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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Discorso giustissimo, ma non estendibile ad ogni genere fotografico a mio avviso. Per esempio la fotografia giornalistica, sebbene anch'essa non immune dall'ambiguità , dovrebbe essere molto marcatamente orientata verso il vero, o almeno provarci.

Marco


Capisco il tuo discorso Marco, ma è proprio tecnicamente impossibile che la fotografia, indipendente dal genere (che è una nostra catalogazione ma che con la realtà  che non ha genere, non c'entra), possa essere orientata verso il vero come sostieni.

Ma non solo. Ti chiederei: che cosa è per il "il vero"? Cosa significa? Prova a definirlo e vedrai che avrai qualche problema a dire che la fotografia possa essere vicina a questo concetto se non nella misura in cui è una proiezione del reale (ottico). Sempre dando per scontato che la realtà  sia vera.....


Ciao!

Inviato: 3/10/2007 12:10
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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alfa ha scritto:

Capisco il tuo discorso Marco, ma è proprio tecnicamente impossibile che la fotografia, indipendente dal genere (che è una nostra catalogazione ma che con la realtà  che non ha genere, non c'entra), possa essere orientata verso il vero come sostieni.

Ma non solo. Ti chiederei: che cosa è per il "il vero"? Cosa significa? Prova a definirlo e vedrai che avrai qualche problema a dire che la fotografia possa essere vicina a questo concetto se non nella misura in cui è una proiezione del reale (ottico). Sempre dando per scontato che la realtà  sia vera.....

Ciao!


Non posso che essere d'accordo con te. dire che la fotografia sia rappresentazione della realtà  è senza dubbio inesatto. Infatti io ho usato il condizionale nel mio intervento precedente. Per essere chiaro vorrei sottolineare che essendo il mezzo fotografico per sua natura aleatorio se usato come testimone del vero, si dovrebbe almeno nella fotografia giornalistica escludere la componente conscia di taroccamento dell'autore, visto che la soggettività  inconscia da sola (sia quella di chi scatta che di chi poi vede la fotografia) è pi༠che sufficiente a disattendere una rappresentazione vera del reale (che è poi un'utopia).

Marco

Inviato: 3/10/2007 12:21
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Per essere chiaro vorrei sottolineare che essendo il mezzo fotografico per sua natura aleatorio se usato come testimone del vero, si dovrebbe almeno nella fotografia giornalistica escludere la componente conscia di taroccamento dell'autore, visto che la soggettività  inconscia da sola (sia quella di chi scatta che di chi poi vede la fotografia) è pi༠che sufficiente a disattendere una rappresentazione vera del reale (che è poi un'utopia).





quando subentra il "taroccamento" non è più fotografia ma elaborazione grafica

chi è onesto lo dice, chi non lo è tace alterando la (illusoria) percezione della realtà  che si puà avere attraverso la fotografia




è una mia impressione o sono scomparsi due post?

Inviato: 3/10/2007 12:27
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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pamar5 ha scritto:
la fotografia giornalistica, sebbene anch'essa non immune dall'ambiguità , dovrebbe essere molto marcatamente orientata verso il vero, o almeno provarci.


Sono d'accordo, un fotografo "in missione" non puà farsi ambiguo, o addirittura pilotato, confidando sul fatto che la fotografia stessa è per sua natura ambigua e quindi soggetta ad interpretazioni disparate. L'enorme responsabilità  che un free lance sente nei confronti del mondo, quando è unico testimone "provabile" di un fatto, deve spingerlo a realizzare scatti quanto più possibile esplicativi della situazione, commentati da uno scritto "di prima mano" altrettanto onesto.

Sempre Cito, in riferimento alla sua esperienza lavorativa nella scuola anglosassone, ha raccontato che durante le riunioni in redazione gli veniva chiesto di descrivere (per ogni singola diapositiva proiettata) tutta la situazione, anche alle sue spalle, e il motivo per cui lui aveva deciso di raccontare proprio quella "parte di verità ".
Questo a me sembra un approccio rigoroso ed eticamente corretto all'informazione, che dovrebbe trovare il seguito che merita. Le generalizzazioni sono sempre molto pericolose, si finisce per fare un minestrone con ingredenti ottimi e pessimi, e il sapore finale non è poi un granché...

Claudio

Inviato: 3/10/2007 12:31
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Discorso giustissimo, ma non estendibile ad ogni genere fotografico a mio avviso. Per esempio la fotografia giornalistica, sebbene anch'essa non immune dall'ambiguità , dovrebbe essere molto marcatamente orientata verso il vero, o almeno provarci.

