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Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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29/12/2010 21:37
Da Albignasego
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Ciao a tutti,
in questo forum spesso si parla di signore stampanti, di stampa fine-art, di pigmenti e di formati A3 o A2, invece il mio approccio è spesso più modesto, così spero di fare cosa gradita condividendo brevemente la mia recentissima esperienza con la stampa inkjet in casa.

I miei scopi sono stati e sono quelli di poter realizzare album con abbondanti fotografie di piccolo formato, di esporre qualche stampa di formato superiore in casa, di aumentare la produzione di stampe limitando i costi, di aumentare la praticità rispetto ai laboratori on-line o fuori casa (insomma, se una foto la voglio stampare la voglio anche avere in poco tempo tra le mani) e, ultimo ma non meno importante, sperimentare.

Ho quindi cercato una stampante usata, con 6 inchiostri dye e formato a4. Facendo delle valutazioni sui costi ho deciso di cercare solo stampanti con la possibilità di usare le cartucce compatibili e ricaricabili con inchiostri di una certa fama (ho trovato interessanti gli inchiostri inkTec).

Così dopo varie peripezie ho trovato usata e a soli 25 euro una epson px700w.
Si direbbe la macchina ideale per i miei scopi, ma ce ne sono molte altre di simili, sia epson che di altre marche (io mi sono interessato solo al mondo epson perché molto diffuso e ricco di possibilità relativamente agli inchiostri compatibili).

Ora a casa ho la suddetta stampante, le cartucce ricaricabili, un set di inchiostri inkTec e due pacchi di carta Epson Glossy Premium 10x15cm (ho semplicemente trovato una offerta in un negozio).

Ho compiuto una serie di stampe di prova e sono piuttosto soddisfatto:
-la differenza nella resa cromatica tra gli inkTec e i Claria originali non la noto, ma dovrò attendere qualche tempo per vedere come reggono all'invecchiamento.
-In ogni caso i colori sono quelli attesi (nonostante non abbia niente di calibrato c'è una discreta corrispondenza tra il monitor e la stampa), le sfumature e i dettagli appaioni migliori delle stampe fatte eseguire in lab su carta fotosensibile.
-Ho fatto anche qualche stampa in BN (teoricamente sconsigliata per una serie di problemi congenitamente legati all'uso di inchiostri colorati quali dominanti in funzione della densità, metamerismo e longevità) e sono discretamente contento del risultato. Cioè si notano i problemi citati ma sono relativamente poco evidenti e soprattutto mi sembrano più legati alla carta in uso. Per questo genere di stampe sarei comunque intenzionato a procurarmi un'altra stampante e usarla con pigmenti grigi, ma fintanto che non lo farò e comunque se questo ripiego mi soddisferà continuerò a usare la configurazione attuale.

In conclusione ho quindi speso, stampante e carta compresa, una cifra inferiore ai 90 euro necessari per comprare il solo set di cartucce originali, e sto stampando decine di fotografie che, invecchiamento da verificare, mi soddisfano.

Per chi fosse interessato ad avere il la pappa pronta:
mi sono servito di questo negozio per le cartucce e gli inchiostri (stampacontinua), ma conto di comprarmi una bella scorta di inchiostri direttamente da inktec italia che richiede purtroppo quantitativi di inchiostro minimi notevoli ma ad un costo decisiamente inferiore.
Nel sito di inktec italia è possibile consultare anche quale codice di inchiostro prendere per la propria stampante.

A proposito della carta, solitamente preferisco le carte opache e quindi sarei curioso di provare queste tre carte, dichiarate compatibili con gli inchiostri dye:
BONJET ATELIER BLACK AND WHITE
BONJET ATELIER FIBRE
HARMAN CRISTALJET ELITE
qualcuno le ha provate?

Domande, consigli e correzioni sono ben accetti.


Alberto

Inviato: 23/8/2016 15:29
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
Utente non più registrato
Questa strada l'ho già provata, nel campo degli inchiostri dye, con altre marche di compatibili e quindi non mi sbilancio su quelli che hai indicato; dopo qualche mese le stampe hanno cominciato a virare sul magenta anche conservate al buio.
Credo che solo i Claria originali, da quello che ho letto, garantiscano una durata in termini di anni.

