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Epson Sure Color SC P600
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Ho da poco acquistato una stampante fotografica. Si tratta della Epson Sure Color P600 (SC-P600).
Si tratta di una stampante formato A3+. Elenco le prime impressioni d’uso del prodotto, sperando che possano essere di utilità per qualcuno. Faccio un parallelo con la “vecchia” R2400, della quale è la sostituta naturale. Avevo la R2400 e l’ho sostituita con la SC-P600 perché ha tirato le cuoia.
Premetto che tutte le mie valutazioni sono basate su impressioni personali e non su dati numerici o test accurati. Premetto anche che quelle che vado ad esporre sono impressioni che ho avuto in un paio di settimane d’uso (quindi passibili di cambiamenti).
La SC-P600 è dotata di 9 cartucce di inchiostro, la R2400 di 8. Cambia qualcosa quindi ? vi è un inchiostro in più? No, infatti la SC-P600 ha: Vivid Magenta, Vivid Magenta chiaro, Giallo, Ciano, Ciano chiaro, Nero Matte, Nero Photo, Nero Light, Nero Light Light,. La R2400 ha magenta , magenta chiaro, giallo, ciano , ciano chiaro , nero photo, nero opaco, nero light, nero light light. Ho elencato 9 cartucce anche per la R2400, che tuttavia ne monta 8. Infatti occorreva scegliere se installare il nero photo o il nero matte. La SC-P600 monta i due neri insieme; quindi si hanno 9 sedi per le cartucce. Con la R2400 si doveva mettere la cartuccia nero photo o quella nero matte a seconda del supporto usato (matte o lucido). Questo implicava che ad ogni cambio di cartuccia nera si avviava un ciclo completo di pulizia linea, con conseguente spreco di inchiostro. Con la SC-P600 le 2 cartucce sono installate contemporaneamente, quindi (evviva) niente più’ sprechi? Neanche per sogno. Le cartucce di nero sono in due posizioni diverse, ma….ad ogni cambiamento di media da lucido a matte si avvia comunque un ciclo di pulizia. Evidentemente i posti cartuccia sono due ma la linea è unica (o comunque deve essere spurgata e pulita la testina di stampa, non saprei), quindi vi è sempre un certo quantitativo di inchiostro sprecato ad ogni cambio di nero. detto questo la SC-P600 è un bel bestione, pesante, solido e costruito con tutti i crismi. Offre il collegamento WiFi (oltre all’USB ed Ethernet) con il PC. Vi è ora anche un pannello LCD touch screen. A livello di stampa la qualità è ottima e possono essere utilizzati tutti i media fine art spessi grazie al doppio caricamento dei fogli. Il caricamento anteriore è quello apposito per i fogli fine art di un certo spessore. Si tratta di una macchina fatta per trattare in modo egregio sia i supporti opachi, matte, perlati, baritati ecc, che quelli lucidi e lucidissimi. Chiaramente, non disponendo di una cartuccia di gloss optimazer, non raggiunge i risultati di super lucidità appannaggio di una stampante dotata di gloss optimazer. Ad oggi in casa Epson (fra le A3+) non è possibile avere insieme le due cose: gloss optimizer ed eccellenza su supporti non lucidi. Beninteso, la SC-P600 pur risultando al top su carte fine art e comunque non lucidissime, anche su tali supporti raggiunge ottimi risultati grazie ai nuovi inchiostri “vivid”. I colori sono indubbiamente piu’ d’impatto rispetto ai vecchi K3. Certamente stiamo sempre parlando di inchiostrazione a pigmenti e non di dye. L’improvement ottenibile con i pigmenti è evidente, ma sempre marginale in assenza di gloss optimizer. Diciamo che risultati ottenibili con i dye viene avvicinato ma non raggiunto…..a mio avviso neppure con il gloss optimazer viene raggiunta la brillantezza che consentono i dye. Sicuramente io ho rilevato un ottimo miglioramento del B&N rispetto alla R2400. Quasi zero dominanti cromatiche e grigi molto più puliti.
I supporti standard si caricano nella slitta verticale. Quelli spessi anteriormente in un apposito ingresso. Il tutto funziona bene, ma a volte capita che il caricamento anteriore è un poco schizzinosetto ed occorre ripetere l’operazione un paio di volte, tuttavia la cosa non rovina i fogli e si riduce ad una certa dose di nervoso. Certamente non è una macchina parsimoniosa; il lato positivo è che la capacità delle cartucce è molto aumentata rispetto alla R2400. Si è passati da 13 ml a 26 ml. Riassumendo come pregio finora ho potuto rilevare un’ottima qualità di stampa su pressoché tutti i supporti stampando a colori (ma era così anche per la R2400 particolarmente sui non lucidissimi). Penso siamo al top per stampe su supporti non lucidissimi. Un eccellente e migliorato della stampa B&N con risultati buonissimi. Doppio nero installato, ma soggetto a cicli di pulizia prima del cambio d’uso. Indubbiamente comodo il non dovere cambiare cartuccia ma scarso come spreco d’inchiostro. Prossimamente sviluppi futuri.

