crystal Archive pari a 40 anni se esposta sotto vetro, minima paragonata al bianconero all'argento virato al selenio e al colore su carta cotone (che arriva ai 300 anni e oltre). Come è possibile estendere la durata di una stampa su carta chimica oltre questo limite, piuttosto scoraggiante per una stampa fine art che si suppone essere anche un investimento a lungo termine per l'acquirente dell'opera?
Un'ultima osservazione: le Lambda sono stampanti RGB 400 ppi a tono continuo. A cosa serve un retino?

Inviato: 21/6/2008 0:51
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Caro ellemme
ti ho scritto un Pm a cui non ho avuto seguito, ora siccome stà facendo degli investimenti "pesanti" nel mondo della fotografia "d'arte" (apertura di gallerie e casa editrice) sono alla "disperata" ricerca di uno stampatore quale tu ti presenti. Tra il resto alcune tecniche come le stampe al platino e il dye-trasfer mi interessano....e mi interessa pure l'eccellenza in termini di qualità , ovvio che sono consapevole che l'eccelenza si paga.
Semmai rispondessi al mio PM o mi contatassi potresti avere anche trovato un buon cliente....


Inviato: 21/6/2008 10:41
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Scusate.... non cercavo assolutamente clienti anche se Roberto mi tenta......
Comunque a quelli che mi hanno scritto onde fugare equivoci, farà sicuramente un dono. Con Roberto beh ne pariamo assolutamente in privato. Sucsate l'OT.

Lucifero manco avevo mai visto la casella perdonami.

Rispondendo io vorrei darti la profilatura di Lambda, ma proprio non posso. Il contratto con la Durst lo proibisce espressamente. Spiacente.

Poi temo che tu faccia un pò di confusione, intanto la Lambda non è una stampante ma una fotunità  a tubo laser..... bisogna saperlo. ora è chiaro che se non è il tuo settore tu non possa saperlo. Guarda la carta baritita è stataprovata su molte Lambda con risultati che hanno fatto più danni che altro. Spiacente dalla Lambda si stampa solo il colore bene. Il bianco e nero si fà  manuale con un DeVere 504s o meglio con la stampa a contatto.
Per motivi complessi non commento quanto detto da Wilhelm Imaging Research , per altro nel mondo del restauro visti alcuni problemi si è deciso che non faccia testo. Guarda invece il lavoro che facciamo Rochester che è meglio. La d/max è quella del gamma del materiale mica della macchina, dipende dal materiale e dalla chimica, la stampante spruzza un inchiostro ed è quello il tuo riferimento..... qui parliamo di esporre carta a colori e svilupparla. Quindi se prendi il Ciba e lo svimuppi con la sua chimica base a perdere hai quella qualità  e cosi via. Il limite è il materiale e la chimica di sviluppo, non l'esposizione della macchina, non capisco come facciate a non capirlo. Insomma la Lambda è solo un grande ingranditore a colori........
Poi per la storia del retino....... si dice retino ma siccome è STOCASTICO, non è un vero "RETINO"..... apposta è ad auto riduzione di punto.
Sorry se vuoi si apre un 3d su questa tecnica..... ma non credo sia di interesse generale. Diciamo che simula la struttura della grana dell'emuslione trasformando il file digitale in qualcosa di molo meglio definito per via di una sottile lavorazione usm che opera riconoscendo lavorando sul gradiente di bordo del materiale da stampa. Beh insomma non è semplice. Bisogna prima chiarirci su altre cose e altri concetti.

Inviato: 21/6/2008 11:04
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Citazione:

Rispondendo io vorrei darti la profilatura di Lambda, ma proprio non posso. Il contratto con la Durst lo proibisce espressamente. Spiacente.


Chissà  perché, eh? Se i risultati sono così "eccellenti" perché nascondere il profilo? C'è qualcosa che non si vuole far sapere? I profili delle inkjet sono pubblici, li trovi dovunque.

Citazione:

Poi temo che tu faccia un pò di confusione, intanto la Lambda non è una stampante ma una fotunità  a tubo laser..... bisogna saperlo. ora è chiaro che se non è il tuo settore tu non possa saperlo.


Non giochiamo con le parole. Cosa è e come funziona una Lambda lo sanno tutti.