Quindi, soldi e tempo buttati, tutte le stampe (e sono tante) da rifare, proteste di tutti i parenti e amici a cui avevo regalato vari ritratti, con conseguente figura di mer..!

Inviato: 25/8/2016 9:27
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Da Albignasego
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Sarebbe una brutta rogna!
La durata è l'unico dubbio che devo risolvere in effetti. Spero che il risultato non sia catastrofico come il tuo!

Purtroppo attualmente non posso dire niente, se non che le mie stampe sono esposte all'aria e alla luce, senza alcuna cura e non danno cenni di viraggi particolari, ma sono lì solo da pochi giorni!
La carta come detto è la Epson Glossy Premium, non particolarmente dotata in tal senso, quindi ogni scadimento dovrebbe essere precoce.

Grazie dell'intervento, riporterò le evoluzioni...


Alberto

Inviato: 25/8/2016 10:12
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Alberto, io stampo con i dye dalla primissima ora (quindi saranno, boh, almeno 15 anni).

Usare i dye, per di più non originali, su una carta non specificamente progettata (swellable) e senza protezione superficiale (spray al silicone) è una sicura ricetta per lo sbiadimento in poco tempo. Non è questa la strada per ottimizzare i costi; ma, scusa la franchezza, per buttare i soldi.

Ne abbiamo parlato tante volte qui sul forum, e comunque bastava chiedere (alcuni di noi stampano ancora a dye e hanno provato varie cose).

Dato che ormai stampante e inchiostri li hai presi, concentrati sulla carta e lo spray protettivo.
Ti serve una carta swellable, appositamente progettata per gli inchiostri a base acquosa, e uno spray del tipo Hahnemulhe Protective Spray, Lyson PrintGuard, o Krylon PreserveIt (lo spray va dato secondo certi criteri).

Stampe così realizzate, ma nel mio caso con inchiostri originali, fanno ancora bella (o brutta ) mostra di sé dopo 11 anni di esposizione nell'androne di un palazzo, dove arriva il sole, senza vetro e senza il minimo sbiadimento.
A differenza, per inciso, di una vera Cibachrome e di una stampa professionale chimica a colori appese nello stesso mese (ormai decisamente sbiadite e virate).

Fer

Inviato: 25/8/2016 14:55
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
Utente non più registrato
Visto che ormai hai quel tipo di materiali, ti do un consiglio prima che ti tagli le vene

Comprati un flacone di lacca per capelli Cadonett e spruzzala sulle stampe che hai già fatto a 30 cm di distanza, con una passata veloce per non fare strato, tre volte. Deve asciugare ogni volta (in pochi secondi) senza che compaiano zone con eccesso che faccia strato spesso e colature.
Prima le devi passare con uno swiffer (quegli affari che ogni tanto mi mette in mano mia moglie dicendomi di spolverare la scrivania).

E'sempre meglio che lasciarle senza niente. Puoi fare una prova lasciando su una finestra esposta al sole una con e una senza e fra un mese (ma anche molto prima) vedi la differenza.

Inviato: 25/8/2016 16:36
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Da Albignasego
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Vi ringrazio tutti per gli interventi.

Citazione:

Fer ha scritto:
Ti serve una carta swellable, appositamente progettata per gli inchiostri a base acquosa, e uno spray del tipo Hahnemulhe Protective Spray, Lyson PrintGuard, o Krylon PreserveIt (lo spray va dato secondo certi criteri).


Citi le carte Swellable come le uniche in grado di conservare a dovere gli inchiostri a base acquosa, ma se non ho capito male ci dovrebbe essere anche un altro tipo di carta, meno capace ma comunque protettiva, basata su uno strato poroso: la Epson Glossy Premium dovrebbe far parte di quest'ultima categoria.
Mi sbaglio?

Citazione:

PinoKent ha scritto:

Comprati un flacone di lacca per capelli Cadonett e spruzzala sulle stampe che hai già fatto a 30 cm di distanza


Avevo adocchiato gli spray citati da Fer e pensavo di dotarmene presto o tardi di un flacone, non sapevo che fosse possibile usare anche una semplice lacca per capelli.

