Quando pigrizia e fantasia lavorano insieme, nascono idee sorprendenti ...

Lab-Box

E' un'idea molto carina e utile, ma è solo il primo passo.

Personalmente mi affatica non caricare la tank, ma trafficare con i chimici del C-41, portare a temperatura, svuotare, riempire, agitare, sciacquare... motivo per cui mi faccio da solo il BN e ammollo a te il colore!!

Fer

tanti anni fa, ma proprio tanti, il papà della mia allora fidanzata mi diede in uso una tank dell'Agfa che permetteva il caricamento e lo sviluppo senza bisogno di camera oscura, il funzionamento era identico a quello della tank in oggetto. il solo limite era dato dal poter accogliere esclusivamente pellicola 135.

Rondinax! trovata: http://www.photomemorabilia.co.uk/Pat ... Rondinax/tn_Rodinax_60%20(2).jpg esisteva anche per 120, scopro adesso.

nihil novum sub sole: https://rondinax.wordpress.com/

Dunque non "pigri ma fantasiosi", bensì "pigri e ricopioni" ...

Grazie Alfonso,
vedo anche che su eBay se ne trovano ancora molte.

A presto.

Fabio

Ciao Fabio, non volevo essere negativamente critico, anzi apprezzo che abbiano ripreso l'idea e ne abbiano ampliato le ppssibilità potendo accogliere i due formati.

Sto vedendo che il proponente è ars-imago!

Che bella idea, speriamo bene!

Fer

E comunque... posso dire una cosa?

Ovunque, su tutti i forum e a tutte le latitudini, e anche nelle conversazioni di persona, quando il discorso va sulla pellicola esce fuori quasi sempre la stessa obiezione, che peraltro sottoscrivo appieno:

"Ormai è diventato impossibile trovare laboratori accessibili e lo sviluppo a colori in casa non è così semplice. Per me è diventato troppo complicato usare la pellicola, ma mi piacerebbe ogni tanto fare qualche rullino..."

Ecco, con tutto il rispetto per chi già si è cimentato o si sta cimentando nella produzione di apparecchi che aiutino in questa o quella fase dello sviluppo, mi sembra strano che con la tecnologia oggi a disposizione sia impossibile realizzare una sviluppatrice veramente automatica.

Che si occupi di tutto: temperatura, riempimento, svuotamento, risciacquo, agitazione, recupero dei bagni nelle rispettive bottiglie.

Già sento le obiezioni: "il mercato è piccolo, i costi sarebbero alti, guarda quanto costavano le Jobo ATL".

Intanto il mercato è piccolo in proporzione, ma non in assoluto. Numericamente, a livello mondiale, ci sono ancora milioni di persone che scattano a pellicola.

Poi, i costi erano alti all'epoca delle ATL, perché anche solo un microcontrollore e pochi sensori costavano parecchio (come acquisto e come know how). Anche i motori passo-passo e relativi controller ed encoder costavano un occhio della testa.

Oggi secondo me si potrebbe studiare una sviluppatrice automatizzata, e adatta a piccoli volumi e uso saltuario, a una cifra non iperbolica.

Ho visto qualche tentativo qua e là, anche interessante, ma tutti mancavano di "un centesimo per arrivare a una lira". E' un vero peccato, perché se esistesse un apparecchio in cui inserisco la pellicola, premo un bottone, mi metto a fare altro, e dopo un po' vado a togliere la tank e metto ad asciugare il mio rullino a colori... beh sono convinto che tanti appassionati potrebbero riprovare il gusto della pellicola. Poi magari piace (o magari no).

Lo stesso dicasi degli scanner.

Trovo assurdo che ci siano o apparecchi di scarsa qualità (che con la loro diffusione danno l'errata percezione che la pellicola sia deficitaria) o pochi elitari strumenti di altissimo costo e complessa manutenzione. Quando ci sono in giro fotocamere da millemila pixel con fior di obiettivi a poche centinaia di euro (quindi tecnologia potenzialmente ben usabile per fotografare... pellicola).

Ecco, mi sono sfogato!

Fer

Citazione:

eh pallino di molti smanettoni! stampante 3d per i componenti e single board computer tipo arduino a gestire il tutto (rotazione-temperatura-tempo di ammollo); ad esempio nel mio caso riempimento e svuotamento sono forse le parti del processo meno fastidiose e "critiche".

Su youtube cercando arduino e film processing o dark room si trovano degli esempi anche molto validi ma come giustamente dici tu manca sempre quel quid...