Citazione:

Per motivi complessi non commento quanto detto da Wilhelm Imaging Research , per altro nel mondo del restauro visti alcuni problemi si è deciso che non faccia testo.


Il Wilhelm non fa testo? Ma vuoi scherzare? L'hai deciso tu?

Citazione:

Guarda invece il lavoro che facciamo Rochester che è meglio.


Sì, come no. Usano un riferimento a 120 lux /12 ore contro i 450 o 500 lux /12 ore di TUTTI gli altri per nascondere l'estrema instabilità  dei loro materiali. Instabilità  che è rimasta più o meno la stessa da sempre, mentre la Fuji, tanto per rimanere nel campo della carta tipo C, ha migliorato il light fading in modo quasi esponenziale.
I materiali Kodak sono sempre stati instabili. I film d'archivio girati con pellicole Kodak sono in condizioni molto peggiori rispetto agli altri (in particolare quelli su negativo colore Agfa). Per non parlare del disastro dei CRI (o CRY) e dei positivi prima degli LPP (che peraltro significa Low Fade, non No Fade).
No guarda, con tutti i suoi indiscussi meriti, la Kodak è sempre stata molto indietro per quel che riguarda la stabilità  dei materiali a colori (ad eccezione del Kodachrome, ovviamente). Secondo i dati del W la stabilità  delle stampe su materiali tipo i vecchi Duraflex (oggi sostituiti dagli Endura) è dell'ordine dei 26 anni, contro i 60 della Fuji Chrystal Archive. Un po' pochi per parlare di fine art.

Citazione:

La d/max è quella del gamma del materiale mica della macchina, dipende dal materiale e dalla chimica, la stampante spruzza un inchiostro ed è quello il tuo riferimento..... qui parliamo di esporre carta a colori e


A parte il fatto che il dMax dipende dalla carta anche nella stampa inkjet (mica vorrai dirmi che il dMax di una Hahnemuhle Baryta è lo stessa di una Photo Rag, vero?), io ho chiesto semplicemente il dMax di una stampa fatta con la Lambda. Da cosa dipende, come utilizzatore finale, non mi importa nulla. A me importa il risultato finale. Il profilo non puoi darmelo, ma il dMax?

Citazione:

Il limite è il materiale e la chimica di sviluppo, non l'esposizione della macchina, non capisco come facciate a non capirlo.


Io lo capisco benissimo invece, ed è per questo che so che il gamut di una stampa inkjet è superiore e migliore rispetto a quello di una stampa su carta chimica. Il problema è nei copulanti e nell'interferenza tra i vari strati dell'emulsione. Del resto, se ti vietano di fornire il profilo, il motivo c'è. Non si vieta di fornire qualcosa che dimostra "l'eccellenza".

Citazione:

credo sia di interesse generale. Diciamo che simula la struttura della grana dell'emuslione trasformando il file digitale in qualcosa di molo meglio definito per via di una sottile lavorazione usm che opera riconoscendo lavorando sul gradiente di bordo del materiale da stampa. Beh insomma non è semplice. Bisogna prima chiarirci su altre cose e altri concetti.


Vabbè. Insomma aumenta l'acutanza apparente (non la definizione), come il rumore gaussiano monocromatico usato da Duggal e da molti altri.Si potrebbe avere una scansione di una stampa A4 del test di Bill Atkinson, così possiamo valutare l'effetto finale, che poi è quello che conta? Sono molto curioso.

Inviato: 21/6/2008 12:48
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
io non sono così preparato come cinemapw e non sono convinto che tu sappiano esattamente cosa sia una Lambda.
Vero è che la Durst di suo non rilascia alcun profilo ICC mentre si trovano i profili di tutte le stampanti a getto d'inchiostro....vero è anche che le stampanti a getto di inchiostro le compri sotto casa e costano migliaia di euro le Lambda non le danno a tutti e costano centinaia di migliaia di euro...

Ad ogni modo uno dei pochi che pubblica il profilo della Lambda lo trovi qui:
http://www.acrom.de/Navigation/N2-IccProfile.html

Sul fatto che le certificazioni e i test del Wilhelm Imaging Research non siano poi così universalmente riconosciuti da musei/fondazioni/istituzioni l'ho sentito dire pure anche se le motivazioni "vere" sfuggono....diciamo che comunque in molti mettono in dubbio il modo sperimentale con cui vengono dati certi valori...e siccome NESSUNO ha tra le mani una stampa Ink Jet di 300 anni (nel 700 Gutenberg era alle prese solo con la tipografia non con la stampa digitale) ovvio che si devono fare supposizioni pseudo-scientifiche.