Citazione:

Fer ha scritto:

Usare i dye, per di più non originali, su una carta non specificamente progettata (swellable) e senza protezione superficiale (spray al silicone) è una sicura ricetta per lo sbiadimento in poco tempo. Non è questa la strada per ottimizzare i costi; ma, scusa la franchezza, per buttare i soldi.

Ne abbiamo parlato tante volte qui sul forum, e comunque bastava chiedere (alcuni di noi stampano ancora a dye e hanno provato varie cose).


Comunque preciso che questo approccio, giusto o sbagliato, l'ho intrapreso con diverse motivazioni, alcune citate qui sopra, ma lo ritengo anche utile per fare sperimentazioni e soprattutto come stimolo personale per approfondire un campo che altrimenti rimarrebbe teorico. Infatti ho letto molti post relativi alla stampa, in questo forum ed in altri, ma non tutto viene spiegato e, secondo me, solo con l'uso di una stampante si possono chiarire questi aspetti.

Quindi fino a qui non ritengo di aver sprecato soldi (ricordo che il costo complessivo che ho sostenuto è inferiore a un set completo di cartucce originali) in quanto anche solo fare gli esperimenti che ho continuato a fare in questi giorni mi sarebbe costato di più.


Alberto

Inviato: 25/8/2016 22:14
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Citazione:
Citi le carte Swellable come le uniche in grado di conservare a dovere gli inchiostri a base acquosa, ma se non ho capito male ci dovrebbe essere anche un altro tipo di carta, meno capace ma comunque protettiva, basata su uno strato poroso: la Epson Glossy Premium dovrebbe far parte di quest'ultima categoria.
Mi sbaglio?


Le carte Epson non le conosco, comunque per durare con i dye, le carte devono essere contemporaneamente microporose e dotate di una particolare struttura superficiale con forellini "a pera".
Così il liquido entra (con calma... ci mettono tanto ad asciugarsi, anche 2gg), viene "imprigionato" subito sotto la superficie, e non può più evaporare (oltre a rimanere relativamente protetto dai raggi UV).

L'ulteriore applicazione di uno spray al silicone, oltre ad aggiungere una forte protezione dai raggi UV e a impedire l'evaporazione, rende la carta anche resistente alle "bestie nere" vapore acqueo e acqua (basta solo parlare vicino a una stampa dye non protetta, e si riempie di macchioline).

Fer

Inviato: 25/8/2016 22:27
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Citazione:

Fer ha scritto:

Le carte Epson non le conosco, comunque per durare con i dye, le carte devono essere contemporaneamente microporose e dotate di una particolare struttura superficiale con forellini "a pera".
Così il liquido entra (con calma... ci mettono tanto ad asciugarsi, anche 2gg), viene "imprigionato" subito sotto la superficie, e non può più evaporare (oltre a rimanere relativamente protetto dai raggi UV).

L'ulteriore applicazione di uno spray al silicone, oltre ad aggiungere una forte protezione dai raggi UV e a impedire l'evaporazione, rende la carta anche resistente alle "bestie nere" vapore acqueo e acqua (basta solo parlare vicino a una stampa dye non protetta, e si riempie di macchioline).

Fer


A tal proposito cito questa pagina, che molti avranno già letto, ma nella quale vengono riportate le due strade possibili per le carte studiate per aumentare la durata delle stampe con inchiostri Dye.

Interessante, anche se non so se sia attuale, il fatto che l'autore riferisca l'approccio di un tipo ad Epson e l'altro a HP.


Alberto

Inviato: 26/8/2016 9:55
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Citazione:

Fer ha scritto:
Citazione:
Citi le carte Swellable come le uniche in grado di conservare a dovere gli inchiostri a base acquosa, ma se non ho capito male ci dovrebbe essere anche un altro tipo di carta, meno capace ma comunque protettiva, basata su uno strato poroso: la Epson Glossy Premium dovrebbe far parte di quest'ultima categoria.
Mi sbaglio?