Per esempio a me piacerebbe moltissimo la possibilità di avere sia i valori di sviluppo già inseriti per ogni singola pellicola (una sorta di archivio dei più diffusi sviluppi+concentrazioni+tempi) in modo da avere l'opzione schiacci un bottone e via ma anche la possibilità di modificarli manualmente creando dei miei personali "preset" a seconda che mi senta più o meno sperimentatore.

Edit: mi hanno già "fregato" l'idea https://www.youtube.com/watch?v=BhgOWvP1vZA

Startuppiamo!!!!
io sto lavorando al prototipo dello scanner con dslr...
poi passerò alla bacinella per tenere in temperatura e agitare... se qualcuno vuole buttare su un gruppo di lavoro sono qui!

Alek

Con 2000€ si può acquistare un minilab usato, basta avere un angolino in salotto! Ce ne sono che sviluppano sia il 135mm che il 6x6.


Scherzi a parte, se i membri di un foto club si consorziassero, potrebbero coprire i costi di acquisto e gestione e neutralizzare la progressiva scomparsa di chi li teneva in negozio.

forse un freno allo sviluppo di queste tecnologie è dato che dalle norme anti inquinamento?

Citazione:

No, il freno allo sviluppo è stato dato dal digitale, comunque esiste il problema, infatti un negozietto di Venezia che aveva un minilab lo ha dismesso per i problemi di smaltimento, non credo perchè non fosse possibile lo stesso, ma per i costi che rendevano improduttivo tenerlo con uso limitatissimo, per chi ha una attività commerciale su cui già gravano una miriade di costi.

Comunque non è da prendere molto sul serio la mia ipotesi, certo che in cittadine di provincia dove sono scomparsi i negozi che li tenevano, un club di fotoamatori che volessero usare la pellicola magari si salva. Se si fa la calibrazione dello strumento, almeno lo sviluppo viene discreto.

Citazione:

Gia se i membri dei fotoclub si organizzassero!
Io ho in garage una sviluppatrice fuju e la sua stampatrice sorella. Prelevata anni fa da un fotografo di milano che chiudeva. Prese funzionanti per 400 Euro. L'idea era quella di usarla con alcuni amici insieme. Una volta al mese si faceva la carica dei chimici e si stampavano tutti i rullini che avevamo scattato insieme. Poi quei fetenti dei miei amici sono passati al digitale...
Risultato: ho tentato di regalare sia la sviluppatrice sia la stampatrice ad alcune associazioni della mia zona.
E dico REGALARE.
Nada...sono ancora in garage

Qualcuno le vuole???
(dico seriamente!)

Il problema con le sviluppatrici commerciali è che servono un sacco di chimici (che poi si ossidano anche se non sfruttati), pulizie regolari, calibrazioni regolari, allacci ad acqua corrente e scarico etc.

Invece una piccola sviluppatrice automatica casalinga, con cui fare quel rullino al mese (o meglio una manciata di rullini tutti insieme, accumulati nei mesi) usando i kit es. Tetenal "da casa", mi sembrerebbe pratica e usabile... almeno, a me piacerebbe.

Fer

Sicuramente la piccola sviluppatrice è piu adatta all'amatore e al negozio fotografico che saltuariamente vede consegnarsi un rullino.
Quando acquistammo le due bestiole, facendo due conti della serva e ci risulto che per la siluppatrice andavamo in pari rispetto al costo dello sviluppo commerciale intorno ai 15 rullini. Che per tre/quattro amici che fanno fotografia analogica non e poi un target difficile da raggiungere, ancor di più per associazione con un numero maggiore di soci.
Ma evidentemente nelle associazioni della mia zona gli amanti della pellicola sono scarsi, o invisibili

Guarda se avessi la possibilità di installarmela in cantina (acqua corrente, spazio etc... che purtroppo non ho) la prenderei volentieri io: già solo con i miei di rullini...!

Quando hai tempi gli scatteresti un paio di foto? Così a Civitella ne parliamo!

Fer

Provvedo volentieri per le foto appena gli tolgo tutta la roba che hanno sopra e intorno
Comunque per farti gola ti dico che non è un minilab in senso stretto, ma una stampatrice e una sviluppatrice professionale da laboratorio fotografico. Credo poi che non effettui la scansione ma stampi direttamente dalla pellicola, infatti la pellicola veniva messa su un vassio automatizzato che la trascinava sotto la luce per effettuare la stampa. Era dotata anche di un vassoio per stampare da digitale, ma se lo era venduto prima perchè gli davano 8000 euro per quello...
La sviluppatrice la avevo accesa e mi completava il check lamentandosi solo delle vasche vuote

Fer, forse basterebbe una versione più piccola delle sviluppatrici da minilab, quelle per pellicole che si caricavano alla luce, due rulli alla volta in ciclo continuo