Io di mio posso solo dire che ho visto delle stampe [vedasi Serrano] stampate su ciba e carta endura con la Lambda da paura....idem una parte dei lavori di David La Chapelle o Erwin Olaf....opere da decine di migliaia di euro TUTTE rigorosamente stampate con la Lambda....saranno mica tutti scemi cotanti personaggi? Penso (IMHO) che se il massimo fosse la stampa Ink Jet userebbero quella visto che comunque è gente abituata al massimo e che di certo non ha problemi di budget.

Ultima domanda....perchè mai Musei importanti (vedi MOMA di NYC) e fondazioni altrettanto importanti hanno in collezione stampe su Endura pagate anche oltre i 100.000 (centomila) € [vedi Gursky] se poi durerebbero solo 26 anni? scemi anche loro? sodomita/masochista il direttore che ama farsi fare male dal cdA e dagli azionisti?

Il tutto ovviamente IMHO e senza vena di polemica ma solamente spinto da curisità ?....io fino a prova contraria non metto in dubbio quello che ellemme fà , ed allora perchè non cogliere l'occasione per acquisire nuove conoscenze....?

Inviato: 21/6/2008 13:35
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Citazione:

Il tutto ovviamente IMHO e senza vena di polemica ma solamente spinto da curisità ?....io fino a prova contraria non metto in dubbio quello che ellemme fà , ed allora perchè non cogliere l'occasione per acquisire nuove conoscenze....?


Le tue domande sono molto interessanti e meritano risposte adeguate (e senza paroloni foglie-di-fico )

Penso sia meglio però separarle in più messaggi

Inviato: 21/6/2008 15:10
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Iniziamo l'analisi:


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a sinistra abbiamo la Lambda, a destra la Epson. Il gamut volume è la dimensione del gamut, cioè la quantità  di colori che la stampa (stampa, attenzione, non stampante, perché qui stiamo esaminando il risultato finale, non la macchina in sè) è in grado di mostrare. La differenza è notevole: circa 514.000 per la Lambda, circa 755.000 per la Epson. Questa però è solo una misura quantitativa, poi vedremo le analisi qualitative. L'altro dato interessante è il maximum black: non solo la Lambda ha un nero meno profondo, ma non è neanche puro (le componenti a e b, nel sistema Lab, rappresentano la componente cromatica, mentre la L è la luminosità ). Invece il nero della Epson è perfettamente neutro. Questo perché in una pellicola o carta a colori sviluppata normalmente non c'è argento, ma solo i copulanti. I copulanti lavorano in sintesi sottrattiva tricromatica: hanno quindi un problema simile alla stampa tipografica in tricromia, sostituita da quella in quadricromia (che aggiunge il nero) proprio perché i tre inchiostri ciano, magenta e giallo non sono in grado di produrre un vero nero. Attenzione che non sto dicendo che un'emulsione fotografica a colori è identica alla stampa in tricromia: è ovvio che non è così perché copulanti e inchiostri hanno proprietà  del tutto diverse. Il risultato però è che il nero non è mai nero puro, ma ha sempre una dominante più o meno accentuata. Il nero della Epson è puro perché è in pratica il solo inchiostro nero. C'è anche una differenza nel punto di bianco: il bianco di una carta chimica non è puro perché una parte dei granuli d'argento (e quindi dei copulanti) si sviluppa comunque, anche se non è stata mai esposta alla luce. E' il concetto analogo alla base-più-velo (BpV) dei negativi. Il bianco della Epson è puro perché è il supporto non inchiostrato. Poi ovviamente il punto di bianco esatto dipende dal supporto effettivamente utilizzato.

Segue

Inviato: 21/6/2008 15:34
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
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Iniziamo ora le analisi qualitative. Tralasciando le curve passiamo subito ai grafici 3D. Il programma che ho utilizzato (ColorThink Pro) permette di ruotare i solidi a piacere, per illustrare questo testo ho scelto alcune posizioni chiave.