Le carte Epson non le conosco, comunque per durare con i dye, le carte devono essere contemporaneamente microporose e dotate di una particolare struttura superficiale con forellini "a pera".
Così il liquido entra (con calma... ci mettono tanto ad asciugarsi, anche 2gg), viene "imprigionato" subito sotto la superficie, e non può più evaporare (oltre a rimanere relativamente protetto dai raggi UV).

L'ulteriore applicazione di uno spray al silicone, oltre ad aggiungere una forte protezione dai raggi UV e a impedire l'evaporazione, rende la carta anche resistente alle "bestie nere" vapore acqueo e acqua (basta solo parlare vicino a una stampa dye non protetta, e si riempie di macchioline).

Fer


Cosa usi Fer? Le dye Epson asciugano abbastanza in fretta, un paio di ore al massimo.

Inviato: 26/8/2016 15:35
Intelligenti pauca
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Al momento uso HP Premium Plus, ma ho usato anche Ilford Galerie e Canon Photo Paper Pro.
Anzi ho appena visto che ho usato anche Epson Colorlife, proprio non me lo ricordavo!

Sui tempi io parlo di asciugatura completa, non solo superficiale. Quindi asciutta al tatto, archiviabile senza incollare e profilabile (colori ormai stabilizzati). Anche la HP asciuga in un paio d'ore superficialmente.

Fer

Inviato: 26/8/2016 16:24
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Alberto, ci tengo a precisare che non è che "si possa usare" una semplice lacca per capelli, "io" uso la Cadonett Fissaggio Forte, e me ne assumo le responsabilità solo per le mie stampe.

Puoi fare anche tu una prova, visto che sono stampine, non è che sprechi molto materiale, fai 4 copie, su 2 ci metti la lacca e poi una con e una senza le esponi al sole su un davanzale o un balcone, tutto il giorno (se ne hai uno a sud). Due le tieni in casa (una con e una senza). Fra una quindicina di giorni vedrai già la differenza fra quelle sul balcone, fra qualche mese fra quelle in casa.

Un lieve accenno di viraggio ce l'ho dopo 3 anni solo su una, su altre ancora no (parlo sempre di inchiostri compatibili destinati a degradarsi comunque più in fretta dei Claria), mentre ce l'ho vistoso su tutte quelle senza. La lacca non ha presentato finora nessun difetto sulla superficie.

Quello che guardo invece stupito, è una stampa che avevo fatto con una delle prime stampanti a getto d'inchiostro della HP con le sue cartucce originali, su cui avevo steso una patina di vernice protettiva trasparente per belle arti. Sono passati quasi vent'anni ed è ancora come il primo giorno, pur esposta alla normale luce di una stanza a sud senza vetro e cornice. Peccato che non mi ricordo la marca, forse Lukas o Maimeri e che non era facile darla uniformemente (mentre la lacca si). Questa è sicuramente testata a lungo e costa almeno 1/3 - 1/4 di quelle specifiche.




Inviato: 26/8/2016 16:39
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Comunque, fai bene a sperimentare con i dye , è una strada che vale la pena di percorrere quella di addentrarsi nel mondo ostico ma che può dare delle soddisfazioni della stampa in proprio, anche cominciando così. Io sono arrivato alla conclusione che se vuoi fare delle stampe che abbiano una durata di vari decenni, devi andare sui pigmenti. Con i dye puoi fare delle cose che nascono labili per definizione, ad esempio mostrare delle foto a qualcuno, senza portarti appresso il computer, anche fare una mostra, però se vuoi la durata e un domani magari entrare nel campo professionale e vendere le tue foto, i pigmenti attualmente sono l'unica strada sicura.

Inviato: 26/8/2016 21:44
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Da Albignasego
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Come promesso aggiorno il topic.

Ho lasciato una stampa con inchiostri compatibili all'esterno esposta al sole e senza alcuna protezione da fine agosto (29/08).

Ieri 29/09, giusto un mese dopo, ho constatato che è visibile un viraggio al magenta rispetto alla stampa lasciata in casa.Per ora il viraggio è leggero.

Le condizioni della stampa esterna sono: carta Epson Premium Glossy; esposizione ad Est (prende la luce diretta del sole dalle 8.30 a circa le 12, purtroppo non ho finestre a Sud); assenza di protezioni sulla stampa salvo una tettoia che ha impedito che la pioggia le arrivi direttamente addosso, però c'è da dire che, dati i temporali avvenuti nell'ultimo mese, un po' di umidità la deve avere sofferta, infatti la carta è ondulata.