Marco


mah..direi più foto documento tipo quelle che scatta il fotografo della polizia sulla scena di un delitto, o quelle che scatta uno scienzato in laboratorio, ad esempio. Penso che un fotogiornalista racconta quello che vede e l'opinione che ha su quanto è successo o sta succendo per forza lo rende parziale
ciao

Inviato: 3/10/2007 12:34
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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alfa ha scritto:

è una mia impressione o sono scomparsi due post?


Dove ???

Marco

Inviato: 3/10/2007 12:39
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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pamar5 ha scritto:
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alfa ha scritto:

è una mia impressione o sono scomparsi due post?


Dove ???

Marco


Sono riapparsi. Ho aggiornato dopo cinque minuti e li ho rivisti. Erano il tuo di risposta a me ed il mio a cui rispondevi.

MAH, misteri del web.

Inviato: 3/10/2007 12:45
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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Se si ragiona in generale in relazione al rapporto con la realtà  e la verità , allora qualunque azioni umana diventa, e per questo anche la fotografia, un'azione che costruisce la realtà . (costruttivisti docet). E il discorso é finito! Sostanzialmente condivido, ma...ma i lager sono esistiti, no? e le fotografie dei cadaveri, vivi o morti, cosa sono, vere o no? Attenzione a non confondere i livelli, c'è una verità  del fatto in se, e c'è una verità  del significato che si da a quel fatto. Sul primo si puà discutere, nelle aule di tribunali si fa sempre questo, ma c'è la possibilità  che una grande comunità  di persone attesti il fatto (allo stesso tempo si sta guardinghi e non tirameti fuori gli esempi di illusioni collettive, o delle storie dei bambini di quel paesino italiano...). E diventa più difficile dire che quella cosa non é accaduta. Il kamikaze che si fa saltare sull'autobus è un fatto come il numero dei morti, il significato che si da a quel fatto cambia a seconda se lo si da come palestini si o israeliani. E' qui che sta il secondo livello. E il fotografo agisce su entrambi, se va a ricostruire un attentato falsifica, ma se fornisce la sua interpretazione non falsifica, dichiara solo come la pensa.
Continuiamo comunque a sapere che si sta ragionando su confini deboli tra questi livelli.
bs
marco

Inviato: 3/10/2007 13:02
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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samuel ha scritto:
..........Il kamikaze che si fa saltare sull'autobus è un fatto come il numero dei morti, il significato che si da a quel fatto cambia a seconda se lo si da come palestini si o israeliani. E' qui che sta il secondo livello. E il fotografo agisce su entrambi, se va a ricostruire un attentato falsifica, ma se fornisce la sua interpretazione non falsifica, dichiara solo come la pensa.
Continuiamo comunque a sapere che si sta ragionando su confini deboli tra questi livelli.
bs
marco


Anche questo è inconfutabile. Mi piace questa discussione, molto interessante

Proviamo a tirare le fila del discorso allora, che dite?

si parte dal presupposto che la fotografia per sua natura non è rappresentazione della "realtà  vera"
Ma: essa è comunque testimone di un avvenimento accaduto in modo inconfutabile.
Si aprono allora due livelli: quello "di fatto" ossia se qualcosa è documentato da uno scatto quel qualcosa è accaduto. Poi il secondo livello, di quel fatto accaduto si hanno visioni ed interpretazioni diverse, sia da parte del fotografo che scatta, sia da parte di chi poi guarda la fotografia, e queste interpretazioni sono figlie della personalità , cultura, idee e convinzioni di ciascuno.
Tutto il discorso si regge su un postulato: l'onestà  del fotografo. Se manca la veridicità  di quanto è immortalato nello scatto tutto quanto detto è insensato.

Vi sarebbe poi anche il discorso delle didascalie o degli articoli che accompagnano una fotografia. Senza dubbio la stessa fotografia da sola o con una didascalia a commento puච"parlare" in modo nettamente diverso.