Marco

Inviato: 2/12/2016 16:37
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Re: Epson Sure Color SC P600

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Citazione:

pamar5 ha scritto:
Prossimamente sviluppi futuri.

Marco


Non era digitale?

Inviato: 4/12/2016 22:02
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Re: Epson Sure Color SC P600
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Purtroppo Epson mantiene da molto tempo a 8 il numero di canali di cui è dotata la testina di stampa di questa fascia di prodotti (mi pare siano 9 nei modelli più costosi); probabilmente per non dover riprogettare tutta la sezione di stampa.

Quindi la coperta è corta: volendo disporre di un nero e due grigi per un buon BN, e dovendo comunque avere online gli altri 5 colori della stampa esacromica, non è possibile avere in linea i due neri per i diversi supporti, o avere il Gloss Optimizer.
Canon e HP hanno aumentato il numero di canali attivi anche a 12 in alcuni casi.
Non è detto che questo necessariamente si traduca in maggiore qualità di stampa (le tecniche di dithering di Epson sono di alta qualità), ma di sicuro aumenta la versatilità.

Mi sorprende invece la schizzinosità del caricamento. Le meccaniche Epson sono sempre state le migliori, almeno tra le stampanti semiprofessionali; e la SC-P600 non è certo un modello entry-level. :(

Fer

Inviato: 8/12/2016 9:48
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Re: Epson Sure Color SC P600
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Ciao Fer,
Io vengo da Epson e sono rimasto in casa Epson perché come qualità di stampa e bontà della macchina la trovo al top e mi ha sempre lasciato soddisfatto. Riguardo alle 8 linee con 9 cartucce…..devo dire che è una cosa fastidiosa. In particolare una cosa mi infastidisce: il fatto che abbiano messo il posto per montare 9 cartucce, senza doverne sostituire una, quando in realtà dal punto di vista dell’uso e consumi non cambia una beata fava. A livello pratico fra cambiare fisicamente una cartuccia o cambiare la line d’uso di una già montata non cambia nulla. Questo perché installarne una richiede 20 secondi. Il tempo perso si ha durante la pulizia line (5 o piu’ minuti) e non cambia con cartuccia sostituita o preinstallata. Tra le altre cose quando sostituisco nero photo con nero matte ci posso mettere una cartuccia avviata e quella che levo si autosigilla quindi a livello di uso e costi e spreco è uguale al nuovo sistema. Se alterno una stampa con nero glossi e una con nero matte e lo faccio per dieci volte sostituendo per dieci volte le cartucce non ho problemi fisici di sorta. Con i due neri installati l’acquirente pensa che ognuna abbia una linea dedicata e invece si ha l’unico vantaggio di non dovere cambiare a mano la cartuccia.
Questione fastidiosa che (per me) viene in parte bilanciata dalla qualità dello stampata molto molto buona, con stampa in B&N veramente notevoli.
Circa il caricamento frontale di fogli spessi frontalmente devo ribadire che, come detto, capita che non sia sempre immediato, ma comunque fino ad ora non mi è capitato che rifiutasse ad oltranza un foglio. Ci vuole un poco di manualità ed abitudine all’operazione. Nel mio caso per esempio le cose sino migliorate fino quasi a risolvere i problemi con l’uso ed il tempo. Certo, non è come mettere un foglio nella slitta standard dove tutto è standard ed a prova di errore, però via, si può fare benissimo.