La fotografia all'interno è invece in una zona sempre in ombra, senza mai luce diretta; anche questa non ha alcuna protezione al di sopra.

Avevo esposto anche una stampa con la copertura della lacca citata da PinoKent, ma il vento o i gatti l'hanno portata via... Quindi confronto saltato

Se avrò altri aggiornamenti li riporterò



p.s.
Mi vergogno quasi a dirlo ma ho comprato un pacco di carta epson Matte Heavy Weight per fare qualche stampa di prova e, nonostante vanti solo 167g/m2, la trovo veramente bella. Se qualcuno la conoscesse sarei contento di avere una sua opinione.

Inviato: 30/9/2016 14:55
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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La carta che citi (Epson Matte Heavy Weight) non è male di per sè, purtropo ne ho acquistata una confezione A3+ con cui ho fatto due 30x40 su due stampanti diverse a pigmenti una in B&W e una a colori. Non va bene per niente perchè i fogli che ho stampato presentano delle ondulazioni comparse dopo la stampa. Questo è dovuto sicuramente al fatto che è troppo leggera.

Inviato: 2/10/2016 21:10
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
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Per Alberto che aveva citato la carta mat Epson Heavy Weight.

Avevo detto che mi aveva dato un problema di ondulazioni del supporto dopo la stampa (presente anche a giorni di distanza). Oggi mi sono capitate fra le mani stampe che avevo fatto un mese fa; le ondulazioni sono sparite!
Evidentemente ha bisogno dei suoi tempi per una asciugatura completa e per riprendere la forma originaria.

Ottimo perchè non è male come supporto e soprattutto costa veramente poco. Farò comunque altre prove per conferma.

Inviato: 7/11/2016 19:26
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Per vari motivi non ho seguito il forum negli ultimi mesi ma adesso ho trovato il tempo per riportare alcune esperienze avvenute nel frattempo.

Citazione:

PinoKent ha scritto:
Per Alberto che aveva citato la carta mat Epson Heavy Weight.

Avevo detto che mi aveva dato un problema di ondulazioni del supporto dopo la stampa (presente anche a giorni di distanza). Oggi mi sono capitate fra le mani stampe che avevo fatto un mese fa; le ondulazioni sono sparite!
Evidentemente ha bisogno dei suoi tempi per una asciugatura completa e per riprendere la forma originaria.

Ottimo perchè non è male come supporto e soprattutto costa veramente poco. Farò comunque altre prove per conferma.


Grazie PinoKent della tua testimonianza. Sono contento di avere un'altra opinione a supporto della mia "ingenua" impressione.

Venendo al contributo che vorrei apportare al forum: per me era implicito che una stampante a casa avrebbe permesso di sperimentare un po', quindi così ho fatto: ho provato a "convertire" la stampante in oggetto in una stampante bianco e nero.

Semplicemente ho diluito il colore nero e l'ho inserito nelle cartucce colore nella speranza di ottenere degli inchiostri grigi della gradazione ottimale (ho adottato una diluizione per i colori primari e una più leggera per i colori leggeri). L'idea in sé è piuttosto stupida e mi sono meravigliato di non aver trovato sperimentazioni simili nel web...

I risultati sono stati da un lato deludenti e dall'altro molto positivi.

Negativo è che non sono riuscito a trovare la giusta diluizione di nero, ma il problema è dovuto al fatto che non è facile cambiarla in corso d'opera in quanto c'è una discreta scorta di inchiostro nei tubi della stampante e richiede molti cicli di pulizia o stampe per arrivare a vedere il cambiamento atteso.