Marco

Inviato: 3/10/2007 13:19
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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aggiungo se posso e ringrazio per la discussione, era da tanto tempo che non mi capitava così piacevole e profonda

l'onestà  del fotografo è raramente verificabile, solo in casi palesi e ben noti da più fonti (vedi eventi catastrofici in cui i testimoni sono innumerevoli) ma ci sono dei modi per accostarsi, avvicinarsi alla sua realtà :
- vedere i suoi scatti, tutti gli scatti, i negativi, per capire sia la forza dell'immagine (vedendo più punti di vista) sia l'ambiente in cui è stata scattata e comprenderlo (qui "cade" Capa e la sua famosa foto per esempio, è una foto iconografica ma non è una foto della realtà  a cui allude)
- venire a contatto con altro "footage" del fotografo, audio (questo mi affascina, sto provando a registrare i suoni e completare anche le mie sequenze con l'audio come ho visto sempre più spesso in giro), video, etc
- avere altri testimoni del fatto


Alessandro

Inviato: 3/10/2007 14:02
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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pamar5 ha scritto:
Mi piace questa discussione, molto interessante

Proviamo a tirare le fila del discorso allora, che dite?

si parte dal presupposto che la fotografia per sua natura non è rappresentazione della "realtà  vera"
Ma: essa è comunque testimone di un avvenimento accaduto in modo inconfutabile.
Si aprono allora due livelli: quello "di fatto" ossia se qualcosa è documentato da uno scatto quel qualcosa è accaduto. Poi il secondo livello, di quel fatto accaduto si hanno visioni ed interpretazioni diverse, sia da parte del fotografo che scatta, sia da parte di chi poi guarda la fotografia, e queste interpretazioni sono figlie della personalità , cultura, idee e convinzioni di ciascuno.
Tutto il discorso si regge su un postulato: l'onestà  del fotografo. Se manca la veridicità  di quanto è immortalato nello scatto tutto quanto detto è insensato.

Vi sarebbe poi anche il discorso delle didascalie o degli articoli che accompagnano una fotografia. Senza dubbio la stessa fotografia da sola o con una didascalia a commento puච"parlare" in modo nettamente diverso.


Ottima sintesi, davvero niente da obiettare, almeno dal mio punto di vista!

Claudio

Inviato: 3/10/2007 14:05
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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Scusa Alessandro, mi sono accavallato al tuo intervento, che non avevo letto...

Citazione:

alfa ha scritto:
l'onestà  del fotografo è raramente verificabile, solo in casi palesi e ben noti da più fonti (vedi eventi catastrofici in cui i testimoni sono innumerevoli) ma ci sono dei modi per accostarsi, avvicinarsi alla sua realtà :
- vedere i suoi scatti, tutti gli scatti, i negativi, per capire sia la forza dell'immagine (vedendo più punti di vista) sia l'ambiente in cui è stata scattata e comprenderlo (qui "cade" Capa e la sua famosa foto per esempio, è una foto iconografica ma non è una foto della realtà  a cui allude)
- venire a contatto con altro "footage" del fotografo, audio (questo mi affascina, sto provando a registrare i suoni e completare anche le mie sequenze con l'audio come ho visto sempre più spesso in giro), video, etc
- avere altri testimoni del fatto


Purtroppo quel che dici riguardo all'onestà  del fotografo è drammaticamente vero: difficilmente la si puà verificare in mancanza di un certo numero di riscontri incrociati, eppure è il pilastro portante su cui si fonda spesso la missione del "vero" fotografo di guerra...

A me dà  un certo fastidio che un grande reporter come Nachtwey venga in qualche modo "distratto" dalle ingerenze del business e degli sponsors, con sostanzioni premi in denaro: Pulitzer da 500,000 $ (che mi pare abbia destinato in beneficienza) più un vitalizio annuo, se non sbaglio da Time, di 150.000 $ (almeno così dice Cito), quando altri giovani freelance meno fortunati ma non meno temerari, devono barcamenarsi tra mille difficoltà  e sempre a tasche vuote, per poi magari vedersi scelti dagli editori gli scatti più "addomesticabili"...

Mi vorrei spiegare meglio: stimo l'uomo e professionista Nachtwey a livelli quasi soprannaturali, ma non mi piace altrettanto l'atteggiamento di un'intera lobby dell'informazione che porta avanti soltanto alcuni prescelti, con la quale, suo malgrado, Nachtwey è costretto a flirtare...
Poi, se vogliamo entrare nel merito della sua onestà  di fotografo, sarei quasi pronto a metterci la mano sul fuoco. Mi spingo a dire che è rimasta forse una delle poche voci davvero attendibili che abbia la possibilità  concreta di esprimersi senza bavagli.

Ma quanti embendedd ci dobbiamo sorbire sui giornali, celebrativi del nulla!

