Ciao Marco
Sono anch'io sulla tua lunghezza d'onda come tra l'altro Andrea, anche se ritengo vergognoso il fatto che una ditta italiana si puà vantare del made in italy solo per aver attacato i bottoni su una giacca fatta interamente in Cina.In Cina ci sono stato per vacanza circa 5 anni fa, l'ho trovata straordinaria da certi punti di vista e un pò meno in altri che adesso non mi voglio divulgare, magari riprenderemo il discorso in qualche meeting foto-gastronomico .
Per l' esposizione di Lecco ........... penso di aver inteso
Ciao
Stefano

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Ciao a tutti

Totalmente d'accordo con voi.
Io sono un "ultras" del non acquisto dei prodotti cinesi. Abbiamo un'amica italiana che vive in cina dove ha una ditta nella quale confezionano prodotti tessili.

Lei ed i suoi amici cinesi (coproprietari) nei confronti dei dipendenti praticano la schiavitù nel senso più brutale del termine, e le istituzioni sono compiacenti basta allungargli la moneta.

Anzi chi ha la shen la getti in mare per protesta

L'articolo è centrato sulle implicazioni sociopolitiche e mette un pò in secondo piano l'aspetto estetico/tecnico delle fotografie, che secondo me è invece predominante.

Le vostre fotografie sono talmente belle che potrebbero fare tranquillamente a meno di queste implicazioni.

Per quanto rigurada lecco, cominciate pure a prenotare.
Certo che come dice falcopardo un bel meeting toscano non sarebbe male.

Cristina, Marco siete grandiosi.

A presto,ric
www.grandespirito.it

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...a che pro? tanto galleggia...
Renzo

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Scusa se rispondo solo adesso ma non mi ero accorto delle date che hai segnalato...non so se sarà  possibile per noi essere a Milano per quei giorni, però se vuoi mandami via pm il numero di cellulare, non è detto che si riesca a combinare qualcosa, sarebbe un onore per noi poterti "presentare" personalmente le immagini ...


Per RIC: si, capisco cosa vuoi dire...sinceramente, considerata anche la timidezza di Cristina e la sua ritrosia nei confronti di interviste e cose di questo genere, avevamo proposto a Specchio un servizio tutto fotografico con un chiaro riferimento al nostro sito, così chi voleva si poteva leggere lo Statement e bella lì, però per loro era importante parlare con noi e spiegare le motivazioni che ci hanno spinto a concentrare la nostra attenzione sulla deindustrializzazione, ed alla fine la cosa andava bene anche a noi perchè comunque ci tenevamo a dire quello che abbiamo detto...anche perchè l'aspetto sociopolitico è cmq ben presente ed importante in questo lavoro, e senza questo elemnto immagini come quelle delle figure umane non sarebbero mai state realizzate così come le abbiamo realizzate, così come pensiamo nel nostro piccolo di avere dato un contributo innovativo avendo strutturato un lavoro con forte valenza simbolica, che come giustamente dici tu potrebbe benissimo reggersi da solo, su uno statement di cronaca ed attualità , anche questo particolare, che si intuisce appena nell'articolo nella frase in cui menziono la "mescolanza" di reportage ed arte nelle immagini, fa parte dello stesso processo creativo che ci guida anche oggi, cioè la mescolanza dei generi ed il trovarsi così in territori inesplorati...

No, voi siete grandiosi!, e spero di vedervi prima a Madrid piuttosto che a Lecco ...