A peggiorare di molto la cosa è che la stampante ha un NUMERO DI CICLI DI PULIZIA E STAMPE PREDETERMINATO PRIMA CHE QUESTA SI "DISABILITI" CON LA RICHIESTA DI ESSERE PORTATA IN ASSISTENZA. Sono riuscito a trovare un software di reset per la mia stampante che mi ha dato modo di resettare il contatore e di procedere nuovamente. Inoltre sono riuscito a scovare il tampone della pulizia (dato per riempito dal firmware della stampante) e a constatare che pieno non era. Questo modo di procedere mi risulta essere tipico solo di Epson e mi pare veramente truffaldino: sono pertanto a disposizione per chiunque volesse approfondire quanto ho scoperto. Tuttavia, salvo particolari eventi, penso che in futuro non investirò più in Epson.

La cosa che ha posto definitivamente fine alle mie sperimentazioni è comunque il fatto che il nero ha probabilissimamente delle caratteristiche diverse rispetto ai colori e mi otturava in continuazione la testina colore.

Gli aspetti positivi sono invece che la stampante ha effettivamente stampato un bianco e nero neutro e senza molti dei difetti riscontrabili in queste stampanti.

A breve vorrei riprovare questo approccio ma ricavando gli inchiostri grigi dai colori primari, in modo che non ci siano più problemi relativi alle testine colore.
Qualcuno ha suggerimenti? Ci sono motivi per cui i colori, quando mischiati creerebbero problemi? (in fondo è quanto avviene sul foglio quando la stampante cerca di stampare in BN)
In questo metodo funzionasse si potrebbe anche ottenere una stampa più calda o più fredda a seconda della miscelazione fatta.


Alberto

p.s.
Per ora le stampe esposte (su carta epson Premium Glossy) in casa non hanno mostrato alterazioni

Inviato: 8/1/2017 15:55
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye
Utente non più registrato
Che la stampante si blocchi perchè un contatore valuta che i tamponi dello scarico sono saturi, non è una cosa truffaldina, è un modo per preservare la stampante da allagamenti di inchiostro. Si tratta comunque di migliaia di cicli di stampa e lavaggi corrispondenti mediamente a parecchi anni di utilizzo. Nelle stampanti professionali dove si presumono carichi di lavoro assai elevati, c'è una vaschetta di scarico sostituibile.

Non prendo neanche in considerazione le "sperimentazioni" che citi riguardo agli inchiostri per stampare in bianco e nero perchè non vedo come tu possa controllare l'erogazione dei singoli inchiostri, ne tanto meno quel mescolare il nero ai colori.

Per stampare in un bianco e nero buono devi avere almeno un nero, un grigio, e un ciano chiaro e un magenta chiaro per correggere eventuali dominanti. In alternativa si possono aggiungere (al contrario di come fai tu), del ciano chiaro o magenta chiaro, direttamente al nero e al grigio prima di caricarli in macchina.

Ma non basta, devi avere anche un RIP, cioè un programma che conosca la stampante e che controlli le curve di erogazione relative agli inchistri che usi, come ad esempio QuadToneRip, che non so se conosca quella stampante.

Per il fatto di "investire" o meno in futuro su Epson, consolati che 25€ che hai pagato non mi sembrano un gran "investimento". Le stampanti Epson (come pure Canon e HP) sono dei gioielli di tecnologia e anche quella che hai tu, se stampa in esacromia, con gli inchiostri originali può darti delle stampe più che dignitose.

Inviato: 8/1/2017 20:43
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Re: Strada d'approccio per la stampa InkJet con inchiostri Dye

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Da Albignasego
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Grazie PinoKent della risposta. Devo dire che riguardo a quello che hai scritto però dissento in più punti.

Citazione:

PinoKent ha scritto:
Che la stampante si blocchi perchè un contatore valuta che i tamponi dello scarico sono saturi, non è una cosa truffaldina, è un modo per preservare la stampante da allagamenti di inchiostro. Si tratta comunque di migliaia di cicli di stampa e lavaggi corrispondenti mediamente a parecchi anni di utilizzo. Nelle stampanti professionali dove si presumono carichi di lavoro assai elevati, c'è una vaschetta di scarico sostituibile.


Le cartucce si possono sostituire. Perché non il tampone per la pulizia delle testine?
Di fatto, se uno ha la voglia di cercare nel web o di ingegnarsi un po', troverà il modo di smontare il tampone in questione. Operazione che risulta quasi più semplice della sostituzione di una cartuccia, nonostante non sia stata volutamente progettata per l'utenza domestica.
Poi occorre il reset del contatore (perché non è presente alcun sensore di riempimento su tale tampone, si va a stima), operazione che non riesco proprio a considerare pericolosa, ma che è demandata ufficialmente solo ed esclusivamente all'assistenza (la quale si fa pagare).