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Il diagramma wireframe è la Epson, quello in colori solidi la Lambda.

Si nota come c'è una sola regione dello spettro in cui la stampa chimica è superiore alla inkjet: il fucsia.

In tutte le altre regioni, in particolare i gialli, i rossi e i verdi, la differenza è drammatica. L'ultima immagine, in particolare, mostra come la carta chimica sia del tutto incapace di riprodurre un giallo puro, limitandosi ad un arancione-verde molto chiaro. Questo dipende dal fatto che il filtraggio della luce tra i vari strati della carta chimica non è perfetto, quindi non è possibile ottenere colori puri, che richiederebbero una divisione perfetta della luce bianca tra i vari strati. Per dirla in modo semplice, i colori si sporcano perché intervengono sempre anche gli stati che in teoria non dovrebbero contribuire al colore dei vari punti dell'immagine. Il problema è particolarmente visibile nei gialli perché è un colore chiaro.

C'è anche un altro problema, che in queste immagini non è molto evidente (bisognerebbe poterle ruotare): la carta chimica perde saturazione molto prima della inkjet. In sostanza, non solo non è capace di ottenere lo stesso nero, ma i colori scuri tendono a desaturarsi presto (in particolare, guardate la terza immagine, col profilo della Lambda che è addirittura concavo). Questo implica l'impossibilità  di riprodurre correttamente i colori scuri e saturi, soprattutto nella regione del blu-viola.

Ci sono poi molte altre informazioni che si possono ottenere dai diagrammi 3D, ma senza poterli animare e ruotare è difficile parlarne.

Tutto questo cosa implica? Che se le vostre foto contengono solo colori pastello, difficilmente vi accorgerete della differenza tra la carta chimica e la stampa inkjet. Ma se non è così (in particolare se avete verdi o gialli saturi e puri), vi garantisco che la differenza è evidente anche su stampe di immagini reali (purché ovviamente siano state elaborate in modo corretto, profilo ProPhoto RGB o al massimo Adobe RGB in primis).

Segue


Inviato: 21/6/2008 15:51
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
Perché, dunque, molti usano ancora la Lambda? Per vari motivi.

1) La stampa su carta chimica costa meno, perché costa molto meno il materiale.

Il punto è ovvio e non richiede ulteriori commenti.

2) Molti fotografi hanno iniziato a stampare in Lambda quando era l'unico sistema e non vogliono cambiare.

La stampa inkjet è superiore alla Lambda, ma lo è oggi. Fino a non molti anni fa non era così. Quindi molti semplicemente non hanno fatto il passaggio perché non se la sentono, o perché hanno paura di dover imparare da capo molte tecniche. Un po' come la pellicola e il digitale, insomma.

C'è poi il problema della qualità  percepita dal pubblico. Il pubblico associa la stampa inkjet alle stampantine da ufficio.
Posto di fronte ad una stampa da 50.000 euro, zio Beppe dice "ammazza che schifo, 50.000 euro per una _stampa inkjet_! Me la faccio io in ufficio col plotter HP, me vie' pure mejo".
Invece, posto davanti ad una stampa fatta col dispositivotubilaserlamerotantialabardaspaziale da 150.000 euro, dice "ah certo, li vale 50.000 euro, è una vera fotografia!".

Se un fotografo sa che puà chiedere un prezzo n volte superiore per le stampe Lambda, state tranquilli che non ci pensa due volte. Stesso discorso per i galleristi, quelli vendono, tra 30 o 40 anni magari sono pure morti.

3) Ignoranza dei dettagli tecnici.

Essere un bravo artista non implica affatto la conoscenza dettagliata del procedimento utilizzato. Adams questa conoscenza la aveva, e le sue stampe sono ancora lì. Molti altri avevano una conoscenza minore, e le loro stampe sono deteriorate al punto da essere inutilizzabili.

4) I venditori.

Le stampanti inkjet costano poco. Tutti le possono comprare. Le Lambda costano tanto e le hanno in pochi. Quindi chi le ha ha tutto l'interesse a proporle come il non plus ultra, per avere più clienti e fare più affari. E' normale, non c'è nulla di strano.
E' il cliente che deve informarsi e giudicare secondo i propri interessi. Non ci si puà aspettare che siano i venditori a farlo. Vi fidate ciecamente del vostro assicuratore, della vostra banca, della vostra compagnia telefonica? Ecco. Eppure anche loro parlano di "servizi eccellenti".