Marco

Inviato: 9/12/2016 11:44
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Re: Epson Sure Color SC P600
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Aggiornamento impressioni d’uso della stampante Epson SC P-600.
Dopo alcune stampe in più e conseguente maggiore uso della stampante posso elencare nuove impressioni.
prima di tutto ribadisco alcuni piccoli inconvenienti nel caricare carte fine-art (ossia carte con un certo spessore) anteriormente. Beninteso, non mi è mai capitata l’impossibilità di caricare una carta, ma a volte la cosa non risulta immediata e migliora con l’esperienza d’uso. Diciamo che non è sufficiente mettere la carta come avviene con la slitta standard posteriore ma occorre una certa cura e perizia. Probabilmente una certa “inesperienza” (nel mio caso) nel caricamento anteriore ha un suo peso, infatti la situazione migliora con l’uso; questo tuttavia ribadisce la non completa automaticità del processo. Per completezza di informazione ho provato tale ferritoia anteriore con due tipi di carta: Hahnemuhle fine art Pearl A3 e Ilford Galerie fibre Silk A3+; ad occhio molto dipende dallo spessore e dalla conseguente tendenza ad imbarcarsi del foglio. Infatti con la Ilford (molto meno spessa) non ho avuto molti problemi; con la Hahnemuhle che è più spessa e tende ad imbarcarsi i guai maggiori. In rete ho trovato considerazioni analoghe.
Passando ad una valutazione delle stampe devo dire che i risultati usando supporti matte sono veramente molto buoni. Questo me lo aspettavo, essendo soddisfatto dei risultati che ottenevo sulla sua omologa di qualche anno addietro (R2400). Devo rilevare forse una migliorata profondità dei neri (pur nei limiti di un inchiostro nero matte) e una probabile maggiore brillantezza dei colori grazie agli inchiostri a pigmenti Ultrachrome HD, evoluzione dei precedenti Ultrachrome K3. Dove tuttavia si percepisce un sicuro incremento de “brillantezza” dei colori è sulle carte non matte (lucide o semilucide o con un coating non propriamente matte). In questi casi grazie al nero photo ed ai nuovi inchiostri HD vi è un evidente incremento di resa dei colori. Non ho testato supporti lucidissimi o metallic ma su carte perlate o baritate lucide la cosa si nota. Grazie all’uso di tre tipi di nero (light light black, light black e black) le sfumature di grigio e i passaggi fra grigi chiari-grigi e neri sono notevoli. allo stesso modo ho trovato risultati molto buoni nelle stampe in B&N; non posso dire di avere un occhio super nel giudicare il B&N, ma nei limiti delle mie competenze li ho trovati sorprendentemente buoni. Senza dominanti o accenni di colore nemmeno sui grigi più scuri.
Certo, non è uno strumento economico. cambiare le 9 cartucce vuole dire un costo elevato. Come detto di positivo vi è la loro capacità notevolmente aumentata rispetto al passato.
Quindi fino ad ora posso affermare che:
Punti positivi la qualità di stampa, sia su matte che carte con coating. Colori più vivi rispetto al passato, un ottimo B&N.
Punti migliorabili il caricamento anteriore.
Punti negativi l’assenza di linee separate per nero photo e nero matte con conseguente vincolo a non cambiare troppo spesso tipo di supporto e quindi di inchiostro nero. Certo è possibilissimo alternare stampe lucide e matte, nulla lo impedisce. Il vincolo è uno spreco di inchiostro ad ogni cambio per la pulizia linea e testina (oltre al tempo richiesto dall’operazione).

Marco

Inviato: 13/12/2016 13:06
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