Se si aggiunge a questo che le stampanti Epson spesso compiono cicli di pulizia anche quando non sono necessari (basta che un foglio si inceppi e sia richiesta l'apertura della stampante o basta spegnerla e riaccenderla), secondo una logica che sembra votata allo spreco d'inchiostro, io mi indispettsco e la considero una scelta truffaldina.

Citazione:


Non prendo neanche in considerazione le "sperimentazioni" che citi riguardo agli inchiostri per stampare in bianco e nero perchè non vedo come tu possa controllare l'erogazione dei singoli inchiostri, ne tanto meno quel mescolare il nero ai colori.

Per stampare in un bianco e nero buono devi avere almeno un nero, un grigio, e un ciano chiaro e un magenta chiaro per correggere eventuali dominanti. In alternativa si possono aggiungere (al contrario di come fai tu), del ciano chiaro o magenta chiaro, direttamente al nero e al grigio prima di caricarli in macchina.


Il controllo della regolazione degli inchiostri lo fa la stampante, come al solito, io controllo la gradazione degli inchiostri che verranno usati (e l'ho fatto diluendo il nero con acqua distillata al punto che mi è sembrato ottimale).

Da quello che dici sembra che non si possa avere stampe neutre senza interventi correttivi, non so in base a cosa tu dica questo... io però ho le prove che non è così, cioè ho stampato usando quanto detto sopra e le stampe sono neutre. Almeno ai miei occhi e sulla carta che ho usato.

Se vuoi curare il BN al massimo sarà sicuramente consigliabile avere un approccio più complesso, però il tentativo che sto facendo io, ammesso che vada a buon fine, permetterebbe un BN migliore di quello nativo.

Per me il difetto principale della stampa BN con una stampante votata ai colori è la mancanza di neutralità, particolarmente evidente in alcune gradazione di grigio, e sarebbe prorpio il difetto corretto da questi esperimenti.

Citazione:

Ma non basta, devi avere anche un RIP, cioè un programma che conosca la stampante e che controlli le curve di erogazione relative agli inchistri che usi, come ad esempio QuadToneRip, che non so se conosca quella stampante.


Per me questo non è vero.

Il RIP ti serve se vuoi adottare una logica che non è nativa nel firmware della stampante. Questa è una necessità se si usano degli inchistri pensati a tavolino per ottenere il massimo dalle possibilità della stampante, che è proprio il caso che citavi tu all'inizio (o anche se si usano carte molto lontane da quelle previste dai driver).

Ma io non sto facendo questo: io sto adattando gli inchiostri a quanto fa la stampante, in modo da ottenere, senza compromessi, una stampa neutra.

Le inkjet senza grigi dedicati sovrappongono sulla carta le dovute quantità di colori primari per ottenere i grigi, ma la neutralità dipende da fattori troppo piccoli per essere sempre ottenuta.
Io, mischiando gli inchiostri prima della stampa (o dandogli un inchiostro nero diluito), aggiro il problema della imprecisa miscelazione sul foglio ed aiuto la stampante a raggiungere il grosso della neutralità.

In sostanza: una stampante alimentata con inchiostri grigi può avere il driver che vuoi, RIP o non RIP, ma farà stampe prive di colori.

Citazione:

Per il fatto di "investire" o meno in futuro su Epson, consolati che 25€ che hai pagato non mi sembrano un gran "investimento". Le stampanti Epson (come pure Canon e HP) sono dei gioielli di tecnologia e anche quella che hai tu, se stampa in esacromia, con gli inchiostri originali può darti delle stampe più che dignitose.


Sono sicuro che non sarò io a portare la Epson in fallimanto e nemmeno a cambiare le strategie commerciali, ma questo non mi interessa... Io voglio stampare e cercherò il prodotto che me lo permetterà senza ingiusti aggravi o complicazioni di sorta.


Alberto

Inviato: 8/1/2017 21:42
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