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Inviato: 21/6/2008 16:15
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
La stabilità  dell'immagine.

I dati del Wilhelm Imaging Research sono inoppugnabili. Lo sono per un motivo molto semplice: oltre ai risultati, viene pubblicata l'intera metodologia seguita. Chiunque puà ripetere quei test. Vi ricordo anche che Henry Wilhelm è il tizio che ha messo a punto i metodi di conservazione a bassa temperatura utilizzati per preservare le più importanti immagini fotografiche della storia, quindi non è esattamente l'ultimo venuto.

Chi è che li contesta? I produttori i cui materiali da stampa hanno ottenuto pessimi risultati, e la Kodak.

Parliamo della Kodak. La Kodak ha sempre prodotto pellicole e carte di pessima stabilità . Da sempre. Se si fa un grafico, si nota come i materiali Fuji (che già  avevano una migliore stabilità  decenni fa), hanno migliorato le proprie caratteristiche in modo quasi esponenziale.

I materiali Kodak sono rimasti sempre più o meno allo stesso livello.

La Kodak è l'unica Casa che realizza i propri test in base ad un'illuminazione di 120 lux /12 ore. TUTTI gli altri usano un riferimento a 450 o 500 lux /12 ore. *TUTTI* gli altri. Perché? La differenza non è mica lieve.

Guardate questo:

http://it.youtube.com/watch?v=oxfRv3mz6YU

E' l'inizio di un film stampato nel 1958 (= 50 anni fa) su positivo Kodak. Questo non è invecchiamento accelerato, questa è la realtà . La stessa Casa che ha prodotto questa pellicola critica il Wilhelm per i suoi test.

Ma guarda che sorpresa.

Potrei farvi vedere film stampati su positivo Fuji, Agfa o addirittura Ferrania, molto più vecchi di questo, in condizioni enormemente migliori.

No, se c'è un punto su cui la Kodak è completamente e totalmente inaffidabile è proprio la stabilità  dei materiali. E' un punto tristemente noto.



Inviato: 21/6/2008 16:33
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Re: Come stampare un poster multi-pagina di alta qualità
Utente non più registrato
da tutto questo mi convinco sempre di più di quanto la figura dello stampatore sia ri-tornata ad essere una figura importante e determinante per chi ha necessità  di stampe di qualità . E' impensabile che un fotografo abbandoni la professione per 6/7 anni per pigliarsi una laurea in matematica o fisica ed è altresi impensabile di riuscire ad essere aggiornati su tutto ma proprio tutto...
Una volta c'era la diapositiva, si usava il termocolorimetro e poi c'era il fotolitista che faceva la magia....oggi ci si trova a dover gestire una macchina fotografica digitale, seguire un work flow tale per cui a monitor si riesca ad arrivare al risultato prefisso. La gestione del colore diventa fondamentale ma secondo me si rischia di entrare nelle paludi della mediocrità  quando si pensa/crede di riuscire a gestire tutto ma proprio tutto...e quindi sono ben felice che ci siano dei professionisti che da un certo punto in poi siano in grado di prenderti per mano e fare il resto.
In questo periodo stà guardando quantità  industriali di stampe fatte da sciami di fotografi più o meno famosi....sinceramente sono poche le stampe digitali che mi hanno fatto cadere la mascella mentre sono di più le stampe di grandi autori su supporto chimico di gran qualità . Io mi sono fatto la personalissima idea che se un professionista (lo stampatore) conosce perfettamente il mezzo su cui opera e trita e ritrita tutto quello che gli stà  intorno è capace di elaborare i files in modo "perfetto" per una stampa d'arte....questo guardando stampe attuali e quindi non "roba" vecchia di anni fà .
Il discorso del prezzo per professionista è relativo, certo che se faccio stampine che vendo a €30,- non posso spendere più di € 5,- ma se ho clienti che mi pagano centinaia di euro o migliaia non è un problema.
Comunque ringrazio per l'esaustiva e comprensibile esposizione....chissà  mai mai che ci siano degli "aggiornamenti" interessanti.

Inviato: 21/6/2008 17:43
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