Claudio


Inviato: 3/10/2007 14:40
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Caro Claudio,
Come ho già  scritto altrove non credo che mi metterei mai a far fotografia di guerra. Questa premessa è molto forte e cruda quindi ho difficoltà  ad entrare nell'argomento Nachtway che, più che ammirato e venerato "quasi come un dio", dovrebbe essere semmai studiato e compreso come essere umano e fenomeno per certi versi sociale.

Detto questo credo che il modo, i fotografi, se ne hanno bisogno, di dimostrare veridicità  (non verità  sia chiaro), ce l'abbiano. Spero lo usino.

In risposta al problema del business: il business è ciò che ci accomuna quasi tutti nello società  occidentale d'altra parte. Quando parli di giovani fotografi freelance intendi sicuramente puntare ad un pubblico che soldi, tipicamente, non ne ha. Mentre Nachtway da giovane squattrinato si è fatto un nome e lo usa. Poi donando il ricavato giusto per dimostrare alla società  che ci sono modi migliori per usare quei soldi. Analogamente se vuoi pensa ad un Bresson che fotografava il mondo e di soldi non aveva bisogno... eppure la sua fotografia è di indubbio fascino e valore.

O no?

Ciao!

Inviato: 3/10/2007 14:50
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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Citazione:

alfa ha scritto:
ho difficoltà  ad entrare nell'argomento Nachtway che, più che ammirato e venerato "quasi come un dio", dovrebbe essere semmai studiato e compreso come essere umano e fenomeno per certi versi sociale.


Beh la mia "venerazione" (tra l'altro non esente da perplessità , com'è giusto che sia) nasce proprio dalla figura di Nachtwey come essere umano e fenomeno sociale. Ritengo importante ciò che ha da dire, e prendo atto purtroppo che per dirlo, e rendermi quindi partecipe del suo messaggio, ha bisogno di strizzare l'occhio all'establishment...

Citazione:

Quando parli di giovani fotografi freelance intendi sicuramente puntare ad un pubblico che soldi, tipicamente, non ne ha. Mentre Nachtway da giovane squattrinato si è fatto un nome e lo usa.


Qui mi sfugge il nesso: il giovane fotografo free lance si paga tutto da sé, si accolla tutti i rischi e poi vende (se ci riesce) a chi vuole comprare, ma mica al giornale della scuola!

National Geographic, ad esempio, non manda certo i preziosi fotografi della sua scuderia a rischiare la pelle in zone di guerra (a parte Reza, che sà  il fatto suo), ma compra il servizio proprio al giovane freelance di turno. Gli altri tentano a loro volta un buon ingaggio, ma non mi risulta che per loro esista la possibilità  concreta, almeno per le prime necessità , di appoggiarsi ad un fondo comune per la libertà  d'informazione, o qualcosa di simile... sinceramente però sarei molto contento di venir smentito.

Claudio

Inviato: 3/10/2007 15:21
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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Queste sono questioni un po diverse da quelle legate alla "verità " dell'informazione, per quanto possono incidere anche su questo aspetto.
Non direi che Natchway rappresenti un caso isolato, come nemmeno i fotografi accreditati dall'esercito sono rappresentativi in generale, ma semmai lo sono di se stessi. E in ogni caso c'è anche l'esempio del fotografo italiano - mi sfugge il nome - che lavora per Time ed é accreditato nelle fila dell'esercito americano, ma le sue immagini sono molto interessanti, anche perchè quella é la realtà  nella quale opera e quella ci riporta.
Ci sono molte agenzie - Noor, VU, VII, la stessa Magnum nei suoi rappresentanti più giovani, Contrasto e solo per citarne alcune - che compiono lavori di grande qualità  informativa. Ovvio che ci sono fotografi furbetti o peggio, bastardi, ovvio che il sistema informazione é costantemente preso d'assalto da interessi lobbystici che con l'informazione non hanno nulla a che fare, ma attenzione a non metter tutto insieme...
bs
marco



Inviato: 3/10/2007 16:28
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Citazione:

Quando parli di giovani fotografi freelance intendi sicuramente puntare ad un pubblico che soldi, tipicamente, non ne ha. Mentre Nachtway da giovane squattrinato si è fatto un nome e lo usa.


Qui mi sfugge il nesso: il giovane fotografo free lance si paga tutto da sé, si accolla tutti i rischi e poi vende (se ci riesce) a chi vuole comprare, ma mica al giornale della scuola!

National Geographic, ad esempio, non manda certo i preziosi fotografi della sua scuderia a rischiare la pelle in zone di guerra (a parte Reza, che sà  il fatto suo), ma compra il servizio proprio al giovane freelance di turno. Gli altri tentano a loro volta un buon ingaggio, ma non mi risulta che per loro esista la possibilità  concreta, almeno per le prime necessità , di appoggiarsi ad un fondo comune per la libertà  d'informazione, o qualcosa di simile... sinceramente però sarei molto contento di venir smentito.

Claudio


Ci sono molti giovani anche nelle più vecchie agenzie. Si garantiscono il ricambio generazionale prendondoli da giovanissimi!
Comunque l'ide adi un fondo comune per l'informazione è affascinante quanto pericolosa. Come si garantisce l'indipendenza di un ente simile?

Ciao!

Inviato: 4/10/2007 15:40
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Che sia falsa o meno, la foto è diventata famosa: bravo al fotografo.
Quando fotografiamo diamo la "nostra" interpretazione della realtà .
Non saremo mai oggettivi: difficile.
Solo quando fotografaranno dei robot potremo avere una oggettività  reale...ma poi a monte ci sarà  sempre un umano che sceglierà  le fotografie e scriverà  didascalie....
Le foto dello sbarco della Luna sono chiaramente false, ma è bastato che la Nasa abbia scritto che erano vere che per la maggioranza lo sono diventate.
Alla fine poco importa se sono foto ricostruite in studio o meno: raccontano un evento che dovrebbe essere successo (questo mi preoccupa un pochino di più...non le foto in sè).

Inviato: 7/10/2007 11:54
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa

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un po OT...Palmerino, sul "chiaramente false" andrei cauto, anche perchè si dovrebbe credere a chi sostiene la falsità  delle foto della Nasa, assumento che dica il vero e non il falso e provando a falsificare anche le risposte della Nasa date ai critici...la questione è interessante, perchè riguarda ciò che si puà credere vero e falso, in base a cosa e quanto l'immagine contribuisce a rendere "vero" e "falso" un avvenimento. Non sto dicendo che siamo andati sulla Luna, sto di dicendo che vuoi credere a qualcuno piuttosto che a qualcun'altro...entrambi provano a dimostrarti qualcosa, ragionando sulle fotografie, di cui però non hai esperienza diretta.
bs
marco

Inviato: 7/10/2007 13:46
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Nello spazio non c' è l' atmosfera e le foto famose sembrano scattate in uno studio fotografico (le ombre sono "schiarite" ed hanno direzioni....come se fossero illuminate da una sorgente puntiforme a pochi decine di metri).
Almeno questo si evince.
Poi...non ho mai fotografo sulla Luna e quindi tutto è possibile, ma le leggi fisiche e dell' ottica....non avallerebbero la sincerità  delle foto.
Comunque non mi preoccupo più di tanto e soprattutto della foto del Miliziano di Capa...secondo me tutta la storia così come la conosciamo (in generale) è scritta da uomini che sicuramente l' hanno raccontata...secondo gli scopi che loro volevano.
Ma andremo molto off topic.
Ritornando in topic, in caso di fotomontaggio, sarebbe giusto che il fotografo lo dichiarasse e liberi.....la sua fantasia.
Poi che rimanga fotografia o solo fotomontaggio...diventa molto personale.
Per la foto del Miliziano, anche se Capa avesse "istruito" ad arte un soldato per rifare la scena, bravo a catalizzare l' attenzione della massa alla stupidità  della guerra...anche se purtroppo ci sono ancore zone dove la guerra, esiste.
Se un fotoreporter avesse "truccato" un monaco arancione e lo avesse fotografato in una zona desolata (sempre se effettivamente avesse visto scene simili), per denunciare la violenza subita dal regime del posto...non mi importerebbe: basta che riesca a creare maggiore attenzione e consapevolezza nel mondo, del reale clima violento.
Così che la comunità  internazionale potrebbe fermare, volendo, tutto ciò.

Inviato: 7/10/2007 16:22
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Re: Le vostre conoscenze per svelare: il falso storico di Capa
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Citazione:

palmerino ha scritto:
Nello spazio non c' è l' atmosfera..

Effettivamente sulla Luna non c'è atmosfera...

Mi permetto d'aggiungere un link: un discussione su Capa e il fotogiornalismo, svoltasi un paio d'anni fa su un altro forum:

http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=13920

Inviato: 7/10/2007 18:15
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